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Capitolo V



Si chiuse dentro  lanciando l'incantesimo Duro contro la porta in modo che diventasse di pietra, sperando che Gwen prima o poi se ne andasse, lei era fuori ad urlare e sbraitare in maniera abbastanza persistente. Sperava di vincere per sfinimento. Chissà se Gwen avrebbe ceduto. Poteva stare anche lì tutto il giorno ma alle 23 aveva appuntamento con Alhena e per nulla al mondo sarebbe mancano, a costo di fare una fattura stendente alla sua amica e lasciarla lì.
La stanza era quasi completamente immersa nel buio, se non fosse stato per le imposte vecchie di centinaia di anni che facevano filtrare un po' di luce qua e là, non si sarebbe visto assolutamente nulla. Mike disse "lumos" ed accese la sua bacchetta, si guardó intorno, la stanza era molto grande in effetti. C'erano un po' di cose addossate alle pareti ma per il resto era vuota, tranne un quadro, c'era un vecchio e logoro quadro alle pareti, non aveva la più pallida idea di chi rappresentasse, era un uomo, ma non aveva un aspetto molto affabile. E tra l'altro, non era il classico quadro vivente come tutti quelli Hogwarts, ma era fermo e statico, come quelli babbani. Continuó a guardarsi intorno, non c'era molto da vedere eppure si sentiva attratto e legato in qualche modo a quella stanza misteriosa. Si accorse che le urla fuori erano finite, c'era un silenzio assoluto, le cose erano due o Gwen aveva giocato la carta del silenzio oppure per questa volta aveva deciso di andarsene. Con fare cauto fece tornare  la porta normale e fece capolino con la testa fuori, guardó a destra e sinistra, nessuna traccia della sua amica. A terra un biglietto, lo prese e lo lesse: Ricordati che mi devi delle spiegazioni e non puoi scappare per sempre. G.
Appallottoló il biglietto e lo buttó a terra, non gli poteva interessare di meno, che cercasse tutte le spiegazioni che voleva non c'era nulla da dire, loro erano solo amici, lui le voleva un gran bene ed era veramente una bella ragazza, ma non c'era nulla di più, e se prima aveva pensato che Gwen potesse essere diciamo una buona distrazione per passare un po' di tempo e non essere sempre soli, da quando aveva visto Alhena anche questo pensiero era scomparso, Gwen doveva farsene una ragione, non aveva ancora capito come mai fosse impazzita così, bah le donne, tutte matte!
Una volta accertato quindi che la sua amica folle se ne fosse andata davvero uscì fuori, sapeva che lei sarebbe stata nella sala comune Serpeverde o nel dormitorio femminile e lui non aveva voglia di ingaggiare un'altra discussione su Alhena. Quindi decise che avrebbe evitato Gwen almeno fino all'indomani. Così con il suo zaino andò al lago nero, si mise tra qualche albero che c'era poco vicino alla riva e si accese un piccolo fuoco, da li cominció a fare i compiti, doveva ammazzare il tempo fino all'ora di cena, tanto valeva fare i compiti, negli ultimi giorni era stato talmente tanto preso dai pensieri che era rimasto indietro a doveva assolutamente fare almeno il tema di pozioni e la ricerca per difesa contro le arti oscure se voleva tenersi in pari con le lezioni. Per cui decise di cominciare proprio da pozioni.
Quattro ore dopo erano le sette di sera, aveva fatto sia pozioni che difesa contro le arti oscure, ma ci aveva messo così tanto perché la sua testa continuava a vagare nei meandri della fantasia di cosa sarebbe potuto succedere quella sera in biblioteca. Era quasi ora di cena per cui decise di rientrare, e nel caso avrebbe fatto ancora qualche compito appena dopo cena aspettando l'orario dell'incontro con Alhena.
In sala grande c'era il solito chiacchiericcio nei lunghi tavoli delle case, gli studenti stavano aspettando come ogni sera che gli elfi domestici mandassero su le prelibatezze da loro cucinate. Mike si diresse verso il tavolo dei Serpeverde e Gwen era già li, lo stava già guardando con i suoi occhi penetranti, era ancora arrabbiata si vedeva lontano un miglio, Mike fece scorrere lo sguardo e vide un posto libero tra due Serpeverde del primo anno, di cui non sapeva neanche i nomi, ma piuttosto che stare vicino a Gwen e rischiare il linciaggio decise di sedersi li. I due del primo anno rimasero talmente stupiti che quasi non mangiarono per tutta la sera e continuarono a fissarlo. Mike era uno di quelli che non voleva per forza farsi notare ma che in realtà conoscevano tutti.
Per contro Gwen lo fissò tutta la sera con le guance così rosse che sembrava andare a fuoco, era letteralmente inviperita, ma non osava scatenare una scena davanti a tutti, dato che a cena c'erano anche i professori.
Una volta finita la cena, erano già le nove, da lì a due ore si sarebbe dovuto vedere con Alhena, cominciava ad essere nervoso, per questo decise che non sarebbe riuscito a fare i compiti, in più era anche in ansia perché temeva che Gwen si sarebbe presentata in biblioteca a fare una scenata, sarebbe stato il colmo. 
Decise di andare al campo di quidditch per passare il tempo che restava fino all'appuntamento, il campo lo faceva rilassare sempre, avrebbe preso una scopa e una pluffa e si sarebbe allenato a fare qualche lancio,  così giusto per mantenere i nervi saldi. Un'ora e mezza più tardi scese dalla scopa, si fece una veloce doccia negli spogliatoi e si diresse verso la biblioteca, non sapeva se l'avrebbe trovata già lì o meno, mancavano ancora cinque minuti alle undici.

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