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18 - Harry's becoming...Niall? (parte prima)

NIALL'S POV

"Quindi, cosa prevede oggi l'agenda a parte tutto questo?", chiesi senza fiato, scodinzolando un poco sopra le gambe di Liam.

"Mmm", mormorò appoggiando la testa sulla mia spalla, "Non lo so"

Cercai di sistemarmi, ma le anche di Liam si girarono per venire incontro ai miei movimenti. Protestai, "Aspetta, aspetta! Mi sto ancora sistemando qua!"

"E' stata colpa tuta", mi accusò Liam. Sembrò come se stesse ignorando la voglia di girarsi, sdraiarsi sopra di me e scoparmi forte. Ma questa volta, volevo essere io a controllare la situazione. E sapevo come ottenere ciò che volevo dal mio ragazzo.

"Mi fa ancora male un po' il sedere, Liam, non sono passate nemmeno dodici ore dall'ultima volta che l'abbiam fatto", gli spiegai, mentre Liam portò la mano dietro di me e cominciò ad accarezzarmi, facendomi gemere e tremare.

"Non posso fare niente tanto, se rimaniamo in questa posizione", sospirò Liam, cercando di girarmi verso di lui.

"E' proprio questo il punto", sorrisi, ma Liam mi lanciò un'occhiataccia e spinse il suo indurimento verso di me. Aprii la bocca per gemere, chiusi gli occhi e poi piagnucolai, "Dovresti essere ai miei servigi oggi!"

"Mi rifiuto di fare il sottomesso fino a che non inizi a muoverti!", sbuffò.

Arrendendomi alle lamentele di Liam, mi alzai e lo feci sdraiare, poi mi rimisi sopra di lui. Liam sussultò e appoggiò le mani sulle mie anche. Fare conversazione all'inizio di una seduta sessuale era la normalità per me e il mio ragazzo, sia che fossero frasi di adorazione, sia che fossero solo gemiti. Una volta che le cose poi iniziavano, non c'era più tempo per noi per parlare. Solo un sacco di suoni derivati dal piacere che provavamo. Liam era un gemito unico durante il sesso. Poteva correre per chilometri ed avere ancora fiato alla fine, ma quando si spingeva dentro di me sembrava come se non riuscisse a respirare correttamente. Mi diceva sempre che facevo tantissimi versi, cosa di cui io non mi ero mai accorto. Forse mi voleva solo prendere in giro perché ero mezzo cane.

"Niall", ringhiò Liam, dopo aver colpito un particolare punto al mio interno.

Annuii e mi morsi il labbro, spostando il braccio tra me e Liam così che potessi dare qualche colpo al mio pene, "Dimmi se la coda ti da fastidio, ok?"

Prima che Liam potesse rispondermi, il suo telefono cominciò a vibrare. Ansimò, "Ignoriamolo"

La mia mente fece dei pensieri strani, "No...rispondi..."

"Manco morto"

"Rispondi"

"Niall!", Liam rise, fermando i movimenti, "Siamo nel bel mezzo di una scopata, vuoi che mi fermi?"

"Non ho mai detto che ti devi fermare", dissi mordendomi la lingua quando il pene di Liam toccò la mia prostata. Mi mossi ed afferrai il cellulare ma Liam cercò di togliermelo dalle mani.

"Oh no, non lo farai!", protestò Liam, ma io schiacciai lo stesso il bottone per rispondere.

Liam fece cadere il cellulare dalle mie mani, e io cercai in qualche modo di informarlo che avevo già risposto, "Ma Li, io-..."

Liam ansimò e mi afferrò, girando le posizioni in modo che fosse sopra di me, "Scusa, Nialler, ma ho bisogno di stare così..."

Liam cominciò a spingere dentro di me velocemente, e io cominciai a gemere per il piacere. Portai le mani sulla sua schiena muscolosa, ma quando non ci riuscii afferrai una ciocca dei suoi capelli, una volta rasati. Mi piaceva il fatto che avesse deciso di farli ricrescere. Usando i suoi capelli, potevo tirarlo verso di me ed unire le nostre labbra. Potevo già sentire il mio orgasmo crescere, però volevo venisse lui prima di me. Succhiai un pezzo di pelle del suo braccio, poi lo leccai. Girando poi il viso e spostandolo verso il suo orecchio, sussurrai ciò che volevo dire da un po', "Ti amo"

Liam gemette forte, tremando e spingendosi completamente dentro di me, venendo. Il suo peso sul mio pene mi fece tremare a mia volta e venire, piagnucolando per l'estasi.

Una volta ripreso il respiro, sorrisi a Liam, mentre lui mi accarezzava i capelli, "Chiunque ci ha chiamato ha sentito tutto, a meno che non abbiano chiuso la chiamata"

"Tu-...", sussultò Liam, "Niall!"

Uscì velocemente da me, si tolse il preservativo e rotolò giù dal letto per cercare il telefono. Io stetti sdraiato a pancia in su, pensando al fatto che avrei dovuto alzarmi per pulire via lo sperma prima che si potesse seccare, ma guardare Liam andare nel panico era molto più divertente, "Credo di aver visto il nome di Zayn sullo schermo?"

Liam trovò il telefono e sbiancò, "Si era Zayn"

"Uffa, ma così non è divertente...lui aveva già sentito i nostri gemiti durante il sesso. Avrei voluto fosse qualcuno di più importante", sospirai. Liam prese il telefono e chiamò il moro.

La voce di Zayn sembrò esitante, "Avete fatto, ragazzi?"

"Si", Liam sbiancò di nuovo, "Abbiamo...fatto, scusa!"

"Sembrava che vi steste divertendo", ridacchiò Zayn, "Comunque! Vi ho chiamato per ricordarvi la festa di Chris"

Guardai Liam curioso. Nessuno mi aveva detto di una festa. Liam, però, schiaffò una mano sulla fronte, "Oh già! Mi ero completamente dimenticato! Ti avevo detto che potevamo farlo qua, e sì, va bene! Quando vuoi venire a decorare la sala?"

"Bè", disse lentamente Zayn, "Forse quando voi due non state-..."

"Non succederà fino a tarda notte", dissi a Zayn, "Puoi tranquillamente venire adesso"

"Ok, facciamo tra un'ora e mezza, allora?", rise Zayn.

"Perfetto", concordò Liam, "E ancora...scusa"

"Ciao amico", disse Zayn prima di chiudere la chiamata.

Liam si girò ed alzò un sopracciglio, "Sei fortunato che ti amo...o avrei dovuto trattare molto violentemente la tua figura di mezzo cane. Avresti potuto perdere un'orecchia...o magari la coda"

"Questa è violenza sugli animali e non la tollererò", lo indicai, "Vado a fare la doccia"

Liam rimase in silenzio per qualche istante prima di chiedermi, "Posso venire?"

"Oh Liam", roteai gli occhi, "Hai bisogno ancora di chiedermelo?"

Così andammo insieme a fare una doccia veloce prima che Zayn sarebbe arrivato.

LOUIS' POV

La mattina dopo mi svegliai sentendo Harry sussurrare a qualcuno. Aprii gli occhi e lo trovai seduto di fianco a me, che parlava col mio telefono. Non aveva messo il vivavoce, così se lo portava alle orecchie sopra la testa per ascoltare e poi alla bocca per rispondere.

"Harry non lo sa adesso", disse il ragazzo dolcemente a quel qualcuno dall'altro capo del telefono, completamente inconsapevole che lo stessi guardando, "Louis di Harry sta ancora dormendo". Portò la sua mano sulla mia schiena per accarezzarmi, "Harry non sveglierà il suo Louis. Glielo chiederà quando si sveglia, però. Ciao, Zayn"

Harry chiuse la chiamata, allungandosi verso il comodino ed appoggiando il telefono, prima di rotolarsi di nuovo di fianco a me. I nostri sguardi si incontrarono e lui emise uno squittio. Risi, "Buongiorno, Cucciolo"

Il ragazzo si strinse nelle mie braccia, sorridendo felicemente, "Buongiorno..."

"Cosa voleva Zayn?", chiesi, accarezzandogli i capelli gentilmente.

"Darà una festa. Per...per Chris!", disse Harry sfregando il naso contro la mia mano, "Um...oggi? Una festa a sorp-sorpr..."

"Una festa a sorpresa?", lo aiutai.

"Si!", Harry annuì, "A casa di Liam, oggi, più tardi. Uh...oh sì! Vuole il tuo aiuto. Per deca-decarare?"

Sogghignando alla pronuncia sbagliata della parola, lo corressi subito, "Decorare cosa, piccolo?"

"Harry non lo sa", scrollò le spalle.

"Bene, allora facciamo colazione e poi andiamo a decorare", mi avvicinai per baciarlo sulle labbra.

Harry sbuffò, "Non è un giorno solo per Louis e il suo Cucciolo?"

La sua espressione imbronciata mi fece sciogliere il cuore, così gli presi il viso tra le mani e gli dissi dolcemente, "Staremo da soli un altro giorno, amorino"

Harry sospirò, poi portò il naso sul mio petto ed inalò il mio profumo. Lo abbracciai stretto e lo tenni con me per qualche minuto. Quando però il suo stomaco gorgogliò, mi tirai indietro alzando un sopracciglio. Lui ridacchiò, "Possiamo mangiare le uova?"

"Ora della colazione per il Cucciolo", concordai.

"Oh!", Harry sussultò, sedendosi e guardandosi intorno prima di urlare, "Lucy! Dove sei finita, Lucy?"

"Scommetto", dissi al ragazzo, dopo essermi alzato dal letto e aver preso un maglione in modo che stesse caldo, "Che se andiamo in cucina, Lucy arriverà in un nano secondo"

Harry sorrise, prese il maglione e ci seppellì il viso felicemente. Si girò ed uscì dalla camera, poi risbucando con la testa per vedere se lo stessi seguendo. Harry ridacchiò e se ne andò, improvvisamente, così cominciai a rincorrerlo. Lo catturai in cucina, stringendolo tra le mie braccia. Tirò un urletto, aggrappandosi alla mia maglietta e cercando di farsi stringere, "Oh!"

"Sciocco di un micino!", lo strinsi forte e feci scontrare i nostri nasi, "Non ti lascerei mai cadere!"

Harry sorrise, chiudendo gli occhi ed appoggiando la testa al mio petto, "Caldo..."

"Hai freddo, amore?", gli chiesi, "Vuoi una coperta?"

"Harry vuole aiutare", scosse il capo e io lo riappoggiai a terra.

Come mi aspettavo, Lucy arrivò trotterellando in cucina, sfregandosi contro la gamba di Harry e miagolando. Risi non appena il ragazzo si abbassò e la prese in braccio, "Credo abbia fame, amore"

"Si", annuì Harry, trasportandola verso la sua ciotola e dandole il cibo.

"Cos'hai detto che volevi, piccolo?", chiesi al riccio, "Oh, giusto! Uova!"

Harry corse verso il frigorifero, aprendo sia il frigo sia il freezer. Tolse il cartone delle uova, poi la scatola della pizza surgelata e li piazzò sul bancone, "Pizza alle uova. Sarà buona"

Andai con lui verso il frigo per tirare fuori altre cose, mettendogli una mano sull'anca, "Non metto in dubbio le tue creazione, Chef Cucciolo, ma proveremo un'altra volta. Oggi, dobbiamo sbrigarci per andare a decorare!"

Il ragazzo si accigliò, "E che cosa può andare bene con le uova?"

"Um...", pensai, "Il formaggio. La salsiccia..."

Harry sussultò improvvisamente, "Gamberi!"

"Cucciolo, non puoi mangiare i gamberi", corrucciai il viso.

Harry scosse il capo e tolse una scatola dal fondo del freezer, "No, gamberi! Qua!"

Il ragazzo si toccò la gola preoccupato mentre io presi la scatola dalle sue mani, "Stai bene, piccolo, non ti preoccupare. Non li hai mangiati. Li butto, ok?"

Harry se ne stette fermo e impaurito di fianco al frigo e quando vide che buttai la scatola, rimise la pizza dentro al freezer. Lo abbracciai stretto da dietro, appoggiando la guancia alla sua schiena.

"Mai più gamberi?", chiese Harry.

"Mai più", promisi, "Da oggi in poi il mio Cucciolo non avrà più problemi a respirare per il cibo. Che mi ricorda qualcosa..."

Andai in salotto, presi la scatola delle medicine di Harry e la portai in cucina, per metterla nell'armadietto apposito. Harry intanto aveva tirato fuori le uova. Improvvisamente emise un suono sorpreso, "Louis questo è marrone!"

"Si, amore, alcune uova sono bianche, altre sono marroni!", ridacchiai.

"Ma le uova marrone sono buone lo stesso?", chiese.

"Hanno lo stesso sapore", gli baciai una guancia e presi una padella per cucinarle. Harry mi passò un uovo avvicinandosi, in modo che le nostre braccia si toccassero. Ridacchiai e mi misi a cucinare le uova. Dopo poco, girai la testa, lui sorrise e mi baciò, "Quali uova vuoi, amore?"

"Quelle marroni?", chiese Harry.

"Allora sono pronte, tesoro!", dichiarai.

Harry indicò la padella, "Bollente?"

"Mhmm", presi la sua mano e sfregai la mia guancia contro di essa, "Non tocchiamola...prenderesti il latte, Cucciolo?"

Il viso di Harry si illuminò, "Si! Harry prenderà il latte per il suo Louis!"

"Grazie, piccolo", ridacchiai.

Harry danzò verso il frigo e tirò fuori il latte, cantando ad alta voce, "Thomas O'Malley!"

Risi, "O'Malley il gatto?"

"Louis", Harry sbuffò, passandomi il latte, "Harry ci stava arrivando a quella parte!"

Presi una scodella e cominciai a rompere le uova al suo interno, poi passai una forchetta ad Harry, "Mi aiuti a batterle?"

"Batterle?", gli occhi di Harry si spalancarono, "Harry ha battuto Niall ad UNO una volta..."

Risi, "Volevo dire...guarda, te lo mostro"

Mi misi dietro al ragazzo e gli presi le mani. Lentamente presi la mano che teneva la forchetta e cominciai a sbattere le uova ed Harry rise, "Sembra divertente"

Il ragazzo girò il viso per cercare di baciarmi e io invece gli baciai la tempia ridendo, "Non possiamo sbattere le uova e baciarci nello stesso tempo!"

"Allora basta battere le uova!", dichiarò Harry, "I baci di Louis sono meglio!"

Mormorai in risposta e attaccai le mie labbra a quelle di Harry. Dopo qualche istante diedi un colpetto sul sedere ad Harry, "Mi stai distraendo, Cucciolo! Siediti a tavola, io finisco di preparare la colazione. Oppure puoi cominciare a vestirti per andare da Liam!"

Harry scrollò le spalle, mi diedi un ultimo bacio, poi uscì dalla cucina seguito da Lucy che voleva le coccole. Preparai le nostre uova più veloce che potevo, mettendoci sopra il formaggio e versando due bicchieri di latte. Preparai la tavola e probabilmente il ragazzo aveva impostato il timer perché tornò nella stanza proprio non appena ebbi finito. Si lanciò tra le mie braccia e io notai che stesse indossando un paio di jeans e il maglione che gli avevo dato.

"Ora della colazione?", chiese speranzoso, accarezzandomi il petto per qualche strana ragione.

"Già!", sorrisi, "Le tue uova sono alla giusta temperatura perché tu non ti possa scottare. La giusta temperatura per i Cuccioli! Dai, mangiale!"

Gli piacquero di più le uova col formaggio che quelle normali, così finì il suo piatto e il mio, perché non avevo molta fame. Harry ridacchiò a se stesso quando mi ridiede il piatto vuoto, "Harry sta diventando come...Niall!"

"Però tu sei ancora mio!", gli ricordai.

"Certo!", annuì confermando la mia teoria.

"Bene", mi avvicinai e gli accarezzai la guancia, "Metto i piatti nel lavello, mi vesto e andiamo da Liam!"

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