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ONESHOT 39.

"Le aveva detto che era come prima, che l'amava ancora, che non avrebbe potuto mai smettere d'amarla, che l'avrebbe amata fino alla morte."
-Marguerite Duras, "L'amante"

Sistemo meglio i piatti sul tavolo, nonostante siano già perfetti. Lo faccio quasi come gesto nervoso per ammazzare il tempo, mentre osservo Charles giocherellare con il piccolo Charles, e Alma girargli intorno per attirare la sua attenzione. È incredibile come i gemellini siano così innamorati di lui, sono così legati a lui fin da quando sono nati, e crescendo il legame si è intensificato sempre di più.

Oggi festeggeremo il compleanno di Daniel e ha richiesto lui il tema della festa. Non ha chiesto chissà cosa, anche se forse potrebbe sembrare un po' inusuale, ma qualche giorno fa mi ha detto "Mamma a me basta che ci siano gli zii. Vorrei che venissero vestiti con le divise del Chelsea e della Formula 1, perché sono bellissime, voglio solo questo, mamma." ammetto che mi ha fatto una tenerezza immensa e la sua dolcezza mi ha fatto quasi sciogliere.

Mi fa davvero tanto piacere che i nostri figli abbiano così forte il concetto di famiglia, che amino così tanto le persone intorno a loro, e che i nostri amici abbiano sempre amato loro fin da quando sono venuti al mondo. Credo che questa sia una vera fortuna.

Mason mi raggiunge immediatamente e mi stringe da dietro, accarezzandomi i fianchi dolcemente e posandomi un bacio sul collo. "Amore mio, andrà tutto bene. Stai preparando questa festa da giorni e hai pensato a ogni singolo dettaglio, non c'è nulla che possa andare storto. E sì, ho detto 'hai' perché i meriti spettano a te, sei tu quella che ha pensato a tutto." mi fa ruotare per potermi guardare in viso e mi bacia dolcemente sulle labbra, senza chiudere gli occhi. "Sei perfetta con questo abito, ma tu sei perfetta sempre. Ti amo da impazzire, mi fai tornare ragazzino. Ogni volta che ti vedo è come se tornassi alla prima volta che ti ho vista. Ti amo ancora come allora, anzi di più. E mi togli il fiato come la prima volta. Non mi stanco mai di te."

Le sue parole fanno sparire la mia ansia in un solo istante, mentre la mia mente torna al momento in cui ci siamo conosciuti. Chi l'avrebbe mai detto allora, che anni dopo mi sarei ritrovata in una casa tutta nostra, ad aspettare le persone che amiamo, per festeggiare il compleanno di uno dei nostri figli? Se qualcuno me l'avesse detto, l'avrei preso per pazzo.

"Mason, sai sempre cosa dire. Sai che fortuna che tu sia mio? Mi salvi e fai stare meglio con solo una parola. Ti amo anche io." poso il viso sul suo petto e respiro forte il suo profumo, cosa che mi fa calmare totalmente. Lui è la mia casa, lo è dal primo istante che ho capito che mi potevo fidare di lui.

Accarezza dolcemente la mia schiena, lasciandomi andare solo quando il campanello suona.
Ci scambiamo un dolce bacio e poi vado ad aprire la porta.

Mi ritrovo davanti Benjamin, Lando e Lewis che hanno in mano dei regali per il bimbo. Sorrido quando mi rendo conto che tutti e tre, proprio come Charles, hanno davvero indossato la divisa. Penso che questa sia l'ennesima dimostrazione d'amore loro verso i nostri figli.

Mi salutano tutti e tre, ma una dolce voce che urla "Zio Lew", mi fa girare di scatto e spostarmi leggermente. Lizzie, alle mie spalle, sorride quando nota Lewis e, all'istante, posa un gioco che aveva in mano e corre verso di lui. Lewis si inchina immediatamente per prenderla in braccio e poi la riempie di baci, mentre lei lo stringe forte. Incredibile come straveda per lui.

"A zio Lando non lo saluti?" si lamenta mio cugino come se fosse un bambino, mentre Lizzie ride sentendolo e gli fa un cenno della mano in modo dolce, mentre manda un bacio volante a Ben. "Ma a me niente bacio?" continua Lando a lamentarsi, ma lei già non gli sta più prestando attenzione, troppo impegnata a raccontare allo zio Lewis dei suoi sviluppi con l'auto che le ha regalato lui.

Li faccio accomodare in casa e salutano tutti Mason, mentre Ben mi mette un braccio intorno alle spalle e inizia a prendere in giro Mason dicendogli che ora che lui è qua, io avrò occhi solo per lui. Mason alza immediatamente gli occhi al cielo e mette su il broncio, ma non fa in tempo a ribattere che Daniel entra in soggiorno e tutti e tre si avvicinano a lui per coccolarlo e fargli gli auguri.

Lui immediatamente sorride felice e inizia a saltare leggermente. Vedo i suoi occhi brillare quando si rende conto di come sono vestiti e con gli occhi cerca me, sorridendomi felice e in segno di ringraziamento. Io scuoto appena la testa e gli sorrido di rimando, mentre lo guardo fiera e con il cuore che esplode di gioia.

*****

La festa sta procedendo benissimo, ma dopo il taglio della torta, Lizzie mi ha chiesto di provare il vestito del mio matrimonio perché, vedendo l'album delle foto, ha detto che sembravo una principessa e vuole essere come me.

Sto provando a farglielo indossare, ma le sta veramente enorme, è quasi comica, nonostante questo però, la riempio di complimenti e Mason le sussurra che è bellissima anche lei come lo ero io quel giorno. Immediatamente Lizzie si emoziona e i suoi occhioni azzurri si spalancano mentre realizza le belle parole che le ha appena detto il suo papà.

"Mamma, provalo tu ora." mi chiede lei, come se avesse appena avuto l'idea del secolo. "Non ti abbiamo mai visto con questo addosso."

"Ma no amore, non mi starà mai.."

"Dai mamma..." anche Daniel inizia a pregarmi "Secondo me sei ancora bellissima, provalo dai."

Io guardo entrambi negli occhi e sospiro quando sento anche i presenti incitarmi a provarlo. Alma e Charles danno subito retta ai fratellini più grandi e anche loro iniziano a urlare "vestito, mamma", così scoppio a ridere e, arresa, annuisco e accetto.

"E va bene. Vado in camera per indossarlo e poi torno qua." Lizzie e Daniel si battono il cinque vittoriosi e io scuoto la testa sorridendo, mentre mi avvio verso la camera da letto per potermi cambiare.

Mason's pov

Busso leggermente al legno della porta della camera, visto che Maria manca già da qualche minuto, per accertarmi che sia tutto ok o se abbia bisogno di aiuto. "Piccola, serve una mano?" apro la porta e quasi mi manca il fiato quando me la ritrovo davanti, con già addosso il vestito del nostro matrimonio. "Mio Dio, penso di star sognando."

Lei alza il viso e incrocia il mio sguardo, mentre chiudo la porta dietro di me. "Mi serve una mano per chiudere la cerniera." me lo chiede dolcemente e io mi avvicino subito a lei, spostandole i capelli di lato e aiutandola con la chiusura. "Pensi che mi stia ancora, Mase?"

"Stai scherzando? Sei bellissima come quel giorno. Mi viene da piangere proprio come ho fatto quel giorno. Non puoi capire quanto mi sentivo fortunato quando ho capito che stavi diventando davvero mia moglie." e poi ricordo bene il momento in cui siamo andati in camera, dopo i festeggiamenti, e mi ha confessato di aspettare la nostra prima bambina. È stato un dei giorni più belli della mia vita. Mi ha fatto due doni in un solo giorno. "Sei bellissima davvero. Cazzo, quanto ti amo."

Lei mi sorride timidamente e mi accarezza appena il viso, quasi preoccupata dal fatto che possa starle male il vestito dopo anni. Ma lei non si rende conto di quanto sia bella! Io sono completamente perso per lei e non cambierà mai questa cosa, ne sono certo. "Grazie, Mase... ti amo anche io." mi bacia dolcemente sulle labbra e io intensifico il bacio, posando la mano sul suo fondoschiena, poi sposto le labbra sulla sua mandibola e poi sul suo collo. "Fermo... lo vorrei ma non possiamo farlo ora." ridacchia appena, passando le mani tra i miei capelli, e io mi allontano appena da lei per guardarla nei suoi occhi azzurri.

"Hai ragione... è che non so resisterti. E poi mi è piaciuto toglierlo dopo il matrimonio, ma mi piacerebbe rifarlo." mi sorride alzando gli occhi al cielo, mentre io le porgo la mano "Principessa, andiamo di là ora. I bimbi non vedono l'ora di vedere la loro mamma vestita così."

Lei annuisce e le stampo un bacio sulle labbra quando mi rendo conto che è un po' imbarazzata, così si rilassa e, con le dita incrociate, andiamo in soggiorno.

Fingo di tossire quando entriamo nella stanza e, immediatamente, tutti si girano verso di noi e il silenzio cala intorno a noi. La osservano per qualche secondo, tutti imbambolati, finché Lizzie scatta in piedi e corre ad abbracciarla "Ho una mamma principessa." Maria mi rivolge uno sguardo dolce, con gli occhi che le brillano, mentre abbraccia Lizzie e poi gli altri tre che, a ruota, vanno verso la loro mamma e la riempiono di complimenti.

Immediatamente Ben mi fa un occhiolino e poi si rivolge a mia moglie dicendole che è bellissima, ma che il giorno avrebbe dovuto sposare me e non lui, facendomi alzare gli occhi al cielo e facendo così che inizino le prese in giro contro la mia gelosia. Le ragazze invece scoppiano praticamente a piangere, dicendo a Maria come sia bella esattamente come il giorno del matrimonio e ricordando i bei momenti di quel giorno.

Io, invece, per qualche attimo mi incanto a guardarla, sentendomi invadere da una bellissima sensazione. Più la guardo e più mi rendo conto che sposarla è la scelta migliore che abbia mai fatto.

Lei è la donna della mia vita, l'unica che può stare con me, l'unica che mi rende migliore, che mi fa sentire speciale e che rende le mie giornate uniche. Lei è la mia metà esatta, e senza di lei io non potrei mai essere quello che sono. Lei e i nostri bambini sono la mia vita, e non cambierei tutto questo per niente al mondo.

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