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Arriviamo a Roma, direi finalmente, ho bisogno di alzarmi < Non sapevo sapessi guidare così bene > dico ad Anna prendendo la mia valigia < in verità guido da quando avevo 16 anni, avevo il patentino, poi adesso ho preso la patente e per me è un gioco da ragazzi sai guido spesso > dice < eppure non ti ho mai vista guidare > < non passiamo così tanto tempo insieme > dice chiudendo l'auto < che bella casa > dico guardandomi intorno < era dei miei nonni > chiude la porta < adesso ti mostro le varie camere > .
Mi sveglio dal nostro pisolino < buongiornoo, su preparati che usciamo > < dove andiamo? > ti porto a visitare un pò il posto poi voglio presentarti ai miei vecchi amici > < va bene > dico alzandomi.
Una volta in giro arriviamo in un pub < eccoli su andiamo > ci avviciniamo ad un gruppetto di ragazzi e ragazze < sono arrivataa > tutti abbracciano Anna in modo affettuoso < uh scusate vi presento Teresa > imbarazzata dico < piacere > poi Anna mi dice il nome di tutti ma gia ho dimenticato la maggioranza. Finisco di mangiare il mio panino, devo dire di trovarmi bene qui, sono così affettuosi e simpatici < un giorno voglio venire a Napoli > dice una ragazza mi sembra che si chiami Roberta < devi venire ti aspetto > < magari per l'estate mi organizzo < allora conto di rivederti e tranquilla se ti servisse un posto dove stare casa mia è aperta > dico in modo sincero < ma che gentile grazie > risponde lei felice < sei fidanzata Teresa? > mi chiede un ragazzo "bella domanda " vorrei rispondere pensando a tutto il casino che una volta ritornata a Napoli dovrò risolvere < sempre pronto per provarci tu > dice Anna cercando di buttarla sul ridere, capendo probabile il mio stato d'animo < no, in verità mi sono lasciata da poco è tutto un nodo > dico cercando di restare calma < oh mi dispiace > dice lui < non è niente > sorrido < allora domani c'è una festa verrete? > domanda un altro ragazzo, Simone, lo ringrazio mentalmente < si > risponde subito Anna, la guardo < ti farà bene > mi dice sottovoce < dove? > < da Giovanni te lo ricordi? > < beh come non farlo > dice con una voce un pò strana, le amiche la guardano e lei guarda loro < vado in bagno > dico sentendomi un pò strana. Entro in bagno e mi bagno i polsi < mi gira lo stomaco > dico tra me e me < tutto bene signorina? > una signora si affianca a me < si forse ho mangiato qualcosa che mi ha fatto male > dico < vi ringrazio > dico sorridendo < va bene è anche un pò pallida stia attenta > mi guardo allo specchio, in effetti non ho un bello aspetto < è da sola? > < no sono con degli amici adesso ritorno da loro > < va bene > mi sorride e va via. Corro nel primo gabinetto che trovo e vomito tutto < Teresa tutto bene? > Sento la voce di Anna < sono qui > dico < ma che succede? > mi aiuta a tenere i capelli < non lo so ho mangiato qualcosa che mi ha fatto male > dico alzandomi per sciacquare un po il viso e la bocca < vuoi andare a casa? > < no sto bene andiamo >.
Mi sveglio e prendo il cellulare per vedere che ore sono, le 10:00, mi alzo vedendo che Anna dorme ancora. Decido di preparargli una bella colazione golosa, noto che sul cellulare ci sono svariati messaggi di kekko che mi chiede scusa per come si è comportato e che mi ama e vuole tornare con me nonostante tutto. Non rispondo vado nella chat di Eugenio e vedo che è online ma nessun messaggio da parte sua, questa cosa in qualche modo mi fa stare male.
< Buongiorno > Anna entra in cucina e si siede sulla prima sedia che trova < buongiornissimo > gi dico mettendogli davanti la colazione < ma che dolce, andiamo a vivere insieme? > dice con le mani in segno di preghiera < non aspettarti di trovare sempre la colazione così > rido sedendomi anche io. Finito di mangiare decido di porgli la domanda che sto pensando da ieri < amo ma chi è Giovanni? > distoglie lo sguardo da me < lo amavo > dice < vi siete mai messi insieme? > chiedo < si però lui diceva che ancora non voleva dirlo in giro, infatti uscivamo di nascosto da tutti, mi sono allontanata anche dai miei amici per lui, per vederlo. Poi un giorno a scuola una ragazza inizia a dire che è la sua fidanzata però credevo che fosse una cosa sua sai quando a volte si scherza e invece li vedo baciarsi pubblicamente > si ferma un attimo mentre ha gli occhi pieni di lacrime, le prendo la mano < io mi sono avvicinata a loro e ho iniziato a gridargli contro, gli dicevo " cosa cazzo stai facendo? Chi è questa? Mi hai tradito e lui mi dice che sono pazza, che mi conosce appena e che non siamo mai stati insieme > Inizia a piangere < non puoi capire che umiliazione tutti a ridere di me, anche lui, la tipa mi spinse via e se ne andarono via mano nella mano > < ma i ragazzi non lo sanno? > chiedo < no perché Gabriele e Alessandro non vengono nella mia scuola e Simone è arrivato qualche anno dopo quando di questa storia non si parlava più > mi spiega < e perché non gli hai mai detto nulla?> < ho vergogna > < lui dovrebbe averne non tu > dico sinceramente < sai non voleva mai scattare delle foto insieme però io ho una di noi due mentre lui dormiva dopo che avevamo fatto l'amore > prende il cellulare per farmela vedere < non lho mai cancellata per ricordarmi che tutto è stato vero e non solo una mia fantasia > < carino quanto stronzo > dico < ho ancora le chat > < ti ha mai Cercato ? > < si però non ho mai voluto vederlo > < mamma mia che storia > < sei sicura di voler vederlo stasera? > gli chiedo < si assolutamente non ci vediamo da un anno e voglio vederlo mentre mi guarda e ricorda tutto il male che mi ha fatto > si alza < giusto > < lavo queste cose tu preparati che usciamo > < agli ordini > dico ridendo.
La sera arriva < questi due giorni sono volati > dico mentre indosso gli orecchini < si è vero non so te però mi hanno fatto bene > < assolutamente > < Comunque i ragazzi hanno detto che venivano qui insieme alle ragazze così andiamo tutti insieme alla festa > < oh perfetto, ma ancora così stai? > la osservo mentre prende i trucchi < subito faccio > dice < si come no > rido. Il campanello suona e vado ad aprire < ragazzii > li saluto uno per uno e poi andiamo tutti nel salotto mentre aspettiamo Anna. Iniziano tutti a parlare del più e del meno < è strano che impiega tutto questo tempo > dico riferendomi ad Anna < Anna tutto ok? > grido un pò per farmi sentire <sii > dice ma dalla voce è evidente che stava piangendo, Giulia inizia a dire di aver raccontato anche ai ragazzi quanto accaduto con Giovanni < vi prego non dite niente almeno per questa sera > dico io < assolutamente >.
Anna
Entriamo in questa casa che mi riporta in mente un bel pò di ricordi, adesso è piena di gente che si muove a ritmo di musica, gente che si bacia e altra che beve. Teresa mi stringe la mano come a dirmi "ci sono" io le sorrido, prima ho pianto in camera mentre mi preparavo, forse in fondo non sono ancora pronta per rivederlo < su andiamo a ballare > dice Giulia trascinandoci con se. I ragazzi già sono in giro a fare conquiste , dopo una mezz'ora mi sono stancata di ballare e avviso le altre < continuate voi io vado a trovare dell'acqua > dico < va bene > mi rispondono loro. Vedo Gabriele da lontano e subito mi avvicino a lui < puoi dare tu un'occhiata a Teresa? credo che sia un pò brilla > gli chiedo questo favore perché so che lui è affidabile, non beve perché deve guidare e mi fido ciecamente < si ma tutto bene? > mi chiede visibilmente preoccupato < si tranquillo vado in cucina per prendere dell'acqua > spiego per poi andarmene. Entrando in cucina noto subito dell'acqua, non mi piace bere molto ho paura di non essere più lucida ed io ho bisogno di tenere tutto sotto controllo < Anna?! > il sangue mi si gela al suono della sua voce, mi volto lentamente e non dico niente, lo fisso solo < sono Giovanni > dice avvicinandosi < so benissimo chi Sei > dico io con tutta la freddezza che posseggo < non ti vedo da un bel pò che ci fai qui? > mi chiede adesso cambiando tono sentendosi un pò a disagio < sono venuta per un weekend dopo parto > dico bevendo la mia acqua < adesso dove abiti? > continua a farmi domande come se nulla fosse < Napoli > dico pesando il bicchiere < la settimana prossima dovrò andarci sai mia madre si è trasferita anche Lei lì > < curioso > dico < adesso devo andare > faccio per andarmene ma vengo bloccata dall'arrivo di Enea l'amico di Giovanni < ma che bella che sei perché non vieni a ballare con me? > mi afferra un polso, lo spingo < lasciala stare > dice Giovanni < la conosci? > < si e anche tu > < non credo proprio > dice Enea fissandomi < è Anna > dice Giovanni < ma sei quella fuori di testa ?> queste parole mi devastano < non chiamarla così > mi difende Giovanni il che mi fa ridere visto che è stato lui a creare questa situazione < però sei diventata proprio bella perché non vieni a ballare su > insiste < Se non vuoi problemi vattene > dice serio Giovanni < dai perché ti riscaldi così tempo fa hai negato di conoscerla > continua Enea < Giovanni smettila non ho bisogno di te faccio quello che mi va > mi avvicino ad Enea che viene fulminato da Giovanni < scusa baby ma non voglio litigare > alza le mani e va via < finiscila di metterti in mezzo > < guarda che ti ho salvata era tutto ubriaco e almeno che non vuoi finire in una stanza sola con lui > alza le mani < magari lo volevo > dico sfidandolo < non puoi > dice < e tu chi saresti? > non risponde. Fanno partire la canzone di luche " il mio ricordo " questa canzone mi ricorda lui in qualche modo
Dicesti "Sai, non vivo bene gli abbandoni
Ti prego non lasciarmi qui"
Ho un'ossessione con gli aquiloni
Odio vederli volare via
Faccio per andarmene ma lui mi blocca < dobbiamo parlare > dice < non ho niente da dirti > rispondo.
Sai ch'è l'unica cosa che mi distrugge
E tu hai fatto proprio quella lì
< ho sbagliato quel giorno ma avevo paura > rido < avevi paura? E hai pensato bene di farmi passare a me per pazza > libero il mio braccio dalla sua stretta.
Mi hanno sempre detto "Ama un po' di meno"
Mi sono chiesto se sai chi sono davvero
Va lì fuori e lo seguo < credevo non mi seguissi > dice sorpreso < qui la canzone è meno forte > rispondo sedendomi sulla panchina di fronte a lui < non ti piace? > rido < tutto ciò che mi ricorda te non mi piace > < finiscila > dice < di fare? > dico < di farmi sentire in colpa > < ah perché non hai colpe? > rido e lui non risponde.
Ho cancellato le tue foto, tranne una che ridi e guardi il cielo
Perché voglio ricordarti senza veleno
La finestra in cui fumavi
Come toglievi i pantaloni
Nessuno ci avrebbe scommesso
Infatti poi hanno vinto loro
Oppure alla fine ci siamo arresi noi
< sai le uniche cose che riuscivano a farmi sentire non pazza, a convincermi che tutto ciò non era stato solo nella mia testa è una foto e la chat > il fatto di poterlo osservare senza sentire nulla e vedere lui invece in difficoltà mi piace < quale foto? Non abbiamo mai fatto foto > prendo il cellulare e cercando nelle vecchie foto gliela mostro < vedi Non capivo perché non volessi foto con me solo successivamente ho compreso tu non volevi che io avessi prove perché finché è una chat si possono fare tante cose ma una foto è troppo evidente che tra noi quello pazzo eri tu > si siede accanto a me < perché non hai mai mostrato questa foto Ma hai lasciato che gli altri credessero a me e non a te? > osserva sempre la foto < perché io ti amavo veramente e quando ami non pensi a te stesso, io amavo più te che me stessa e volevo che fosse solo una cosa nostra questa foto o meglio mia, alla fine cosa sarebbe servito mostrare la verità? Tu già non eri più mio > mi riprendo il cellulare vedendo una chiamata in arrivo < chi è Eugenio? > mi chiede lui < qualcuno che non ti interessa >.
So che ci sei ancora, che mi pensi
So che non amerai per molti anni
Il tuo sguardo prima della porta chiusa
Forse volevi dire "Non è troppo tardi"
Perché cancellare il passato quando possiamo accettarlo?
Perché odiare l'altro quando possiamo aiutarlo?
Vieni da me se ne hai bisogno
Tappiamo la bocca dell'orgoglio
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