22 - I need him here to sing songs to me (parte prima)
ALTRO CAPITOLO ENORMEMENTE LUNGHISSIMO, COSI' L'HO DIVISO IN DUE! INTANTO GODETEVI QUESTA PARTE (EHM, PIU' O MENO)
HO PUBBLICATO UNA NUOVA FF, SI CHIAMA "SCRAMBLE MY HEART, GAMBLE MY SOUL". L'AVEVO SCRITTA PER IL CONTEST "WATTPAD WRITERS GAMES", MA ORA L'HO RESA LARRY (PRIMA LO ERA PER META'). SE VI VA, LA TROVATE NEL MIO PROFILO<3 LOVE YA, LAPPI<3
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LIAM'S POV
Fare uno scherzo ad una persona appena uscita da una sala operatoria non era una bella cosa, per niente. Ma Chris e Zayn se ne stavano sulla soglia della porta, insistendo sul fatto che Harry e Niall fossero stati rapiti da Ella. E comunque, pur volendo credere al fatto che stavano solo scherzando, non riuscivo a scacciare la sensazione di malessere che stava crescendo in me.
"En-entrambi?", gracchiai, "Non ci sono più? Niall?"
"State mentendo", Louis scosse il capo, toccando le lenzuola del suo letto come se Harry fosse ancora accoccolato con lui, "Harry era qui poco fa...è di sicuro ancora in giro per l'ospedale, dov'è andato? Lui e Niall, dove sono?"
"Louis", Zayn sovrastò Louis, guardandolo dritto negli occhi, "Ella li ha rapiti. Ha rapito Harry e Niall"
"No", scosse il capo sibilando, ma era ovvio che in lui stava crescendo la stessa paura che era cresciuta in me, "Dov'è Harry? Dov'è il mio Cucciolo? Non è divertente"
"Liam mi crede", Zayn mi indicò.
Mi alzai subito dal divano, volendo qualche altro dettaglio prima di entrare totalmente nel panico. Se davvero fossero stati rapiti, mi sarei preoccupato davvero, "Do-dove li sta portando? Li riporterà indietro?"
"Basta!", Louis sputò, "Non li ha rapiti!"
"Louis", disse Chris dolcemente, e Louis gli lanciò un'occhiataccia, "Ho visto Harry andare verso di lei per parlare. E anche Niall. Noi siamo usciti qualche secondo dopo e abbiamo visto che stavano forzando il biondo all'interno della macchina, poi è partita all'impazzata. Ella...non stava guidando, però"
Louis emise un suono strozzato. Il mio cuore perse un battito e, piangendo, sussurrai raucamente, "Per favore...diteci che state scherzando..."
"Liam, li ha rapiti", Zayn sospirò e io gemetti, una sensazione di vuoto si impossessò del mio petto, "E non penso che abbia intenzione di riportarli indietro. Mi dispiace, so che non volete sentire nessuna di questa cose ma sto cercando di farvi capire che tutto ciò che sto dicendo è vero, così possiamo andare insieme a recuperarli"
Louis cominciò a calciare le coperte che stavano coprendo la sua metà inferiori, cercando disperatamente di togliersi il cerotto che teneva ferma la farfallina della flebo, "De-devo andare a riprenderlo, il mio Cucciolo, lui-..."
"Louis, no!", sussultò Chris, cercando di fermare Louis dal farsi seriamente male. Zayn schiacciò il bottone per le emergenze, per far sì che un'infermiera giungesse in camera.
"F-Forse torneranno indietro?", dissi raucamente.
"Ella voleva che Harry vivesse con lei!", piagnucolò Louis, cercando di spostare il moro e il rosso, "Mi a-aveva avvertito che l'avrebbe preso con le cattive, me lo diceva da tanto tempo!"
"Ma che cazzo, Louis, ma perché non l'hai detto a qualcuno?", trasalì Zayn.
Un'infermiera entrò nella stanza prima che Louis potesse rispondere, "Posso aiutarvi, ragazzi?"
"Ha qualcosa da dargli per farlo rilassare?", chiese Zayn. Louis scosse il capo.
"No! Fatemi alzare! Non prenderò proprio un bel niente, io devo trovare Harry-...", Louis gracchiò, arrendendosi poco dopo ed appoggiandosi piangendo al petto di Zayn, "L-lei mi aveva detto che lo avrebbe costretto a vivere con lei, e io avevo risposto che non ce l'avrebbe fatta, non c'era ragione per cui Harry volesse andare a vivere con lei, è una persona noiosa. Aveva detto che l'avrei pagata cara...credo che volesse dire che avrei perso la persona che si-significa il mondo per me"
L'infermiera scosse il capo confusa, pensando che non avesse la medicina esatta per Louis, e lasciò la stanza. Io, tuttavia, ero ancora abbastanza confuso. Non capivo ciò che Louis stesse bofonchiando sul petto di Zayn, "Che cosa vuol dire? Ti ha detto che l'avresti pagata? E quando te l'ha detto? È una minaccia, Louis, tu-..."
"E' successo questa mattina, ero arrabbiato con lei, e avevo bisogno di portarci la medicina di Harry, e-...Oh dio! Non ha la medicina con sé! E se Ella-...", Louis spinse via Zayn, scuotendo la testa ed aggrappando il palo della flebo, per cercare di alzarsi e far cessare il tremolio delle sue gambe, "Devo trovarlo, ha bisogno-..."
"Aspetta!", sussultò Zayn, "Questa mattina! Ti ha detto che avresti pagato...e guarda caso un tipo a caso su un camion ci ha fatto uscire di strada. E visto che a causa dell'incidente tu saresti stato tutto intorpidito e addormentato, Harry non sarebbe stato più di tanto vicino a te...Ella avrebbe potuto così beccarlo da solo!"
"O in qualche modo da solo", Chris puntualizzò, "Niall era con lui...e non volevano nemmeno che Louis sapesse dove l'avrebbero portato. Così hanno preso anche Niall. Non si aspettavano che li avremmo visti, ma noi sappiamo tutto"
"Sei un genio", Zayn sorrise a Chris, accarezzandogli il viso, per mia sorpresa. Louis, invece, rimase seduto sul letto con le ginocchia tirate al petto, piangendo.
"Whoa, cosa?", stava tutto succedendo così veloce, non riuscivo a stare dietro a nulla.
"Niall non ti ha detto che ci siamo messi assieme?", chiese Zayn.
Il mio cuore perse di nuovo un battito al solo sentire il nome del ragazzo, ma scossi la testa, "Era abbastanza eccitato poco fa per qualcosa...ma...visto che Harry era triste per aver trovato i vestiti che indossava Louis al momento dell'incidente, Niall non ha...è dolce quando vuole...esitato ad aiutarlo. L'ha calmato. Probabilmente non ha avuto l'occasione"
Louis cominciò a piangere ancora più forte nel momento in cui sentì il nome del ricciolino, e non lo biasimavo per nulla. Volevo piangere anch'io, ma se l'avessi permesso non sarei stato capace di smettere. Avevo bisogno di rimanere lucido. Dovevo essere in grado di pensare a come trovare il mio Nialler.
Louis improvvisamente tirò la maglietta di Chris, poi lo guardò, "H-hai scoperto il piano di Ella, e va bene, ma adesso? Come faccio a riavere il mio Cucciolo?"
Chris si morse il labbro, "Non lo so ancora..."
Louis riprese a piangere, "Quando posso andarmene da questo stupido ospedale? Ho bisogno di trovare il mio Harry"
"Signor Tomlinson, caro!", l'infermiera Becky entrò nella stanza, "Una delle infermiere mi ha detto che aveva bisogno di qualcosa?"
"Voglio solo che mi dimettiate!", piagnucolò, "Ho bisogno di andarmene"
"Vado a chiedere al dottore se la posso mandare a casa", rispose Becky, lasciando la stanza.
"Non hai la macchina", gli ricordò Zayn.
"Niall e io siamo venuti in macchina, possiamo-...", iniziai senza pensare due volte a cosa stavo dicendo. Ma quando realizzai che non c'era più un noi, le parole rimasero intrappolate in gola e mi portai una mano sulla bocca. Le lacrime uscirono finalmente, facendomi seppellire il viso nelle mie mani, "Oh"
"Do-dov'è il mio telefono?", gracchiò Louis, così alzai lo sguardo e notai che stesse tastando il camice ospedaliero che indossava per cercare il telefono, "Devo chiamare una persona"
"Me l'ha ridato un medico quando ti stavano caricando sull'ambulanza", gli disse Zayn, estraendo il cellulare di Louis dalla sua tasca per darglielo.
"Hai il numero di Ella?", chiesi speranzosamente.
"No", si lamentò Louis, "Ma ho il numero della persona che spero possa essere una speranza per noi"
LOUIS' POV
Mi sentivo come se non avessi dormito neanche un secondo. Il mio Cucciolo si era accoccolato a me per un momento, ma quando mi svegliai trovai il mio cuore spezzato in tanti piccoli pezzi. Harry se ne era andato con Ella, ma questa volta non era come la prima, quando se lo era portato fuori a cena. No, questa volta non me lo avrebbe riportato. Si sarebbe tenuta il mio Cucciolo per dio solo sapeva quanto tempo.
E per complicare ancora di più le cose, non potevo nemmeno andarmene dall'ospedale per andare a trovare Harry, perché ero ancora attaccato a una cavolo di flebo e perché Becky era ancora dal dottore a chiedergli se potevo lasciare quel posto. Non avevo idea di dove potesse vivere Ella, ma conoscevo qualcuno che forse la conosceva meglio di me. Il dottor Shell. Nel momento in cui Zayn mi ridiede il cellulare, andai sulla rubrica e cercai il numero dell'uomo che mi aveva aiutato quando Harry si era sentito male. Squillò due volte, poi il dottore rispose, "Lucca Shell"
"Lucca", bofonchiai.
Liam, che sembrava allo stesso modo triste, si avvicinò a me non appena il dottore rispose, "Ehm...sono io?"
"Sono Louis Tomlinson", continuai, "Come...come si chiama la mamma di Harry?"
"Ehm...Emily, o qualcosa del genere", il dottor Shell sospirò, "Non lo so, è venuta qua non tanto tempo fa per chiedere di Harry e le ho detto che viveva felicemente a casa con te. So solo che il suo nome inizia con la E"
"Ella?", sussurrai.
"Si!", dichiarò, "Proprio così!"
"L'ha rapito", singhiozzai.
"Aspetta, cosa?", l'uomo, che all'inizio pareva essere completamente disinteressato, cominciò a prestare attenzione, "Cosa vuol dire che l'ha rapito?"
"Voglio dire", piagnucolai, "Quella Ella ha cercato in tutti i modi di convincere Harry a vivere con lei, e oggi l'ha rapito. L'ha portato via da me. Ha preso anche Niall"
"Mi dispiace, Louis", disse Shell pacatamente, "Non so cosa dirti, non conosco bene questa Ella!"
"Dannazione", gemetti, appoggiando la testa sulle mie ginocchia, ancora contro il mio petto, "Ma io ho bisogno di lui!"
Sentii una mano sulla schiena così alzai lo sguardo e vidi Zayn guardarmi con uno sguardo compassionevole. Liam era tornato sul divano, con la faccia seppellita tra le sue mani. Harry e Niall erano già stati rapiti una volta e Liam era triste proprio come quella volta. Io, d'altro canto, non avevo idea di che cosa significasse Harry per me, la prima volta. Sapevo che mi era mancato, sicuro, ma non mi si era spezzato totalmente il cuore come questa volta.
"Bè", il dottor Shell ricominciò, "Posso provare a capire dove vive questa donna, credo...so che Harry significa molto per te, e Niall significa molto per Liam"
"Non ha nemmeno idea", piagnucolai e singhiozzai, "Lo amo più di qualsiasi altra cosa. Significa per me più della mia stessa vita"
Ed era vero. Harry era la mia fonte di brillantezza, gioia, innocenza...era il mio Cucciolo coccolone, il mio amorino, e se non l'avessi ritrovati avrei perso tutto quanto. Il mio mondo sarebbe diventato in men che non si dica un posto cupo e spaventoso.
"Farò il possibile per te e per Liam, Louis, ma non ti prometto nulla", mi disse.
"Per favore...", tirai su col naso, "Riportamelo indietro...riportameli indietro tutti e due"
"Ti chiamo se scopro qualcosa", mi promise Shell.
Chiusi la chiamata e lasciai cadere il cellulare sul letto. Liam gracchiò, "Cosa ha detto?"
Cercai di calmare il mio respiro, "Ha detto che farà il possibile...ma non sapeva nulla di questa Ella. E anche se vivesse qua, non li porterebbe mai a casa sua, potrebbe...merda, non lo so, non ci voglio pensare-..."
"Calmo, Louis", mormorò Zayn.
Lanciai un'occhiataccia a Zayn, poi scoppiai di nuovo a piangere, "Non voglio più rimanerci in questo posto. Basta. Voglio il mio Cucciolo"
La stanza cadde in un silenzio profondo, si sentivano solo i piagnucolii miei e di Liam. Finalmente, Becky ritornò e mi disse, "Ho i documenti da farle firmare, Signor Tomlinson"
"Ok", gracchiai, guardandola.
Me li consegnò, gli diedi un'occhiata veloce e poi firmai, finalmente libero di andarmene. Becky rimosse la flebo. Liam si alzò dal divano nel momento in cui io mi alzai dal letto. Mi preparai per seguire fuori dalla stanza Liam, Zayn e Chris, ma lei mi fermò, "E' tuo questo, caro?", sorprendentemente mi diede del tu.
Mi girai e vidi che stava indicando un foglietto piegato. Il foglietto che mi aveva dato Harry. Singhiozzai poi mi avvicinai al letto e lo afferrai, "Oh..."
Zayn e Chris ci accompagnarono alla macchina di Liam, dove ci dissero di chiamarli se avessimo avuto bisogno di qualcosa, poi io e Liam salimmo in macchina. Ce ne andammo poco dopo e il viaggio fu silenzioso, entrambi stavamo ancora piangendo.
"Se ne è andato da solo un'ora e già mi manca", sussurrò Liam.
"Sono così stupido", gracchiai, "Avrei dovuto immaginarmi che Ella avrebbe fatto qualcosa del genere. Quando si tratta di lui, di proteggerlo, mi fido solo di te e pochi altri, e ora non è più con me"
"Non è stata colpa tua", sussurrò, "Sono stato io che gli ho permesso di lasciare la stanza. Sono io lo stupido. Credevo che sarebbero andati solo a vedere i bambini"
"Andiamo a casa", mi girai per nascondere la faccia tra le mie mani, tenendo stretto il foglietto di Harry, "Mi porteresti a casa?"
"Si", sussurrò, "Legati però"
E rimanemmo in silenzio per tutto il tragitto e quando Liam parcheggiò, esaminai il paesaggio. Nessun Cucciolo ricciolo mi avrebbe afferrato la mano e mi avrebbe accompagnato dentro casa. Singhiozzai e portai il foglietto contro la mia guancia.
"Lo so", sussurrai, "Teniamoci in contatto se abbiamo bisogno l'uno dell'altro, ok? M-ma...dovremmo starcene da soli"
"Già", concordai.
Uscii dalla macchina e Liam mi aiutò ad aprire la porta, "O forse dovrei rimanere con te...hai bisogno di due mani per fare un sacco di cose, e ne hai una sola funzionante"
"Vorrei averne tre", singhiozzai, "Se Harry fosse stato qui avrei avuto altre due mani"
"Pensa positivo", disse Liam, non credendoci veramente.
"Ci sentiamo più tardi", sussurrai. Liam se ne andò ed io entrai nel mio appartamento, chiudendo la porta alle mie spalle. Vidi una piccola palla di pelo nero correre verso i miei piedi, miagolando forte e sfregandosi poi sulle mie gambe. Mi ero completamente dimenticato di Lucy e la poverina probabilmente aveva fame. Ma nel momento in cui la presi in braccio e la portai in cucina per sfamarla, notai che Harry le aveva lasciato del cibo in abbondanza, visto che non l'aveva portata da Liam. Non smetteva mai di sorprendermi, "Quindi hai già mangiato?"
Lucy cominciò a fare le fusa così la portai in salotto con me, sedendomi sul divano. Sembrava più grande del solito, perché ero da solo. Mi ci sdraiai, lasciai che Lucy si accoccolasse sul mio petto e cominciai a coccolarla col braccio buono. Saltò giù qualche secondo solo, lasciandomi solo sul divano. Mi tirai su con la schiena e la guardai lasciare il salotto per andare in cucina, poi verso la porta d'ingresso. Cominciò a miagolare debolmente, quasi come la prima notte che l'avevamo portata a casa, quando Harry l'aveva lasciata sola per andare a farsi una doccia. Il mio cuore si spezzò pensando che stesse cercando anche lei Harry. Mi alzai dal divano e andai verso di lei, prendendola in braccio e facendola smettere di piangere, "Va...va tutto bene Lucy"
Mi sdraiai di nuovo sul divano con lei, accarezzandola dietro le orecchie per farla avvicinare ancora di più. Lucy mi fece pensare a quanto mi mancava il mio Cucciolo, il mio ricciolino che faceva gli stessi versetti di Lucy se gli grattavi la nuca. Cominciai a piangere di nuovo. Lucy miagolò ancora e io mi disperai del tutto, "Non è qui, Lucy. Il nostro Harry non è qui per accoccolarsi con noi sul divano. Sei un bravo gatto, ma non sei il mio Cucciolino. Tu sei il gatto del mio Cucciolo. Ho bisogno del mio Cucciolo"
Lucy sfregò la testa contro il mio mento e io la tenni stretta vicino al mio collo.
"Ho bisogno che mi canticchi delle canzoni, ho bisogno che mi chieda le sue solite cose inappropriate con la sua innocenza che lo distingue, e ho bisogno che mi tenga stretto a sé. Sembra che io sia l'unico a proteggerlo, ma non è vero, è lui che mi protegge, e senza di lui non so se sopravvivrò", singhiozzai.
Lucy mi permise di coccolarla, era l'unica fonte di compagnia che mi era rimasta, e piansi fino a che non mi addormentai.
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