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19 - Please, wear y-your sea bell...se-seat belt!

ECCO QUA! HO RICOMINCIATO A TRADURRE, LO SCORSO ERA L'ULTIMO CAPITOLO CHE AVEVO POSTATO QUANDO ANCORA AVEVO IL VECCHIO ACCOUNT! PER CUI LA STORIA VA AVANTI DA QUI! EEEEEH NULLA, ENJOY MERAVIGLIE, LOVE YOU, LAPPI<3

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LOUIS' POV

Fui svegliato dal rumore del mio cellulare, che stava vibrando sul comodino. Con gli occhi ancora chiusi, cercai di raggiungerlo con la mano, senza svegliare il ragazzo accoccolato contro il mio corpo. Schiacciai il tasto per rispondere e lo portai all'orecchio, "Pronto?"

"Ciao Lou", disse Zayn ancora mezzo addormentato, "Brutte notizie"

"Oh cavolo", sospirai, "Hanno bisogno di me in clinica, vero?"

"Sì, anche. Ma ce ne sono di più brutte", continuò, "Ci sono un sacco di cani che devono venire a fare le loro vaccinazioni. I classici cani che abbaiano a qualsiasi cosa, solo perché sono nervosi. Quindi, ehm...portare Harry non è proprio una buona idea"

Mi accigliai, "E allora non credo di riuscire a venire oggi..."

"Oh, dai Lou!", si lamentò Zayn, "Starà bene da Liam e Niall! Dovresti comprargli un telefono e insegnargli come si usa, in modo che possiate superare l'ansia da separazione!"

"Forse quando avrà imparato a leggere e a scrivere. Ha imparato già un sacco di cose, il mio Cucciolino è intelligente", mi girai verso di lui per ammirare la faccia del mio bellissimo ragazzo.

"Sei un cretino", rise Zayn, "La quantità di amore nella tua voce è parecchio soffocante"

"Si, certo", sputai, "Se vuoi davvero che venga ad aiutarti oggi, dovresti cominciare ad essere gentile. Non voglio lasciarlo solo, Zayn. Sarà dura per entrambi"

"Starà bene, Louis", sospirò Zayn, "Portati dietro la sua medicina e dalla a Liam, visto che terrà Harry con lui per tutto il giorno"

"E' comunque terrificante la cosa", misi il broncio.

"Louis", sbuffò Zayn, "Non penso che voglia mangiare gamberi di sua spontanea volontà, e dubito che Niall e Liam decidano di dargliene"

In quel momento, Lucy saltò sul letto dalla parte di Harry e si arrampicò sul suo corpo. Cercai di tirarla via, ma lei si spaventò e si attaccò con le unghie alla coperta che stava coprendo il corpo nudo di Harry, "Lucy, vieni qui!"

"L-Lucy?", mormorò Harry addormentato, tirandosela sul petto e coccolandola.

"Cattiva gattina", sospirai, e Zayn ridacchiò.

"Cos'ha fatto?", chiese il ragazzo dall'altro capo del telefono.

"E' saltata sopra Harry mentre dormiva", gli dissi, mentre accarezzavo i suoi ricci che gli cadevano sulla fronte.

Il ragazzo aprì gli occhi e mi sorrise, "Buongiorno..."

"Buongiorno, piccolo", gli dissi, abbassandomi per baciarlo sulle labbra, "Ok, Zayn, ti richiamo io. Ciao"

"Ciao Tomlinson", ridacchiò Zayn e io terminai la chiamata.

Harry si avvicinò, stiracchiandosi ed appoggiando la testa sul mio petto, tenendo Lucy tra di noi. La gattina sfregò la testa contro di me ed Harry ridacchiò, "Lucy è sciocca...cos'ha detto Zayn a Louis?"

"Ehm", lo tirai contro di me ancora di più, "Devo andare a lavorare oggi..."

"Ok, Harry verrà con te", rispose felicemente.

"Ehm, non è proprio così...devi rimanere con Liam", gli dissi, facendolo piagnucolare, "Ma solo per oggi, promesso! Potrai venire tutte le volte che vorrai"

"L-Louis aveva detto che a-avrebbe portato H-Harry con lui!", il ragazzo spostò Lucy in modo che potesse attaccarsi del tutto al mio corpo, "D-devi portare dietro il tu-tuo Cucciolo!"

"Amorino, non po-...", provai a spiegargli, ma Harry scoppiò a piangere.

"Harry non vuole che Louis vada a lavorare!", frignò, "Louis non può andare!"

"Oh, Cucciolo", cantilenai, coccolandolo, "Nemmeno io voglio lasciarti solo"

"Louis è di Harry", tirò su col naso, "Di nessun altro"

"Lo so", annuii, "Sono tuo..."

"Stai con Harry, allora?", chiese speranzosamente.

"Tornerò presto e ti verrò a prendere a casa di Liam...", provai di nuovo.

Harry piagnucolò di nuovo, nascondendo il viso nel mio petto. Ero sicuro che Zayn non avesse idea di cosa mi aveva chiesto. Voleva che lasciassi solo il povero ricciolino dopo che gli avevo promesso che sarebbe rimasto con me per un bel po' di tempo. Mi fece sentire una persona orribile il fatto di non aver mantenuto la mia promessa, ma l'unica cosa che potei fare fu quella di coccolarlo ancora un po' contro al mio corpo, spiegargli del fatto dei cani e del perché non poteva venire con me, poi lasciai che mi stesse attaccato per tutto il tempo che voleva.

Eppure, anche se odiai farlo, dovetti alzarmi dal letto, "Devo prepararmi, Cucciolo..."

Harry si sedette velocemente, "Louis non può andare! Ehm...Harry...la gola di Harry sta solleticando!"

"Davvero?", chiesi sospettoso sedendomi a mia volta.

Harry annuì, abbassandosi e tossendo pietosamente. Lo beccai guardarmi con la coda dell'occhio, così alzai un sopracciglio. Harry sapeva che i suoi tentativi non stavano funzionando, così smise di tossire e nascose la faccia tra le mani, "M-ma Louis..."

"Aww", dissi, abbracciandolo stretto contro al mio petto, "Cercherò di tornare dal mio Cucciolo il più presto possibile...e tu puoi portare Lucy con te, ovviamente! A meno che tu non voglia che rimanga qui, così Niall non le potrà dar fastidio..."

Harry si tirò indietro per guardarmi con i suo occhi lacrimanti e spalancati, "L-Louis ama...me?"

Sorrisi al ragazzo, avvicinandomi per dargli un bacio sul naso, "Louis ti ama"

Harry indicò i due succhiotti che mi aveva fatto, mormorando gelosamente, "Di Harry..."

"Tutto di Harry", concordai, baciandolo sulla tempia ed alzandomi dal letto per mettermi il camice. I camici della clinica erano di colore o verdognolo, o bordeaux, un paio di pantaloni, una maglietta a maniche lunghe e una a maniche corte sopra.

Harry uscì dalla stanza per dar da mangiare a Lucy, così io presi i suoi vestiti per lui. Scelsi un paio di pantaloni grigi della tuta, una maglietta viola e un maglione nero che indossai per qualche minuto in modo che odorasse in qualche modo di me. Il ragazzo amava indossare i vestiti che sapevano di me, per qualche strana ragione. Harry tornò col broncio in camera, mettendosi tristemente i vestiti che avevo scelto per lui. Mise la maglietta e tremò, "H-Harry non...non può avere un maglione?"

"Oh!", mi alzai, togliendomi il maglione e passandoglielo, "Ho scelto questo per te, Cucciolo!"

Harry mi guardò grato, se lo mise poi si lanciò tra le mie braccia, "Caldo"

Gli accarezzai i ricci e la nuca, volendo solo che si tirasse su di morale. Per farlo tornare a sorridere, cantai ad alta voce, "Sono innamorato di un Cucciolo coi capelli ricci!!"

Harry ridacchiò, "Louis è strano..."

"Grazie, tesoro", ridacchiai, abbracciandolo stretto e rilasciandolo, "Harry lascerà Louis a casa. Così Niall non vorrà tenerla. Harry si sente male a dover dire a Niall di no..."

"Il mio Cucciolo ha il cuore più grande di tutti", dichiarai, passando ad Harry le sue scarpe.

"Cuore grande?", chiese Harry confuso, mettendosi le scarpe.

Presi le mie chiavi ed annuii, aprendo la porta per far uscire il ragazzo, "Tu hai un cuore enorme. Ciò vuol dire che tu ami tutti i tuoi amici alla follia e che metti sempre prima loro di te stesso"

"Anche Louis è così", si accigliò Harry, "Louis ha un grande cuore"

Aprii la portiera della macchina per farlo salire, "Sì, ma il cuore del mio Cucciolo è il più grande di tutti"

Harry cercò di protestare, ma io gli allacciai la cintura per distrarlo, chiusi la portiera ed andai dalla mia parte. Harry mi guardava con un sopracciglio alzato, e io ridacchiai per la sua espressione. Harry si avvicinò e mi diede un colpetto sul petto, "Cittura...Cin-cintura..."

Agitai la mano, "Cittura, cintura. Stessa cosa. Non ascoltare Liam...o Niall...o chiunque ti dice che parli male"

Il ragazzo sorrise trionfante, io mi allacciai la cintura e accesi il motore. Il ragazzo prese la mia mano e la tenne stretta, "Metti se-sempre la tua cin-cintura"

"Certo, Cucciolo", lo rassicurai, "Te lo prometto"

Non appena arrivammo da Liam, fui contento di averli trovati svegli, visto che non li avevo avvisati del fatto che gli avrei portato Harry. Un Niall senza maglietta mi rubò Harry dalle mani e lo accompagnò in cucina, mentre Liam si alzò addormentato dal divano per venirmi incontro.

"Oh, che sorpresa!", sorrise Liam, "Sono fiero di te, Lou!"

"Per cosa?", protesi il labbro in avanti, "Per il fatto che mi sono convinto a lasciare il mio amorino a casa anche se gli avevo promesso che sarebbe potuto venire con me?"

"Il tuo amorino", ridacchiò Liam, "Quanti soprannomi hai già trovato per lui? Non si confonde?"

"Sono chiamati nomignoli Liam, dovreste saperlo bene voi ", roteai gli occhi scherzosamente.

Liam scosse il capo divertito, "Comunque, perché hai portato qua Harry? Non pensavo dovessi andare a lavorare"

"Bè, alla clinica c'è un sacco di lavoro da fare...abbiamo tantissime prenotazione per delle vaccinazioni ai cani. Harry non amerebbe starsene lì, altrimenti l'avrei portato con me", spiegai sospirando.

"O magari sono i cani che non amerebbero la presenza di Harry?", chiese Liam.

"Probabilmente entrambe le cose", scrollai le spalle, "Povero Cucciolo..."

"Starà bene qua con noi", promise Liam, "Questo è un posto senza nessun tipo di gambero"

I miei occhi si spalancarono terrificati, "La sua medicina! L'ho dimenticata nell'armadietto, devo andare a casa a prenderla-..."

"Louis vai a lavorare, vado io a prenderla", mi disse Liam.

"No, no", scossi il capo, "Non posso andare a lavoro sapendo che Harry non ha con sé la sua medicina, anche se dovessi arrivare tardi. Ho bisogno di...ho solo bisogno di stare tranquillo visto che lo lascio da solo, capisci?"

"Va bene", Liam alzò le mani, "Vai a prendere la medicina allora"

"Corro", dichiarai, "Torno subito"

Girai i tacchi e corsi fuori da casa di Liam. I nostri appartamenti non erano distanti l'uno dall'altro, e grazie al cielo ero ancora in forma anche se l'ultima volta che andai a correre seriamente era stata qualche anno prima. Una volta raggiunta casa mia, mi fiondai al suo interno e presi la medicina di Harry, mi assicurai che tutte le luci fossero spente, poi uscii di nuovo. Ma per mia sfortuna, andai addosso ad Ella, non appena mi girai dopo aver chiuso la porta.

"Louis", mi salutò freddamente.

"Ella", risposi, cercando di mantenere un'espressione neutrale.

"Harry è a casa?", chiese, "Avrei una proposta per lui"

"No, è da alcuni amici", incrociai le braccia, "Dimmi la tua proposta e gli farò ricevere il messaggio"

Ella socchiuse gli occhi, "Louis...non puoi evitare che Harry venga a vivere con me, lo sai?"

"Posso, dal momento che non vuole vivere con te per nessun motivo", sputai.

"Tu non capisci Louis", continuò, "Ho cercato di essere paziente. Sono la madre di Harry, e vorrei che mio figlio vivesse con me. Mi rifiuto di pensare che tutto questo non possa succedere prima o poi"

Il tono di Ella sembrava...minaccioso, e tutto ciò mi rese ancora più arrabbiato, "Bè, poco male, Harry vuole vivere con me. Mi sorprende il fatto che voglia anche solo vederti. Francamente, ti trovo noiosa, e anche Harry prima o poi lo penserà"

"Non avresti dovuto dirlo", sibilò.

"Arrivederci, Ella", girai i tacchi di nuovo, allontanandomi da quella donna furiosa.

Fortunatamente, non mi seguì fino a casa di Niall e Liam. Nel momento in cui entrai, il ragazzo dai capelli ricci si lanciò addosso a me, "L-Louis!"

"Te l'avevo detto che non se n'era andato senza salutarti", ridacchiò Liam, raggiungendomi per recuperare la scatola della medicina di Harry, "Dammi, la metto al sicuro"

Senza la scatola tra le mani, potrei abbracciare stretto Harry, baciandolo sulla guancia, "Pensavi che ti avrei lasciato qua senza dirti ciao? Sciocco di un Cucciolo? Perché avrei dovuto?"

Harry scrollò le spalle senza dire nulla e non si staccò nemmeno dal nostro abbraccio. Gli scombinai i ricci gentilmente, così si tirò indietro per squittire, "Louis deve andarsene presto?"

"Devo andare adesso", gli dissi in segno di scusa, poi cercai con lo sguardo Liam per avvisarlo che se si fosse presentata Ella, non avrebbe dovuto aprirle per nessun motivo, "Ma tornerò presto"

Harry sospirò, afferrando il mio viso tra le sue mani in modo che potesse baciarmi, "Stai attento coi cani oggi..."

Annuii ridacchiando, mentre Harry mi tenne il viso in modo che i nostri nasi potessero sfregarsi, "Starò attento amore. Tu stai lontano dai gamberi, ok?"

"Certo!", annuì Harry.

Gli rubai un ultimo bacio, ricordandomi poi di mandare il famoso messaggio a Liam riguardo Ella, "Ti amo, piccolo"

"Ti a-amo anch'io!", sorrise Harry, guardandosi intorno per vedere se Liam l'avesse sentito usare la grammatica esattamente.

Lo abbracciai l'ultima volta stretto stretto e uscii dalla porta. Una volta in macchina, il mio telefono cominciò a squillare, così lo estrassi dalla tasca convinto che fosse Liam. E invece, si rivelò essere Zayn. Misi la retro ed uscii dal parcheggio, mentre con l'altra mano risposi al telefono.

"Louis!", disse velocemente Zayn nel momento in cui risposi, "Sei già a lavoro?"

"No...", dissi lentamente.

"Oh fantastico!", sospirò sollevato Zayn, "La mia macchina non parte per non so quale motivo, Chris è a lavoro e non voglio disturbarlo...credi di riuscire a venirmi a prendere?"

"Certo, Zayn", risi, "Almeno arriviamo in ritardo assieme"

"Grazie!", sussultò, "Ci vediamo appena arrivi"

Dopo esser passato a prendere Zayn realizzai di non aver messo la cintura. Mi accigliai e la misi velocemente, "Se Harry scopre che non metto la cintura, mi spaccherebbe il culo!"

"Non mi interessa sapere nulla della vostra vita sessuale!", ammiccò Zayn.

"Oh Dio, Zayn!", gli diedi un colpo sul braccio, "Non intendevo in quel senso. Questa era una battuta da Niall"

"Scusa, scusa", Zayn rise, "Perché Harry dovrebbe arrabbiarsi per il fatto della cintura?"

"Sin dall'ultima volta che ha visto il traffico mentre era in macchina con me, ha insistito perché non guidassi più. Gli ho spiegato che se delle persone in macchina fanno un incidente, con la cintura il rischio di farsi male gravemente è più basso", gli spiegai.

"A meno che la cintura di sicurezza non rompa le coste della persona e le coste non buchino il polmone, uccidendola", mi informò Zayn sinceramente, "E' quello che...è successo ad Adam, credo"

Rabbrividii, "Se ti azzardi a tirare fuori questa cosa con Harry, giuro su Dio che-..."

"Non spaventerò il poveretto", Zayn agitò una mano, "Non potrai mai più guidare"

"Dovrò andare a piedi in ogni posto possibile, per il resto della mia vita", ridacchiai, "Non mi farebbe mai più salire su una macchina"

Misi la retro e Zayn mise a sua volta la cintura, "Mi fido delle tue capacità di guida, comunque"

Stavo guidando leggermente veloce, considerando il ritardo, ma il traffico non era così orribile. Notai però che un camion di grossissime dimensioni stesse cercando di starmi addosso, non appena schiacciavo l'acceleratore un attimino di più.

"Non capisco perché 'sto scemo mi sta in culo", corrucciai le sopracciglia e Zayn si girò per guardare.

"Non lo so, non riesco a vedere l'autista", scosse il capo, "Il camion è troppo alto, ed è troppo vicino"

"E' un uomo", gli dissi, "Riesco a vederlo nello specchietto retrovisore"

Il camion improvvisamente si spostò nell'altra corsia, così io guardai ancora nello specchietto se stessero arrivando dei veicoli dietro di me. Strinsi la presa sul volante, spaventato. C'era qualcosa che non quadrava. L'uomo nel camion doveva essere pazzo, o sotto qualche stupefacente.

"Ma che cazzo sta facendo?", sussultò Zayn.

"Non lo so, ma-..."

"Merda, Louis, ci manderà fuori strada!", trasalì di nuovo.

Guardai ancora il camion ed improvvisamente la porta del suo lato passeggero si aprì e venne contro la mia macchina. Il volante si girò verso sinistra e io lo lasciai andare. Mi ricordai di schiacciare i freni non appena sentii le ruote andare fuori strada, poi sentii come un rumore di vetri che si rompevano. Quando la macchina si fermò guardai verso l'alto e vidi il camion fuggire via. La testa mi pulsava e il braccio chiedeva pietà per il troppo dolore.

"Oh mio Dio", sentii gracchiare Zayn, "Stai bene?"

"Uh", sussurrai, sollevando il braccio per toccarmi la fronte. Era calda e appiccicosa, e quando riabbassai la mano scoprii fosse coperta di rosso, "E' un sacco di sangue..."

Poi la mia vista si annebbiò e qualsiasi cosa diventò nera, anche se potei sentire lo stesso Zayn ripetere freneticamente il mio nome. 


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