Libro 3: 18) Pro e contro
Allora... Alzi la mano chi pensa che abbia fatto una cavolata. Nessuno? Lei con il dito medio alzato, cosa ha da dire?
«Bang, giù nel canestro!»
Mi sembra giusto... Dopo il rovinoso fine-serata passato con Erica e dopo essermi dannato come un malato di peste per non esser riuscito a... Diciamo... "Risvegliare" il piccolo Wolf... Ho commesso un mezzo errore. Dico mezzo errore perché, in realtà, non so nemmeno io se ho fatto una cosa buona o cattiva. Andare a letto con la propria ex, che è anche la mia coinquilina e con cui, dato che la vita me la voglio proprio rendere difficile, stavamo risanando pian piano i nostri rapporti, potrebbe essere un autogol incredibilmente spettacolare. Sembrava una rovesciata verso la nostra stessa porta mentre il portiere guardava affascinato le farfalle. Non fraintendetemi... Fare l'amore con Andrea è, e sarà sempre, fantastico, ma mi chiedo cosa mi abbia spinto a riprendere una strada tortuosa come questa, soprattutto quando ancora non capivo perfettamente cosa provassi per lei. A malapena ero a conoscenza del motivo per cui la lasciai...
«Buongiorno.»
Mi disse la rossa a modo di gatto che fa le fusa, mentre si rannicchiava sulla distesa priva di muscoli che avevo il coraggio di chiamare petto. Aveva i capelli spettinati ed il viso soddisfatto, in più le lacrimavano gli occhi per essersi svegliata così presto quella mattina, dato che non avevamo dormito molto la sera prima.
«Se è soddisfatta, vuol dire che ho fatto bene il mio sporco lavoro.»
Affermò il piccolo Wolf, tutto soddisfatto per la performance e per i fuochi d'artificio fatti con Andrea quella sera. A parte il fatto che la sua soddisfazione è anche per merito mio e per le mie grandi abilità da baciatore, in più ho le mani magiche ed ho impiegato anni per allenarle tra joystick, console e bestemmie con Medievil e Spyro.
«Buongiorno... Dormito bene?»
Le risposi con gli occhi sgranati. Non ero riuscito a chiudere occhio quella notte, a causa dei mille pensieri che mi erano passati per la mente dopo aver giaciuto con Andrea e dopo aver sputato su tutta l'evoluzione della mia psiche avvenuta in questi ultimi mesi. Cosa potrebbero mai pensare Mary e Linda dopo questo fatto? Sicuramente Linda sarebbe orgogliosa di me, dato che, secondo me, un po' ci sperava di vederci tornare insieme. Mary, invece, potrebbe... Ok... Non ho la minima idea di cosa potrebbe pensare Mary, dato che il periodo di transizione tra Mirtilla ed Andrea è stato abbastanza breve e la mia "pausa" di riflessione con le ragazze durava meno di una puntata di "Komando Nuovi Diavoli" o di "Juniper Lee" o di "American Dragon".
«Duravano poco quei cartoni, ma erano delle serie veramente fighe.»
«Non usare i cartoni di Cartoon Network per farmi pensare che sia giusto ciò che ho fatto. Mi serviva un momento di pausa dopo la rottura con Andrea ed io ho mandato tutto a puttane a causa di Daniela, di Mirtilla e di Erica. Manco un momento di respiro ho avuto a causa tua!»
Ovviamente, il piccolo Wolf, era ben consapevole delle sue colpe, perciò non volle manco controbattere alle mie accuse.
«Si. È strano dormire di nuovo con qualcuno in questo piccolo letto. Era da un po' che non mi sentivo stretta.»
In effetti non aveva tutti i torti. Già la sua camera era paragonabile ad un armadio delle scope, poi, con entrambi al suo interno, pareva anche più piccola e stretta. Il letto singolo che aveva riusciva a malapena a contenere il mio grosso culone e, più di una volta, rischiai di cadere giù dal "precipizio" dei suoi margini.
«Ti vedo un po' preoccupato.»
Mi disse, osservando i lineamenti del mio viso distorti dai pensieri avuti quella notte. Mi ero talmente morso le labbra per il rimorso di quello che avevo fatto che ormai mi ero spaccato la parte inferiore della bocca.
«Tu non lo sei? Non riesco a capire se abbiamo fatto una cavolata o se abbiamo adempito al volere del mostro di spaghetti volante.»
Citai il culto del pastafarianesimo per rendere tutto il più leggero ed ironico possibile, ma ciò non toglieva il fatto che avevamo tra le mani un casino dalle dimensioni gigantesche.
«Fatto? Sei tu che mi hai baciata.»
Rispose con sguardo ironico, cercando di dare tutta la colpa di quello che era successo a me.
«Infatti parlavo con me stesso, dato che in me convivono molte entità.»
Ovviamente mi riferivo al piccolo Wolf, non credo di averne mai parlato con Andrea di questo mio fastidioso amico, ma penso che lei lo conosca anche senza averlo presentato ufficialmente.
«Pensi che abbiamo fatto un errore?»
Domandò Andrea, poggiando la sua testa sul cuscino e guardando il vuoto cercando di trovare da sola la risposta.
«Non lo so... Insieme ci troviamo bene e credo che ci piacciamo anche.»
Lei si voltò fulminandomi con lo sguardo per mezzo secondo. Io, capendo il suo intento omicida, cambiai all'istante le mie parole.
«Ok... Ok.... Tolgo il credo. Noi ci piacciamo a vicenda. C'è dell'attrazione tra di noi, ma non sono convinto che serva solo questo per mantenere stabile la nostra relazione.»
Detto questo, lei si volse verso di me, coprendosi il seno con le lenzuola e mi guardò fisso negli occhi.
«Facciamo così... In questo preciso momento diciamoci tutte le cose che non ci vanno a genio l'uno dell'altro e poi qualcosa di positivo per risollevarci il morale. Se, alla fine, le cose negative risulteranno di più di quelle positive, o anche più gravi, ci lasceremmo definitamente. Altrimenti... Credo che potremmo darci un'altra chance insieme. Che ne pensi?»
Annuii con la testa, credendo che una lista dei pro e dei contro di quella relazione fosse fondamentale in quel momento, sebbene non ero pazzo dalla gioia nel sapere cosa ad Andrea non piacesse di me.
«Parto io... Non mi piace il fatto che ti guadagni da vivere con Youtube. Alla fine hai una schiera di fan che vogliono solo vederti le parti intime e, nonostante tu non gliele faccia vedere, mi dà un po' di fastidio. Ma sei bellissima.»
Mi salvai in corner con quell'ultima affermazione, infatti non vidi alcuna ira negli occhi di Andrea. Anzi... Per poco non si imbarazzò. Forse era per davvero una buona idea dire qualcosa di negativo per poi passare al positivo.
«Hai un petto piatto e un pizzico di pancetta sul ventre. Non ho troppi problemi con questo, ma in questi mesi ho conosciuto un sacco di cosplayers con dei fisici marmorei ed erano dei "nerd" quasi quanto noi. Non sarebbe male vederti curare il tuo fisico... Ma non sei un ragazzo stupido e ti considero molto intelligente.»
Ed io che pensavo che il mio fisico da finto anoressico potesse essere l'arma risolutiva per farmi evitare la palestra... A quanto pare non era così, dato che con la maglietta apparivo magro, ma senza avevo un fisico a pera che poteva imbarazzare chi mi stava accanto.
«Non mi dispiace il fatto che non ti trucchi o che non indossi nulla che metta in risalto il tuo lato femminile, dato che ti trovo davvero bella, ma certe volte penso di parlare con un altro maschio anziché una ragazza. Ti manca quel leggero tocco femminile che è tipico delle ragazze, ma che, nonostante nessun maschio abbia il coraggio di ammetterlo, a noi piace. Ma adoro il fatto che i nostri gusti sono molto simili e che ci piaccia guardare serie televisive o anime.»
Questo non era un vero e proprio problema, ma volli aggiungerlo lo stesso. Nonostante quello che tutti i maschi dicono fino in punto di morte, a noi piace una ragazza con atteggiamenti femminili. Non fraintendetemi... Le ragazze con un carattere maschile o con interessi "nerd" sono stupende e tutti noi sogniamo di averle al nostro fianco. Ma, certe volte, non ci dispiacerebbe che una ragazza si comportasse da ragazza. Diciamo che è imbarazzante quando i rutti della propria ragazza superano i tuoi di intensità.
«Critichi abbastanza spesso quello che hai e non dimostri affetto per la tua famiglia in modo che tutti possano capire che tu vuoi davvero bene alle persone che ti stanno accanto, quando invece dovresti ritenerti fortunato nell'avere avuto qualcuno che ti ha cresciuto come una persona normale. Ma mi fai ridere sempre con modi diversi ed in maniera inaspettata. Persino quando facevamo l'amore mi facevi ridere con tutta la tua stramberia.»
Questo non saprei dire se considerarlo un fattore positivo o negativo... Andiamo avanti e sorvoliamo sul fatto che faccia ridere a letto.
«Sei abbastanza infantile. Certe volte ci sono dei fatti che bisogna prendere seriamente, mentre tu tratti tutto come un gioco.»
Mi bloccai di colpo, senza dire nulla di positivo. Non perché non avessi altro da dire di positivo per lei. Era intelligente, bella, passionale, dolce simpatica, con un buon senso dell'umorismo ed avevamo tante cose in comune. Ma non riuscivo a dire nient'altro, come se volessi lasciar cadere la discussione con quell'ultima frase.
«Siamo arrivati alla fine?»
Domandò con aria sconsolata la dolce Andrea, capendo da sola che non avrei più detto nulla.«Credo di si...»
Risposi imitandola e prendendola per mano, cercando di empatizzare al massimo quel momento per non rovinare tutto con una delle mie solite cavolate.
«È stato bello finché è durato... Anche questo ritorno di fiamma è stato utile per capire tante cose. Non mi pento di quello che abbiamo fatto e sono sicura che sarà più facile convivere tra di noi dopo aver chiarito i nostri pensieri.»
Disse infine la bella rossa che si alzò con tutto il lenzuolo per andare in bagno.
«Grazie per tutto quanto.»
Dopo che si allontanò dalla camera per andarsi a fare una doccia, pensai alle sue ultime parole. Avrei potuto fermarla per dirle:
«Aspetta! Sto dicendo un sacco di cavolate e voglio averti per sempre al mio fianco!»
Ma non sarebbe stata la verità. Io volevo bene ad Andrea come amica e non come ragazza, dato che c'erano un sacco di cose che non mi piacevano del suo modo di vivere. Alla fine, se c'è solo dell'attrazione fisica in una coppia, non sarà mai una cosa positiva. Devi stare sulla stessa lunghezza d'onda del proprio partner, ma allo stesso tempo devi avere una certa distanza per considerarla diversa. Certe volte si dice che solo due melodie simili possono essere utilizzate nella stessa canzone per creare un tono armonioso. Non sono d'accordo... Per me anche due melodie completamente diverse possono combaciare con il giusto accordo. Basta solo avvicinarsi verso l'altro e capire se ne vale la pena di lasciare per strada qualche nota per stare affianco all'altra melodia. Non è il singolo che deve fare sacrifici, ma la coppia e, se non si vuole fare alcun passo in avanti, non c'è futuro per la canzone. Le ultime parole di Andrea erano, sicuramente, rivolte al fatto che, grazie a me, lei era riuscita a superare le sue paure e, finalmente, non era più relegata in casa. Adesso aveva degli amici al di fuori di quelle quattro mura ed ero felicissimo per lei. Aveva una lunga strada da percorrere dinanzi a lei, come io avevo la mia da affrontare. Sebbene, ai miei occhi, appariva per di più come un sentiero franato di una montagna invalicabile...
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