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"E mi hai detto che non cerchi niente, ma
Mi hai chiamato appena sei uscita dal club"



Eugenio

Arrivo nel bar dove devo incontrarmi con gli altri, li vedo da lontano e vado a sedermi al loro tavolo < ua lo sapete che il nostro Romeo ieri sera si è visto con la ragazza senza nome che poi alla fine si chiama Teresa è anche troppo Bella > dice Antonio bevendo la sua birra < lo sai che parli troppo? > gli dico io mentre gli altri chiedono di vederla, gli mostro la foto < uoo quant è Bell > iniziano a dire < si ma adesso parliamo di altre cose > poso il cellulare e prendo una patatina dal piatto < cosa facciamo stasera? > chiedo < c'è una festa a casa di Lorenzo > dice Vincenzo < ma ci sarà sicuramente anche Maria > sbuffo, Maria è la sorella di Lorenzo è ossessionata da me da anni < dai ci saranno tante persone manco ti noterà > dice Antonio < speriamo >.

Teresa

Finalmente oggi è sabato, mando un messaggio nel gruppo con Giovanna e Davide per chiederle cosa facciamo stasera " Maria fa una festa in realtà il fratello, andiamo? " risponde Davide " è perfetto Giò vieni a casa mia ci prepariamo insieme " . Sto aspettando Giovanna che viene e nel frattempo sono sul cellulare < ciao tesoro > entra mia madre in stanza < ciao ma > dico posando il cellulare < sta venendo Giovanna ci prepariamo insieme una nostra amica da una festa > < avevi detto che stasera non saresti uscita > me ne ricordo solo ora < lo so hai ragione però è sabato > dico facendo la mia faccia da bambina < va bene però stai attenta > < si >.
Vado ad aprire la porta < eccoti > dico abbracciandola < su andiamo in camera mia > chiudo la porta. Stiamo decidendo cosa indossare < ma quel vestito rosso che ti prestai? > dice cercando nel mio armadio < aspetta fammi controllare a me > si sposta, cerco ma non trovo nulla finché non vedo la tuta di Eugenio e mi ricordo < ehm > mi siedo sul letto con la tuta in mano < il tuo vestito non lo tengo io > dico guardandola con aria innocente < e chi lo tiene? > chiede confusa, guardo la tuta che ho in mano < quel ragazzo > dice sedendosi accanto a me < la prossima volta che vi incontrate lo prendi > ridiamo. Siamo pronte io indosso un vestitino semplice blu e lei una gonna con un top < scattiamo una foto e scendiamo > dico prendendo il cellulare < ma secondo te ci sarà Kekko? > Le dico dopo aver scattato la foto < pensi sempre a lui, cazzo, vuoi finirla ?> dice prendendo le sue cose e uscendo dalla stanza < si ma non arrabbiarti così tanto > dico chiudendo la porta < ma tu non fai altro che ripetere Kekko, Kekko, Kekko basta non vuole te > dice mettendo in moto la macchina < e chi vorrebbe scusa tu lo sai? > dico guardandola cercando di trattenere le lacrime, mi guarda e prima di darmi una risposta passano attimi < no >.
Arriviamo alla festa scendo dalla macchina e entro in casa senza salutare neanche Davide < ma che succede? > lo sento dire poi la musica Non mi permette più di ascoltare, prendo una birra che sta in cucina e inizio a bere, non capisco più a Giovanna quando parliamo di kekko mi risponde sempre male < ciao > mi giro < K-Kekko > dico quasi sussurrando < senti volevo parlare di tutto quello che è successo non lo abbiamo mai fatto > si avvicina di più a me, mi manca quasi l'aria ma questa volta in modo negativo. Poso la birra sul tavolo e mi sposto < a volte le parole non servono...anzi quasi mai sono i fatti che contano > lo guardo < non ero in me > dice cercando di giustificarsi < ah certo non eri in te > rido < ti sei mai chiesta chi fosse la ragazza? >diventa serio < certo che si ho passato ogni secondo delle mie giornate a chiedermelo, sai mi sono detta lei ha qualcosa che io non ho, sarà più bella, più intelligente > < nessuna può competere con te> mi volto vedo che adesso c'è anche Giovanna nella stanza < andiamo > dico guardandola, ha le lacrime agli occhi < è successo qualcosa? >chiedo preoccupata ma lei fissa a Kekko che nel frattempo la guarda a sua volta. In un attimo capisco tutto, un po' come una mappa collego tutto < allora è così che stanno le cose?! > dico < guardandoli entrambi, Giovanna sposta il suo sguardo su di me < che vuol dire ? > dice < eri tu > dico portandole un dito contro < Teresa cosa stai dicendo > dice guardando poi kekko < non fare la finta tonta con me cara ci conosciamo da una vita > < che succede? > dice Davide seguito da altre persone < Sei andata a letto con il mio ragazzo > dico mettendomi una mano in fronte, non posso crederci < Terry possiamo parlarne in un altro posto > dice guardandosi intorno< No, io non ho più niente da dirti perché provo solo schifo,come hai fatto a starmi accanto tutto sto tempo? > la guardo con delusione < e tu non avvicinarti più a me > dico rivolgendomi a Kekko. Vado via e mentre esco vado a sbattere contro qualcuno < piccere' statte Accourte > alzo lo sguardo < Ah sei tu > è Eugenio < ma cos'è successo? > mi allontano da lui e vado via. Davide mi ferma < Fermati Teresa > lo abbraccio e scoppio a piangere < non posso crederci > dico tra le lacrime, lui mi stringe più forte < anche io non me lo aspettavo > confessa, mi stacco leggermente da lui < la cosa che mi fa più male è la sua falsità > mi asciugo le lacrime adesso sono molto arrabbiata < come ha potuto starmi accanto tutto questo tempo e comportarsi come sempre? > ci sediamo su una panchina < ci conosciamo da piccole, è la mia vicina di casa, credevo di conoscerla ma evidentemente mi sbagliavo > < nessuno immaginava una cosa del genere > dice guardandomi < mi chiedo a questo punto quante altre volte ha finto > prendo il cellulare per silenziarlo visto le continue chiamate di Lei < ma adesso ho capito perché si arrabbiava così tanto quando parlavo di Kekko > < pensi che un giorno la perdonerai mai? > mi chiede < non lo so > lo guardo < lo sai come sono fatta perdono tutti è più forte di me... forse è il mio più grande difetto > mi asciugo una lacrima che scivola sulla mia guancia < non è un difetto vedilo più come un dono > < che dono del cazzo > dico alzandomi < comunque passerà del tempo prima che accada > < vogliamo ritornare alla festa? > mi chiede Davide alzandosi anche lui < si > mi infilo sotto al suo braccio e andiamo verso il divertimento.

Eugenio

< Ma quella è Teresa? > mi chiede Antonio < si > dico un po' spaesato < stava piangendo? > < che cazzo ne so > dico andandomene. Dopo una decina di minuti vado in cucina, per fortuna ancora devo incontrare Maria, bevo il mio bicchiere di birra non riesco a togliermi dalla mente gli occhi tristi di Teresa < Eugenio > cazzo < hey > dico voltandomi, Maria si avvicina per baciarmi ma io mi volto < che succede? Non dirmi che non ti piacerebbe andare nella mia stanza > mi fa l'occhiolino < no > dico infastidito mi guardo intorno nella speranza di vedere qualcuno che conosco, si avvicina di nuovo a me < tanto lo so che non puoi resistermi > fa per baciarmi ma io la stacco < se proprio vuoi saperlo mi sono fidanzato > invento una palla < tu? Non prendermi per il culo > < si nun ce crir nun ce pozz fa niente > < a vogl vrè > Teresa entra in stanza manco fosse il mio angelo custode venuto a salvarmi < eccola > dico avvicinandomi a Teresa che mi guarda confusa, la bacio < Quindi mi stai dicendo che ti sei fidanzato con Teresa? > ci guarda con gli occhi spalancati < che coglione > dice mettendosi le mani tra i capelli < scusa ma non devo dare conto a te visto che non stiamo insieme > dico io annoiato da questa situazione < Maria se non ti dispiace noi dovremmo andare > dice Teresa prendendomi per mano. Andiamo fuori e ci sediamo sugli scalini < allora cos'è successo poco fa? > mi chiede ridendo < quella ragazza è un ossessione allora ho detto che sei la mia ragazza così può darsi che si arrende una volta per tutte > guarda il cielo, la imito < tu perché prima piangevi? > la guardo, cambia espressione < ancora una volta so stata na scem > mi guarda < ti va di parlarle ? > ride < simm diventat cumpagn' mo? > rido anche io < pchè no? > < nah è meglio se restiamo così fidati che quando do un titolo ai rapporti con gli altri questi finiscono > si alza < comunque ho ancora il tuo vestito > dico guardandola < jettl > fa per entrare dentro ma la blocco < e la mia tuta la tieni ancora o hai buttato anche quella? > gli dico nell'orecchio < no chell a teng ancor > faccio per baciarla ma mi spinge via ridendo < per oggi basta baci > mi fa l'occhiolino, rido < jammuncenne > dico allungando la mano < oggi non ho voglia sul serio > dice guardandomi seriamente < e chi ha detto che voglio fare quelle cose lì > gli faccio l'occhiolino, mi sorride e afferra la mia mano < dove andiamo? > dice mettendosi il casco < Teresa aspetta > sentiamo qualcuno che urla, è una ragazza che sta correndo verso di noi < andiamo va > dice e io parto.

Teresa

Arriviamo al mare, mi tolgo le scarpe e inizio a correre < aspettami > dice correndo verso di me, mi prende in braccio e mi fa girare, rido come una bambina poi mi butto per terra sdraiandomi sulla sabbia, si stende accanto a me. Dopo vari secondi di silenzio inizio a parlare < era la mia migliore amica > <chi?> < la ragazza di prima > guardo le stelle che se ne stanno tranquille in cielo illuminandolo < è andata a letto con il mio ragazzo o meglio ex > si gira verso di me per guardarmi < ma non mi fa male questa cosa o per lo meno non è la cosa che mi fa più male > < allora cosa ti ferisce? > < che per tutto questo tempo è stata brava a fingere con me, ho pianto con lei chiedendomi cosa avesse l'altra più di me e lei mi consolava dicendomi che nessuna poteva essere paragonata a me, mi chiedo quante altre volte è stata falsa > < non lo so però una cosa l'ha detta giusta > dice lo guardo non capendo < che nessuno può essere paragonata a te > sorrido e mi avvicino per baciarlo. Mi tolgo la maglietta < non avevi detto che non avevi voglia? > ride < meno parole > dico tappandogli la bocca con la mia, così eccoci qui a fare sesso sulla sabbia, con il mare in sottofondo e le stelle a illuminarci.

Eugenio

Mi sveglio con il calore del sole che mi riscalda, mi guardo intorno < cazzo ci siamo addormentati in spiaggia > dico guardando Teresa accanto a me che apre anche lei gli occhi < che ore sono cazzo? > dice alzandosi di scatto < le 8 > < cazzo devo chiamare Davide > < chi è Davide? > dico guardandola " Da dove sei?" "mica ti ha chiamato mia madre? " "maro grazie " "mo veng cia" . Prende la sua borsa < andiamo > dice < chi era? > < il mio migliore amico ma a te che te ne frega andiamo su >. La lascio fuori un palazzo < comunque ora inizio a seguirti su instagram > ride < anche io > la vedo scomparire nel palazzo così vado via.

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