Oneshot 19.
"Se riniziasse un'altra vita
io non chiederei che fosse infinita
mi basterebbe sapere che esisti
che è lo stesso il profumo che lasci."
-Ultimo
Mi giro e rigiro nel letto, non riuscendo a prendere sonno perché i gemellini piangono spesso e volentieri, perciò è tutta la notte che io e Mason facciamo avanti e indietro a turno tra la nostra e loro stanza.
Li amiamo da morire, ma devo ammettere che in questi giorni è davvero sfiancante starli dietro. Se uno dei due piange, l'altro lo segue a ruota, e poi passa davvero poco tempo, da quando si calmano, per riniziare a piangere.
Ormai sono quasi le cinque e tra qualche ora dovrò andare a lavoro, ma non ho idea di come farò ad affrontare la giornata senza prendere prima almeno un litro di caffè che mi tenga sveglia. Ho bisogno di chiudere gli occhi anche solo per mezz'ora, in modo tale da ricaricare un po' le batterie.
Mason che è sveglio come me, sentendomi agitata, allunga la mano verso di me e la posa sul mio fianco, accarezzandomi dolcemente, come per farmi rilassare, poi mi stampa un bacino delicato sulla spalla coperta dalla canotta bianca che ho addosso. "Mari, dormi un po', se piangono vado io, tanto io mi alleno di pomeriggio e posso riposare un po' la mattina quando viene tua mamma a vederli."Sussurra piano al mio orecchio, mentre io faccio intrecciare le nostre dita "Sei molto stanca in questi giorni e hai bisogno assolutamente di riposo. Non mi va che fai più di quel che puoi."
Il suo tono preoccupato mi fa sorridere. È così bello quando si ha qualcuno che si prende cura di te, e io ho lui che si impegna sempre a farmi stare bene quando le cose diventano troppo pesanti.
"Va bene, Mase. Grazie..." lo sussurro appena, poi chiudo gli occhi, non riuscendo più a tenerli aperti per nessuna ragione al mondo. Mi accoccolo al suo petto e sento il mio corpo rilassarsi mentre mi lascio andare nelle braccia di Morfeo.
*****
Sento la sveglia del mio cellulare suonare, perciò apro gli occhi lentamente, mettendo a fuoco la stanza, e poi stacco questo suono fastidioso e stridulo che mi sta facendo innervosire già da ora.
Per fortuna sono riuscita a dormire un'oretta e mezza, ma ora devo per forza alzarmi e prepararmi per andare a lavoro. Sospiro cercando le forze necessarie per alzarmi dal letto, poi giro la testa verso la porta quando sento Mason arrivare quasi correndo e parlare a voce bassa. "Amore, ciao, sei sveglia! Devi assolutamente vedere una cosa."
Si avvicina a me, mi stampa un bacio sulle labbra, che io ricambio immediatamente, poi mi prende per mano e mi fa alzare, trascinandomi quasi. Io lo seguo senza nemmeno alzare i piedi, visto che sono ancora mezzo addormentata, poi mi fa fermare davanti alla stanza dei gemellini che sento piangere. Io lo guardo confusa e lui apre leggermente la porta, giusto il tanto di permetterci di vedere all'interno.
"Guarda." sussurra Mason "Daniel sta ancora dormendo, mentre Lizzie nel letto non l'ho trovata, sono corso subito qua sentendo i gemelli piangere, e l'ho trovata con loro che li calmava. Sentila." sorrido intenerita, mentre Mason mi spiega, poi si posiziona dietro di me, abbracciandomi, e io cerco di guardare all'interno della stanza.
Le culle dei bimbi entrano immediatamente nella mia traiettoria visiva, e subito dopo vedo Lizzie. Ha posizionato uno sgabello tra le due culle, in modo tale da poter vedere in viso il suo fratellino e la sua sorellina, e tiene in mano un piccolo libro delle favole come se fosse una coppa che ha appena vinto.
"Alma, Charles... fate silenzio. Ci sono io." sorride prima a uno e poi all'altra e poi rinizia a parlare "Mamma e papà dormono, facciamoli dormire un po', secondo me sono molto stanchi. Che ne dite se vi leggo una favola!?" non so come sia possibile, ma mentre lei parla e sorride nella loro direzione, i bambini iniziano a smettere di piangere piano piano.
Lizzie sorride, facendo ondeggiare i suoi capelli chiari, poi scende dallo sgabello e si ci siede sopra. Apre il libro e inizia a leggere una delle favole che Mason leggeva sempre a lei quando era più piccola.
Sento Mason sorridere al mio orecchio e giurerei di averlo sentito tirare su con il naso, ma tengo gli occhi verso i nostri figli ancora per un po', godendomi questo momento dolce e di pace dopo la notte impegnativa che abbiamo passato.
Non posso fare a meno di sciogliermi quando ogni tanto Lizzie interagisce con loro, come se i bambini potessero risponderle, ma comunque restano calmi e non piangono più, sembrando realmente interessati a quello che legge loro sorella maggiore, o magari interessati alla sua voce.
"Mase... questa è una delle cose più belle che io abbia mai visto..." sussurro piano per non far accorgere Lizzie della nostra presenza. È così carina ad aver pensato di voler prendere le nostre veci per non svegliarci, perciò voglio che pensi che è riuscita nel suo intento.
"Lo so... quando l'ho visto, ho subito pensato che dovessimo vedere questa scena insieme. È incredibile, Lizzie non smette mai di stupirmi. Ha proprio preso il tuo lato buono e gentile." le parole di Mason mi fanno accelerare i battiti cardiaci e giro appena il viso verso dietro in modo tale da guardarlo e da far scontrare le nostre labbra.
Ci scambiamo un bacio dolce e ricco di sentimento, mentre lui mi tiene sempre più stretta e mi accarezza dolcemente la pelle della pancia e dei fianchi. Vengo invasa da milioni di brividi, e dopo le sue attenzioni e la scena bellissima a cui abbiamo assistito, mi rendo conto che sono molto più carica per affrontare questa giornata.
"Mari... mi hai regalato una famiglia stupenda. Siete la cosa più bella che potessi mai desiderare. Per quanto sia impegnativo, grazie di ogni cosa..." mi stampa un bacio sul collo e io lascio che una piccola lacrima di gioia mi bagni il viso.
"E tu sei tutto per noi. Ti amo immensamente, Mason Mount." faccio aderire maggiormente la mia schiena al suo petto e restiamo ancora qualche minuto a coccolarci, stretti l'uno all'altra, mentre osserviamo tre dei nostri figli regalarci emozioni indescrivibili.
E basta tutto questo per spazzare via la stanchezza per la notte passata praticamente in bianco. Non cambierei la mia vita per nessuna cosa al mondo, nonostante tutto.
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