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Capitolo 7 ❤️

In macchina ascoltiamo la radio cantando a squarciagola tutte le canzoni, mi piace cantare anche se sono stonatissima.

Quando sento le prime note di "sogni appesi", una canzone di Ultimo che nell'ultimo periodo ho ascoltato tanto, mi volto verso il finestrino lasciando spazio ai miei pensieri. Amo la musica, anche se in realtà sarebbe più corretto dire che amo l'arte in ogni sua forma. Canto sottovoce, facendo scorrere nella mia mente varie immagini.

Come si fa a non fantasticare ascoltando le canzoni?
Lo ammetto, io mi perdo sempre, entro in un mondo surreale carico di emozioni da cui esco con fatica.

Anni fa, dopo quello che successe, la musica fu la mia via di fuga da una realtà che mi stava logorando l'anima..

Scaccio via la lacrima che silenziosa scende sul mio viso, portando con se quei cattivi pensieri.

Arrivati fuori al pub, prima di entrare mi stringe tra le sue braccia, lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Buonaseraaa" urlo entrando.

"Amicaa! Finalmente ho qualcuno con cui fare casino" Sofi mi lascia un bacio sulla guancia.

"Bentornata a lavoro bellezza!" mi dice Mario sorridendo, è uno dei proprietari del locale, ha una decina di anni più di me, lo conosco da quando sono piccola ed abbiamo un bellissimo rapporto!

"Lo so che ti sono mancata, ora hai qualcuno con cui litigare" lo abbraccio.

"Sicuramente" mi risponde.

Dopo aver salutato tutti raggiungo Sofi dietro la cassa, mi aggiorna un po' sulle cose che sono cambiate.

Il pomeriggio passa velocemente, tra chiacchiere e pulizie, mi vado a cambiare per mettermi la divisa del lavoro, un pantalone nero e una maglia a mezze maniche nera e verde con sopra il mio nome. Ovviamente fa un caldo assurdo con quel pantalone, con i trenta gradi che ci sono!

Durante la serata io e Davide ci scambiamo continuamente lunghi sguardi, anche se non abbiamo tempo nemmeno di scambiare due chiacchiere.

Finita la serata, dopo aver fatto le pulizie, posso dire che il mio primo sabato a lavoro non è stato traumatico come pensavo! Mi aspettavo molto peggio, l'unica cosa che mi ha abbattuto è stato il caldo. Tanti clienti abituali mi hanno chiesto dove fossi stata, e cosa avevo fatto in questi mesi. Dopo aver finito di asciugare i bicchieri sono uscita dal locale ed ho raggiunto i ragazzi, ho dato un bacio sulla guancia a Davide e mi sono seduta accanto a lui.

Prendo il telefono che prima era nel cassetto della cassa e leggo i messaggi, ce ne sono molti del gruppo della danza. Aperta la chat vedo che si tratta della cena che dobbiamo fare, hanno deciso di farla lunedì sera, il locale è un posto che conosce la maestra. Non vedo l'ora di rivedere tutti, mi è dispiaciuto un sacco non fare il saggio quest'anno, è stata forse la cosa più difficile da prendere in considerazione quando decisi di partire. Rispondo anche io sul gruppo dicendogli che ci sono, e che per me va bene lunedì.

Poi leggo i messaggi di Ale che mi informa sulla sua serata, è andata a mangiare un panino con Ste.

Le mando un messaggio dopo aver risposto alle sue foto su quello che ha mangiato, con scritto " quando andiamo a mare?".

"Com'è andata la serata? Sei stanca?" mi chiede Davide facendomi tornare alla realtà.

"Bene dai! Mi aspettavo di peggio, come al solito Sofi ha litigato con qualche cliente al telefono, ma lo considero nella norma ormai." dico ridendo.

"Brutta sei tornata a non fare nulla eh? Solo per questo ti siamo mancati!" mi dice Dario ridendo.

"Lo sai, sono brava in quello!" gli faccio una linguaccia.

Si, mi prendono in giro tutti così nel locale, siccome il sabato gestisco i tavoli e nel pomeriggio le telefonate, difficilmente riesco a dare una mano nelle pulizie oppure a portare cose in sala, anche se sto sempre sbattuta avanti e indietro!

"Lasciala stare che se parla troppo si stanca" lo risponde Carlo.

"Ma quanto siete scemi?" dice Sofi uscendo dal locale.

"Ma questo caffè ce lo andiamo a prendere o no?" dice Davide cercando l'attenzione di tutti.

"Certo" rispondo contenta.

Vado a prendere la borsa ed il giubbino di pelle che mi sono portata, di mio sono molto freddolosa, e la sera anche in estate non riesco a restare a mezze maniche senza mettere nulla sopra.

Dopo aver salutato i proprietari, io e Davide andiamo verso la sua macchina.

"Mi mancavi" mi dice, avvicinandomi a lui e dandomi un bacio.

Mi poggio sul suo petto mentre lui mi accarezza dolcemente i capelli.

"Anche tu, ma poco" sorrido, facendo sorridere anche lui.

"Sei tremenda!" dice mentre io mi metto al mio posto facendogli delle stupide smorfie, e lui accende la macchina.

Arrivati al bar mando un messaggio a mio padre dicendogli che siamo qui, lo avviso sempre di solito quando finisco.

"Bellezzaa, ma che ci fai tu qui?" sento una voce familiare alle mie spalle.

Mi giro e vedo Carmine, un mio compagno delle superiori, era uno dei pochi che avevo rivisto e sentito dopo l'esame.

"Ciao brutto! Sono tornata qualche giorno fa, ora ho finito di lavorare, e tu che ci fai qui?" dico alzandomi per salutarlo.

"Sono uscito a fare un giro e sono venuto a comprare le sigarette prima di ritirarmi, com'è andata lì?" sorride.

"Benissimo, meglio di quanto mi aspettassi" do uno sguardo agli altri seduti al tavolo e li vedo intento a chiacchierare tra loro, solo Davide sembrava interessato.

"Dai uno di questi giorni andiamoci a prendere un caffè, così mi racconti. Comunque sei super abbronzata, stai benissimo!" mi imbarazza un po'.

"Certo, con piacere. Ci sentiamo allora, buonanotte." dico dandogli un bacio sulla guancia.

"Buon continuo di serata, ci sentiamo!" ricambia i miei saluti e va verso l'uscita.

Mi volto e mi siedo di nuovo al tavolo, cercando di integrarmi nel discorso, o almeno di capire di cosa parlano.

"Chi era?" mi chiede Davide attirando la mia attenzione.

"Un mio compagno delle superiori, perché?" chiedo guardandolo.

"Così, curiosità" dice tornando a guardare gli altri.

Che tenero quando fa il geloso!

Mi integro nel discorso degli altri, anche perché si parlava di mare, ed io non vedo l'ora di andarci.

In settimana solitamente c'è solo un giorno in cui tutti noi non lavoriamo, perché è quello in cui lavorano i proprietari. Dobbiamo aspettare a domani per sapere quale giorno sarà, ma abbiamo deciso a priori di andare a mare, ed è già un grande traguardo!

Mentre gli altri continuano a fare varie ipotesi sul giorno entro su Facebook, scorro con il dito tra le varie notizie futili e le mille foto, quando mi accorgo di una notifica. Era la notifica dei ricordi di Facebook, vedo che ci sono dei ricordi con Alessia, ne abbiamo sempre combinate tante, così con un sorriso clicco sulla notifica. Quando si carica la pagina il sorriso scompare dal mio viso, sento un piccolo colpo cuore, perché non smetterà mai di fare così male?


Ciaoooo a tutti! Scusate la lunga attesa ma come vi avevo anticipato ho lavorato molto in questi giorni. Questa storia è un insieme di emozioni reali e non, di cose successe e di cose non successe, infatti ci tengo moltissimo.. Fatemi sapere cosa ve ne pare! ❤️

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