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Capitolo 19❤️

Mi sono rigirata nel letto molte volte questa notte, ho fatto anche un brutto sogno che non ricordo molto bene in realtà. Oggi è mercoledì e questa sera devo andare a lavoro, fortunatamente non sono di turno con lui. A proposito, ancora non ho acceso il telefono da ieri sera, l'orologio sul mio polso segna le dieci e mezza e anche se non mi va minimamente decido di alzarmi. Vado in cucina e trovo mia madre a stirare, io odio stirare è una delle cose che faccio meno in casa quando aiuto mamma.

"Buongiorno mamma" dico prendendo un bicchiere di succo dal frigo.

"Buongiorno piccola, ci sono i cornetti sul mobile, quello vuoto è nel tovagliolo" dice dandomi un bacio sulla guancia.

La ringrazio e prendo il mio cornetto, mi siedo a tavola e decido di accendere il telefono , nonostante non mi va di parlare molto oggi.

"Mamma mi cucini la pasta con i cavolfiori?" è una vita che non li mangio e li ho visti in frigo.

Mia mamma mi dice di sì, così poi mi concentro sul telefono che si sta accendendo, noto messaggi di chiamate perse, sono tutte di Davide, ci sono anche parecchi messaggi, ma non solo suoi.

"Non so nemmeno io perché l'ho fatto, perché ho accettato di vederla, non ho mai voluto tu soffrissi, ed ora mi odio per questo, perché sono un coglione. Ti prego dammi una possibilità, non la sprecherò, non questa volta. Ci tengo a te Fra"

Questo era l'ultimo dei tanti messaggi che mi aveva mandato Davide, tra cui c'erano anche alcuni cancellati. Chiudo la chat e decido di non rispondere, apro poi i messaggi di Ale e di Ste e li rispondo  spiegandogli la situazione, vado a sedermi sul divano e apro le altre chat, rispondo a Sofi che mi dice che questa sera lavora con me al posto di Carlo, perché si è fatto cambiare il turno.

Sono tentata di leggere meglio tutti i messaggi di Davide, ma non mi va di starci male più di quanto ci sto ora.

Avevo altre notifiche di messaggi, vado a controllare e decido di rispondere, poi ne noto una inaspettata, Antonello mi aveva contattato.

"Ieri sera ti ho vista mentre passeggiavi pensierosa, non posso sapere a cosa tu stessi pensando ma posso dirti quello che ho pensato io, sei bellissima."

Ho chiuso quel messaggio, non sapevo cosa rispondere mi aveva lasciata un po' senza parole.

Ho mille pensieri per la testa, mille paure, mi sento ferita, una lacrima mi scorre sul viso seguita poi da tante altre. Vado in bagno cercando di non farmi vedere da mia madre, io odio mostrarmi debole, odio che gli altri vedano la mia parte fragile, cerco sempre di essere una roccia, di essere quella forte, la spalla su cui poter contare, quella che pensavo di aver trovato in Davide.

Mi accascio a terra portandomi le mani al volto, le strofino sul viso come per cacciare via quelle lacrime che lo avevano bagnato, alzo la testa per guardare il soffitto e faccio un respiro profondo.

"Fra vieni è pronto" urla mia madre dalla cucina.

Mi alzo e mi lavo la faccia, vado in sala da pranzo dove noto che è tornato mio padre, gli do un bacio sulla guancia e mi siedo a tavola.

"Finalmente, mi eravate mancati tanto, e poi mi scocciavo di mettermi a cucinare da sola cose così complicate" dico ridendo.

"Si vede che non ti andava di cucinare, tra poco scompari." Dice mia madre guardandomi male.

"Anche a noi sei mancata, era tutti in ordine in casa, senza scarpe sparse o magliette dimenticate in qualsiasi parte della casa" risponde mio padre indicando le scarpe che ho lasciato in salone.

"Ma io lo faccio per trovare sempre qualcosa che mi serve in ogni stanza, guarda che è utile dovresti provare!" Gli faccio una linguaccia.

"Dopo questa cavolata possiamo mangiare" dice mia madre mettendosi una mano sulla fronte.

"Per questo mangiamo i cavoli" dico ridendo, ovviamente rido solo io alle mie battute.

Abbiamo passato il pranzo a parlare di danza, gli ho raccontato come mi sono tenuta allenata lì e gli ho fatto vedere video che ho fatto a casa di alcune coreografie inventate da me.

Uno di quei video era su una canzone che mi aveva colpito sin dalla prima nota, si chiama 'Burn' ed è di Phillipa Soo, è tratta da un musical molto particolare ed emozionante, avrei ballato ripetutamente su quella canzone, mi fa sentire libera.

Ecco quello che adesso farei, ballerei, mi lascerei trasportare da note sconosciute per poter provare sensazioni nuove.

Dopo pranzo mi sono riposata un po', poi dopo aver fatto una doccia ho preparato i panni del lavoro.

Sul telefono ho altri messaggi di Davide, ma non li guarderò, almeno non ora.

Mi andrebbe di andare a prendere un caffè, così ho chiesto a Sofia se le andava di farmi compagnia.

Siamo scese una ventina di minuti prima, ci siamo viste al solito bar, le ho raccontato ciò che è successo, avevo bisogno di sfogarmi un po'.

Arrivata al locale ho posato le cose al solito posto nel magazzino, quella che prima mi sembrava una routine ora era quasi una novità, ed è piacevole.

Mentre facevamo le pulizie abbiamo continuato a chiacchierare, anche perché poi quando inizia la serata non riusciamo praticamente a dirci una parola, corriamo solo avanti e indietro.

Quella sera Sofi stava alla cassa mentre io prendevo le ordinazioni, mentre per il resto ci aiutavamo a vicenda.

Mi aiutò a distrarmi da tutto lavorare, non dovevo pensare a nulla di ciò che mi faceva stare male, dovevo solo lavorare, e forse in questo momento ne avevo bisogno per quanto strano possa sembrare.

Ciaooo! Che ne pensate? Ci sarà qualcosa o qualcuno che darà una svolta alla storia...❤️

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