20 - L-Louis promised! Sea bells are always safe!
IMPORTANTISSSSSSIMOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!! LEGGETE!
ECCOMI QUA CARE MIE! ALLORA, PICCOLA PRECISAZIONE, VISTO CHE TANTE DI VOI ME L'HAN CHIESTO O NON LO SANNO ANCORA...
LO SCORSO CAPITOLO L'HO POSTATO COSI' TANTO IN RITARDO NON PERCHE' NON AVESSI VOGLIA O TEMPO O CHISSA' COSA PER LA TESTA, MA SEMPLICEMENTE PERCHE' QUALCHE TEMPO FA QUALCUNO MI HA SEGNALATO, CENSURATO UNA STORIA E QUINDI CHIUSO L'ACCOUNT...HO PERSO TUTTE LE STORIE (CHE GRAZIE AL CIELO AVEVO SALVATO) FOLLOWERS, VOTI, VISUALIZZAZIONI E COMMENTI...PER CUI HO DOVUTO RIAPRIRE L'ACCOUNT E RIPOSTARE TUTTE LE STORIE PIAN PIANO...
VI CHIEDO UN FAVORE, SE AVETE VOGLIA...VI ANDASSE DI RIVOTARLE MI FARESTE UN FAVORE GRANDISSIMO, COSì CHE CON IL VOSTRO AIUTO POSSA RITORNARE AD AVERE UN ACCOUNT COME QUELLO DI PRIMA! LO FARETE MERAVIGLIE DEL MIO CUORE? PER ORA HO POSTATO UNIQUELY PERFECT, UNIQUELY FLAWLESS, THE HOUSE OF LOVE, SUIT AND TIE E STO RICOMINCIANDO LENTAMENTE CON I THOUGHT I LOST YOU E NOSY NEIGHBORS!
ORA GODETEVI IL CAPITOLO E VI RINGRAZIO GIA' SE LO FARETE! LOVE YA, LAPPI<3
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NIALL'S POV
Era palese che il ragazzo dai capelli ricci non volesse restare a casa mia e di Liam, ma una volta che Louis se ne andò, lasciò che lo tirassi con me in cucina. Ci sedemmo al tavolo, mentre Liam preparava la colazione, e gli feci scrivere su un pezzo di carta tutto ciò che gli veniva in mente. Il ragazzo si sedette a gambe incrociate, facendo sbattere freneticamente la penna contro il mento pensando.
"Ehm...", guardò il mio bel ragazzone attraente che stava cucinando i pancake, "Liam? Come si scrive fagiolino?"
Ridacchiai, cercando di sbirciare il foglio mentre Liam gli diceva lentamente le lettere che formavano la parola che voleva scrivere. Senza dubbio, sapevo che ciò che stava scrivendo Harry fosse per Louis. Tutte le volte che faceva lezione con Liam scriveva sempre qualcosa riguardante Louis. Non potevo biasimarlo, in ogni caso. Ad esempio, solo la voce di Liam mi faceva aumentare il battito del cuore e scodinzolare come un matto.
La mano di Harry continuava a scrivere cose a caso sul foglio, fino a che non lo piegò e lo infilò nella tasca dei pantaloni della tuta che indossava. Accigliato, cercai di raggiungere la sua tasca senza farmi vedere.
Harry si allontanò, "No..."
"Dai, fammi vedere cos'hai scritto!", protestai.
"E' un segreto!", disse Harry fermamente, dando uno strattone alla mia mano, "Niall potrà vedere il foglio dopo che l'avrà visto Louis!"
"Aha!", lo indicai, "Sapevo che stavi scrivendo qualcosa su Louis! Perché Louis è tutto ciò di cui scrivi sempre...e parli sempre...e pensi sempre, probabilmente. A cosa stai pensando adesso?"
"A quanto noioso pu-può diventare Niall, certe vo-volte!", ammiccò Harry. Io mi appoggiai alla sedia con la schiena, sorpreso per l'insolenza del ragazzo, "Harry sta scherzando"
Liam rise, portandoci i piatti della colazione. Protesi le labbra in avanti per ricevere un bacio da Liam, prima di iniziare a infilarmi pezzi di pancake in bocca. Harry mangiava composto, così decisi di tirargli un calcetto innocente sulla gamba.
"Perché non mangi?", chiesi con la bocca piena di cibo.
Harry scrollò le spalle, "Harry sta mangiando..."
Liam ci raggiunse a tavola, "Nessuno di noi mangia come mangi tu, Niall!"
"Cosa vorresti dire?", misi il broncio, Harry ridacchiò.
"Sto solo dicendo che non tutti si infilano cibo in bocca il più veloce possibile come fai tu", Liam sghignazzò, avvicinandosi per darmi un bacio.
Mi spostai, incrociando le braccia, "Non dici mai così quando faccio la stessa cosa col tuo ca-..."
"Catalogo! Catalogo di...la copia di quel catalogo che non mi piace molto?", cercò di cambiar discorso Liam.
Harry sembrò confuso, "Niall mangia...cataloghi?"
"Sempre", guardai Liam, "Amo i cataloghi di Liam. Sono molto...lunghi"
"Oook!", disse Liam alzandosi dal tavolo, "Vado a prendere del latte, scommetto che Harry ne vuole un bicchiere"
"Si, grazie!", sussultò Harry.
Mi infilai ancora un pezzo di pancake in bocca, prima di alzarmi e seguire Liam. Presi il bicchiere di latte che stava versando per Harry passandogli di fianco, avvolgendogli la vita con il braccio e di proposito toccandogli il pene, "Oh, scusa!"
"Niall", Liam sbuffò.
"E' principe Nialler per te!", sorrisi, baciandogli la guancia prima di portare ad Harry il suo latte.
Liam sospirò, portando invece i nostri due bicchieri. Dopo colazione cercai di farmi dire da Harry ciò che aveva scritto nel foglietto, ma lui semplicemente si sedette con le ginocchia tirate verso il petto, le braccia sopra di esse e la faccia nascosta felicemente dietro le sue maniche.
"Lascialo stare, amore", rise Liam mentre lavava i piatti.
"Ma non capisco come mai tutta questa felicità!", mi lamentai, sentendo le orecchie solleticare per l'irritazione, "Guardalo! Guarda com'è compiaciuto!"
In quel momento, il telefono di Liam, che era appoggiato sul tavolo, cominciò a squillare. Lo presi, schiacciando il tasto per rispondere e quello della vivavoce, "Pronto?"
"Niall? Liam? Chiunque di voi due sia, ascoltatemi!", la voce di Zayn gracchiò attraverso il telefono. Harry si sollevò dritto sulla sedia, e Liam lasciò il piatto nel lavello.
"Harry può parlare con Louis?", chiese speranzosamente.
"C'è stato un incidente!", sembrò come se Zayn fosse nel panico, non prestava molta attenzione alle risposte che davamo noi, "Ci siamo scontrati-..."
"Aspetta, aspetta!", Liam urlò nel telefono in modo che riuscisse ad attirare l'attenzione di Zayn, "Noi chi?"
"La mia macchina si è rotta", sproloquiò Zayn, "Così è passato a prendermi Louis...stavamo andando a lavoro, ma ad un certo punto un camion ci ha fatto finire fuori strada! Ci siamo scontrati e-..."
"Louis di Harry?", urlò Harry, alzandosi dalla sedia, "Scontrati? Lu-lui sta bene?"
"State tutti bene?", chiese ansiosamente Liam.
"Ascoltate!", sbuffò Zayn, "Non sono andato in ambulanza assieme a Louis, io-..."
"E' in ambulanza?", guardai Harry, il quale a sua volta stava fissando il telefono completamente spaventato.
Il ragazzo sembrava stesse tremando, "Louis di Harry? Che cos'è un amb-...ambul-..."
"E' grave?", Liam abbassò il tono, togliendo il vivavoce.
"N.no!", urlò Harry, "Louis di Harry sta bene?"
"Il camion ci ha colpito sul fianco, si sono spaccati tutti i vetri, Louis ha sbattuto la testa e-...ed è svenuto, poi l'ambulanza l'ha portato via, c'era tantissimo sangue, non so nemmeno se è ancora vivo...", Zayn stava andando chiaramente nel panico.
"NO!", piagnucolò Harry, "Louis di Harry?! Non può essere ucciso! L-Louis di Harry, do-dov'è?"
Mi avvicinai per consolare il ragazzo nonostante mi sentissi anch'io totalmente nel panico, ma lui si allontanò, accovacciandosi sulla sua sedia e singhiozzando con il viso tra le mani. Liam prese il telefono e tolse il vivavoce, "Ma tu stai bene? Come ci siete arrivati in ospedale?"
"Harry?", lo chiamai, "Andremo...andremo dal tuo Louis, è tutto ok..."
Le orecchie di Harry erano completamente nascoste nei suoi ricci, e sentii che anche le mie stessero facendo lo stesso movimento. La mia coda cadde e le lacrime cominciarono a uscire a fiumi dai miei occhi. Harry si sollevò, cercando di scappare via dalla cucina, "H-Harry ha bisogno del suo Louis, H-Harry sta and-andando dal suo Louis!"
Afferrai il ragazzo con entrambe le braccia, che urlò in protesta cercando di scappare via. Liam stava facendo tutte le domande possibili e immaginabili a Zayn, ma quando chiuse la chiamata mi guardò, "Uh...andiamo all'ospedale!"
"Louis?", strinsi la presa su Harry, approfittando del fatto che si fosse calmato leggermente per sentire la risposta di Liam.
"Louis di Harry?", squittì il ragazzo.
"Andiamo a vedere...", Liam si morse il labbro, sembrando preoccupato.
Ovviamente Harry prese la preoccupazione di Liam per qualcosa di grave e orribile, così si lasciò cadere a terra iniziando a piangere ancora più forte, "Lu-lui a-aveva la sua ci-cittura! Lo ha pro-promesso! Ha de-detto che non è se-sempre gra-grave se hai la cittura!"
"Harry!", Liam mi aiutò a far rialzare il ragazzo, "Harry, ora mi ascolti bene. Non possiamo andare nel panico ora, ok? Non fino a che non sappiamo se Louis sta bene o no!"
"H-Harry non può perdere il suo Louis", disse con voce debole, "Non può..."
"Andiamo da Zayn in ospedale", Liam mi aiutò a tenere in piedi Harry, mentre lo trascinavamo in salotto per metterci cappotto e cappellini. Uscimmo poi da casa, "Un poliziotto gli ha dato un passaggio. All'ospedale, Harry, non puoi...devi calmarti, ok? Altrimenti non ci faranno vedere Louis"
Harry si rifiutò di entrare in macchina in un primo momento, insistendo per andare a piedi, ma quando gli dicemmo che avremmo fatto più in fretta a raggiungere Louis, si fiondò sui sedili posteriori, seguito da me. Ci mettemmo tutti la cintura di sicurezza, Harry tremando e singhiozzando come se tuttavia non volesse farlo. Potei sentire le mie stesse lacrime minacciarmi di uscire ancora dagli occhi, lo sguardo di Harry ne fu la causa. Borbottai qualcosa, lasciando che il viso mi cadesse tra le mani. Poi una lacrima mi scese lungo la guancia.
Harry sussultò, tirandomi via le mani dalla faccia, "C-cosa?"
"Niente, solo che...", cercai di consolarlo. Credeva che nel mio sguardo ci fosse il segno di qualcosa che sapevo e di cui lui non era a conoscenza.
"S-se Harry-...", il ragazzo singhiozzò, sembrando quasi come se stesse per cominciare a piangere di nuovo, "Perde il suo L-Louis..."
"Non adesso, Harry, non sappiamo ancora niente", Liam ricordò al ragazzo, guardandolo dallo specchietto retrovisore.
Harry nascose il viso nel maglione che profumava sicuramente di Louis, tremando, piagnucolando e tirando su con il naso. Una volta raggiunto l'ospedale, Liam dovette praticamente barricare Harry in macchina chiudendo la portiera dalla sua parte, mentre cercava di bendare la mia coda. Nel frattempo, Harry mi spingeva le gambe e mi dava delle pacche per farmi uscire. Lo facemmo finalmente uscire e io presi la sua mano nella mia ed evitai che iniziasse a correre dentro la struttura.
Il povero ragazzo stava diventando pazzo. Le lacrime gli scendevano dalle guance, tremava così forte che inciampava in ogni passo che faceva. Zayn si alzò per venirci incontro, seguito da un Chris completamente ansioso.
"Eccovi finalmente!", sussultò Zayn.
"Piano, Zayn", disse Chris, avvolgendo la vita del moro con il braccio, "So che hai detto che non hai bisogno di cure mediche, ma quella ferita sulla fronte mi preoccupa..."
"Sto bene...", Zayn rassicurò il rosso, "Nessuna notizia di Louis, però...non ancora"
Harry gemette disperato, e tutti lo guardammo. Chris chiese preoccupato, "Sta bene?"
Liam diede un colpetto sulla schiena di Harry, "Ha solo bisogno del suo Louis, nient'altro"
"Louis di H-Harry", disse singhiozzando Harry.
"Zayn ha detto che avevano le cinture", cercò di consolarlo Chris, "Le cinture sono sempre un mezzo di salvataggio. Il mio Adam...quella è stata un'eccezione. La sua cintura ha fatto il suo lavoro, ma gli ha rotto le coste, è per questo che l'ho perso-"
"Perso?!", gracchiò Harry, "Anche con la ci-cittura? Ma Louis ha de-detto...me lo ha pro-promesso! No! Louis di Harry non è perso!"
Il ragazzo si allontanò da Liam e me, correndo verso le porte più vicine che trovò. Un'infermiera, però, lo fermò. Gli corremmo incontro. Liam e io prendemmo un braccio a testa, cercando di tirare indietro verso di noi il ragazzo, "Mi scusi tanto!", sussultò Liam.
"Sta bene?", chiese l'infermiera preoccupata.
"Louis di Ha-Harry?", chiese il ragazzo, "Dov'è?"
"Harry chi, caro?", la donna scosse il capo confusa.
"E' solo preoccupato per il nostro amico", spiegò Liam, cercando di tenere fermo Harry.
"Qual è il suo nome? Forse posso accompagnarti da lui, caro", l'infermiera disse gentilmente a Harry.
"Louis Tomlinson?", dissi immediatamente.
L'infermiera annuì, "Stavo giusto andando da lui. Non è...non è ancora possibile fargli visita, ma forse posso fare un'eccezione con te. Devi rilassarti però, ok?"
Harry fece un grosso respiro, mordendosi una nocca ed annuendo. Liam e io ci guardammo sorpresi, allontanandoci poi da Zayn e Chris per andare da Louis. Harry però continuava a singhiozzare.
LOUIS' POV
"Ma Zayn Malik sta bene?", chiesi per almeno la settima volta.
"Mi hanno detto che il ragazzo che era con lei ha rifiutato le cure mediche, quindi suppongo stia bene", sbuffò l'infermiera, "Ora si rilassi, o la sua pressione-..."
"Posso avere un telefono per chiamare i miei amici?", cercai di prendere il telefono sul comodino, facendo una smorfia di dolore per aver girato il braccio troppo bruscamente.
"Signor Tomlinson! Basta muoversi!", sibilò l'infermiera.
"Qual è il tuo nome, scusa?", socchiusi gli occhi.
"Mi chiami pure Doris", bofonchiò.
"Non mi piaci, Doris", misi il broncio, "Non sei una donna simpatica"
"Sto cercando di aiutarla, basta lamentarsi", sbuffò di nuovo.
Mi ripigliai del tutto quando Doris mi mise una flebo nel braccio e realizzai di avere la testa fasciata e che il mio braccio fosse bloccato. Apparentemente avevo bisogno di essere operato, dovevano mettermi qualcosa come un ferro o altro che non avevo afferrato. Tutto ciò che mi interessava era capire se i miei amici sapessero dove mi trovavo, e se Zayn stesse bene. Doris continuò a girarmi intorno, avvolgendo dei fili all'apparenza stupidi e inutili attorno al mio braccio e cercando di infilarmi gli occhialini dell'ossigeno nel naso.
"Ma che schifo, sono almeno dei presidi a norma sanitaria?", chiesi, coprendomi la faccia con l'unica mano decente che mi era rimasta, "Quando smetterà di farmi male il braccio?"
"Dopo che l'avrò preparata per l'operazione!", ringhiò Doris.
In quel momento sentii un lamento fuori la porta. Doris e io guardammo verso di essa per vedere Harry, Liam, Niall e l'infermiera gentile che era con me in stanza prima di Doris, per darmi da bere e per mettere qualcosa di strano nella flebo per far cessare il dolore.
"Cucciolo!", gli sorrisi e la sua faccia fece una smorfia triste.
Smisi di sorridere ed allungai il braccio verso di lui, "Oh, che succede? Sto bene..."
Harry si avvicinò, Liam e Niall subito dietro di lui. Doris, tuttavia, scosse il capo, "Non potete stare qui, mi dispiace"
Harry andò nel panico, "N-no! Louis di H-Harry, per fa-favore, H-Harry ha bisogno di ve-vedere il suo Louis!"
"Fatemelo vedere!", protestai, "Sto bene, per adesso, fatemelo vedere così che possa vedere che sto bene"
Doris lanciò un'occhiataccia all'infermiera gentile, ma permise ai miei amici di entrare nella stanza. Harry corse verso il mio letto e si inginocchiò di fianco a me, nascondendo la faccia nel letto d'ospedale e tirando un sospiro di sollievo, "No-non è perso!"
"Vieni qui, Cucciolo", cantilenai, "Lascia che ti abbracci"
Harry si rialzò, ma Doris sputò, "Non può stare nel letto col paziente. E' chiaramente ferito"
Harry si allontanò da me piagnucolando e io lo tenni per fermarlo, "Doris, non mi farà del male! Vieni qua su, piccolo!"
Harry si arrampicò attentamente, appoggiando la faccia sulle mie coste ed iniziando a piangere. Il ragazzo stava tremando e le sue dita si attaccarono alla stoffa del camice ospedaliero che indossavo. Con il braccio buono lo tirai contro di me più forte che potessi, girandomi per baciarlo sulla testa.
"Stai bene, vero, Louis?", chiese Niall speranzosamente, parlando per la prima volta da quando si era fatto vedere.
"Da dio", gli sorrisi.
"E' sotto antidolorifici", bofonchiò Doris, "Dategli tempo"
Liam indicò il braccio, "Rotto?"
"Rotto?", Harry trasalì spaventato, sporgendosi per esaminarmi, ancora con gli occhi rossi per il pianto.
Mi avvicinai e gli diedi un bacio sul naso. Doris sussultò sorpresa, quando la guardai notai che fosse completamente allibita, "Se hai problemi, puoi gentilmente andartene"
In quel momento, tutti tranne Harry la guardarono e Doris alzò le mani, "Lei è tutto un problema, Tomlinson. Becky, è tutto tuo, te lo lascio"
Doris uscì dalla stanza e Becky scrollò le spalle, "Io credo che lei sia un ragazzo molto gentile e simpatico. Lui è il suo...ragazzo?"
"Rotto?", chiese Harry di nuovo, guardando il braccio.
"Si, amorino, ma me lo aggiusteranno", lo rassicurai, volendo accarezzargli i capelli ma risultando completamente impossibilitato.
Harry tirò su col naso, riappoggiando la testa contro il mio petto, "H-Harry era co-così spaventato...L-Louis aveva pro-promesso che non so-sono tutti bru-brutti gli in-incidenti!"
"E infatti non lo sono, Cucciolo", lo rassicurai, "Sto bene, o no? Sono qui con te"
"Louis di Harry", il ragazzo concordò, "No-non perso...non u-ucciso"
"E' quasi ora di portarla in sala operatoria, signor Tomlinson", disse Becky in segno di scusa, "Potrà rivedere questi cari ragazzi non appena sarà di ritorno e si sarà svegliato"
Mi accigliai, guardando il ragazzo tra le mie braccia...o meglio sul mio braccio, chiedendomi come avrei potuto spiegargli la faccenda senza farlo spaventare, "Amore...dobbiamo separarci per qualche oretta, ma potrai rivedermi subito dopo"
"No!", sussultò Harry, "Harry non se ne va!"
"Devono sistemarmi il braccio, piccolo", gli dissi, "Mi metteranno il gesso...lo decorerai per me?"
Il ragazzo si tirò su seduto e infilò la mano nella tasca, "H-Harry ha qualcosa...per t-te!"
Aspettai pazientemente che il ragazzo tirò fuori un foglio. Niall ridacchiò, poi Harry si avvicinò di nuovo a me tenendo il foglio aperto in modo che potessi leggere. La sua scrittura confusionaria era abbastanza leggibile, ma volevo che fosse lui a farlo per me, "Puoi dirmi tu cosa dice?"
Harry annuì, iniziando a leggere, "H-Harry ama Louis pi-più della pizza. E L-Louis ama H-Harry...più delle ca-caramelle gommose. H-Harry ama ba-baciare il suo Louis. H-Harry ama se-sedersi sul divano con Louis e Lucy"
Il ragazzo finì e vergognosamente mi diede il foglio. Lo baciai sulla guancia, "Lo amo! Il mio Cucciolo intelligente!"
"No-non è molto", il ragazzo si guardò le mani, "H-Harry non riesce a scrivere tante cose. Quindi non le ha po-potute scrivere da so-solo"
"Imparerai", gli promisi.
"I-io...imparerò", Harry mi sorrise appena.
Lo baciai sulle labbra, guardando Becky che stava a sua volta guardando Harry, confusa, "Va bene, amorino, puoi stare con Liam e Niall adesso? Ci vediamo presto"
Harry tremò nascondendo il viso sul mio petto, "Louis lo promette? T-tu stai bene?"
"Sto bene", annuii, "Devono solo aggiustarmi il braccio"
Harry si alzò, poi si avvicinò e appoggiò ancora una volta le labbra sulle mie per qualche istante, prima di rialzarsi ed indicare il foglio di carta, "Tienilo...come po-porta fortuna? H-Harry ti a-ama"
Il mio cuore si riempì d'orgoglio per il mio ragazzo, "Il mio Cucciolo...lo terrò come porta fortuna. Grazie, piccolo. Ti amo anch'io"
Harry sembrò esitante ma si riavvicinò a Liam e Niall. Altre infermiere arrivarono e mi fecero accomodare sulla carrozzina che mi avrebbe accompagnato fino alla sala operatoria, e io salutai Harry ancora una volta. Mi salutò a sua volta, asciugandosi le ultime lacrime che ancora non avevano finito di uscirgli dalle cornee. Gli avevo promesso che mi avrebbe rivisto a breve, e ovviamente lui si stava attaccando a quella promessa. Ed era proprio di cui avevo bisogno in quel momento, perché se avesse saputo per certo che mi avrebbe rivisto dopo qualche ora, io mi sarei sentito meno in colpa di lasciarlo da solo. Il mio Cucciolo sapeva che sarei tornato tra le sue braccia. Ed era davvero ciò che sia io, sia lui avevamo bisogno in quel momento.
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