2| FREEDOM
'cause I'm missin' more than just your body
oh, is it too late now to say sorry?
yeah, I know that I let you down
▶️Sorry, Justin Bieber
08/06/2020
Oggi, finalmente, è il tanto atteso e bramato giorno della fine di questo snervante lockdown.
Tra poche ore tutti i newyorkesi potranno rivivere tutto ciò che è mancato a tutti per tantissimo tempo, potranno godersi a pieno il sole che illumina la splendida città, e potranno finalmente riassaporare la libertà.
E Scarlett e Lewis non ne vedono l'ora.
<<Pronta per il ritorno in scena?>> domanda il pilota, entrando nella stanza della ragazza -ovviamente senza bussare-, vestito di tutto punto e già pronto per uscire.
In questi mesi di lockdown, il loro rapporto è stato migliore di quanto entrambi si aspettassero. Hanno infatti imparato a rispettare le opinioni dell'altro, senza contestarle più di tanto, come invece facevano all'inizio, e hanno anche imparato a convivere con i loro pregi e difetti, e talvolta anche a valorizzare questi ultimi.
La libertà è una sensazione che è mancata loro in questo periodo, tuttavia entrambi l'hanno ritrovata anche stando in compagnia dell'altro. Perché quando i due sono insieme, possono essere liberi, come è sempre stato e sempre sarà.
Liberi.
Una sensazione che Scarlett non provava da tempo in compagnia di qualcuno, ma, a dirla tutta, con lui l'ha sempre provata. Il loro legame è strano, piacevole, bello, tanto da farli scordare del resto del mondo, e da esprimere ognuno il proprio carattere senza aver paura di essere giudicato.
Con tutte le persone con cui i due interagiscono quotidianamente, non hanno mai potuto essere ciò che volevano davvero, esprimere la loro reale opinione oppure parlare liberamente senza vincoli di nessun genere. Ma quando sono insieme, tutto è concesso.
Perfino gli abbracci tra i due sono diventati così comuni da trasformarsi in un'abitudine, di mattina e di sera, al risveglio e quando vanno a dormire, ma talvolta anche durante la giornata.
Lo fanno istintivamente, senza un motivo reale. Risulta naturale.
Ed è proprio ciò che il pilota sta per fare in questo momento, avvicinandosi a Scarlett e circondando il corpo esile della modella con le sue braccia muscolose. Lei, dal canto suo, non può fare a meno di sorridere, e abbracciare a sua volta il ragazzo.
<<Non avrai mica intenzione di uscire così, vero?>>le domanda quest'ultimo, mentre si divide da lei per osservarla, riferendosi ai comodi pantaloni della tuta e alla t-shirt oversize che compongono l'outfit di Scarlett.
<<E perché no?>>
<<E lo chiedi anche? Dai, oggi scelgo io il tuo outfit, come regalo di fine lockdown.>>le risponde Lewis, diretto verso l'armadio della ragazza. Poco dopo torna da quest'ultima con un paio di jeans, un top bianco e una giacchetta di pelle in mano, che consegna alla proprietaria con un sorriso.
Scarlett sbuffa, tuttavia dentro di sé non potrebbe essere più felice. E' felice del rapporto che ha costruito con Lewis, del loro legame che si è addirittura fortificato durante questo periodo di convivenza, ma soprattutto è felice di essere a fianco del pilota.
Se solo sapesse che in questo momento i pensieri di Lewis sono perfettamente in linea con i suoi, sorriderebbe come un'ebete. Tuttavia è giusto che i pensieri rimangano cose private e personali, dunque la ragazza si limita a sorridere timidamente e ad alzarsi per andare in bagno a prepararsi.
Lewis, invece, resta nella stanza di lei, e si accomoda sul soffice letto, ancora caldo a causa del corpo della ragazza che è stato appoggiato esattamente nello stesso punto fino a pochi istanti prima.
L'inglese si prende la testa fra le mani, passandosi le dita tra le treccine perfette, con in testa una domanda che lo tormenta da pochi giorni dopo l'inizio della quarantena.
Perché vivere con lei mi fa un effetto diverso rispetto a quattro anni fa?
Nel duemila sedici avevano spesso dormito insieme, magari anche più vicini di quanto due amici normalmente facessero, eppure non aveva mai sentito nessun tipo di attrazione. La vedeva come una sorella, una persona speciale con cui condivideva momenti e pensieri altrettanto speciali, ma nient'altro.
Invece ora, sente come se volesse qualcosa, qualcosa di più di una banale amicizia, qualcosa che vada oltre i semplici abbracci che si scambiano continuamente. Qualcosa che sconvolga la vita ad entrambi.
Ma è proprio questo il problema.
Sconvolgere vite normalmente non gli creerebbe troppi problemi, però con lei è diverso. Ci tiene a lei, davvero, e l'ultima cosa che vuole è vederla soffrire.
Lui è probabilmente l'unico a poter dire di averla vista piangere, e di essere anche riuscito a consolarla, non sa nemmeno lui in quale modo. Tuttavia non vuole che questa sofferenza si ripeta, quindi, quando Scarlett torna da lui, bella come non mai, al posto di saltarle addosso e baciarla come gli suggerisce il cuore, si limita a seguire la testa e commentare il look della ragazza con un semplice "Stai benissimo dolcezza".
<<Grazie Lew. Tu sei pronto?>>domanda la bionda, passandosi una mano tra i capelli e lisciando il giubbotto per l'ennesima volta da quando ce l'ha addosso.
<<Sì, possiamo andare.>>risponde lui, totalmente distratto e con la testa altrove. La ragazza sembra accorgersene, tuttavia non gli dice nulla.
E' successo molte volte durante la quarantena che il pilota si estraniasse dal mondo esterno per perdersi nei suoi pensieri, e Scarlett ha sempre immaginato che fosse a causa della nostalgia che lui prova verso le gare. Si è sempre sbagliata, logico, eppure non è mai riuscita a pensare che fosse proprio a causa sua.
L'ascensore che li porta al piano terra si muove lentamente, fermandosi di tanto in tanto per far salire nuove persone o per farne scendere altre, finché i pochi rimasti non si ritrovano al piano terra.
Scarlett volta il capo verso Lewis, il quale le sorride felice da sotto la mascherina prendendola teneramente per mano. A quel tocco entrambi hanno un sussulto, ma attribuiscono la colpa di esso alla meraviglia che scorgono fuori dalle porte vetrate.
Ad illuminare New York trovano un caldo sole primaverile, ancora debole come se anche lui, come tutti gli abitanti della città, stesse aspettando il momento buono per uscire, per affacciarsi e accogliere le persone sotto la sua luce.
Le porte vetrate che chiudono i grattacieli riflettono la luce, che rimbalza poi sugli altri vetri, per tornare infine al mittente, e ripetere daccapo il magico processo.
Sia Scarlett che Lewis rimangono ipnotizzati di fronte a quella meravigliosa vista, e pian piano si decidono ad uscire dal palazzo che è stato un po' la loro trappola per tre lunghi mesi di lockdown.
Anche Roscoe e Coco, rispettivamente portati al guinzaglio dal pilota e dalla modella, appaiono felici di riassaporare la libertà, e i due giovani ne hanno la conferma quando i cani agitano vigorosamente le loro code, impazienti di iniziare a camminare.
La luce del sole investe completamente Lewis e Scarlett non appena superano le porte d'uscita, costringendoli perfino a chiudere gli occhi per un secondo per non rimanere abbagliati.
Le loro mani continuano a stringersi anche mentre le loro gambe si muovono, passando attraverso negozi, gente in fermento e bambini che corrono spensierati -con tanto di genitori dietro di loro che cercano di afferrarli-, e i loro occhi si soffermano di tanto in tanto sugli alti schermi che trasmettono pubblicità di ogni tipo.
Tutto ciò è incredibilmente speciale, e per la prima volta nella sua vita alla ragazza sembra stupenda anche una semplice passeggiata.
Sarà perché il banale atto di camminare le è tanto mancato negli ultimi mesi, o perché New York dipinge l'atmosfera attorno a lei di colori accesi, trasmettendole gioia e serenità. Oppure sarà perché c'è il suo migliore amico a stringerle la mano, come un tempo facevano di consueto.
Il gesto ormai viene loro naturale, al pari degli abbracci, e la scommessa fatta al supermercato quel fantomatico sabato di metà Marzo è ormai fuori dalle loro menti.
In fondo, entrambi sapevano ancora prima di accettarla ufficialmente che era solo un pretesto per passare del tempo insieme. Ma tutti e due erano troppo carichi d'orgoglio per ammetterlo anche solo a se stessi, dunque si sono serviti della stupida scusa di una scommessa e l'obiettivo è stato raggiunto.
È bastato loro uno sguardo per capire che la scena al supermercato era stata solamente una farsa.
<<Non trovi che tutto ciò sia magnifico?>>domanda Scarlett di punto in bianco, lasciando la mano di Lewis giusto il tempo necessario per fare una giravolta su se stessa e tornare a camminare come aveva fatto fino a poco prima, con Coco ai suoi piedi che la guarda stranita.
<<Intendi noi o New York?>>controbatte il pilota, perfettamente cosciente che sta dando il via libera alla bionda per snocciolare mille risposte acide a quella domanda. Tuttavia, lei fa esattamente il contrario.
<<Più noi. Certo, New York è magnifica, e da sempre la amo. Ma non regge il confronto con noi due, non esiste proprio paragone.>>constata lei, il tono sognante e gli occhi azzurri che vagano tra gli alti palazzi per poi soffermarsi sul volto del ragazzo al suo fianco.
Quest'ultimo sorride, sentendo una strana sensazione salirgli nel petto e scaldargli il cuore, come se la stessa Scarlett lo stesse tenendo tra le sue mani morbide e calde.
<<Sono felice di riaverti con me.>>si scioglie Lewis, sincero.
<<Anch'io. Spero solo di non dare troppo nell'occhio altrimenti...>>e lascia la frase lì, sospesa, perché in fondo sanno entrambi quale sarà il loro futuro se mai lo scenario citato dalla ragazza dovesse verificarsi.
Quelle semplici parole pongono il silenzio tra di loro, e l'unico rumore che producono è quello dei piedi che si appoggiano sul marciapiede per continuare a camminare.
Ci vuole un altro buon quarto d'ora per farli realizzare di essere molto lontani ormai dalla loro dimora, perciò si bloccano entrambi sul posto, interrompendo anche la camminata dei due cani.
<<Hai fame, Scar?>>le domanda il pilota, guardandosi intorno alla ricerca di un ristorante che trova proprio alla sua sinistra.
<<Un po', sì. Ma preferisco tornare a casa.>>risponde Scarlett, già rivolta verso la direzione dalla quale provengono.
<<Come vuoi, dolcezza.>>
E riprendono a camminare sul lungo marciapiede.
Si arrestano soltanto una volta giunti davanti alle porte del loro grattacielo, senza aver detto una parola per tutto il tragitto. Si sono limitati a stringersi le mani, senza mai interrompere quel contatto; in quell'occasione tutte le parole sarebbero state superficiali.
<<Le chiavi le hai tu?>>domanda Scarlett, dopo aver svuotato la sua borsa e non aver trovato traccia di alcuna chiave al suo interno.
<<Non credo. Chi è uscito per ultimo?>>chiede dubbioso Lewis, vagando con la mente a poche ore prima.
<<Tu>>ribatte sicura lei, ma quando realizza cosa gli occhi dell'inglese le stiano comunicando, sbianca.<<Ti prego, non dirmi che le hai dimenticate dentro.>>
<<Giuro che pensavo di averle prese.>>si scusa lui, grattandosi nervosamente le treccine.
<<Cazzo Lew, avevi una sola cosa da fare. E ora che facciamo?>>si dispera la ragazza, scompigliandosi i capelli per lo stress e la rabbia. Lei, che è sempre perfetta in ogni cosa e controlla tutto nei minimi dettagli e più volte, non riesce proprio a tollerare che il suo amico sia così distratto, e che per colpa sua non possa più entrare nel suo appartamento. Non le va proprio giù.
<<Possiamo chiedere alla signora che abita sotto di noi di aprirci le porte comuni, poi ci trasferiamo da me.>>propone Lewis, raggiante di fronte a quella prospettiva.
E così l'idea viene concretizzata.
La signora si rivela ben gentile di aprire loro le porte, e l'alloggio del campione di Formula Uno si dimostra accogliente nonostante il clima freddo presente al suo interno, a causa del prolungato riposo dei riscaldamenti.
Man mano che il proprietario accende le luci, Scarlett si ambienta via via sempre di più, guardandosi attorno con stupore e meraviglia. Rimane letteralmente abbagliata da tutto quel lusso, che, seppur sia presente anche nel suo alloggio, è comunque niente in confronto a questo. Questa è una vera e propria suite, con tanto di attico.
Anche se il lussuoso appartamento di Lewis le dona conforto e tranquillità, vorrebbe tanto tornare nel suo alloggio, che comunque per lei rappresenta sempre "casa".
Tuttavia lo potrà fare soltanto tra una settimana, ovvero quando suo fratello verrà a New York per consegnarle la copia delle chiavi che lui possiede, come lei stessa gli ha richiesto.
E Scarlett ha l'impressione che l'incontro sarà tutt'altro che piacevole.
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