Oneshot 10.
"La vita normale non mi interessa. Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso."
-Anaïs Nin
"Che fai?" Sussulto sentendo la voce di Mason dietro di me e butto immediatamente la maglia dentro l'armadio, girandomi verso di lui e cercando di assumere un'aria non colpevole "Sei sparita da quasi un quarto d'ora e pensavo stessi male. Stanno servendo il dolce di là."
Parla piano, mentre mi scruta attentamente come se avesse capito qualcosa. Io cerco di sorridere per non fargli capire la realtà dei fatti, poi chiudo le ante dell'armadio e mi avvicino a lui.
"Niente Mase, possiamo andare di là." faccio per prenderlo per mano e uscire dalla stanza da letto, ma lui scuote la testa e mi tiene ferma. Capisco immediatamente che vuole capire il perché fossi qua.
"Stai male?" mi chiede preoccupato e dolcemente "La bimba ti sta dando da fare?" mi accarezza la pancia ormai evidente e poi inizia a parlare con nostra figlia "Amore, lascia che la mamma si goda il pranzo di Natale su."
Sorrido senza riuscire a trattenermi, visto che mi emoziona sempre quando mi accarezza così e parla con la bimba come se potesse sentirlo e comunicare con lei. Mi scioglie ogni volta.
Porto le mani sulle sue e le stringo, mentre lui alza il viso e posa lo sguardo sul mio. "Sto bene, Mase. La piccola riposa, non mi dà fastidio." gli stampo un bacio sulle labbra per rassicurarlo, ma lui continua a scrutarmi come se volesse decifrare chissà quale messaggio.
"Dai, Mari, dimmi cosa succede... mi fai preoccupare. Sei qua da un sacco di tempo, non può essere per nulla. Ho detto qualcosa che ti ha fatto arrabbiare senza accorgermi? Se è così mi scuso... però parlami, così possiamo risolvere..."
Ridacchio vedendo sul suo viso la preoccupazione che potrei essere offesa con lui, poi scuoto la testa per fargli capire che non è nulla di tutto questo.
"Mase, sta calmo." accarezzo il suo viso coperto da un accenno di barba e cerco di tranquillizzarlo "Ero qua perché stavo preparando la sorpresa per il tuo regalo di Natale..."
Spalanca gli occhi e in questo momento sembra quasi un bambino curioso. "Oh... sai che ora vorrò saperlo."
Annuisco consapevole e poi mi allontano da lui, per avvicinarmi all'armadio e recuperare la maglia che ho buttato dentro affinché non la vedesse. La afferro e poi gliela mostro, sorridendo appena e osservando la sua reazione.
"Ma quella è..." la indica quasi come se fosse qualcosa di impossibile da avere davanti e non capisse come sia possibile "la mia maglia della nazionale? E perché?"
"So che ci tieni che venga a vedere la prima partita ai mondiali... perciò ci sarò, con addosso questa." ho sempre combattuto per indossare la sua maglia del Chelsea anche quando andavo a vederlo giocare con l'Inghilterra, perché troppo leale alla nazionale italiana, ma questa volta ho deciso di fare un piccolo sacrificio e indossare questa. Farei di tutto per vederlo sorridere.
"Sul serio?" gli brillano gli occhi mentre lo chiede "Dio, sarai bellissima. La donna più bella che abbia mai indossato una maglia dell'Inghilterra." scoppio a ridere sentendo le sue parole e lui si avvicina a me e afferra il mio viso, annientando la distanza e baciandomi.
Mi bacia dolcemente, senza staccare gli occhi dai miei, e riesco a leggerci dentro ogni sentimento puro e vero che nutre nei miei confronti. Accarezzo i suoi capelli, come amo sempre fare, mentre lui allontana le sue labbra dalle mie e mi lascia un piccolo bacio sulla punta del naso.
"Ti amo, Maria. Ti amo tantissimo e questi gesti per me valgono più di qualsiasi regalo materiale. Vederti lì con la mia maglia addosso, nonostante il tuo amore per l'Italia, mi fa sentire fortunato con non mai. Le mie due principesse vengono allo stadio con la mia maglia, capisci?" Accarezza il mio ventre mentre me lo chiede e io annuisco rapita dal suo modo di farmi sentire importante e amata.
"Ti amo, Mase. Vederti così felice mi fa capire che è la cosa più giusta che io possa fare." E lo penso davvero. Farei qualsiasi cosa pur di vederlo felice, così come lui fa con me.
Ci completiamo e sostentiamo in ogni momento, e non esiste cosa più giusta per vivere una relazione in modo sereno e pacifico. E la consapevolezza che tra noi sarà così per sempre, mi fa vivere ogni giorno con un sorriso sincero sulle labbra e con la sensazione di sentirmi estremamente fortunata.
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