26 - I love you more, my Prince Nialler!
MEGA RITARDO, MA MEGA PERIODO DI MERDA. PERDONATEMI. VORREI SPACCARE IL MONDO IN QUESTO MOMENTO, EPPURE SONO SOLO CAPACE DI SPACCARE ME STESSA. SONO UN DISASTRO.
POSTO QUESTO CAPITOLO E NEL PROSSIMO RISPONDERO' ALLE MILIARDI DI NOMINATION CHE MI SONO ARRIVATE PER LA CATENA (AD UNA, TAGGANDO CHI MI HA TAGGATO)...SCUSATE ANCORA, ENJOY. LOVE YA, LAPPI<3
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LIAM'S POV
Niall era salvo. Lo devo ammettere, aveva un bendaggio non indifferente sulla spalla, ma era salvo. Lo accompagnai all'interno del nostro appartamento dopo aver lasciato a casa Harry e Louis e lui si diresse assonnatamente verso il divano, con in braccio la cucciola Maisy. Cercai di farlo sedere sul divano così non si sarebbe fatto dell'altro male alla spalla, ma lui scosse il capo e sorrise.
"Mio!", ridacchiò.
"Vuoi che la tenga io così puoi dormire?", chiesi, "Non so ancora cosa darle da mangiare, visto che non siamo provvisti di cibo per cani...domani dovrò anche chiamare il padrone di casa, ma-..."
"Non voglio dormire qui, Li-Li", mormorò, "Vorrei anche da mangiare. Abbiamo entrambi tanta fame"
Gli accarezzai i capelli ancora arruffati, poi sussurrai, "Che cosa vuoi, amore? Ti preparo qualsiasi cosa"
Mi sorrise appena, "Un panino, nulla di che. Posso farmi una doccia? Dai un'occhiata a Maisy?"
Onestamente, non volevo che Niall se ne andasse via dalla mia vista. Ma il ragazzo odiava essere troppo coccolato quando si faceva male. Tutte le altre volte mi obbligava a fare le cose per lui, ma quando si faceva male davvero era come se si trasformasse nel Signor Indipendente.
"Non hai bisogno di dormire un po'?", mi morsi il labbro nervosamente.
Speravo se ne uscisse con una battuta a sfondo sessuale, ma mi guardò e scosse il capo, "No, dovrei stare bene"
"Stai attento", sospirai, baciandogli la fronte, "Non scivolare. Devo darti una cosa quando hai finito"
"Ooh, un regalo?", chiese Niall e la sua coda cominciò a sbattere contro il divano. La cucciola gli leccò il viso, poi venne verso di me.
"In un certo senso sì, suppongo", mi abbassai per aiutarlo ad alzarsi, ma mi scansò le mani.
"Ho una spalla ferita, Li, non sono paralizzato o nulla", ridacchiò.
"Niall, io-...", tirai un sospiro, cercando di calmarmi. Niall era salvo davanti ai miei occhi, ma non riuscivo a togliermi dalla testa l'immagine di lui immerso in quella spaventosa pozza di sangue.
E poi Niall capì. Le sue orecchie si abbassarono, appoggiò Maisy sul pavimento, la sua coda smise di agitarsi, "Oh...sto bene, Li-Li...vedi? Ho solo una spalla ferita. Harry stava peggio, voglio dire, lui ha smesso di respirare, così-..."
Coprii il mio viso con le mani, gracchiando, "Giusto"
Niall rimosse le mie mani, poi si appoggiò a me e mi abbracciò stretto, "Non ti preoccupare. Il dottor Shell ha spedito Ella e suo fratello all'inferno, dovrebbe essere tutto tranquillo. Non ci separeranno mai più, sei costretto qua con me, fidanzato"
Inalai un altro respiro, "Ok, non posso più aspettare, rimani qua"
Niall annuì confusamente ma staccò l'abbracciò non appena mi mossi per andare verso la cucina. Cercai sul retro del cassetto e tirai fuori la scatola di velluto che avevo comprato un mese prima. Corsi di nuovo da Niall, e mi inginocchiai di fronte a lui.
"Oh", sussultò Niall, sorridendo, "E' questo il mio regalo? Un pompino?"
"Più tardi", mormorai velocemente, presi la sua mano ed estrassi la scatolina. In un secondo avevo l'anello tra le mani e con una mossa veloce glielo infilai all'anulare. Per mia fortuna, la misura era perfetta. Mi immaginai che le sue dita fossero leggermente più piccole delle mie, "Ti ho già chiesto di sposarmi, e posso rifarlo se vuoi, ma volevo vedertelo indossato. Fa sembrare tutto più reale. Sei mio. Per sempre"
Niall mantenne la mano appoggiata sopra la mia, ma continuava ad osservare l'anello scioccato, "Liam, io..."
"Oh no", sussultai, "Hai cambiato idea? Io-...tu-..."
Niall emise un verso, poi mi fece rialzare in modo che potesse riappoggiarsi al mio petto, "Sono tuo! E tu sei mio!"
"Sì", gli sussurrai, cingendogli la vita per non fargli male alla spalla, "Tutto mio"
Niall si tirò indietro per asciugarsi le lacrime, "Come funzionano i matrimoni, Li-Li?"
Mi asciugai le lacrime a mia volta, "Beh...il nostro matrimonio non sarà di certo tradizionale, se non lo hai ancora notato...siamo una coppia diversa dalle altre. Il dottor Shell ci aiuterà ad organizzarlo, come fedi useremo queste, dobbiamo solo comprare la mia"
"Mi piacerebbe non essere un pezzo di merda per te, così da comprartene una io", Niall inclinò il capo.
"Non sei un pezzo di...cacca", gli sollevai il mento così da permettergli di guardami negli occhi, "Ti amo tantissimo"
"Ti amo anch'io", sussurrò dolcemente.
"Mi aspetti prima di farti la doccia?", chiesi speranzosamente, "Ti farò il panino, e poi-..."
"E poi scopiamo", Niall sorrise, "Maisy può dormire nella vasca mentre noi-..."
"Non è perché stai male che puoi usare quella parola così random", gli dissi con un'espressione disapprovante.
"E poi possiamo fare l'amore!", mi corresse.
"No, potrei farti male", risposi in disaccordo.
"E se facessi io l'attivo?", chiese speranzosamente, "Possiamo fare l'amore?"
"Vedremo", sospirai, "Ora dobbiamo trovare Maisy. Credo che prima mi abbia seguito in cucina"
"Olè!", esultò, superandomi. Tuttavia, si fermò sulla porta della cucina e gemette, "Non avrei dovuto correre...mi fa male la testa"
Mi precipitai verso di lui, "Forse dovresti sdraiarti, piccolo..."
"Piccolo?", Niall sollevò un sopracciglio, "Questo è il soprannome che usa sempre Louis con Harry, non mi avevi mai chiamato così...però mi piace"
Sorrisi, "Ti siedi...ti siedi in cucina, per me? Per favore, Principe Niall?"
"Va bene, schiavo", sospirò drammaticamente Niall, "Ma ti conviene darmi qualcosa in cambio"
"Certo padrone", gli sorrisi, senza nemmeno roteare gli occhi...mi sarebbe mancato il suo essere un Niall.
Niall si sedette al tavolo reggendo Maisy e mi disse di come mantenne Harry calmo quando il ragazzo continuava a chiedere di Louis e di quanto aveva imparato ad amare la cucciolotta. Diedi a Niall il suo panino e a Maisy qualche fetta di prosciutto. Mangiai anch'io un pezzo di toast, sedendomi vicino a Niall in modo che potessi sfregare il mio piede contro il suo.
"E' una cosa brutta il fatto che questo giocare coi piedi mi stia arrapando?", chiese.
Sospirai, "Niall...non dovremmo fare nulla, data la tua spalla ferita"
"Sono sotto antidolorifici", agitò una mano, "Possiamo fare sesso adesso e poi, più tardi, quando l'effetto delle medicine svanisce, possiamo rifarlo. Tanto sesso. Il sesso è fantastico"
"E se ti dicessi che voglio aspettare fino a che non ci sposiamo?", alzai un sopracciglio.
Gli cascò la mascella, "Lo faresti davvero?"
"Non lo saprai mai", scrollai le spalle, "Potrei"
"Hmm", Niall sembrò stupito, "Probabilmente aspetterei...ma mi renderebbe molto triste"
"E io non potrei mai rendere triste il mio Principe", mi avvicinai e gli baciai la guancia.
Sorrise, poi si mosse dalla sedia per mettersi a cavalcioni su di me. Mosse circolarmente le anche, cercando di proposito di creare una qualche strana sensazione in me. Afferrai i suoi fianchi e alzai le sopracciglia, facendolo sorridere, "Vuoi andare in camera?"
"Perché non diamo prima dell'acqua a Maisy e la portiamo fuori per i suoi bisogni? Non può usare una lettiera come Lucy...dobbiamo insegnarle a fare i bisogni fuori", gli spiegai.
Niall annuì, "Lo posso fare io! Mi ubbidisce di già. Guarda!"
Niall fece un suono simile ad un abbaio alla cucciola, che stava vagando attorno alla cucina. Si fermò e si girò, tornando da noi ululando. Risi, "Niall, penso che tu la stia solo spaventando, sta venendo da noi solo per cercare aiuto"
"Come ti pare, Liam", Niall scrollò le spalle, scese dal mio grembo e picchiettò la sua gamba per far capire a Maisy di seguirlo. La cucciola corse dietro a Niall goffamente, e il biondo rise quando la vide inciampare quasi nel tappeto.
"E' più goffa di Harry!", ridacchiò, "Lo batterebbe di sicuro!"
Seguii i due fuori da casa, lasciando che Maisy annusasse l'erba. Fino a che non si fermò per fare pipì, "Ora dille che è un bravo cagnolino, Niall"
"Brava cucciola!", cantilenò Niall, "Brava Maisy!"
"Dovresti anche informarla su ciò che ha appena fatto", gli dissi, "Non ha senso, ma dì qualcosa tipo...'Brava Maisy, vai a farei bisognini fuori!'...qualcosa di questo tipo"
"Il capo della grammatica che mi fa dire cose senza senso?", sussultò, sollevando Maisy e riportandola in casa, "Ma che cosa sta succedendo al mondo?"
"Mettila giù prima che tu ti faccia male alla spalla", sospirai.
"La porto nella vasca", disse urlando, "Stiamo per fare sesso, dovessi legarti per farlo"
"Non sarà necessario", sospirai, "Vado in camera"
"Evvai!", esultò Niall dal bagno, dove di sicuro stava creando un letto a Maisy con le salviette.
Mi spogliai e aspettai che il mio ragazzo tornasse dal bagno. Amavo fare sesso con Niall, ma non volevo che si facesse del male quando già aveva avuto abbastanza problemi. Avrebbe potuto far riaprire le ferite di nuovo. Entrò in camera, togliendosi cautamente l'anello ed appoggiandolo al centro del comodino. Si spogliò ed entrò nel letto con me, il suo braccio infortunato contro il mio petto.
"Sei sicuro che non vuoi dormire?", chiesi speranzosamente.
"Ti sei dimenticato di me in tutto questo tempo che sono stato lontano da casa?", cercò di scherzare, ma il mio cuore si spezzò e chiusi gli occhi, non volendo rivivere quelle emozioni. Le mani di Niall cominciarono ad accarezzarmi il viso e il petto, "Scusami...scusami...chi...chi fa l'attivo?"
"Come ti pare", sussurrai dolcemente.
"Beh, vorrei sentire il tuo corpo sopra il mio", ammise, baciandomi le labbra, "Perché...mi sei mancato. Se Harry non mi avesse fatto mantenere la calma, avrei fatto del male ad Ella"
"Dimmi se ti faccio male al braccio", dissi, girandomi ed abbassandomi verso il pene di Niall, prendendolo in bocca.
Cominciò ad indurirsi immediatamente, poi sussultò mentre mi accarezzava i capelli con la testa. Portò poi le mani sulla mia schiena, poi sulle coperte, cercando qualcosa da afferrare mentre io continuavo a muovere la bocca lentamente. Ogni tanto passavo la lingua sulla sua punta e sotto di esso. Niall prese il lubrificante e me lo mise tra le mani, "Per favore-...due dita-...fantastico!"
Con il dito medio lubrificato toccai la sua apertura per farlo piagnucolare dal piacere, poi inserii sia il medio sia l'indice, cercando di combattere la resistenza, "Tutto bene? Qualche altra richiesta dal Principe?"
"Più veloce?", mi pregò senza fiato, "E più forte"
Cominciai a far entrare ed uscire le dita ad una velocità più sostenuta, sforbiciando e inarcandole per trovare il fascio di nervi di Niall che lo avrebbe fatto impazzire. Quasi urlò quando lo trovai e cominciò a venire incontro alle mie dita per farmi penetrare più profondamente. Tenni le dita all'interno di lui e mossi di nuovo la mia bocca verso il suo pene, baciandogli la parte sopra di esso. Piagnucolò e io gli feci divaricare le gambe, "Dimmi quando!"
"Quando!", sussultò, "Quando, quando, quando! Per favore-...ho bisogno che tu-..."
Tolsi le dita, "Ci sto lavorando"
Mi si era quasi indurito del tutto mentre facevo provare piacere a Niall, e quando mi misi il preservativo, il mio pene si gonfiò del tutto spingendo contro il mio stomaco. Aggiustai Niall in modo che avesse un cuscino sotto la sua schiena e due altri sotto la testa. Mi assicurai che le sue ferite fossero a posto, facendolo lamentare, "Liam, per favore!"
"Shh", sussurrai, scendendo poi sul collo e succhiandolo, "Mio"
"Tuo", ansimò, "Scopami, Liam!"
"Ok, ok", ridacchiai, posizionandomi ed entrando dentro di lui. Rabbrividì quando sentì le mie anche appoggiate contro il suo sedere, e cominciò automaticamente a venirmi in contro.
"Dovresti saperlo che ormai non mi devo più neanche abituare", disse senza fiato.
"Sono passati solo due giorni", chiusi gli occhi per il piacere che il suo calore stretto mi provocava. Niall mi venne incontro di nuovo, così mi cominciai a muovere. Lentamente all'inizio, per provare tutto il piacere che sentivo.
Niall stava gemendo estasiato, volendo sempre di più. E io ero d'accordo. Lento andava bene, ma entrambi avevamo bisogno di un po' di accelerazione. Così quando cominciò a muovere le sue anche più velocemente, iniziai anch'io a colpire sempre più celermente, tanto che il letto scricchiolava e la testiera del letto sbatteva contro il muro.
"Niall", gemetti.
"Più forte", ansimò, tirandomi quasi da farmi cadere sopra di lui, "Mi sei mancato tanto"
Obbedii, le sue parole erano la mia salvezza. Ella aveva pianificato di lasciar morire Harry e Niall, così se il dottor Shell non ce lo avesse detto, il biondo e io non ci saremmo mai più baciati, mai più parlati, mai più coccolati, mai più legati intimamente. Tutte le mie emozioni sembravano crescere e senza sapere perché, cominciai a piangere.
Le lacrime mi scendevano copiosamente mentre spingevo dentro Niall con tutta la forza che avevo in corpo. Versetti di piacere uscivano dalla sua bocca ad ogni colpo e sapevo di aver colpito la sua prostata. Le orecchie si erano abbassate, la coda era contro il suo petto e il suo viso era un turbine di piacere, gli occhi chiusi. Appoggiai la mia fronte contro la sua sentendo il suo respiro. Alcune delle mie lacrime si riversarono sulle sue guance. Sussultò quando vide che stavo piangendo, poi mi abbracciò con entrambe le gambe e le braccia, "Ti amo, Liam! Ti amo!"
Un singhiozzo uscì dalla mia bocca mentre velocizzavo i movimenti. Inarcò la schiena, emettendo un gemito prima di venire tra i nostri petti, la frizione di essi contro il suo pene fu abbastanza da farlo scoppiare. Mi tenne fino a che non mi riversai al suo interno, nel preservativo, prima di tornare sdraiato al suo fianco, sempre piangendo. Niall si sedette, tolse il preservativo e lo buttò nel cestino. Poi si rifugiò tra le mie braccia, per farmi poi continuare a piangere e sfogarmi, "Ti amo anch'io, Niall. Tantissimo. Davvero, e non ti posso perdere, ok?"
"Ecco perché piangi", mormorò dolcemente Niall, "Per la mia spalla?"
"C'era tantissimo sangue, e so che non è stato nulla di grave, ma se lo fosse stato e-...o se solo avessi perso più sangue, e Harry avesse smesso di respirare, Louis si sarebbe ucciso e anch'io, perché non ti avrei mai più avuto tra le braccia e-..."
"Ehi", Niall mi zittì, "Tranquillo, Liam. Ti stai agitando troppo. Sono qui con te, sono tuo e tu sei mio. Mi metterei l'anello, ma dobbiamo ripulirci e magari andare a dormire"
Tirai su col naso, "Mio. Per sempre. Ciò vuol dire che non puoi lasciarmi"
"Non è tra i miei piani", mi disse sinceramente, "E se vuoi saperlo...è stato fantastico...a parte il fatto che mi hai spaventato a morte quando ti ho visto piangere, ma poi ho capito"
"Non lo so", sussurrai, "E' stato un vortice di emozioni...ho bisogno davvero che tu mi stia affianco, è tutto ciò che posso dirti"
"Va bene", cantilenò, "Vuoi che ci puliamo e portiamo fuori ancora Maisy?"
"Sì", mi asciugai gli occhi, "Scusami"
"Tranquillo, Li-Li", mi abbracciò stretto.
"Ti fa male la spalla?", gli chiesi, "Mi sono completamente dimenticato!"
"La mia spalla sta bene", mi baciò le labbra, "Ora...Maisy? Dovremmo portarla fuori qualche volta stasera"
"Lo faccio io", lo rassicurai, "Tu sei ferito e hai bisogno di dormire. Ti stai abituando velocemente a questa cucciolona"
"Adottare un bambino sarà il prossimo step, giusto?", chiese speranzosamente.
"E se ci sposassimo prima?", sospirai.
"Va bene", scrollò le spalle, "Oh...l'effetto della medicina sta svanendo"
"Stai qui, ti prendo io una salvietta", gli dissi, baciandolo e correndo poi verso il bagno. Maisy cercò di uscire dalla vasca, ululando. Le accarezzai la testa e mi pulii, poi tornai da lui con la salvietta, "Porto Maisy fuori, pulisciti e dormi"
Mi misi i pantaloni del pigiama e portai Maisy a fare i bisogni prima di riportarla in casa. Portarla fuori per quel motivo sarebbe stato facile. La rimisi nella vasca in modo che non potesse dar fastidio a Niall, chiusi la porta e ritornai in camera. Nel momento in cui mi infilai sotto le coperte, Niall mi abbracciò e mi baciò il collo.
"Sei freddo", mi disse sofficemente, "Ti riscaldo"
"Sei così perfetto", sussurrai, e si accoccolò.
"Buonanotte, Li-Li, ti amo", disse, "A domani"
"Ti amo di più, Principe Nialler", lo abbracciai, "Buonanotte"
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