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3 - Let's feed the kittens!

LIAM'S POV

Mi svegliai sentendo qualcuno toccarmi insistentemente il braccio e una voce sussurrare, "Liam...Li...Ehi, Liam?"

Cercai di allontanarmi da quelle dita fastidiose e dalla voce che mi stava svegliando da una dormita pressoché fantastica. Ma quelle mani continuarono a toccarmi, fino a che non sentii un corpo caldo schiacciato contro la mia schiena e un braccio che mi circondava la vita. Sospirando, aprii gli occhi e mi girai per mettere una mano sul ragazzo che sapevo ci fosse dietro di me, "Buongiorno, Niall"

"'Giorno Liam!", esclamò esultante, "Ho fame!"

"E allora? La cucina sta sempre al solito posto", gli ricordai, chiudendo di nuovo gli occhi.

"Liam", Niall si lamentò, "Non mi piace star da solo...e poi tu cucini meglio"

"Io credo che tu sia solo pigro", sospirai.

"Guarda che sei tu quello che non si vuole alzare", puntualizzò, cercando di infilare l'altro braccio sotto di me, in modo che potesse farmi sollevare.

Glielo permisi, ma restando molle, così finii con la faccia contro il suo addome nudo, "Sei caldo..."

Sbuffò, "Fossi in te non mi accoccolerei al mio stomaco così. Ha fame, e io non riesco a controllare le sue azioni quando ha fame. Sarebbe meglio per la tua salvezza se mi nutrissi. Poi possiamo farci le coccole sul divano"

Sospirai drammaticamente, "Dovrai trasportarmi"

"Ti faccio un pompino se mi fai i pancakes", rispose Niall.

"Ed eccolo qua in piedi!", dissi alzandomi velocemente e muovendomi a vestirmi con una tuta comoda. Niall rise, mettendosi a sua volta i pantaloni di felpa, ma rimanendo senza maglietta.

"Quello che hai detto prima...riguardo a ciò che mi avresti fatto se ti avessi preparato i pancakes. Intendevi, prima...dopo...durante?", chiesi mentre mi dirigevo in cucina assieme a Niall.

"Hmmm", disse Niall ponderando, accarezzandomi la schiena mentre entravamo in cucina, "Bè, direi che durante sarebbe troppo incasinato...però scegli tu, amore, davvero...voglio dire...mi stai facendo i pancakes..."

Risi, "Dopo allora..."

Niall si sedette al tavolo e sorseggiò tranquillo il suo succo d'arancia, mentre io preparavo qualche pancake. Una volta pronti ne mangiò cinque in meno di dieci minuti. Ovviamente fu lui a mangiare i due che erano rimasti, mentre io finivo docilmente il mio, prima di alzarmi e sparecchiare per poi lavare i piatti. Cominciai ad insaponare il mio piatto e la mia tazza distrattamente, fino a che non mi ritrovai con i pantaloni e i boxer calati fino alle caviglie.

"E' dopo!", Niall si fece strada tra me e il mobile del lavello, inginocchiandosi. La mia erezione si sollevò in un secondo, segno che fosse completamente incontrollabile.

"Niall, non posso", scossi il capo mentre lui mi guardava dal basso, "Non riuscirò mai a lavare i piatti se tu stai..."

"Se io sto cosa, Liam?", sorrise Niall.

"Lo sai...", arrossii.

"Dillo"

"No..."

"Dillo, o vado a guardare la tele!", urlò.

"Mentre mi stai facendo un pompino!", dissi.

"Prova", suggerì, prima di prendere in mano il mio pene e avvolgere la punta con le sue labbra.

L'aria che avevo nei polmoni uscì completamente con un semplice respiro, le mie mani insaponate dovettero farsi strada nei suoi capelli. Chiusi gli occhi e mi ressi al bancone per cercare di non cadere dal piacere. Niall lo prese tutto in bocca e io inarcai la testa, "Dio, Niall"

Niall ridacchiò attorno alla mia lunghezza, e le vibrazioni di essa mandarono piacere in tutto il mio corpo. La sua lingua cominciò a girare attorno al mio pene. Improvvisamente, Niall si tirò indietro e mi guardò ammiccando, "Stai lavando i piatti?"

"Niall!", ringhiai, riportandolo sul mio pene ma cercando di non forzare più di tanto. Niall non aveva davvero nessun problema, anzi la sua coda si muoveva eccitata mentre di nuovo mi riprendeva nella sua bocca. Non me l'aspettavo, ad un certo punto, ma Niall mi prese in bocca fino in fondo alla gola, facendomi venire al suo interno senza riuscire nemmeno ad avvertirlo. Niall, tuttavia, ingoiò semplicemente e si tolse, pulendosi la bocca e sorridendomi, "Scusa, non me l'aspettavo..."

Niall si alzò in piedi, baciandomi sulle labbra, "Va tutto bene! Penso di volere degli altri pancakes ora..."

Risposi senza fiato, "Bè, dopo questo pompino meraviglioso, credo che te li possa meritare"

Mi rialzai i pantaloni, così potei preparare al mio ragazzo cane preferito altri pancakes, come premio.

LOUIS' POV

Dato che il mio orario di lavoro alla clinica iniziava alle nove, puntai la sveglia per le otto. Quando quell'oggetto fastidioso suonò, mi girai e con due o tre tastate la spensi. Harry, tuttavia, si girò a pancia su prima di scendere dal letto gioiosamente.

"Possiamo vedere i gatti oggi!", sussultò emozionato, "Harry finalmente viene con...con te!"

Sfoggiai un sorriso affettuoso, avvicinandomi per dargli un bacio sulla guancia, "Certo, Cucciolino! Quindi...direi che è meglio che ci vestiamo"

Harry tirò da parte le coperte per dare una sbirciatina al di sotto, "Si...Harry è nudo"

Risi, "Ti eri dimenticato?"

"E' una co-cosa normale per Harry", mise il broncio e io gli rubai un piccolo bacio.

"Il mio Cucciolo è così sciocco!", gli spostai un ricciolo dietro l'orecchio prima di girarmi e far penzolare le gambe dal letto, "E' ora di alzarsi!"

Harry scese dal letto subito dopo di me, abbracciandomi da dietro e sfregando il naso contro la mia schiena, "E non vedremo Ella oggi?"

Mi bloccai leggermente ed istantaneamente porta un braccio dietro per tenere Harry vicino a me più che potessi. Mi ero in qualche modo dimenticato che la "mamma" di Harry si era fatta viva. Tuttavia, cercai di rassicurare il ragazzo. I sentimenti di Harry venivano al primo posto, "No, non la vedremo. E non so nemmeno se la rivedremo ma più"

"Oh", Harry mi baciò la spalla, "Ok"

Il timore prese il sopravvento, "Vuoi...vuoi vederla?"

Il ragazzo stette in silenzio per qualche istante, poi abbassò lo sguardo e mormorò imbarazzato, "Bè...Harry no-non ha mai a-avuto una ma-mamma"

"Giusto", gracchiai, girandomi e aprendo il cassetto dei pantaloni in modo che Harry non potesse vedere la mia faccia.

Eppure Harry capì che in qualche modo mi ero rattristito, così mi afferrò il braccio, mi girò e mi abbracciò stretto, "H-Harry non andrà co-con lei, però. Harry starà qui...con il suo Louis"

Lo riabbracciai forte, passando il viso tra i suoi ricci, "Lo spero davvero...mi mancherebbe il mio Cucciolo"

Harry mi accarezzò la schiena e mormorò, "Harry non potrebbe mai lasciare il suo Louis..."

Feci un risolino triste e lo strinsi ancora di più, "E' che ti amo davvero tanto, Cucciolino"

"Harry ama il suo Louis", concordò allegramente.

Si accoccolò ancora e il mio cuore si sciolse per l'adorazione che provavo per quel ragazzo. Harry non mancava mai di farmi sentire consistentemente amato, un sentimento tra l'altro che mai avrei pensato di poter provare in vita mia. Tuttavia, seppur mi sarebbe piaciuto passare tutta la mattina tra le braccia di Harry, immaginai che fosse ora di prepararsi per uscire. Diedi un ultimo bacio ad Harry, estrassi dall'armadio i miei camici da lavoro, un paio di jeans per Harry e il mio maglione bianco che tanto amava. Harry si prese un paio di calze calde di spugna, mentre io ne presi un paio bianche classiche di cotone.

Ci vestimmo velocemente, abbottonai i pantaloni di Harry poi ci recammo in cucina per tirar su qualche barretta di cereali. Versai del latte ad Harry e del caffè per me in due tazze portatili, poi andai in salotto e trovai Harry che si stava mettendo scarpe e cappotto. Mi sorrise mostrandomi le fossette non appena mi vide, e io mi avvicinai per dargli un bacio sulle labbra, "Mi reggi le tazze mentre mi metto le scarpe, amore?"

Harry annuì entusiasta, prendendole dalle mie mani e guardandomi attentamente quando mi abbassai per mettermi le scarpe. Quando mi rialzai e allungai le mani per farmi ridare le tazze, Harry era arrossito leggermente. Alzai un sopracciglio e lui mormorò timidamente, "L-...hai...hai davvero un bel sedere"

Risi sorpreso e risposi velocemente, "Non è nemmeno lontanamente bello come il tuo, Cucciolo!"

Harry ridacchiò e indicò la porta, "Andiamo a vedere i gatti, adesso?"

"Si", annuii sorridendo, "Andiamo prima a vedere i gatti"

Harry cercò di prendere la mia mano ma vide che non potevo concedergliela perché le avevo entrambe occupate. Mise il broncio, ma poi aprì la porta e prese una tazza, per intersecare le nostre mani libere. Uscimmo da casa, ci avviammo alla macchina e andammo verso la clinica.

Arrivammo intorno alle nove meno dieci, incrociandoci con Zayn che stava a sua volta raggiungendo l'ingresso. Harry, che stava ancora mangiando la sua barretta di cereali, la ingoiò velocemente per andare a salutare il ragazzo. Zayn rise quando vide Harry lanciarglisi addosso per un abbraccio. Scesi dall'aiuto, portandomi con me il caffè e il latte di Harry. Il ricciolino stava parlando eccitato dei gatti con Zayn, seguendomi non appena aprii la porta della clinica.

Il secondo in cui misi piede all'interno, Harry mi superò e andò verso il corridoio dove c'erano i gatti. Risi, appoggiando le tazze dietro la scrivania. Zayn si sedette sulla sedia, "Harry sembra felice di essere qui"

"Gli piacciono davvero tanto i gatti", sorrisi affettuosamente.

In quel momento, Harry arrivò saltellando nella stanza, strattonando Zayn per il camice, "Do-dov'è Pizza?"

Corrucciai le sopracciglia, "Cucciolo...come dov'è la pizza?"

Zayn guardò Harry con le scuse stampate sulla faccia, guardandomi e mormorando, "Pizza era uno dei gatti preferiti di Harry...era marroncino e arancione. Un gatto strano e speciale. Almeno, le altre persone pensavano così...Harry, Pizza è stato adottato ieri"

Ad Harry tremò il labbro inferiore, poi abbassò lo sguardo, "M-ma ad H-Harry piaceva Pizza..."

"Aww...mi dispiace, Cucciolo", aprii le braccia e lui ci si rifugiò nascondendo il viso nel mio petto, "Vuoi aiutarmi ancora a dar loro da mangiare fino a che non devo portar fuori i cani?"

"Si", tirò su col naso, "Harry vuole aiutare lo stesso"

"Perfetto", mormorai, "Facciamolo subito, prima che la clinica apra definitivamente tra un'oretta"

Zayn annuì, "Io vado a disinfettare le sale"

Guardai Zayn stranito, "Si...divertiti!"

Ci dividemmo, Zayn andò a cercare lo spray sanificante mentre io accompagnavo Harry verso la stanza dei gatti. Mi sentivo male per il mio povero Cucciolo, ma mentre stavamo nutrendo i mici, lo sentii fare dei complimenti a tutti quanti, e fu così che mi venne una brillante idea. Io ed Harry avremmo adottato un gattino.



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