ONESHOT 70.
"Quando ti chiedi cos'è l'amore, immagina due mani ardenti che si incontrano, due sguardi perduti l'uno nell'altro, due cuori che tremano di fronte all'immensità di un sentimento, e poche parole per rendere eterno un istante"
-Alan Douar
Mason
Scrivo e poi cancello con una striscia di penna la frase, trovandola improvvisamente non più adatta. Non so come scrivere ciò che penso e sento dentro, non so come descrivere il sentimento che provo per Maria, non lo so assolutamente. L'unica cosa che so è che voglio assolutamente rispettare la promessa che le ho fatto anni fa nella spiaggia in Grecia, durante la nostra prima vacanza, voglio assolutamente che lei diventi mia moglie.
Ho pensato a una cosa dolce e importante per chiederglielo, perché non voglio che sia una proposta di nozze banale. Lei è speciale e deve esserlo altrettanto il momento in cui le chiederò finalmente e ufficialmente di essere mia moglie.
Appallottolo il foglio sporco delle frasi che ho provato a scrivere, poi lo poso sulla scrivania, lontano da me, sbuffando e posando la fronte sul legno, con fare frustrato. Non riesco a credere che non trovo le parole esatte, io che riesco sempre a esprimere il mio amore per lei da quando la conosco, ma ora mi sembra tutto troppo sciocco e scontato.
Come si fa a far capire alla donna più meravigliosa del mondo che vuoi che diventi tua moglie per sempre e farle capire quanto sia speciale e quanto tu ti senta fortunato a essere stato scelto da lei?
Non è semplice farlo con delle stupide parole, vorrei poterle mostrare il mio cuore e farle vedere che c'è solo lei, da anni, da quel giorno al GP, da allora nessun'altra ha più nemmeno messo piede dentro me, lei abita ogni mio pensiero, lei abita la mia anima, ne è padrona, e io voglio che ne sia consapevole.
Voglio che sappia che ho bisogno di avere accanto lei per tutta la vita per essere completo, che sappia quanto sia indispensabile.
Oltre a una lettera, ho fatto una cosa... volevo che la sorpresa riprendesse qualcosa del nostro primo appuntamento, del giorno che ci siamo dati il primo bacio, perciò ho pensato subito al concerto. Ho pensato al suo amore per la musica di Shawn Mendes e ho pensato che contattarlo per provare a ottenere un concerto privato fosse una cosa che lei merita e apprezzerebbe allo stesso tempo.
Ho pensato che fosse un modo carino e dolce avere di sottofondo, mentre mi inginocchio a farle la proposta, la stessa canzone che avevamo il giorno che mi ha permesso di entrare nella sua vita. E ci sono riuscito, fortunatamente lui proprio in questo momento è in tour in Europa perciò sono riuscito ad avere la sua presenza.
Domani sera sarà terrà un piccolo concerto tutto per noi, nella sala di un teatro in centro che ho prenotato. Ora devo solo fare in modo che Maria trovi la lettera in giro per casa, la lettera che ho ancora non ho scritto. Dannazione.
Sospiro debolmente e mi costringo a riniziare un'altra volta a buttare giù tutte le parole che mi frullano in mente e mi parlano di lei. Devo assolutamente finire la lettera entro stasera o la sorpresa non avrà l'effetto che avevo desiderato.
*****
Sento scattare la serratura della porta e vado immediatamente a posare la busta rossa nel cestino dove lei appoggia le chiavi dell'auto e di casa quando torna dal tirocinio, poi torno sul divano e fingo indifferenza aspettando che mi raggiunga.
La sento sospirare, levarsi le scarpe, come fa sempre, e poi mi raggiunge in soggiorno, noto subito che non ha la lettera in mano perciò mi maledico per il posto in cui l'ho lasciata. Ero convinto che la trovasse, e invece a quanto pare mi sono sbagliato.
"Piccola..." mi alzo e le vado incontro per baciarla sulle labbra e portarle ciuffo di capelli dietro l'orecchio "com'è andata la giornata?"
"Ciao amore, bene ma sono davvero esausta. Oggi è stato molto frenetico." si lascia cadere a sedere sul divano e io torno accanto a lei, sedendomi e prestandole la mia completa attenzione. "Ho solo bisogno di fare un bagno caldo e poi mangiare qualcosa di buono. Potremo ordinare la pizza se ti va, Mase."
Annuisco trovandomi d'accordo con lei e poi le stampo un dolce bacio sulla guancia. "Ti preparo la vasca che dici? Nel frattempo che riprendi un po' le energie." uso questa scusa per poterle lasciare la lettera magari dentro al bagno in modo che la veda "Poi mentre ti rilassi in vasca, ordino le pizze."
Lei mi sorride dolcemente trovando fantastica la mia idea "Va benissimo. Grazie Mase." Mi bacia le labbra e io sparisco immediatamente a recuperare la lettera e poi vado nel bagno per preparare tutto.
Accendo qualche candela, metto qualche bomba colorata di sale nell'acqua calda e riempio la vasca fino all'orlo, accendendo pure un po' di musica di sottofondo che possa aiutarla a rilassarsi. Dopodiché sistemo la lettera nella mensola dove ci sono tutte le sue creme, e scendo giù per avvisarla che è tutto pronto. Lei mi ringrazia con un bacio e poi velocemente sparisce dalla mia vista, mentre io chiamo la pizzeria e poi mi sistemo sul divano aspettando che venga da me con la lettera.
Continuo a girare i canali della tv senza nessun senso, senza nemmeno guardarli, mentre l'orologio continua a ticchettare, facendomi venire l'ansia. Passano 10, 15, 25, 40 minuti e di Maria nemmeno l'ombra. Sospiro debolmente e poi mi passo le mani sul viso, decidendo di andare a vedere se sta bene.
Busso alla porta e poi faccio capolino dentro al bagno "Tutto ok, principessa?"
Lei mi sorride e io mi perdo a osservarla. È immersa nella vasca ed è completamente coperta dalla schiuma, il suo viso è rilassato e ha gli occhi semichiusi evidenziando il suo totale benessere. "Sto bene, amore. Tra poco esco, giuro." lancio un'occhiata al mobile e vedo ancora la lettera là "Dammi qualche minuto."
Nello stesso momento il campanello suona, segnalando l'arrivo delle pizze, e io annuisco mandandole un bacio volante "Vado a ritirare le pizze, ti aspetto giù."
Corro fino all'ingresso e pago il fattorino che mi riconosce e mi chiede addirittura una foto, dicendomi che quando ha letto il nome sull'ordine pensava fosse un mio omonimo. Scoppio a ridere e gli lascio la mancia, augurandogli buon lavoro, dopodiché torno in cucina e poso le pizze sul tavolo che avevo già apparecchiato.
Maria mi raggiunge immediatamente, con addosso una vestaglia di seta e i capelli raccolti con una pinza, bella più che mai da farmi mancare il fiato, ma senza la lettera... capisco così di aver fallito un'altra volta nel mio intento.
Ci sediamo a mangiare e chiacchieriamo come sempre in pace, anche se sono un po' distratto dalla storia delle nozze e dal fatto che non so come farle notare la bustina, ma lei riesce a distrarmi momentaneamente dal problema. Ridiamo e parliamo di tante cose, senza esaudire mai gli argomenti, come se non avessimo mai parlato, come se non stessimo da anni insieme. Abbiamo sempre qualcosa da dirci, insieme non ci annoiamo mai.
Una volta finito di mangiare, le dico che mi occuperò io della tavola, dicendole che può aspettarmi in soggiorno per vedere una serie su Netflix. Lei mi ringrazia ancora una volta di star facendo tutto io senza che mi dia una mano poi va a sedersi, mentre io sparecchio e pulisco ciò che abbiamo sporcato, per poi andare a recuperare la lettera, ma quando passo in soggiorno, mi rendo conto che lei è addormentata sul divano.
Sorrido dolcemente vedendo il suo viso che mi ricorda un angelo, e mi rendo conto che per stasera il piano della lettera dev'essere sospeso. È così stanca che si è addormentata appena si è messa comoda. Prendo un plaid e poi glielo poso addosso, decidendo di non svegliarla. Dopodiché mi sistemo accanto a lei e decido di restare anche io sul divano per non lasciarla sola e perché so che l'ansia non mi farà riposare finché lei non saprà dove deve raggiungermi domani sera.
Devo assolutamente trovare un modo prima che esca domani mattina per andare a lavoro.
*****
Ho pensato tutta la notte a dove potrebbe trovare la lettera e alla fine ho pensato che il posto più giusto fosse sotto la tazza della colazione. Avanti, non può non vederla là. Perciò mi sono lavato e poi mi sono messo a preparare la colazione, mentre lei si svegliava e preparava a sua volta per andare al tirocinio.
"Amore mio, non dovevi preparare tutto questo." commenta mentre osserva il cibo sulla tavola "Sono pure in ritardo..." Mi bacia sulla bocca e poi afferra dei pancake, mettendoli dentro un piatto e sedendosi alla parte opposta di dove sta la tazza. Ma non è possibile.
"Figurati piccola, per te farei di tutto."
Mi sorride mentre si versa un bicchiere di succo di arancia e mangia velocemente per uscire il prima possibile. Io fisso la lettera a pochi centimetri da lei, poi sussulto quando si alza e, afferrando le sue cose, si avvicina a salutarmi.
"Vado Mason. Grazie per oggi e per ieri. Ti amo da morire per le cure che mi presti."
Mi costringo a sorridere nonostante stia morendo di ansia e la bacio a fior di labbra "Ti amo anche io, piccola. Buon lavoro e buona giornata."
"Anche a te." mi lascia un ultimo bacio e poi esce da casa nostra velocemente, senza fare caso a quella maledetta lettera, mentre io sospiro debolmente e sento l'ansia crescere sempre di più.
Ora devo trovare un modo per quando tornerà da lavoro, altrimenti la mia sorpresa andrà a farsi benedire e addio possibilità di chiederle di sposarmi in modo così particolare. Mio Dio, spero di inventare qualcosa.
*****
Maria
Torno a casa e mi meraviglio non trovando la macchina di Mason sul viale e in più tutte le luci spente. È strano che non ci sia ed è ancora più strano che non mi abbia avvisato.
Accendo le luci e mi rendo conto che ci sono vari petali di rosa sparsi in terra, perciò li seguo confusa. Fino ad arrivare alla scrivania in soggiorno. Mi acciglio quando vedo dei fogli appallottolati e poi una busta rossa da lettere.
Leggo prima i foglietti, curiosa più che mani. Sono tutti cancellati ma si legge chiaramente ciò che c'è scritto.
"Da quando ci sei tu ogni cosa è colorata."
"Riempi le mie giornate e io mi sento fortunato."
"Se ho te non mi serve altro."
"Piccola... mi hai salvato."
Sorrido per la dolcezza e semplicità di queste parole poi decido di aprire la lettera, per poter finalmente leggere.
"Piccola... non sapevo cosa scrivere perché racchiudere ciò che penso in delle frasi sembra sciocco e scontato, ma non posso non dirti che sei al centro di tutto ciò che faccio. Baserei ogni cosa su di te, la mia intera esistenza su di te, perché senza te nulla ha senso. Nella busta troverai due biglietti, hanno entrambi il nostro nome e indicano il luogo dove ti sto aspettando. Ti amo piccola, e ti amerò sempre."
Mi asciugo gli angoli degli occhi e poi afferro nuovamente le chiavi e corro in macchina con i biglietti, inserendo la via nel navigatore.
Non so cosa abbia in mente, ma l'unica cosa che al momento conta è lui. Voglio stringerlo a me e sussurrargli quanto anche io lo amo. Voglio solamente lui, nulla di più.
*****
Poso dopo che entro nel teatro, sento la musica di Shawn Mendes risuonare nell'aria, solo quando entro nella sala a cui vengo accompagnata da un portiere, mi rendo conto che non è un disco registrato ma si sta esibendo sotto i miei occhi.
Mason entra immediatamente nella mia traiettoria visiva e mi sorride mentre ci andiamo incontro. Io ho il cuore che va veloce e non riesco a smettere di sorridere per tutta la situazione.
"Piccola..." mi bacia sulle labbra e poi mi prende per mano, portandomi poco sotto il palco. "Ho pensato di farti questa piccola sorpresa."
"Piccola sorpresa?" gli faccio eco spostando lo sguardo su Shawn per qualche secondo "Come diavolo ci sei riuscito?"
Lui scoppia a ridere e nello stesso istante parte "Always Been You", piccolo dettaglio che mi fa tremare il cuore. "Per te riuscirei a fare qualunque cosa piccola." fa spallucce indiferentemente e poi si inchina davanti a me, facendomi sussultare. "Mari, ricordo bene la volta che in Grecia ti ho fatto quella promessa, la promessa che un giorno, quando saremo stati più grandi, ti avrei sposato. L'avrei fatto persino quel giorno, ma era giusto che entrambi prima pensassimo a tutto il resto, ma ora è arrivato il momento, io non riesco più aspettare." lo sto ad ascoltare con gli occhi colmi di lacrime e il petto che si alza e abbassa in maniera irregolare "Maria, io so dal primo secondo che tu sei la donna della mia vita. L'ho capito appena ti ho guardato negli occhi che avresti spento ogni mio tormento, ed è stato così. Siamo cresciuti insieme, abbiamo combattuto paure e buttato giù muri che ci eravamo costruiti intorno. Sei diventata tutto ciò che sognavi e io sono così fiero di te che vorrei urlare a tutto il mondo che sei mia, che ho la fortuna che tu sia la mia fidanza. E oggi, con sotto la canzone che ci ha fatto da sottofondo al nostro primo bacio, ti chiedo se vuoi diventare mia moglie per starmi accanto tutta la vita e permettermi di amarti come meriti."
"Oddio..." Inizio a piangere sentendomi colta alla sprovvista, ma annuisco comunque all'istante perché non ho dubbi, non ne ho mai avuti. "Sì, Mason. Sì sì sì, voglio diventare tua moglie."
Lui si alza e mi bacia dolcemente sulle labbra, accarezzandomi il viso. Io sento il cuore riempirsi ancora più di gioia, una gioia che solo lui è in grado di farmi provare. Dopodiché si allontana e tira fuori una scatola dalla tasca della giacca. Appena la apre, una collana a forma di cuore, con accanto due pietre appare davanti ai miei occhi.
"Piccola mia, questa rappresenta noi. La rossa è Granato e rappresenta me, la verde è un Peridoto e rappresenta te. Quando un giorno avremo una famiglia si potranno aggiungere altre pietre, in base al mese di nascita. Voglio che la tieni vicino al cuore così ci porterai sempre con te, moglie." sorride pronunciando l'ultima parole e io quasi mi sciolgo.
"Non ho parole, non avrei mai immaginato tutto questo quando ero una bambina. Sei l'amore che sogna ogni bimba, il principe azzurro delle favole. Ti amo da impazzire. Grazie per quello che fai sempre." lo osservo mentre mi lega la collana al collo e sorrido vedendola posarsi delicata poco più su del mio seno "Grazie di essere come sei, non cambiare mai."
Lo bacio ancora una volta sulle labbra e poi lo stringo per qualche secondo, mentre le sue braccia cingono la mia vita e la sua bocca si avvicina al mio orecchio per parlarmi dolcemente. "Rifarei ogni cosa che ho fatto nella vita se questo significherebbe avere te. Sei la donna più incredibile del mondo e te lo ripeterò fino alla fine dei miei giorni, che ora saranno nostri perché staremo insieme per sempre."
Ormai piango senza riuscire a trattenermi, piango per la felicità e l'emozione, piango per le belle parole, piango perché lui è così sincero e mi riempie di sensazioni meravigliose. "Per sempre, Mason." gli sorrido, poi poso lo sguardo su Shawn "A meno che lui non decida di portarmi via con lui."
"Ehi, inizio a pensare che il concerto privato non sia stata una buona idea." mi riprende scherzosamente, poi intreccia le nostre dita e mi tiene stretta da dietro, posando la testa sulla mia spalla. "Ora godiamoci la musica, più tardi abbiamo un tavolo prenotato in ristorante per festeggiare il momento in cui mi hai reso l'uomo più felice del mondo."
Sorrido ancora e tengo le sue mani strette sulla mia pancia mentre mi concedo di ascoltare Shawn che finisce la canzone e ne inizia subito un'altra, sentendomi aleggiare in aria come non mi era mai successo. Penso che il paradiso sia questo, penso che mi sia concesso di vivere un'esperienza di pace e felicità assoluta già sulla Terra, e io non me ne lamento. Ho intenzione di non sprecare nemmeno un minuto della nostra vita e vivere tutto fino in fondo.
Diventerò sua moglie e non potrei essere più felice di così. Questa è la scelta giusta.
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