"E chissà a chi assomiglierà.. se a mamma o a papà... e quante notti insonne passerò... ma so che quel bebè, sarà un po' come me, sarà un po' come te!"
-Gionnyscandal- Mio figlio

Osservo Lizzie dormire sul mio petto, così piccola e indifesa, e piango leggermente per la felicità e la dolcezza di questo momento. Non riesco a capacitarmi del fatto che finalmente sia davvero qua con me, l'ho aspettata per nove mesi e amata da appena ho scoperto che era dentro di me. L'ho sentita crescere e ho sperato tante volte che arrivasse il giorno del parto, per poterla vedere con i miei occhi e poterle dare tutto quell'amore che sentivo esplodere dentro di me.

E ora eccola qua. Le sue piccole manine strette in dei piccoli pugni e il suo viso rilassato mentre riposa. È così bello pensare che stia dormendo beatamente perché si sente protetta da me. Perché sa già che sono la sua mamma. Lo percepisce. Sa che da ora in poi io ci sarò sempre per lei, non sarà mai sola qualsiasi cosa accada.

Sento bussare leggermente alla porta della stanza in cui mi hanno sistemata, e girando leggermente il capo incrocio lo sguardo di Mason. Sorride dolcemente e poi entra nella stanza, con in mano un mazzo di bellissime calle che poi posa sul tavolino davanti al letto.

"I fiori sono per le mie principesse. Sta dormendo?" Chiede con gli occhi che gli luccicano, mentre si avvicina piano a noi "Dio, è così bella. Assomiglia in tutto a te."

Sorrido in risposta e lo osservo mentre afferra la sedia che ha accanto e la posiziona vicino a noi, per poi sedersi. Mi rendo conto che si è cambiato rispetto a quando mi ha accompagnato in ospedale. Indossa la tuta della sua nazionale e ha i capelli spettinati, segno che si è appena lavato. L'ho mandato via dall'ospedale per andare a rinfrescarsi e riposarsi un po', visto che è rimasto con me tutto il tempo, anche dentro la sala d'attesa. È stato molto emozionante dare alla luce nostra figlia con lui accanto, anche se per un momento ho avuto paura svenisse.

"Maria... abbiamo una nostra bambina. Mi sembra un sogno. Mi sono ripetuto mille volte di non star dormendo, mentre ero via, perché è una cosa così bella che non ho parole..."

"Amore..." sussurro dolcemente, allungando la mano libera, per potere sfiorare la sua "anche per me è così. È nostra, creata dal nostro amore... non ha davvero prezzo tutto questo. Rifarei ogni cosa che abbiamo fatto, pur di riavere tutto questo."

"Per me è lo stesso. Sto già immaginando le nostre giornate d'ora in poi, ti aiuterò in ogni singola cosa. Sarò un papà perfetto."

Annuisco perché so che sarà così, non ne ho dubitato un solo secondo. Mi è stato vicino per tutta la gravidanza. Prendendosi i miei malumori, coccolandomi, sodisfando ogni mia voglia di cibo a qualsiasi ora, mi ha persino tenuto i capelli mentre vomitavo. Non mi ha mai fatto mancare nulla e per questo so che farà lo stesso con la bimba.

"Vuoi prenderla in braccio?" Sussulta sentendo la mia proposta e scuote appena il capo in segno di negazione "Perché Mase?"

"Ho paura di farle male... è così piccola." ridacchio davanti alle sue parole e poi gli faccio gesto di avvicinarsi un po', mentre gliela sistemo tra le braccia e gli faccio vedere come tenerla.

"Anche a me faceva paura, ma vedi, se la tieni così, metti la mano qua, non le fai nulla, anzi, fa conoscenza con il suo papà e basta."

Osservo Mason che la fissa con un sorriso dolce sulle labbra, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime. La manina di Lizzie si apre e poi si stringe intorno al dito di Mason, che sussulta per la sorpresa, mentre una lacrima gli bagna la guancia destra e immediatamente alza il viso per incrociare il mio sguardo "Amore, guarda, mi sta stringendo."

Ormai anche io sto piangendo e non mi preoccupo nemmeno di nasconderlo. È un momento così bello che non riesco a fare altrimenti. "Certo, sente che sei il suo papà e le sei vicino."

Lui annuisce e poi le lascia un piccolo bacio sulla manina. Tra le braccia di Mason sembra essere ancora più piccola, mi fa letteralmente sciogliere. "Piccola, papà è qua. Papà ti ama da morire e ti amerà per sempre. Amore come sei bella."

Sentirlo parlare così a nostra figlia mi fa esplodere il cuore in petto e mi fa innamorare ancora di più di lui, e non so nemmeno come sia possibile. Pensavo di aver raggiunto un sentimento immenso, ma dopo questo sento che è più forte, per quanto strano possa sembrare.

"Grazie, Mari. Grazie, mi hai fatto il regalo più bello che potessi farmi. La nostra bambina è un angelo come te. Vorrei farti sentire come sono felice in questo momento e quanto ti amo." le sue parole mi scaldano dentro e fanno sparire tutta la fatica e la stanchezza per aver messo al mondo Lizzie "Non avrei mai immaginato di potermi sentire bene come in questo momento. Non ti sarò mai abbastanza grato di ciò che mi regali ogni giorno da quando ci siamo incontrati e della gioia che mi hai dato facendo nascere lei."

"Non esiste gioia più grande che vederti così felice, Mason. Tu per me fai di tutto, ci sei sempre... sei davvero speciale e sono fortunata di poterti amare così tanto." dopo avermi sentita parlare, si sporge leggermente verso di me per far combaciare le nostre labbra in un bacio veloce ma ricco di sentimento, stando attento a Lizzie, dopodiché riporta la sua completa attenzione su nostra figlia, mentre io mi incanto a guardarli, come se fossero un bellissimo quadro che non potrei mai stancarmi di guardare.