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Antonio
< Sei sicuro di voler andare? > mi chiede Eugenio < si è troppo rischioso restare ora che mio padre è uscito di prigione, mia madre è troppo esposta e non voglio che anche voi potreste trovarvi in pericolo > ho preso la decisione di partire, ho trovato una piccola casa a Milano, dovrò iniziare tutto d'accapo ma se serve a proteggere chi voglio bene sono pronto. Mi avvicino a Teresa e gli tocco la pancia < voglio sapere tutto di questo piccoletto o piccoletta > sorrido ma è un sorriso triste al pensiero di non poterlo vedere crescere < esistono le videochiamate ti prometto che lo vedrai tutti i giorni > Teresa mi abbraccia < Come sta Anna? > le chiedo poi < come immaginerai è delusa e non accetta la tua scelta del perché hai deciso di scegliere per entrambi > sospiro mi si stringe il cuore al pensiero di averla delusa < stargli accanto ti prego > stringo la mano di Teresa < certo però sei ancora in tempo > mi dice < non posso > dico solamente poi mi avvicino al mio amico < già hai salutato gli altri? > annuisco < mancherà il più importante lo so > scherzo < questo non è un addio troveremo il modo di rivederci metteremo da parte dei soldi per i biglietti e saliremo su > ci abbracciamo < sai la cosa che più mi fa incazzare è che ha vinto lui > stringo i pugni pensando a mio padre < forse per adesso ma tutto ritornerà alla normalità me lo sento > si avvicina Teresa a noi < vi voglio bene > dico prima di lasciarli dietro di me.
Teresa
È triste tutto ciò, fa male vedere una persona che si vuole bene andare via e fa ancora più male vedere come Anna ci soffra. Finalmente aveva trovato quella felicità ma soprattutto serenità che non aveva da anni. Eugenio mi distoglie dai miei pensieri abbracciandomi da dietro < ti accompagno? > mi chiede, annuisco. Arriviamo fuori da me e vedo che c'è Kekko, guardo subito Eugenio che lo fissa e stringe subito i pugni < calmati > gli prendo le mani, lui mi guarda e noto con sorpresa che si calma per davvero < è comprensibile che sia venuto vorrà sapere del bambino > dico < ti sei dimenticata cosa ha ti ha detto? > si agita di nuovo < no > apro lo sportello della macchina < vado prima io > dico prima di scendere. Mi avvicino lentamente a Kekko < Cosa ci fai qui? > gli chiedo < volevo chiederti scusa > sorrido distogliendo lo sguardo < davvero credi che ogni volta che sbagli tu possa uscirtene con un scusa? > lo guardo sperando con tutta me stessa che non sia lui il padre di mio figlio < no hai ragione però capirai che forse quello è anche mio figlio ed io debba sapere come sta > < si ed è per questo che sono ancora qui a parlarti > non vorrei essere fredda ma non posso farne almeno < la dottoressa dice che sta bene tra settimane potremmo scoprire anche il sesso visto che entrerò già nel terzo mese e scopriremo più avanti anche chi è il padre > si avvicina a me e sento la portiera di Eugenio aprirsi < e noi? > dice Kekko < mi dispiace ma non esiste un noi ache se questo bambino dovrebbe essere tuo comunque non staremo insieme in quel modo > Eugenio si avvicina a noi < tutto bene? > mi chiede annuisco sorridendogli. Kekko ci guarda poi rivolgendosi a me dice < ci vediamo > e va via < cosa voleva? > chiede Eugenio < voleva sapere del bambino > tralascio la parte in cui domanda di noi < va bene > dice semplicemente < ci vediamo domani? > annuisco, mi lascia un bacio sulla guancia e va via.
Entro dentro casa i miei non ci sono dovevano andare ad una festa, decido di videochiamare Anna < zietta come stai? > cerco di farla sorridere e ci riesco < bene e tu mamma? > gli racconto di Kekko < assurdo è bipolare quel ragazzo > dice < vero > mi sdraio su letto < hai sentito Antonio? > mi domanda, annuisco < parte stasera > non dice nulla < potresti andare a salutarlo > dico < a che serve? > dice con un tono tra l'arrabbiato e il deluso < lo sai vero che non avrebbe voluto lasciarti > cerco di farla ragionare < Teresa lui potrebbe anche pensare di averlo fatto per me, non è così, io non glielo chiesto lui non aveva nessun diritto di scegliere per entrambi avremmo superato insieme questa cosa > ha gli occhi pieni di lacrime ma non ne versa nemmeno una < a volte prendiamo decisioni anche per gli altri perché ci sembra la cosa giusta da fare, prendi me volevo nascondere ad Eugenio che aspettavamo un figlio > < Comunque non voglio parlarne più ha fatto la sua scelta adesso partirà e resterà solo il ricordo dei giorni trascorsi insieme >.
6 mesi dopo
Ed eccolo qua il suono più bello che una donna possa ascoltare, il pianto di suo figlio che annuncia la sua entrata nel mondo. Piango anche io dall'emozione e quando mi danno Bea in braccio quasi non ci credo < Beatrice benvenuta al mondo > gli lascio un dolce bacio in testa.
Mi sveglio e ciò che vedo è la scena più bella che io possa vedere, Eugenio che tiene nostra figlia in braccio. Lui le sorride e non l'ho mai visto così felice in vita sua < Eugenio > dico lui si volta a guardarmi < amore > si avvicina < ti sei svegliata > mi sorride < hai visto che meraviglia > dice riferendosi a Bea < ha preso dalla madre > scherzo < è tutta suo padre invece > dice lui, ci guardiamo e ci baciamo. Mi posa Bea in braccio e si inginocchia < ma che fai? > rido < Teresa forse non è il posto adatto ma è il momento giusto. io, te e nostra figlia è così che voglio trascorrere il resto della mia vita > prende una scatoletta e la apre mostrando un bellissimo anello, inizio a piangere dall'emozione < Teresa mi vuoi sposare? > < certo che lo voglio > si alza e ci baciamo < pensare che è iniziato tutto per sbaglio > dico guardandolo < uno sbaglio da rifare > mi sorride baciandomi di nuovo.
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