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Oneshot 18.

"In testa ho te, tipo tormentone."
-Fonte: Tumblr

Osservo Daniel colorare il suo libro di automobili e sorrido dolcemente quando Lizzie presta attenzione sia a lui che ai gemellini in modo alternato, come per non far mancare l'attenzione a nessuno.
Lei è così, si preoccupa sempre che tutti stiano bene e abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno. È sempre stata così, fin da quando era ancora più piccola e veniva a cercare di farmi stare meglio per la gravidanza di Daniel... sì, lei ha questo carattere dolce e protettivo, già da sempre sente forte il valore della famiglia e degli amici.

I gemellini stanno giocando dentro al boxe con dei peluche, e Lizzie fa avanti e indietro per giocare con tutti. Accarezzando le teste di tutte e tre di tanto in tanto. Amo la sua sensibilità e la sua dolcezza.

"Papà è a casa." la voce di Mason riecheggia dall'ingresso e tutti e quattro i bambini si girano verso la porta. Persino i gemellini si voltano come richiamati dal suono della sua voce. Sorrido inevitabilmente.

Appena entra in soggiorno, Daniel e Lizzie gli corrono subito incontro, lui si abbassa alla loro altezza e li accoglie tra le sue braccia, sorridendo e riempiendoli di baci. "Ma ciao piccoli miei. Mi siete mancati tantissimo." li coccola ancora un po', poi Daniel gli dà un bacio e scappa di nuovo a colorare, mentre Lizzie osserva curiosa la scatola che Mason ha in mano.

Lui si rialza, dà un bacio sulla testa dei gemellini, dicendo loro "siete più belli di questa mattina.", poi finalmente arriva al divano su cui sono accomodata io.
Si siede, mi sorride e ogni cosa intorno acquista ancora più colore. La sua mano si posa sul mio viso e mi ruba un bacio casto, visto che ci sono i nostri figli davanti, ma dal suo sguardo capisco benissimo che si sta contenendo ma in realtà mi desidera. Tremo dalla testa ai piedi davanti a questa intuizione e mi perdo a pensare che per me è lo stesso. È così bello quando mi sorride e guarda in questo modo.

"Ciao amore, com'è andato l'allenamento?"

"Tutto ok piccola, il tuo giorno libero invece? Hai riposato un po'? Ne avevi bisogno." mi accarezza il viso con il dorso della mano mentre cerca di capire se davvero ho riposato un po'. Questi giorni sto facendo dei turni massacranti, ma hanno bisogno di me, perciò non posso fare altrimenti. Io amo il mio lavoro, è il mio posto, ma è davvero impegnativo... ed è proprio perché ci tengo che mi impegno al meglio e do tutta me stessa.

"Sto bene, Mase. I bambini mi hanno coccolata e Lizzie mi ha persino preparato una tisana." Mason si gira verso di lei sentendo le mie parole e le fa un occhiolino dicendole che è fiero di lei, e la piccola immediatamente si scioglie. È proprio il suo principe.

"Va bene, piccola. Comunque ti ho portato una cosa, stamattina mentre dormivi ho preso la tua collana con le nostre pietre." muove la scatola ancora chiusa e sorride come chi la sa lunga "Vedi, ho fatto aggiungere quelle dei gemelli."

Lo guardo leggermente sbalordita perché non mi ero accorta che l'avesse presa, poi osservo le sue mani che aprono la scatolina e la mia collanina appare davanti ai miei occhi. Ora, oltre la pietra che rappresenta me e Mason, Lizzie e Daniel, alla sinistra del cuore, ce ne sono altre due dello stesso colore che rappresentano Alma e Charles. Sono tutte poste in fila e una accanto all'altra formano un gioco di colori bellissimo.
Lo ringrazio immediatamente, anche se sono così belle che non trovo parole adatte.

La accarezzo appena con le dita, come se fosse troppo preziosa e avessi paura anche di sfiorarla, poi osservo Lizzie che si affianca accanto a noi e la guarda ammirata. "Che bella, perché tante pietre?"

Mason le sorride intenerito sentendo la sua domanda, poi la afferra per i fianchi e la fa sedere sulle sue gambe, dopodiché prende la collana e inizia a spiegarle cosa rappresenta. Io resto in silenzio a fissarli, amo profondamente quando chiacchierano così tra loro. Hanno un bellissimo rapporto e Lizzie è così matura nonostante l'età. "Vedi, questa collanina è della mamma, gliel'ho regalata quando ci siamo sposati, rappresenta la nostra famiglia. Ogni pietra è associata a uno di noi. Inizialmente c'eravamo solo io e la mamma, che sono queste qua, la rossa si chiama Granato ed è mia, la verde per la mamma, si chiama Peridoto. Dopodiché sei arrivata tu e si è aggiunta questa blu, che è un topazio. Poi c'è quella del mio campione, quella di Daniel è un Alexandrite. Stamattina l'ho portata dal gioielliere e le ho fatto aggiungere queste due acquamarina per i gemellini. Così la mamma ci porta sempre con sé."

Io mi sciolgo immediatamente e ci scambiamo un sorriso carico di amore e dolcezza, mentre Lizzie ci guarda con aria di ammirazione e con i suoi grandi occhioni chiari curiosi. "Perché quelle di Alma e Charles sono uguali?"

"Perché ogni pietra rappresenta il mese in cui siamo nati, amore mio."

Lei annuisce comprensiva davanti alle parole di Mason, poi sembra pensarci su qualche secondo. La accarezza dolcemente, poi accarezza il mio viso. "La voglio anche io. Voglio anche io portare tutti con me. Voglio essere come la mamma."

Io strabuzzo appena gli occhi perché non mi aspettavo una risposta tanto dolce e matura, ma è proprio vero che lei non smette mai di rendermi fiera e sorprendermi. Ha sempre qualcosa da dimostrare. È proprio come Mason.

"Papà te ne comprerà una quando sarai un po' più grande, ok? Te lo prometto." Vedo gli occhi di Mason diventare lucidi, segno che si è commosso per ciò che nostra figlia ha detto. Sono così poche le volte in cui Mason piange e si commuove, la maggior parte delle volte sempre per qualcosa che i nostri bambini fanno e ci scuoto il cuore, ci scuotono l'anima.

Le bacia il viso più e più volte, mentre lei annuisce facendo ondeggiare le due codette sulla sua testa. "Vi porto con me. Vi voglio bene tutti." sentendo Lizzie dire queste parole, non riesco più a trattenermi e scoppio in lacrime, così lei si gira preoccupata verso di me e mi guarda attentamente "No mamma, perché piangi?" fa gli occhioni dolci e io scuoto la testa immediatamente per evitare che pianga vedendo piangere me.

"Piango perché sono felice di avere dei figli speciali come voi e di avere papà che ci ama così tanto." lei sorride capendo che non sto male o che, poi tira Mason verso di me e fa in modo che siamo più vicini tutti e tre.
Lui mette una mano intorno al mio collo e poi mi bacia dolcemente una guancia, indugiando un po' troppo con le labbra sulla mia pelle e facendomi venire così i brividi su tutto il corpo.

Poi stringe forte sia me che Lizzie e per qualche secondo si perde a osservare me e i bambini in modo alternato, con sguardo sognante. "Siete la famiglia più bella che potessi avere." il suo tono è talmente sincero che fatico a trattenere le lacrime ancora, poi Daniel smette di colorare e viene verso di noi per farci vedere cosa ha fatto.

Gli prestiamo immediatamente la nostra attenzione e lo ascoltiamo con interesse mentre ci descrive la macchina che ha colorato dicendo che è come quella dello zio Charles.
Lizzie gli fa i complimenti e gli dice che "è il disegno più bello che ha visto." cosí mi incanto a guardare tutti quanti, mentre Mason mi stringe la mano e giocherella con le mie dita, e io sento il cuore sospirare di felicità per tutto ciò che di bello ho.

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