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8 - Harry's tummy needs a color!

LOUIS' POV

"A Lucy piacciono le stringhe...e i ma-maglioni...e le piace nascondersi nel cappellino di Harry", sproloquiò Harry, mentre io appoggiavo dolcemente la mia testa alla sua.

Quando arrivai a casa di Liam, vidi Harry praticamente traumatizzato, proprio perché il gattino, che ora stava dormendo tra le sue braccia, quasi gli era stato portato via. Io, d'altro canto, mi spaventai pensando a Ella tentare di portare via il mio Cucciolo. Harry mi era già stato portato via prima, e quell'uomo quasi me l'aveva ucciso dopo qualche settimana. Ma Victor Wilde era morto. E ora era arrivato qualcun altro a portarmelo via. A me non interessava se lei fosse stata davvero sua madre, volevo che la smettesse di importunarlo.

"Louis!", sbuffò Harry, dandomi un colpetto gentile sul braccio, "St-stai ascoltando?"

"Scusa, Cucciolo", mormorai, "Stavo pensando..."

Harry corrucciò le sopracciglia, studiandomi per qualche istante, "Louis sta bene?"

"Sto bene", risposi con un sorriso, "Perché?"

Harry si accigliò, "Louis non si sta comportando come al solito. Louis sembra...preoccupato"

Gli diedi un buffetto sul naso, "Penso che tu mi conosca troppo bene, ormai"

Harry aggiustò Lucy in modo che potesse girarsi meglio e seppellirsi contro di me. La sua testa era appoggiata alla mia spalla e gentilmente mi baciò il collo, "Non ti preoccupare. Va tutto bene...perché Louis è preoccupato?"

"Non è niente", lo rassicurai, abbracciandolo. Non potei però stringerlo stretto come avrei voluto, perché Lucy si era accoccolata tra di noi.

"Aiuterà, se lo dici ad Harry", insistette il ragazzo, "Harry ascolterà"

Sospirai, "Bè...Ella..."

"Non ha preso Lucy, se è questo quello che vuoi dire", disse Harry annuendo fermamente.

Ridacchiai, "Lo so Cucciolino...e sono contento. Lei non...non porterà via anche te, vero? Tu non andrai con lei? Anche se dovesse offrirmi soldi, Harry, voglio davvero che tu stia con me, stiamo bene economicamente e-"

Harry scosse il capo velocemente, aggrappandosi alla mia maglietta, "No! Harry non farà mai più quello che ha fatto con...con V-Victor! Victor ha preso Louis di H-Harry..."

"Non penso che Ella voglia prendere me", scossi il capo, "Lei vuole solo che tu e lei possiate ristabilire quella relazione madre-figlio che vi siete persi"

Harry sembrò pensieroso per qualche istante, ma poi scrollò le spalle, "La ma-mamma di Louis può essere la mamma anche di H-Harry"

Niall, che apparentemente aveva ascoltato tutta la conversazione, saltellò di fianco a noi ed esclamò, "Lei è tua suocera! E' quello che diventerà!"

Harry sembrò scioccato, poi scosse il capo, "Che co-cosa vuol dire?"

"Quando sposerai Louis, sua madre diventerà tua suocera!", annunciò Niall.

"Niall", sospirai, "Non per essere scontroso...ma per qualche cazzo di motivo sei venuto di qui?"

"Sono pronti i corndog", Niall scrollò le spalle, poi tornò velocemente in cucina.

Harry mi baciò sulle labbra prima di alzarsi dal mio grembo, sempre tenendo Lucy stretta. Mi sorrise mentre aspettava che anch'io mi alzassi e lo seguissi. Mi alzai in piedi, sorridendogli tristemente, e lui sospirò, appoggiandosi contro di me, "Harry non va da nessuna parte! Lui rimarrà col suo Louis...con te!"

Gentilmente, gli spostai i capelli dal viso e baciai la sua fronte, "Grazie, Cucciolo. Ora...vai a mangiare e a nutrire Lucy, io vado velocemente in bagno"

Harry annuì felicemente, girandosi e praticamente saltellando in cucina. Non dovevo esattamente andare in bagno, ma avevo bisogno di qualche minuto per cercare di dimenticare le mie preoccupazioni. Harry mi conosceva talmente bene che ormai non gli era più difficile capire quando qualcosa mi preoccupava, e quindi sapevo che se non avessi controllato le mie ansie in qualche modo, si sarebbe automaticamente preoccupato anche lui. Odiavo farlo angosciare, perché poi diventava triste, e quello mi dava ancora più fastidio. Così stetti per qualche istante in bagno, appoggiato al lavandino, cercando di chiarirmi le idee e di tranquillizzare il respiro.

Dopo pochissimo tempo, sentii provenire dalla cucina un urlo che assomigliava tantissimo a quello di Harry. Spalancai la porta del bagno e, dal corridoio, potei sentire Liam rimproverare Niall, mentre il biondo dire a qualcun altro di bere qualcosa. Qualsiasi cosa stesse succedendo, mi preoccupò, così corsi in cucina. Trovai Harry trangugiare un bicchiere di latte freneticamente.

I suoi occhi lacrimosi incontrarono i miei, e smise di bere per piagnucolare, "L-Louis aiuto! Fa male!"

Mi avvicinai ad Harry e appoggiai gentilmente una mano sulla sua schiena, guardando prima gli altri due, poi di nuovo Harry, "Cosa succede, Cucciolo, cosa fa male?"

"Niall ha dato ad Harry un peperoncino piccante", sospirò Liam.

"Non è vero", disse Niall, nascondendosi dietro a Liam.

"Niall!", soffiai, prendendo il contenitore del sale e lanciandoglielo addosso, ma colpendo Liam al posto del biondo.

Harry finì il suo latte, ma qualche istante dopo averlo riappoggiato sul tavolo, scoppiò a piangere e si buttò tra le mie braccia, "Fa ancora ma-male! Ho bi-bisogno di un colore! Harry ha bisogno di un co-colore!"

"Aspetta, piccolo", dissi in segno di scusa, afferrando il suo bicchiere. Persi un battito alla vista di Harry, e mi mossi a riempirgli di nuovo ­­­­­­­­il bicchiere, prendendo anche un pezzo di pane. Harry si alzò dalla sedia, con la lingua fuori dalla bocca e le lacrime agli occhi. Gli misi il bicchiere in una mano e il pezzo di pane nell'altra, "Vedi se passa col pane..."

Harry fece un morso, nascondendo il viso nel mio petto mentre masticava e singhiozzava, "No-non fidarsi mai di Ni-Niall!"

Lo rassicurai accarezzandogli i capelli e alzai il capo per lanciare un'occhiataccia a Niall. Liam, però, era l'unico rimasto in cucina, così sputai, "Dov'è il cane?"

"Sono più che sicuro che si sia nascosto...", ridacchiò Liam, guardando pietosamente Harry, "Stai bene, amico?"

Harry sollevò il viso per bere dell'altro latte, si fermò per vedere se il bruciore si stesse affievolendo, poi annuì, "Gra-grazie Louis..."

"Povero Cucciolo", cantilenai, permettendogli di ritornare tra le mie braccia, "Il primo peperoncino piccante non è sempre piacevole. Quando l'ho mangiato io la prima volta, ho fatto l'errore di bere una bibita frizzante"

"Harry non si sente bene ora", mormorò.

"Troppo latte troppo veloce", annuii, "Andiamo a sdraiarci sul divano"

Improvvisamente, Harry spalancò gli occhi impaurito, "Do-dove è Lucy?"

Guardai Liam, il quale esclamò, "Oh cavolo...Niall!"

Niall arrivò qualche secondo dopo in cucina, "S-si?"

"Dov'è Lucy?", chiese Harry.

Niall indicò verso il frigorifero, sul quale c'era un piccola palla di pelo nero, guardando giù confusa, "E' in castigo! Mi ha graffiato!"

Harry emise un verso di terrore, girandosi e correndo verso il frigorifero. Allungò le sue braccia verso l'alto e cautamente prese la gattina e la tirò giù, parlandole dolcemente, "Harry è ta-tanto dispiaciuto, Lucy! Non sapeva che Niall ti aveva preso perché la bocca di Harry aveva un punto ferito", avvicinandosi a me, si impallidì e si riprese lo stomaco. Mi accigliai, raggiungendo il mio Cucciolo malato.

"Forse è meglio che lo porti a casa", dissi a Liam, avvolgendo Harry con un braccio in modo che potessi condurlo verso il salotto. Mi assicurai di lanciare un'altra occhiataccia a Niall, "Parleremo poi io e te"

Ammiccai soddisfatto sentendo Niall emettere un suono di terrore, ma il mio sguardo soddisfatto fu subito rimpiazzato con uno di preoccupazione quando Harry cominciò ad pesarsi sempre più su di me. Harry mormorò, "Harry non si sente bene per niente...Louis pu-può tenere Lucy?"

"Mettiamo il cappellino e la giacca, e cosa ne dici se vi tengo entrambi?", gli dissi dolcemente, accompagnandolo verso il divano dove aveva lasciato i suoi indumenti. Harry si sedette debolmente, così gli misi il cappellino e lo aiutai a infilarsi la giacchetta. Harry gemette e si appoggiò contro il mio stomaco. Gli lasciai un bacio compassionato sulla fronte, prima di afferrare le sue scarpe in modo che potesse mettersele. Una volta che Harry fu pronto, ficcai la testa in cucina e chiesi a Liam, "Mi aiuti ad accompagnare Harry in macchina? Ho bisogno che mi apri le portiere e tutto il resto"

Liam annuì, seguendomi, mentre Niall se ne stette seduto in cucina colpevolmente. Harry aveva quasi lasciato la presa su Lucy, volendo solo andare a dormire. Lo feci alzare e cercai di tenere Lucy in modo che non si potesse far del male. Liam mi guidò verso la macchina, aprendo le portiere e aiutandomi. Feci sedere Harry nel posto passeggero, ringraziando Liam mentre sollevavo Lucy dalle gambe di Harry per legarlo con la cintura. Eravamo vicinissimi a casa, ma non volevo che succedesse niente al mio Cucciolo. Quando fui lì lì per chiudere la porta, Harry si lamentò e afferrò la mia mano, "N-no..."

"Sto solo andando dall'altra parte della macchina, amore...", dissi, ma mi abbassai e lo baciai sulla fronte.

Harry mi permise di chiudere la porta. Liam mi fermò quando cercai di raggiungere il mio posto guida, "Scusami se Niall ha dato i peperoncini ad Harry..."

Agitai la mano sospirando, "Prendermi cura di lui mi aiuterà a chiarirmi la mente. Spero che si riprenda presto, però. E poi, è coccolone dopo essere stato male"

"E' adorabile", ridacchiò Liam.

"E' il mio Cucciolo", corrucciai le sopracciglia e Liam mi derise.

"Si, si", ridacchiò, "Niall è l'unico ibrido per me"

"Ci vediamo presto, Li", gli dissi, "Penso di stare a casa da lavoro domani...a prendermi cura di Harry. E poi..."

"Sei preoccupato che portandolo qua potresti non ritrovarlo?", chiese Liam.

"Bè, si ero preoccupato, ma non penso possa succedere tanto presto", sbiancai, "Ho sempre pensato che se Harry avesse voluto andare con Ella, almeno mi avrebbe avvisato prima...vorrei essere informato prima di morire del tutto..."

"Non andrà con Ella", mi rassicurò Liam, "Ti ama troppo per farlo. Mi conosce da ormai tanto tempo, eppure non gli piace nemmeno stare a casa mia. Cosa ti fa pensare che possa andare a vivere con una persona sconosciuta? Non si ricorda di lei, non si ricorda che è sua madre"

"Non lo so", sussurrai, guardando il ragazzo che mi stava fissando curiosamente, "Lo devo portare a casa, adesso. Grazie per la chiacchierata"

"Ciao, Lou", Liam mi abbracciò velocemente, poi ritornò in casa.

Quando salii sulla macchina, Harry prese la mia mano e mormorò con il tono di voce di quando doveva farmi una scenata di gelosia, "Tu sei Louis di Harry"

"Sono il tuo Louis", lo rassicurai, avvicinandomi per baciarlo sulle labbra, "E tu sei il mio Cucciolo"

"Harry ama il suo Louis", disse il ragazzo, risistemandosi sul sedile, "Anche Lucy ama Louis"

"Amo anche te, Lucy!", informai la gattina addormentata sulle gambe di Harry.

"Possiamo andare a casa...e dormire?", chiese Harry, "Così il pancino di Harry si sentirà bene?"

"Mi assicurerò che stia bene", gli promisi, "Non posso permettere che il mio Cucciolo abbia dei punti feriti, vero?"

Harry mi sorrise, accarezzando la mia mano col pollice. Avviai il motore, lasciando che Harry chiudesse gli occhi. Mentre guidavo lungo quella strada che portava a casa nostra, mi girai per guardare il ragazzo adorabile di fianco a me. Quando saremmo arrivati a casa, li avrei accompagnati all'interno, li avrei messi a letto, e poi avrei massaggiato il pancino ad Harry e l'avrei coccolato fino a che non si fosse sentito meglio. Perché, dopotutto, non c'era niente che non avrei fatto per il mio Cucciolino.



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