Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

#Capitolo 2

La città di Gotham si sviluppata su tre isole, che noi chiamiamo distretti. Abbiamo il distretto di Uptown, per intenderci l'isola più a nord tra le tre, Midtown l'isola centrale e Downtown, che come potete immaginare è quella situata più a sud. Nonostante oggi si estenda lungo tre isole, si dice che Gotham un tempo facesse parte della terraferma. Una leggenda narra, infatti che la città un tempo fosse abitata da un popolo "the Goth", pacifico, politeista e bracciante, insomma uno dei tanti popoli che abitavano l'America prima del 1500. Tutto cambiò proprio con l'arrivo degli Europei. Quando sbarcarono a Tert, (alias vecchia Gotham), massacrarono, per puro divertimento devo aggiungere purtroppo, tutti i suoi abitanti. Le leggende riguardo a quello che successe dopo sono svariate, ma in sostanza tutte sostengono che gli dei adirati per il comportamento dei visi pallidi, li massacrarono (sul come ci sono diverse versioni per appunto, alcuni affermano che il cielo divenne improvvisamente buio e strani esseri iniziarono a cadere, altri affermano che un distruttore, un essere proveniente direttamente dal Patesh ,quello che nella nostra religione potrebbe essere paragonato all'inferno, scese sulla terra e uccise tutti, altri narrano che una grossa nube si abbatte su Tert etc etc etc ....). Le leggende continuano in linea comune affermando che, per qualche strano motivo, gli spiriti non riuscivano a trovare la pace e finirono per rimanere a Tert. Così di comune accordo gli dei decisero di separare Tert dal resto della terraferma.

Ovviamente tutte leggende come dicevo, oggi sappiamo infatti che un terremoto, avvenuto nel 1800 circa creò l'odierna Gotham, separandola da Metropolis, la così detta città della perfezione, e New York.

Solo che sono in molti a credere alle leggende che vengono narrate e, credendoci, sono restii nel venirla a visitare. Vi dico, da un certo punto di vista meglio così. Come tutti sanno Gotham è nota per ospitare quelli che potremmo definire i peggiori super-cattivi di tutti i tempi. Ma non è solo questo, anzi se la visiti di giorno è una bellissima città. Non mi credete? Bene vediamo se vi riesco a convincere del contrario. Vediamo ... sapevate che Gotham possiede più di tre parchi, uno dei quali paragonabile, per bellezza s'intende, a Central Park. O per esempio sapevate che è attraversato da un fiume, il Finger River, largo tanto quanto il Rio delle Amazzoni? O che presenta una delle stazioni ferroviarie più vecchie del mondo? Che presenta più di tre ponti, di cui uno, il Robert Kane Memorial Bridge (a nord), lungo tanto quanto il Golden Bridge, che la collegano alla terraferma ? (per chi lo volesse sapere gli altri sono il New Trigate Bridge (ad ovest), e l'Old Steam Tunnel poco distante dal Robert Kane) Essa presenta inoltre una rete metropolitana che ne attraversa il sottosuolo e raggiunge tutti i punti strategici dell'isola. Come la Wayne Tower, alias il mio posto di lavoro, l'enorme edificio in stile art-deco rivestito di calcare grigio dell'Indiana, decorato con una piramide di rame sul tetto, davanti al quale mi trovo in questo momento. Prima di entrare sospiro pensando che se mio padre non fosse stato "promosso" molto probabilmente non lo avrei mai visto.

Spingo la dura porta girevole d'entrata della multinazionale e mi reco subito all'enorme bancone di marmo bianco e nero, che funge da reception, per ritirare la posta del mio capo. Nel mentre, saluto anche Evangeline, mia ex collega, intenta a servire una giovane donna e mi dirigo verso Isa, la ragazza che ha preso il mio posto in seguito alla mia promozione. Devo dire che non avrebbero potuto trovare una sostituta migliore, simpatica, intelligente, si mormora che abbia studiato a Oxford, ma sinceramente non so se crederci o meno, con tutte le voci che girano qui in questi uffici. Per esempio l'anno scorso si era sparsa la voce che il sesto piano fosse stato chiuso a causa di una cucciolata di topi (quando in realtà era stato chiuso a causa di un mal funzionamento del sistema idrico, che aveva provocato delle perdite allagando il piano e costringendo così i dipendenti a spostarsi, temporaneamente in un altra sede.

In ogni caso appena le sono di fronte la saluto.

"Ciao Isa, hai qualcosa per me?"

"Hey Lory, oggi niente di particolare le solite scartoffie per il CEO" afferma facendomi l'occhiolino.

"Al solito" dichiaro sorridente e alzando gli occhi al cielo "Ci vediamo dopo!" la saluto, prendendo le buste.

"Aspetta Lory, sei libera a pranzo?". mi richiama

"Emm..." cavolo, le direi anche di si ma con tutto il lavoro in arretrato non ho un minuto di pausa. "Scusa Isa ma non credo di riuscire, ho ancora un sacco di lavoro in arretrato."

La multinazionale ha subito gravi danni dopo il doppio attacco alieno dell'inverno scorso e molte delle società appartenenti al signor Wayne sono rimaste danneggiate, e con esse un sacco di documenti sono andati perduti. Documenti che ora mi ritrovo a dover riordinare o addirittura ri-cerare, il tutto nonostante i numerosi backup fatti.

"Su con la vita mica è morto nessuno! Sarà per un'altra volta" mi saluta facendomi l'occhiolino.

"Sicuro!" Dico sorridente, salutandola, di nuovo, e dirigendomi, finalmente, verso gli ascensori.

Dopo essere salita all'ultimo piano dell'edificio, e aver salutato vari dipendenti, mi reco verso il mio ufficio.

La stanza in questione non è molto grande, ma ha una splendida vetrata che offre una vista sulla città, ora innevata. Nonostante non sia molto ampio in esso c'è tutto quello che mi serve: una scrivania in legno verniciata di nero, tre sedie bianche in eco pelle, una con le rotelle (la mia), le altre due, (destinate agli ospiti) senza e svariati armadietti, sempre in legno nero, che riempiono gli spazi vuoti della stanza, insieme a delle foto della multinazionale.

Appena entro appoggio la mia giacca sull'appendi-abiti e mi dirigo verso il mio computer poggiato sulla scrivania. Quando appare la schermata Home, apro l'agenda per controllare gli appuntamenti:

| Ore 9.30: intervista per il Daily Planet

| 10.30 Incontro con la Ceo Allistar

|13.15 Pranzo a Gustave's Loy

| Ore 15.00 Conferenza Laboratori Wayne Biotech

| Ore 16.30 Incontro con i finanzieri Francesi

| Ore 19.00 Cena villa Rossi

Insomma nulla di entusiasmante. Chiacchiere, politica, insulti e giochi di potere. Nulla di piú adatto per una persona come il signor Wayne.

Il trillo del telefono interrompe i miei pensieri.

"Pronto, Wayne Enterprise, come posso esserle utile"

"Buongiorno signorina Simmons, come procede il lavoro di ripristino dei documenti?"

Parlando di lavoro in arretrato "Signor Wayne." ricambio il saluto "Devo finire di registrare gli ultimi dati relativi alle spese di dicembre scorso e penso che con i documenti relativi alla Wayne Tech siamo a posto. Poi mancherebbero solo quelli relativi alla Wayne Shipping. "

"Bene." Constatò "Mi richiami appena ha finito" E chiude la telefonata, prima che io possa aggiungere qualsiasi cosa. Dio a volte è così frustrante.

"Oggi sarà una giornata dura"mi preannuncio aprendo il file che ho di fronte.

Poi guardo i dati e mi prendo la testa fra le mani" Non c'è la posso fare!"

12.00 |

Mi allungo sulla scrivania cercando di stiracchiarmi. Osservo l'orologio e prendo il telefono. Spingo il primo tasto dell'elenco e aspetto che il signor Wayne mi risponda.

'Pronto?'

'Signor Wayne scusi il disturbo ma volevo ricordare il pranzo al Gustave's Loy oggi alle una e un quarto.'

Lo sento sospirare e poi lo scricchiolio dei tasti del computer.

'signo...' cerco di chiedergli

'chiami il numero che lo ho mandato e annulli l'appuntamento. Con i documenti?'

'Ho appena terminato'

'Bene, appena ha tempo me li porti in ufficio' e senza aggiungere altro chiude la chiamata.

Non mi stupisco neanche più di tanto, dopo un po di tempo che ci lavoro assieme ho imparato i suoi modi di fare. Apro la posta elettronica e osservo il numero che mi ha appena mandato.

Prendo il telefono è chiamo. Dopo due squilli la voce squillante di una donna risponde.

'Pronto?'

'Buongiorno chiamo per conto del signor Bruce Wayne, mi ha chiesto di informarla che non potrà venire al vostro appuntamento'

Aspetto la sua risposta, che scommetto, non sarebbe stata una cosa del tipo 'o si certo capisco con tutto il lavoro che ha, non fa niente'

Infatti

"Ma lei chi è, la nuova puttana di quel deficiente? Io la rovino io..."

Penserete, tipico cliché, già niente è più frustrante di dover disdire gli appuntamenti al suo posto, ma come dicevo prima con il tempo ci fai l'abitudine. Così senza neanche lasciarle il tempo di finire la frase, presi in mano la situazione e le dissi, con tutta la calma che in quel momento riuscii a tirar fuori.

"Sono Lory Simmons segretaria del signor Wayne. Il capo al momento é occupato ed é per questo che non riuscirà a presenziare al pranzo. Poi vorrei ricordarle che ha firmato un accordo di riservatezza e quindi a meno che non sia il Signor Wayne a volerlo lei non potrà parlare con nessuno del suo attuale rapporto con il signore."

Detto questo aspetto la sua risposta che però non era quella che mi aspettavo. Ormai ci avevo fatto l'abitudine a ricevere certi tipi d'insulto.

" Ok"

Eeeee ragazzi abbiamo la vincitrice per il premio addio ai cliché. Seriamente solo Ok? wow questa non me l'aspettavo.

"Gli dica solo di chiamarmi se ha bisogno" e con questo chiude la chiamata.

Wow davvero mai nessuna aveva reagito cosí. Meglio per me, un peso in meno.

Prendo i fascicoli che devo consegnare al mio capo e quelli che invece devo andare a riporre in archivio.

Osservo ancora una volta il telefono ripensando alla strana telefonata. Magari fossero tutte così.

Prendo la giacca e la borsa dirigendomi verso l'ufficio del capo.

Una volta davanti busso ed aspetto il suo permesso.

'Prego entri'

Come sempre è perfetto. Indossa un completo nero dalle rifiniture accurate, la giacca era riposta sullo schienale della sedia sulla quale era seduto, lasciando in evidenza la camicia bianca, lasciata leggermente aperta a causa della cravatta allentata, il tutto, sulla sua figura alta e imponente, ne metteva in evidenza il fisico. Mentre i sui capelli ricadevano sulla fronte,nascondendone le increspature i suoi occhi marroni, solitamente duri ed autoritari, erano chini sul documento che stava esaminando.

Nonostante tutto non mi attraeva poi cosí tanto. Ed era proprio questo che mi preoccupava. Insomma era perfetto in tutto e per tutto ma sentivo come un blocco una barriera che mi impediva di farmelo piacere. É una cosa strana non saprei nemmeno io come spiegarlo. Fatto stà che non mi piaceva ... In quel senso.

"Poggi pure i documenti qui" mi disse, continuando sempre a guardare i fogli che aveva in mano.

Feci come mi disse.

"Bene io andrei"

"Aspetti" accidenti pensai

"Si?"

"Si prenda pure la giornata libera" mi disse continuando a tenere la testa china.

Mi accigliai, cosa? Feci per chiedergli spiegazioni quando, alzando la testa e piegandola di lato mi disse

"Bhe che ci fa ancora qui vada"

"G.. grazie mille signor .."

"Non c'è di che ora può andare" dal tono della sua voce sembrava aver fretta. Come se mi volesse mandare via.

"Arrivederci" dissi dirigendomi verso la porta. Riportati i documenti da mettere in archivio in ufficio e mi diressi verso gli ascensori.

Arrivata al piano terra una giovane donna, molto elegante, e quello che mi sembrava essere il modello della pubblicità della Panten (dati i suoi capelli scuri e lunghi)  salirono.

Ero convinta di averlo già visti ma in quel momento mi sfuggiva il dove e anche il quando. Così senza farmi altri problemi mi diressi verso la stazione. Destinazione casa.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro