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"E non puoi chiedere amore dove non c'è
ma lo rifarei di nuovo
non so perché"

Sono due settimane che non vedo Eugenio, in realtà sono due settimane che non vedo nessuno, vado a scuola e poi resto tutto il giorno a casa. Mi sto truccando visto che è sabato ho deciso di andare a ballare forse incontrare qualcuno di nuovo mi farà bene, Eugenio si quando sto con lui non penso a niente però non voglio che si affezioni. Vado di là < Mà resto da Anna > ho inventato questo nome come mia nuova amica < dovrei conoscerla uno di questi giorni > dice < si > dico uscendo. Salgo in macchina con Davide e il suo ragazzo che non sopporto < buonasera > dico e loro mi salutano, arriviamo nel locale che guarda caso e quello dove incontrai Eugenio < speriamo non c'è > dico a me stessa guardando in giro <Tutto bene? > mi chiede Davide annuisco < Vado a prendere da bere > dico allontanandomi < mi da un moscow mule? > < arriva subito > < Grazie > < offro io > dice un ragazzo accanto a me che non conosco, lo guardo < e tu chi saresti? > < Stefano piacere > mi porge la mano mah potrebbe andare bene penso < Teresa > gli porgo la mano < ecco a Voi > dice il barista porgendoci due bicchieri < comunque grazie > dico prendendo un sorso dal mio bicchiere < sei da sola? > mi chiede < no con due miei amici > < andiamo a ballare? > < va bene > dico alzandomi. Mentre balliamo si avvicina sempre di più a me Ho bisogno di più alcool penso < Vado a prendermi un altro drink > gli dico avvicinandomi per farmi sentire, mi lascia un bacio a stampo < va bene piccola > blah così vomito, mi ferma Davide < che stai facendo? >mi chiede guardando quel tipo < è tutto sotto controllo > dico andandomene.

Eugenio

Alla fine mi hanno convinto a venire in questo posto all'inizio non volevo perché mi ricordava Teresa però poi mi sono detto che non posso rinunciare alla mia vita per una ragazza che a stento conosco. < Andiamoci a prendere da bere > mi dice Antonio > lo seguo come scherzo del destino qualcuno mi viene a sbattere contro sporcandomi < perfetto iniziamo bene > dico guardando la mia maglia ormai tutta bagnata < uuh scusami > dice la ragazza < andiamo? > gli dice un ragazzo prendendola per un fianco < Teresa > dico riconoscendo la voce < Eugenio > ride abbastanza ubriaca < e lui chi è? > dico guardando il ragazzo accanto a lei abbastanza annoiato < Eugè andiamo? > dice Antonio tornando indietro evidentemente solo ora si è reso conto che non lo stavo seguendo più < Lui è aspe com'è che ti chiami? > dice Teresa continuando a ridere guardando il ragazzo < ciao Teresa > dice Antonio avvicinandosi a noi < ciaoo> dice sembra una bambina < allora andiamo o resti con questi? > dice il ragazzo ormai stanco < si andiamo > dice lei < penso che non sei in grado di pensare > dico io bloccandole un braccio < io penso invece che dovresti farti i cazzi tuoi > dice sempre questo < è ubriaca > continuo iniziando a perdere la pazienza < ma pigliatavell' > dice spingendola facendola quasi cadere < non ti spacco la testa per non creare casini > dico prendendolo per il colletto della maglia < vatten > dice Antonio minacciandolo con lo sguardo e il ragazzo va via < Ma io mi stavo divertendo > mette il broncio lei. Stiamo seduti su un divanetto solo noi due perché Antonio ha raggiunto gli altri < Ma quanto hai bevuto? > gli chiedo < poco > dice facendo il segno con le dita < seh certo > dico io irritato < però avevo trovato qualcuno con cui scopare e l'hai spaventato > dice lei incrociando le braccia, una sensazione strana forse gelosia mi colpisce < e tu volevi fare sesso con quello lì > dico < eh sì > < ti sei stancata di me? > dico diventando serio < no però tu sei troppo buono sotto sotto e non voglio che ti affezioni perché io non voglio innamorarmi non ora... non più > dice lei iniziando a piangere silenziosamente < hey che hai? > mi avvicino a lei abbracciandola < non piangere > gli asciugo le lacrime < scusa > dice abbracciandomi di nuovo < lo so sono uno sbaglio > cerca di trattenere le lacrime < forse, ma io questo sbaglio vorrei rifarlo sempre > sorride < Teresa > qualcuno si avvicina a noi < ti ho cercato per tutto il locale mi hai fatto prendere un colpo > < Ma stai piangendo? > dice abbracciandola < tu dovresti essere Eugenio > dice < e tu chi sei? > chiedo io abbastanza confuso < Davide piacere > dice lui ah si il famoso Davide di nuovo quella sensazione < Lui è il mio ragazzo > dice indicando un ragazzo abbastanza annoiato ma allora è gay < ora che l'hai trovata possiamo andarcene già mi sono rotto > dice quest'ultimo sbuffando < ti sei anzi ci siamo rovinati la serata per una che stava facendo la puttana in giro > continua < bada a come parli > dice Davide fulminandolo con lo sguardo < non ti permetto di chiamarla in quel modo, capito? > < perché tanta rabbia è la realtà > < è meglio se scompari dalla mia vista e non ti fai vedere mai più prima che ti spacchi quella faccia da cazzo che ti ritrovi > mi alzo notando che la situazione sta diventando pesante < davvero mi stai lasciando perché ho chiamato puttana questa? > dice indicandola < questa è la mia migliore amica l'unica persona che tiene a me e se non accetti il fatto che faccia parte della mia vita Allroa si ti lascio> < Ma vaffanculo adesso vedi se fa la puttana con qualcuno almeno vi accompagnano a casa > < senti vattene prima che te la rompi io quella faccia da cazzo > dico io avvicinandomi a lui con le mani a pugno. Se ne va e Teresa inizia a piangere di nuovo < è tutta colpa mia > dice a Davide < no è grazie a te che ho capito la persona orribile che È > dice lui abbracciandola < sarà meglio se vi accompagno a casa > dico cercando con lo sguardo i miei amici < Vado a chiamare i miei amici aspettate qua > dico allontanandomi.
Spiego in breve cos'è successo e loro comprensivi mi seguono < eccoci andiamo > dico prendendo Teresa per mano. Saliamo in macchina < Antò sei capace di guidare? > gli chiedo < si ho bevuto pochissimo > Davide indica la strada di casa sua dove dobbiamo posarli < abiti da solo? > gli chiede Vincenzo < si mio padre mi ha cacciato di casa quando ha scoperto che sono gay > spiega lui < mi dispiace > dice lui < scusalo non è così evadente da sobrio > dico io < non fa niente > dice lui sorridendo. Guardo Teresa che dorme con un viso stanco < eccoci > dice Antonio fermando l'auto < grazie mille e scusateci > dice Davide salutandoci < nessun problema > dice Antonio < dovremmo uscire tutti insieme > suggerisce Vincenzo < già > dice Davide prendendo in braccio Teresa < aspetta ti do una mano > dico io scendendo dall'auto < ci si vede > dico arrivati in casa < ciao e grazie ancora >.

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