Aidan Doyle stava fermo al centro della stanza.

Sembravano ormai passate ore da quando era rimasto in quella posizione statuaria. I muscoli contratti, le gambe leggermente divaricate, lo sguardo perso rivolto verso il panorama dublinese che si intravedeva al di la delle sbarre alla finestra.

Doyle osservò il cielo plumbeo. Sarebbe sicuramente venuto a piovere da un momento all'altro, ne era sicuro. Lo si poteva capire anche dal leggero odore di pioggia trasportato dal vento. Ma in fin dei conti che Dublino era senza un po' di fastidiosa pioggerellina?

In un certo senso quel cielo gli ricordava esattamente il suo umore. Nero, incazzato e pronto ad esplodere.

L'uomo riportò nuovamente lo sguardo all'interno dell'angusta stanza in cui si trovava. Uno specchio, un piccolo tavolino con sopra un televisore- di quelli che ormai non se ne vedevano da tempo- e una semplice brandina. Questo era tutto l'arredamento della stanza.

Eppure niente lasciava presagire cosa fosse accaduto lì dentro, o meglio ancora come.

Doyle si passò una mano in viso, cercando di reprimere quella parte bestiale di se che gli suggeriva di prendere e distruggere tutto.

"Maledizione" pensò irritato.

Come cazzo aveva fatto a scappare? Come diavolo era riuscito ad eludere tutte le guardie?

Be', quello si che era un bel mistero, ma non di certo il più urgente in quel momento. Infatti, ciò che più premeva a Doyle di scoprire ora era "Dove cazzo si è cacciato?".

Doyle strinse ancor di più il pugno intorno al foglio di carta che ormai già da un'ora teneva in mano. Quel bigliettino era l'unico indizio che in un certo senso gli avrebbe dato la speranza di rispondere a quell'ultima maledetta domanda. Ma la cosa che maggiormante lo innervosiva era il fatto che era stato proprio Lui a lasciargli quel biglietto. Quasi volese sfidarlo. Quasi gli stesse dicendo prova a prendermi.

"Oh... ti prenderò figlio di puttana, puoi scommetterci" pensò.

Dopodiché riaprì il biglietto e lo rilesse probabilmente per la centesima volta.

A furia di tenerlo in mano l'inchiostro si era leggermente sbiadito, ma Doyle era ancora in grado di leggerne il contenuto.

Un nome.

Spazio autrice:

Ave popolo di Wattpad!

Benvenuti nella mia nuova opera, Unforgivable.

Spero di riuscire ad coinvolgervi il più possibile regalandovi sempre capitoli degni di essere chiamati tali.

Se notate qualche errore o imprecisione vi prego di farmelo notare, vi sarei infinitamente grata:)

Se invece la storia vi appassiona mi raccomando non dimeticate di votare con una bella stellina!

Un Bacio

Inkheart_97