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what was trust is lost now
what is all this darkness you have inside?
I just can't ignore it
▶️Running, Dua Lipa
22/08/2020
Negli ultimi tempi, Scarlett non ha mai avuto una dimora fissa. Dapprima abitava con suo fratello, poi è fuggita a Manhattan, poi è tornata a Monaco ma questa volta nell'appartamento di suo padre, poi si è ritrovata in una camera d'albergo in Inghilterra e infine a casa di Lewis, dove è rimasta per parecchio tempo. Probabilmente quella è la casa in cui ha passato più tempo nelle ultime settimane.
Eppure, tornare a Monaco le fa sempre uno strano effetto. Certo, è da tempo il luogo in cui vive, però nell'ultimo periodo ha viaggiato talmente tanto che non si ricorda nemmeno più il vero significato di casa. Tuttavia, appena mette piede nel grande appartamento, una sensazione di tranquillità la pervade.
Abbandona la valigia nella sua stanza, rimandando a dopo la sistemazione degli abiti al proprio posto nell'armadio e dirigendosi piuttosto in cucina per prepararsi un caffè. Ne ha davvero bisogno, dopo tutte le ore di viaggio che ha affrontato.
Mentre inserisce la capsula nella macchinetta, risponde ai messaggi di Cynthia ed Emma comunicando loro che è arrivata a casa, poi si accomoda sul divano e, nell'attesa che il caffè sia pronto, ne approfitta anche per scrivere a Lewis un semplice Sono a casa, ti chiamo in pomeriggio.
Una volta pronto il caffè, Scarlett ne afferra la tazzina ed esce sul terrazzo, dal quale si gode la vista mare sdraiata sulla ampia poltrona a dondolo di vimini.
Il cielo sopra Monaco è particolarmente soleggiato, sebbene la brezza sia tutto sommato fresca e il mare abbastanza agitato. Su di esso si muovono placidamente gli yacht, ormeggiati nel porto.
Le stradine del Principato sono piene di vita, e i molti turisti che passeggiano tra di esse osservano meravigliati il paesaggio a loro circostante.
A distrarre Scarlett da quella pace è il campanello di casa che trilla tre volte, seguito da un ticchettio alla porta. C'è solo una persona che potrebbe bussare alla porta di Scarlett all'ora di pranzo e suonare al campanello, per giunta tre volte: Daniel Ricciardo.
<<Dan, se hai di nuovo finito gli integratori sappi che io non ne ho.>>dice Scarlett, spalancando la porta e ritrovandosi un sorridente Daniel davanti.
<<Negativo, questa volta ho finito il sale.>>dice quest'ultimo, fiondandosi in casa della ragazza senza che lei gliene dia effettivamente il permesso e correndo subito a frugare nella dispensa dell'ampia cucina. Scarlett lo incenerisce con lo sguardo, e lui aggiunge con un sorriso pietoso:<<Dai Scar ti prego, ho una ragazza di là a pranzo che aspetta il condimento per le patatine fritte. Non posso fargliele mangiare senza sale, altrimenti le avrei direttamente comprate dolci.>>
<<Quindi è così che rimorchi le ragazze? Cucinando loro patatine fritte?>>commenta Scarlett, consegnando nelle mani di Daniel ciò che lui stava cercando da alcuni minuti.
Il ragazzo le rivolge un sorriso di gratitudine ed esce sul pianerottolo, imboccando già le scale per tornare nel suo appartamento al piano superiore. Ma prima, si volta verso Scarlett, sulla soglia della porta, e le dice:<<Grazie, ti devo un favore.>>
Lei annuisce, poi si richiude la porta alle spalle. Pochi secondi dopo, però, la riapre, sentendo Daniel urlare il suo nome da fuori.<<Che c'è ancora?>>
<<Mi sono dimenticato di darti questa. E' passato il postino stamattina presto, e mi ha lasciato una lettera per te. Non ho idea del perché l'abbia data a me, probabilmente gli ispiravo fiducia.>>le dice lui, estraendo una busta bianca dalla tasca dei pantaloncini e consegnandola alla destinataria.
<<Okay, grazie. Ci vediamo Dan, e vedi di non fare troppo rumore con la ragazza, oggi pomeriggio vorrei riposarmi.>>scherza Scarlett, sorridendo al ragazzo di fronte a lei.
<<Puoi contarci.>>dice lui con tanto di occhiolino, prima di sparire al piano di sopra percorrendo i gradini due alla volta.
Sempre con la busta tra le mani, Scarlett rientra in casa e si butta sul divano, strappando con un coltello il sigillo e ritrovandosi tra le mani una cartolina. Ma non una cartolina qualunque, bensì la cartolina del Ferrari World di Abu Dhabi.
Sorride a quella vista, certa di chi sia il mittente prima ancora di girare il pezzo di carta e leggere su di esso una frase scritta in corsivo a penna nera con una calligrafia perfetta.
Highs and lows.
19/09/2020.
Gli occhi di Scarlett si velano immediatamente di lacrime di pura gioia, mentre si porta la cartolina al petto. Decide di chiamare subito il mittente, ormai resasi conto che non può stare un solo altro minuto senza sentire la sua voce.
<<Ci avrei scommesso tutti i miei soldi che mi avresti chiamato prima di oggi pomeriggio.>>risponde Lewis, con quel suo tono di voce allegro e squillante.
<<Dopo aver ricevuto la lettera, dovevo sentirti.>>risponde Scarlett, non mollando la presa sull'oggetto che ha tra le mani e continuando a sorridere.
A quelle parole Lewis, intento a camminare per raggiungere il luogo dell'evento di moda a cui dovrà presenziare questa sera, si blocca sul posto, gli occhi sbarrati e l'espressione confusa.<<Quale lettera?>>
Scarlett aggrotta la fronte e rilegge la frase sulla cartolina per l'ennesima volta, sempre più confusa. Se non gliel'ha spedita Lewis, chi ma potrebbe averlo fatto? E soprattutto, per quale motivo? Le domande nella sua testa sono tante, troppe per gestirle con Lewis ancora in linea dall'altro capo del telefono, quindi, come prima cosa, pensa a proteggere lui.
<<E' incredibile quanto la tua scrittura e quella di Lisa si assomiglino, sono praticamente uguali. Ora scusami ma devo andare, ho la pasta sul fuoco. A presto, divertiti all'evento.>>dice infatti, riferendosi alla donna che si occupa della pulizia del palazzo.<<Se vedi Cynthia salutamela, un bacio.>>aggiunge ancora, poi chiude la chiamata.
Riprende nuovamente la lettera che aveva gettato tra i cuscini per il nervosismo, e se la rigira parecchie volte tra le mani. Il suo cervello lavora freneticamente, alla ricerca di una risposta a tutto quel caos. Risposta che, suo malgrado, non sembra arrivare.
<<Cazzo, che casino.>>mormora Scarlett, passandosi una mano attraverso le ciocche bionde e sciogliendo dei nodi al loro interno, per frenare l'ansia.
Per le successive due ore Scarlett riflette su quella misteriosa cartolina mentre si prepara un piatto di pasta per pranzo, cercando di distrarsi almeno un po', ed è proprio appena si alza da tavola ormai col piatto vuoto davanti a sé che ha un'illuminazione.
Abbandona l'oggetto di ceramica nel lavandino e si fionda a recuperare la cartolina, cercando in ogni angolo una scritta o una firma dell'ipotetico mittente. Quando la trova, poi, si avvicina al pezzo di carta al viso e legge CL16.
Digita immediatamente su internet quei caratteri uniti alla parola "Ferrari" -nel caso il motore di ricerca possa fraintendere-, e la prima immagine che spicca tra i risultati ritrae il ragazzo con cui ha parlato al gp di Gran Bretagna. Lec, come si ricorda lei, o meglio Charles Leclerc, come recita la scritta sotto la fotografia.
Ecco svelata la misteriosa identità del giovane in rosso.
Ma ora le domande sono altre. Come ha fatto Charles a trovare il suo indirizzo? Perché ha finto di essere Lewis mandandole una cartolina di un parco divertimenti? E soprattutto, come faceva a sapere della promessa che le ha fatto Lewis?
Ci impiega un'altra buona ora per risolvere questi rompicapi, e alla fine stabilisce che l'unico che possa darle delle risposte è Daniel Ricciardo.
Infatti, Daniel le ha consegnato questa lettera di sabato, giorno in cui i postini a Montecarlo non lavorano, e per giunta senza francobollo, quindi sarebbe stato impossibile spedirla. E' palese che si sia messo d'accordo con Charles.
Scarlett sale rapidamente le scale, due alla volta proprio come ha fatto Daniel ore prima, e, poco dopo, irrompe nell'appartamento del ragazzo. In salotto non c'è nessuno, tuttavia dalla stanza di Daniel, anche con la porta chiusa, provengono dei rumori, apparentemente della testiera del letto che sbatte contro il muro.
<<Dan, esci subito da quella camera o butto giù la porta. E vedi di sbrigarti, sono più incazzata del solito oggi.>>urla, decisamente non intenzionata ad irrompere nella camera del ragazzo senza preavviso.
A quelle parole, Daniel ha un sussulto, e, mentre la ragazza sotto di lui lo guarda con gli occhi sbarrati, lui si alza frettolosamente dal letto e indossa il primo paio di boxer puliti che riesce a racimolare dal cassetto.<<Torno subito.>>dice poi alla ragazza, prima di uscire dalla camera.
Daniel ha già una mezza idea del perché Scarlett sia lì, dopo che lui quella mattina le ha sostanzialmente spiegato i suoi programmi per il pomeriggio con la sua nuova conquista, e deve ammettere che è terrorizzato dalla sfuriata che gli farà la bionda.
Infatti, non appena fa il suo ingresso in salotto, Scarlett gli vola subito agli occhi.<<Come ti è venuto in mente di darmi quella lettera? Per di più nemmeno da parte tua!>>
<<Ah, l'hai scoperto...>>dice Daniel, abbassando il capo però sorridendo lievemente per essere riuscito nella sua impresa. O almeno, così crede.
<<Ma non mi dire. Pensavi che fossi tanto stupida da non capire che quella lettera era da parte di Charles?>>ribatte Scarlett, lo sguardo frustrato ma allo stesso tempo tagliente.
<<Aspetta, io non ti ho mai detto che era da parte sua. L'ha consegnata il postino, non so cosa ci fosse dentro.>>tenta di salvarsi Daniel, incrociando lo sguardo della ragazza ma distogliendolo subito.
<<Sì certo, il postino. Dan, oggi è sabato, i postini sono a riposo.>>spiega Scarlett, abbassando solo di un po' il tono ma mantenendo comunque lo sguardo truce.
<<Merda>>mormora lui, tanto piano che non è certo che lei lo abbia sentito, maledicendo Charles per la sicurezza con cui gli ha detto che i postini lavorano anche di sabato. E' stato uno stupido ad assecondare le altrettanto folli idee del pilota Ferrari, ma d'altro canto era talmente disperato che non voleva dirgli di no.<<Scusa Scar, perdonami.>>
<<Okay okay, ma perché Charles avrebbe dovuto mandarmi una lettera? Un semplice messaggio su Instagram non gli piaceva?>>gli domanda Scarlett, iniziando con la sfilza di domande a cui ancora manca una risposta. E l'unico che al momento può dargliele è Daniel.
<<Charles è uno all'antica, ci ha messo quattro giorni solo a capire come funzionava Instagram, e fa così ogni volta che si scarica un nuovo social.>>spiega quest'ultimo, sfoggiando uno dei suoi famosi sorrisi, ai quali sa che Scarlett non può resistere. Infatti, poco dopo, anche lei sorride.
<<E invece come faceva a sapere della promessa di Lewis?>>
<<Non me ne ha parlato, prova a chiedere a lui.>>suggerisce Daniel, non sapendo cosa risponderle. Charles non ha accennato ad alcuna promessa, e persino lui crede che il pilota monegasco non ne sappia davvero nulla. Però questo tocca a Scarlett scoprirlo, lui non ha più intenzione di immischiarsi nei loro affari.
<<Grazie Dan.>>lo liquida lei, prima di lasciargli una pacca sulla spalla ancora nuda e dirigersi verso l'uscita dell'appartamento.<<Non provare a dire una parola a Charles di questo incontro, lascia fare a me.>>aggiunge ancora, poi esce dall'alloggio.
Si ferma lì in mezzo al pianerottolo, dove sembra mancare l'ossigeno, e prende un respiro profondo. Le ultime ore sono state spossanti per lei, soprattutto dal punto di vista psichico, e non vede l'ora di risolvere tutto questo casino. Non ne può davvero più.
Proprio per questo, una volta tornata nel suo appartamento, afferra il cellulare e crea una chat su Instagram con Charles, scrivendogli poi una semplice ma concisa frase.
@scarlett: dobbiamo parlare.
Mentre attende la risposta, Scarlett si prepara un altro caffè, che si gusta leggendo il messaggio che le ha mandato Charles, contenente un semplice numero di telefono. Nel giro di un minuto l'ha già memorizzato in rubrica, e ha già avviato la chiamata.
<<Non mi aspettavo di sentirti così presto, mi ero già preparato per domani.>>risponde Charles, e Scarlett sa che sta sogghignando tra sé.
<<Mi spieghi che diavolo ti è passato per la testa? Tutti questi sotterfugi, questa specie di caccia al tesoro, ma dove siamo, all'asilo?>>lo aggredisce subito Scarlett, il tono stizzito da tutti quei giochetti che il ragazzo ha fatto con lei. Odia le cose misteriose, sulle quali non può avere il controllo, anche se a metterla in atto è stato un amorevole ragazzo quale Charles.
<<Calma principessa, fai un bel respiro e calmati.>>tenta di tranquillizzarla quest'ultimo, inspirando rumorosamente in attesa che la ragazza lo imiti. Cosa che, ovviamente, lei non fa.
<<Non chiamarmi principessa.>>sibila piuttosto, la voce ridotta ad un sussurro ma tagliente come una spada.
<<Okay, facciamo così. Stasera ci incontriamo e ti spiego tutto, va bene?>>propone Charles, non sapendo più come fare per calmare la ragazza.
<<Alle nove da me, non un minuto più tardi.>>dice lei, il tono ancora furioso.<<E se questo è un altro dei tuoi giochetti me la pagherai.>>
Chiusa la chiamata, Scarlett getta il telefono sul divano e si appoggia con entrambe le mani alla superficie marmorea del davanzale, inspirando ed espirando lentamente per cercare di calmarsi. Osserva ora il paesaggio fuori dalla finestra ora le sue mani, finendo per fare compagnia al cellulare tra i cuscini del divano.
I suoi pensieri viaggiano veloci e non le danno un attimo di tregua, non fino a quando non decide che non può passare il resto del pomeriggio in casa a rimuginare su cose insensate. Quindi afferra la borsa ed un paio di occhiali da sole e si precipita fuori dall'appartamento, improvvisamente diventato troppo angusto per lei.
Cammina sovrappensiero tra le strade di Monaco, soffermandosi di tanto in tanto ad osservare qualche abito che cattura la sua attenzione nella vetrina di lussuosi negozi d'abbigliamento, tanto che finisce perfino per comprarne uno da Armani.
Quando ormai la sera inizia a calare sul Principato, Scarlett decide che è ora di tornare a casa, e riprende il cammino fatto finora al contrario. Lungo il tragitto osserva i riflessi arancioni e rossastri del tramonto che si riflettono sull'acqua limpida del mare, e si immerge totalmente in questa calda atmosfera estiva.
Giunta a casa, si prepara una bella cena a base di carne e la consuma seduta al tavolo della sua cucina, guardando qualche programma in tv che nemmeno a lei interessa più di tanto. Però ha bisogno di placare l'ansia, e quello le sembra l'unico metodo efficace al momento.
Inseriti i piatti nella lavastoviglie, esce per un secondo sul terrazzo, ma non ha nemmeno il tempo di accomodarsi sulla poltrona di vimini che il cellulare le squilla tra le mani. Non appena legge il nome sul display, un sorriso le compare sul volto mentre trascina il dito sulla cornetta verde.<<L'evento è già passato alla fase più noiosa?>>
La prima cosa che giunge a Scarlett dall'altro capo della linea è una musica dance, che fa da sottofondo alle parole di Lewis, mischiata al chiacchiericcio indistinto di parecchie persone. <<Assolutamente no, però ho una splendida notizia per te.>>annuncia, cercando di allontanarsi almeno un po' dal rumore della gente che parla e della musica ad alto volume.
<<Dimmi tutto.>>
<<Indossa il tuo miglior vestito Tommy e raggiugimi dolcezza, ho parlato con gli organizzatori e mi hanno detto che puoi aggiungerti a noi.>>afferma Lewis, visibilmente esaltato.
Scarlett, al contrario, sente il suo cuore fermarsi per un attimo.
Va frettolosamente alla ricerca di una scusa per rifiutare gentilmente l'offerta di Lewis, mentre comincia a camminare avanti e indietro per il salone con una mano fra i capelli. Non vuole deludere il suo ragazzo, e ha insistito tanto per partecipare a quell'evento con lui, però vuole sciogliere la matassa di questa faccenda con Charles. E questa è l'unica occasione che ha di farlo.
Proprio mentre sta per parlare, Scarlett sente il campanello di casa suonare, e tira un sospiro di sollievo. Salvata in corner.<<Lew, devo andare, è arrivata Lisa per discutere sulla lettera di oggi. Non aspettarmi all'evento, non credo che riuscirò a venire. Ti amo, divertiti.>>
Senza nemmeno dare tempo a Lewis di risponderle, preme il tasto rosso di fine chiamata e si precipita alla porta. Prende un respiro profondo, poi abbassa la maniglia.
Non appena la vede, Charles sfoggia un luminoso sorriso, piegandosi in avanti per darle due baci sulle guance, come da tradizione francese e, di conseguenza, anche monegasca.
<<Ti ho disturbata? Ho sentito che stavi parlando con qualcuno.>>afferma poi lui, oltrepassando Scarlett per entrare in casa.
La ragazza si dirige verso la cucina e si versa un calice di vino, facendo un cenno a Charles come per chiedergli se anche lui ne gradisce. Dopo aver ricevuto un cenno del capo in risposta, riempie un altro calice per il ragazzo.
<<No tranquillo, probabilmente il mio ragazzo mi lascerà dopo questa telefonata, nulla di grave insomma.>>dice sarcasticamente Scarlett, leggermente irritata dal fatto che sa che ciò che ha detto si avvererà, prima di quanto spera, e che, soprattutto, è tutta colpa dei giochetti infantili di Charles.
<<Oddio ti chiedo scusa, non avrei mai voluto compromettere il rapporto con il tuo ragazzo. Immagino sia già difficile di per sé senza che io mi metta in mezzo...>>si scusa Charles, realmente dispiaciuto.
<<Bravo, hai indovinato, potresti fare il cartomante.>>ironizza Scarlett, il tono di voce tagliente. Prende un sorso di vino e, dopo aver invitato Charles ad accomodarsi dove preferisce, si spalla su una sedia.
<<Sul serio Scar, cioè Scarlett, mi dispiace davvero.>>blatera Charles, correggendosi non appena si rende conto che quel soprannome è un po' esagerato per la situazione.
<<Lascia perdere le scuse, ormai il danno è fatto. Vai al sodo.>>lo incita Scarlett, accompagnando le parole con un gesto della mano che invita Charles a lasciar stare il discorso perdono e sorseggiando un po' del suo vino.
<<Volevo solo conoscerti meglio, tutto qui. E, dato che sono uno all'antica, volevo qualcosa di più intrigante di un semplice messaggio sul cellulare.>>spiega Charles.
<<Questo è ciò che dicono tutti i serial killer, e poi la gente viene trovata morta nel proprio appartamento.>>
<<Ti fidi ciecamente di me a quanto pare.>>ribatte Charles, non potendo però fare a meno di sogghignare.<<Comunque è la verità, un messaggio sarebbe stato troppo scontato per me.>>
<<Questo me l'ha già detto Daniel.>>lo interrompe lei, decisamente non intenzionata a perdere troppo tempo dietro a questa faccenda. Se non lo farà, avrà ancora una piccola possibilità di presenziare all'evento con Lewis, e, di conseguenza, di salvare la loro relazione. Tutto dipende da questi istanti.<<Dimmi invece una cosa: come facevi a sapere della promessa che mi ha fatto Lewis?>>
Charles sbarra gli occhi e, dopo aver preso un sorso di vino dal calice e aver riappoggiato quest'ultimo sul tavolino basso davanti al sofà, scuote la testa.<<Giuro che non so di cosa tu stia parlando. Come ti ripeto, volevo solo parlarti un'altra volta, io di te e Lewis non so praticamente niente.>>
Ecco svelato il mistero. Tra tutte le ipotesi a cui aveva pensato Scarlett -tra cui anche quella delle cimici come microfono sui suoi vestiti-, si era scordata di riflettere sulla più concreta: che il parco divertimenti fosse solo una semplice e banale coincidenza. Ma lei era troppo accecata dall'odio verso Charles e dal risentimento verso la sua relazione con Lewis, e ha preferito dare la colpa al più giovane, non sapendo che lui non aveva fatto altro che provare a contattarla in qualche modo.
Si sente infinitamente stupida per aver elaborato tutte quelle teorie -palesemente infondate-, e soprattutto che, a causa di esse, la relazione tra lei e Lewis subirà molti danni, se non addirittura crollerà. Perché in fondo, la responsabile di tutto questo casino è lei. Lei, e le sue mille paranoie.
<<Okay lo ammetto, sono io che ho esagerato. Sappi però che non ti chiederò scusa, l'ho fatto pochissime volte in vita mia e già me ne pento.>>ride Scarlett, alleggerendo l'atmosfera e la conversazione. Forse è anche un po' il vino a farla parlare così, però ha bisogno che Charles senta quanto lei è dispiaciuta.
<<Con me non te ne pentirai, fidati.>>afferma Charles, sorridendo alla ragazza e alzandosi dal divano.<<Allora, dato che ormai mi sono fatto tutta questa strada fin qui mi sembra un peccato andarmene così presto. Che vuoi fare?>>
***
Due ore dopo, Scarlett e Charles si trovano nel letto, seduti a gambe incrociate l'uno di fronte all'altro, con un mazzo di carte tra di loro e parecchie bottiglie di vino vuote sul comodino.
<<Sono due ore che giochiamo a carte, non sei ancora annoiata?>>afferma Charles, scoppiando a ridere subito dopo. L'alcool in circolo nel suo corpo è ormai diventato troppo, tanto da farlo ridere per qualsiasi cosa, anche le più stupide. E Scarlett non è messa meglio di lui.
<<Più che annoiarmi credo di aver bisogno di una bella dormita, gli occhi non stanno più aperti.>>dice quest'ultima, unendosi alla risata del pilota e stropicciandosi nel frattempo gli occhi. Il vino inizia a fare effetto anche su di lei ma, al contrario di Charles che sembra più sveglio che mai, lei sente che crollerà da un momento all'altro.
<<Forse è meglio se torno a casa, stai davvero per addormentarti.>>afferma Charles, e pochi minuti dopo i due si trascinano barcollando verso la porta d'ingresso. Scarlett si appoggia con tutto il peso del corpo allo stipite per non cadere, mentre Charles cammina lentamente nel pianerottolo, fermandosi davanti alla ragazza.
<<Buonanotte Scarlett, ricordati gli highs and lows.>>la saluta Charles, uscendo dall'appartamento miracolosamente sulle sue gambe. La mente di Scarlett è troppo annebbiata per decifrare il significato dell'espressione usata da Charles, quindi si limita ad annuire e a sorridergli.
Quando Charles si china verso Scarlett per lasciarle i consueti baci sulle guance, ha una leggera perdita di equilibrio che porta le sue labbra a posarsi pericolosamente vicino a quelle di Scarlett, la quale gira subito la testa in senso opposto. La situazione è già precaria di per sé, e lei non vuole peggiorarla ulteriormente.
Salutato Charles con la mano, Scarlett rientra in casa e si infila sotto le coperte, con ancora i vestiti di prima addosso. In un battito di ciglia, è già nel mondo dei sogni.
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