2 - You can't reclaim my Kitten!
LOUIS' POV
La donna che aveva detto di essere la madre di Harry era l'ultima cosa che mi sarei aspettato di trovare. Tirai indietro la testa sorpreso e corrucciai le sopracciglia. Harry si avvicinò a me, insicuro su come reagire a quella situazione.
"Ti ho cercato per tantissimo tempo, Harry", gli disse la donna, "Il mio nome è Ella ma...tu puoi chiamarmi mamma, se ti va"
Scossi il capo, "Come facciamo a credere che lei sia davvero sua madre?"
"Prendendomi in parola, sono sua madre", mi lanciò un'occhiataccia, "Come vorresti che ve lo provassi?"
"Quand'è il suo compleanno?", chiesi, tirando verso di me il ragazzo per proteggerlo.
"Il primo febbraio", disse incrociando le braccia al petto impazientemente, "Mi pare che lo scienziato Lucca Shell lo abbia chiamato Harry Edward, e mi pare abbia il mio stesso cognome, Styles"
"Tu sei...la mamma di Harry?", squittì Harry vicino a me, mentre io gli accarezzavo la schiena con la mano.
"Sono tua mamma, Harry", rispose la donna, "So che non mi conosci così bene, ma vuoi venire a vivere con me?"
"No!", sibilai, "Non può di certo farsi vedere dopo aver perso diciannove anni della sua vita e decidere di reclamarlo come suo figlio!"
"Non penso tu abbia il diritto di mettere becco in questa faccenda, giovanotto", mi aggredì Ella, rivolgendo poi l'attenzione ad Harry, "Cosa dici tu, Harry caro?"
Harry sbarrò gli occhi e si accigliò. Prese la mia mano, guardando timidamente verso il suolo e chiese, "P-può venire Louis?"
"Bè, no Harry, saremo solo io e te", disse Ella scuotendo il capo.
Il viso di Harry cambiò mostrando che aveva già preso una decisione e offrì un sorriso di scuse ad Ella, "Allora Harry starà con Louis"
Ella protestò, "Ma Harry! Ci siamo finalmente ritrovati, possiamo avvicinarci come avremmo dovuto fin dall'inizio! Credimi, non volevo abbandonarti e lasciarti a quell'uomo...ma era la cosa migliore da fare per entrambi! Non ero pronta per avere un bambino"
Rilasciai la mano di Harry per circondare la sua vita con un braccio, mentre lanciavo un'occhiataccia alla donna, dandole del tu, perché mi stava snervando, "Anche se non eri pronta per avere un bambino, dovevi assicurarti che fosse in buone mani e non con qualche pazzo, nonostante debba ammettere che non sia così male ora!"
"Stai dicendo che avresti preferito che non fosse andato con Lucca Shell in modo che adesso sarebbe normale?", mi accusò Ella, "Se davvero sei suo amico come dici, non penso ti interessi il fatto che abbia le orecchie da gatto..."
"No, non è ciò che sto dicendo!", sussultai, "Amo Harry per quello che è. Per tua informazione, io ed Harry siamo molto più che amici. È il mio piccolino, ora. Il mio ragazzo"
"Si, certo", sbuffò roteando gli occhi, "Sono proprio sicura che lo ami per quello che è"
"Louis a-ama tanto H-Harry", rispose per me prima che potessi iniziare ad insultare la donna.
Rimasi immobile tenendo Harry vicino a me e praticamente guardandola arrabbiato. Ella sospirò, ma annuì, "Ok, Harry. Non devi venire con me oggi. Ma ti convincerò prima o poi. Finirai per venire a vivere con me. Te lo prometto"
"Addio", sibilai, accompagnando Harry davanti alla porta di casa.
Harry camminò vicino a me mentre mi accarezzava la schiena per consolarmi. Quando raggiungemmo la porta, riuscii a malapena ad infilare le chiavi nella toppa perché le mani mi tremavano per la rabbia. Potei percepire il ragazzo che mi stava esaminando preoccupato, e finalmente riuscii ad aprire la porta. Il ragazzo aspettò che fossi io ad entrare per primo, poi mi seguì subito dopo. Si tolse il cappello, le scarpe e appese la giacchetta mentre io chiudevo la porta.
"Louis?", chiese Harry, mentre io gli davo le spalle. Sentii afferrarmi la mano, "Que-quella era da-davvero la mamma di Harry?"
"Bè", cominciai sentendo ancora la rabbia scoppiarmi in corpo. Lo accompagnai verso il divano e lo feci sedere di fianco a me, "Penso che...diciamo che ti assomiglia"
"Liam and Niall...e Zayn...lo-loro hanno detto che L-...che tu ti comporti come la ma-mamma di Harry", disse lentamente, mentre gli permettevo di farsi strada sulle mie gambe.
"Sono idioti", sfregai il naso contro il suo, "Mi comporto come il tuo ragazzo. Mi prendo cura di te perché ti amo"
"Anche Harry ama il suo Louis...Ella si è co-comportata come la mamma di Harry?", chiese curiosamente.
Scossi il capo instantaneamente, "Ella non può permettersi di reclamarti perché non c'è mai stata nella tua vita, Cucciolo"
"Ma H-Harry non ha ma-mai pensato a qu-quello", sbuffò mettendo il broncio e incrociando le braccia, "E allora perché vo-voleva che H-Harry andasse con lei? Ad H-Harry piace qua...con...con te! Louis di Harry..."
"Non lo so, ma non mi piace", mi accigliai, "E anche a me piace che tu sia qua con me. Il mio Cucciolo"
Harry sfoggiò uno sguardo pensieroso per qualche istante, poi sorrise facendo apparire le fossette e disse provocandomi, "Harry crede che rimarrà, allora..."
Ridacchiai tristemente, "Bene. Se non rimanessi, non potrei più farti questo", dissi, dandogli un buffetto sulla pancia, facendolo sghignazzare, "O questo", lo strinsi per fargli qualche coccola, "O questo", gli baciai le labbra.
Harry ricambiò il bacio gioiosamente, aggrappandosi alla mia maglietta, poi si tirò indietro e contrasse il naso, "Harry ama Louis...ma odori di cane"
"Vorresti unirti con me in doccia?", chiesi, dandogli un pizzicotto dolce sul naso. Sinceramente, se mi fossi fatto la doccia da solo, avrei di sicuro iniziato a pensare a tutta la storia di Ella e mi sarei preoccupato più del dovuto.
Harry sorrise, "Ok!"
Così io ed Harry ci facemmo la doccia come facevamo abitualmente. La mia schiena era rivolta verso il getto in modo che Harry non si bagnasse il viso. Tuttavia, la doccia fu uno spettacolo senza restrizioni d'età, perché a parte lavarci, non andammo oltre. Ognuno si tenne le proprie mani e le proprie parti intime per sé. Una volta finita la doccia, mi misi un paio di boxer e i pantaloni del pigiama, mentre Harry se ne andò in giro solo con la salvietta.
"Ad Harry piace stare nudo", annunciò mentre entrava in cucina seguendomi.
Mi girai e gli presi il viso tra le mani, baciandolo sulla bocca, "A me piaci tu..."
Harry mi baciò a sua volta, sorridendo contro la mia bocca, prima di rispondere, "Harry ama Louis"
Gli diedi un altro bacio sulle labbra prima di afferrargli delicatamente il mento e chiedergli, "Ora dimmi, Cucciolino, cosa mangiamo per cena?"
"Cereali", rispose Harry immediatamente, "Po-poi possiamo co-coccolarci"
"Mi piace la tua idea", concordai, "Ho il Cucciolo più intelligente che ci sia"
Harry rise, facendo cadere la salvietta a terra e zampettando verso il frigo per prendere il latte. Ridacchiai affettuosamente, raccogliendo l'asciugamano e rimettendolo attorno alla vita di Harry, abbracciandolo poi da dietro e appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Era un obiettivo facilmente raggiungibile, perché Harry era più alto di me, ma tutto ciò non mi faceva smettere di credere che fosse lui il mio Cucciolino, e non il contrario.
"Harry non vuole la salvietta", si lamentò.
"Fa ancora un po' freddo, amore", gli baciai il collo, "Hai bisogno di un po' di calore"
"Harry userà te", mi informò. Lo lasciai andare in modo che potessi estrarre il latte dal frigorifero al suo posto e appoggiarlo sul bancone.
"Scegli i cereali, Cucciolo", gli dissi, prendendo tazze e cucchiai.
Harry fece cadere di nuovo l'asciugamano e saltellò dietro di me per raggiungere la credenza dove c'erano i cereali, come se pensasse che non avessi notato la sua nudità ancora una volta. Sorrisi quando vidi Harry che, con nonchalance, scelse la scatola di Lucky Charms e me la portò.
"Harry ha scelto", annunciò.
"Lucky Charms!", dissi approvando, "Scelta fantastica. Sono sicuro che i nostri stomaci saranno d'accordo"
Harry rise, lanciando le braccia attorno al mio corpo e sfregando il naso contro la mia spalla, "Invece di coccolarci...cioè, possiamo coccolarci ma...possiamo..."
"Oh si", annuii, rispondendo prima che finisse la frase, "L'avevo già pianificato dalla prima volta che ti sei tolto l'asciugamano, sfacciato di un Cucciolo che non sei altro"
Harry sorrise ampiamente, "Ok!"
Saltellava impazientemente di fianco a me, mentre preparavo le tazze di cereali, e una volta pronta, se li ingurgitò più veloce che poté. Tuttavia, io mi presi il mio tempo per mangiare, facendogli mettere il broncio. Non riuscivo a non prenderlo in giro, nonostante non vedessi l'ora di passare...di farlo, insomma, "Era buono, vero Cucciolo?"
"Si...", annuì Harry, "Ora possiamo andare a letto?"
"Forse", scrollai le spalle, "Mi sa che ne mangerò un'altra ciotola..."
"Louis!", si lamentò Harry, e io risi forte.
"Ti sto prendendo in giro, Cucciolino, mi dispiace", mi alzai e gli lasciai un bacio tra le orecchie prima di sparecchiare, "Lasciami mettere questi nel lavandino e poi andiamo a letto"
Harry si alzò dalla sedia e saltellò verso la camera da letto, probabilmente per tirar fuori anticipatamente la scatola nera che tenevamo al di sotto di esso...
Qualche mezz'ora più tardi, dopo che io ed Harry potevamo considerarci sudati e soddisfatti, stavo coccolando il ragazzo ancora sopra le coperte, "Dimmi se ti vien freddo, Cucciolino"
"Ok", mormorò Harry sonnecchiando, "Harry è bollente o-ora"
"Concordo", lo provocai.
Harry si tirò indietro e alzò un sopracciglio, "Cosa?"
"Sei bollente", lo informai, "Ti trovo davvero bello. E' quello che significa se qualcuno ti dice che sei bollente. E se lo fanno...dimmelo...e io li uccido. Il mio Cucciolo, di nessun'altro"
"Ok", Harry ridacchiò, baciandomi la clavicola, "Anche tu s-sei bollente"
Mormorai felicemente in risposta, coccolando Harry e baciandolo dolcemente. Ma il silenzio mi riportò a pensare ancora ad Ella. Se davvero era, e sembrava lo fosse, la madre di Harry, faceva schifo a giocare quel ruolo. Se avessi avuto anche solo un po' di controllo su tutta quella situazione, l'avrei obbligata a restare per tutta la vita, per accudire Harry, sebbene io avessi dovuto essere presente in ogni istante. Harry aveva già passato diciannove difficili anni della sua vita, non volevo che il resto della sua vita finisse ugualmente così. Non avrei mai permesso che Harry passasse il resto della sua vita come l'aveva passata prima che lo trovassi...o che...mi trovò, suppongo. Harry avrebbe sempre avuto ciò che desiderava da me, sempre che fosse stata la cosa giusta e sempre che avesse avuto a che fare con me. Questa Ella dei miei stivali non poteva giungere così come se nulla fosse e pretendere di far entrare Harry nella sua vita, solo perché Harry aveva un cuore troppo grande per mandarla a cagare.
Harry si era addormentato nel frattempo, raggomitolandosi contro di me, sonnecchiando contro il mio petto. Lo feci districare da me cautamente e lo coprii con le lenzuola, visto che la camera si stava raffreddando. Si riattaccò a me una volta coperti e io lo abbracciai stretto.
"Buonanotte, Cucciolino. Ti amo", mormorai leggermente e dolcemente tra i suoi capelli, e lui si strinse ancora di più biascicando assonato il mio nome.
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