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"È iniziata per sbaglio
Come tutto ciò che faccio.
Un pò come quel messaggio
Che però non mi rimangio "
Mi sveglio con un mal di testa assurdo, non ricordo quasi niente di ieri sera < Davide > chiamo il mio migliore amico che viene subito nella mia stanza < buongiorno > dice, mi alzo < sinceramente non ricordo nulla di ieri sera > lo guardo perplessa < vieni mentre facciamo colazione ti racconto > dice. < e poi ci hanno accompagnato qua > finisce di raccontare il tutto < cazzo >dico trovandomi la testa < so combinare solo casini ultimamente > mi viene da piangere ma non riesco a fare neanche questo < e tu come stai? > gli chiedo troppo dispiaciuta < in realtà mi sento bene...penso di essermi tolto tipo un peso > mi prende la mano <da questa lezione ho sicuramente imparato che non dobbiamo stare con persone egoiste > mi sorride < e poi lo sai che mi ha iniziato a seguire l'amico di Eugenio,Vincenzo > < Ma davvero dici? > dico abbastanza sorpresa < si ieri sera quasi dopo che ci hanno accompagnato qui > dice < approposito di Eugenio, dovrei chiamarlo? > < mi sa proprio di sì > dice lui porgendomi il cellulare che afferro < va bene lo chiamo > Davide si alza e va di là
" Teresa " risponde Eugenio quasi subito" hey " dico imbarazzata "Come stai? " mi chiede con dolcezza "abbastanza confusa perché non ricordo niente di ieri sera e adesso Davide mi ha spiegato un po' di cose...volevo ringraziarti e ringraziare anche i tuoi amici " dico iniziando a girovagare per la stanza " quindi non ricordi nulla? " chiede " no " " potremmo vederci così ti racconto la parte che so io quella prima di Davide " propone " ehm va bene " dico sempre imbarazzata " ti passo a prendere? " " no vengo io vediamoci in quel bar vicino alla scuola " dico " a dopo " chiudo la chiamata.
Sono a casa mia mi sto preparando tra poco devo incontrarmi con Eugenio < Mamma stasera posso restare da Davide? > Le chiedo visto che Davide ha proposto di invitare Eugenio con gli amici a casa per ringraziarli < anche stasera non torni? > mette le mani sui fianchi ,cattivo segno < è successo che Davide si è lasciato con il fidanzato ieri sera e adesso sta male > dico una mezza verità, in fondo è vero anche se non lo dice sta male < va bene Ma solo perché voglio bene a Davide... quel ragazzo ha già sofferto tanto > eh già quando il padre lo cacciò di casa per un periodo è stato da noi poi decise di trovarsi una casa tutta sua perché si sentiva un peso anche se non era affatto vero.
Arrivo al bar, Eugenio ancora non c'è ma per mia sfortuna c'è Kekko con gli amici " dove sei?" Invio un messaggio a Eguenio " dietro di te" qualcuno mi copre gli occhi < Eugenio sei tu? > chiedo < bravissima hai vinto un premio > dice lui < e cosa consiste il mio premio? > chiedo io guardandolo < un bacio > dice baciandomi poi si siede di fronte a me < è stato un bel premio dai > gli faccio l' occhiolino, quando sto con lui cambio divento un' altra Teresa e non so se in peggio o in meglio < Allora ordiniamo?>.
Mi ha raccontato tutto quello che è successo di quel ragazzo a locale che in effetti ricordavo < un bel casino insomma > mi copro la faccia imbarazzata < più che altro credo che devi mettere in ordine la tua testa e non fare più cazzata come bere e andare a letto con uno sconosciuto > dice < se non andassi a letto con gli sconosciuti non ci saremo mai incontrati > dico io < è vero ma io sono stato un eccezione > < in realtà devo confessarti che sei stato l'unico > abbasso lo sguardo < l'unico sconosciuto con cui sono andata a letto > Guardo Kekko che ci osserva < meglio > dice lui soddisfatto < però chissà potresti diventare uno dei primi > dico io fingendo di pensare e guardarmi intorno < allora siamo diventando amici e non più sconosciuti che scopano? > < oppure possiamo essere scopamici > scoppiamo a ridere < comunque possiamo andarcene da qui? > dico io continuando a guardare Kekko < ancora lui? > alza gli occhi al cielo < eh già > dico io alzandomi, Eugenio si alza anche lui e dopo aver pagato andiamo via.
Salgo sul motorino < dove andiamo? > chiedo < indietro nel tempo > dice lui mettendo in moto < in che senso? > dico io ridendo < quante domande lo sai che con me non devi parlare? >.
Arriviamo alle giostre < Ma > mi tolgo il casco ed ecco che mi trasformo in una bambina < contenta? > mi chiede < ovvioo > lo prendo per mano < vado a fare i biglietti > dice, dopo poco torna anche con dello zucchero filato < adesso dimmi come fai > lo guardo sconvolta < a fare cosa? > < forse Davide ti ha parlato di me o non lo so dimmelo tu > dico prendendo lo zucchero filato < non sto capendo > dice confuso, lo so perché quando si gratta la testa sta andando nel pallone < mi conosci così bene > dico ,fa spallucce e inizia a camminare < un pandaa> dico indicando un grosso pupazzo < provo a vincerlo > dice avvicinandosi < Ma no non preoccuparti > dico io imbarazzata < shh> dice pagando il biglietto. Dopo 5 volte ci riesce < Ma tu sei completamente pazzo > dico afferrando il panda che è più grande di me < vieni > dice < vuoi salire qui sopra? > dico io guardando quanto è alto < non ci sei mai salita? > mi chiede < no ho paura > dico stringendo il panda < ti tengo la mano > dice < ti avviso urlerò molto > dico < vorrà dire che urleremo insieme > ride < mi scusi potrebbe mantenerci il panda? > chiede a quello dei biglietti < certo > risponde lui cordialmente.
Andiamo a casa di Davide che viene ad aprire la porta con un grande sorriso < ho un nuovo amico > dico mostrandogli il mio panda < tu e i panda > alza gli occhi al cielo in modo scherzoso < entrate su > dice facendoci spazio < metto un po' di musica > dico io prendendo il telecomando della tv < che metti? > < Rocco hunt ovvio > dico io < ah allora hai buoni gusti > dice lui avvicinandosi a me < metti questa > dice indicando la canzone "sultant' a mia " < bella > dico cliccando sopra < gli altri hanno detto che stanno arrivando > dice rivolgendosi a Davide < va bene >.
Dopo poco bussano la porta < Eccolii > dico io, Davide apre e gli altri entrano facciamo le presentazioni visto che non ricordo nessuno apparte Antonio. Stiamo mangiando la pizza < ua vi ricordate sta canzone > dice Vincenzo mettendo la canzone "nu brutto suonno" < sii bella > dico io iniziando a cantare, Eugenio ride < perché ridi? > dico io spingendolo < non sei proprio una cantante > dice continuando a ridere < perché sai cantare tu? > < eeh mi dispiace ma si è tropp brav > dice Antonio < voglio sentirti > dico io facendo partire una canzone a caso < conosci questa? > < si > <Sta passann 'o tiempo
Staje cuntanno 'e juorn, staje penzanno a me
T'hè astipat 'e vase ca t'ha dato chill rint a nu motel
Nun è overo nient, ch n sape a gent, t"e parlà cu'mmé
E facesse ampresso pe cagnà o passato, ma nun se torna aret > canta il ritornello e non posso dire nulla veramente è bravo < mmh bravo > dico io < è stato fantastico > dice Davide < vorrebbe cantare > racconta l'amico < adesso basta parlare di mee> dice in imbarazzo< suona anche la chitarra > continua l'amico non curandosi delle sue parole < davvero? Poi voglio sentirti > dico io prendono la mia birra dal tavolo. La serata sta trascorrendo tranquillamente tra varie risate e io non posso fare almeno di pensare a Giovanna, quanto vorrei che fosse qui con me < vado un attimo in bagno > dico alzandomi improvvisamente l'unico che sembra capire che qualcosa non vada è Eugenio che mi guarda con aria interrogativa ma io vado via, inizio a piangere forse non dovevo bere penso asciugandomi le lacrime, mi lavo il viso ed elimino il trucco restante sembro un mostro ma sti cazzi esco dal bagno e mi ritrovo Eugenio di fronte che mi blocca al muro < perché hai pianto? > mi sussurra all'orecchio < non ho pianto > cerco di liberarmi dalla sua presa < non puoi mentirmi > dice < ti prego lasciami andare > dico senza forze ma solo con tanta tristezza, mi lascia un bacio sul collo e poi entra in bagno. Torno di là gli altri continuano a ridere non posso fare altro che notare la vicinanza tra Davide e Vincenzo, sorrido < io vado un po' fuori al balcone > dico < tutto bene? > mi chiede Davide smettendo di sorride ma osservandomi attentamente < sisi prendo un po' d'aria > dico < ti raggiungo > dice Antonio < va bene > dico facendo strada, ci sediamo su una piccola panchina che Davide ha messo < come stai? > mi chiede improvvisamente lo guardo < sai ieri ti ho vista molto giù > spiga accendendosi una sigaretta, mi fa segno di offrirmi una ma rifiuto < non fumo > dico < e comunque sto bene Devo solo cercare di andare avanti sai sono successe troppe cose > guardo il cielo stellato mentre parlo < hai mai visto kunfu panda? > mi chiede < si perché ? > chiedo divertita non capendo cosa c'entra < c'è una parte non so se ricordi quella della tartaruga > < mmh non ricordo tutte le scene > rido < neanche io però lho visto giusto qualche giorno fa > dice ridendo anche lui < comunque in questa scena dice la tartaruga saggia a panda ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sarà, c'è un detto ieri è storia...domani è un mistero ma oggi è dono per questo si chiama presente > finisce di raccontare e mi guarda < non sono pazzo o forse si > ride < di solito non faccio questi discorsi anzi tutti mi dicono che non faccio mai il serio, però vorrei che riflettessi su queste parole perché ne hai bisogno, non restare nel passato ormai è andato e non guardare neanche il futuro perché quello che succederà lo sa solo Dio...invece puoi pensare al presente prendendo la tua vita in mano e decidendo cos'è giusto per te > butta quel che resta della sigaretta e si alza < aspetta > dico bloccandogli un braccio < grazie > dico in tutta sincerità < non raccontarlo in giro > ride < e poi non ti crederanno > dice andando via.
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