8° Posto: "Pazzi da Legare"
Ottava classificata:
"Pazzi da Legare"
di _denki_is_a_pikachu_
22° pacchetto
Personaggio: Ninfadora Tonks
Testo: "L'ironia del destino vuole che io sia ancora qui a pensare a te, nella mia mente flash ripetuti, attimi vissuti con te. È passato tanto tempo, ma tutto è talmente nitido, così chiaro e limpido che sembra ieri. [...] Quel tuo sguardo, poi lo interpretai come un addio, senza chiedere perché da te mi allontanai. Ma ignoravo che in fondo non sarebbe mai finita. Ero a pezzi, ma un sorriso in superficie nascondeva i segni d'ogni cicatrice." - Infinito, Raf
Valutazioni
Il testo era per lo più corretto circa la grammatica, tuttavia c'erano alcune imperfezioni. Per esempio, talvolta alcune parole erano ripetute e la frase risultava ridondante come in questo punto: "Non l'aveva mica fatto apposta! Ma non poteva dire di essersi pentita, aveva sempre provato un certo moto di antipatia verso quel vecchio scorbutico troppo affezionato alla sua gatta e che provava un certo odio per tutti i ragazzi dai diciott'anni in giù." C'è stata anche qualche svista circa i periodi ipotetici, in un paio di punti l'uso del congiuntivo non era corretto come in quello riportato: "Se avrebbe continuato di questo passo avrebbe finito direttamente la mattina dopo." Inoltre, ho riscontrato molti errori di battitura per esempio "gironzare" al posto di "gironzolare", "appoggiatto" invece di "appoggiato", "fate" invece di "fare" (quando si intendeva il verbo naturalmente). In aggiunta alcune frasi le avrei costruite in modo diverso. Per esempio in "Vi erano scritte molte, ma davvero molte, punizioni state inflitte a degli studenti [...]", avrei aggiunto un "che" tra "punizioni" e "state inflitte". Oppure in "Se il custode non era ancora uscito fuori di testa, vuol dire che ci mancava davvero poco!" bisogna rispettare l'uso del passato e quindi trasformare "vuol" in "voleva". Specialmente nell'ultima parte sei passata dal presente al passato abbastanza spesso, quindi ti consiglio di rileggere attentamente il testo e di fare attenzione alla coerenza tra i tempi verbali.
Per quanto riguarda lo stile, in alcuni punti non era chiaro se il narratore fosse onnisciente o meno. Questo è un errore comune specialmente per chi scrive in terza persona, si rischia di rivelare troppo nonostante il personaggio sotto cui si sta narrando il punto di vista non sia a conoscenza delle informazioni rivelate. È difficile anche dare consigli su come evitare questo tipo di errore. Ti consiglio di stilare una lista oppure una mappa del tuo personaggio e di ciò che deve scoprire/sa già nel corso della storia così da essere coerente con la storia stessa. Un'altra pecca che ho riscontrato nel tuo elaborato è che molto spesso al lettore venivano presentate troppe informazioni e spiegazioni approfondite. In inglese, gli scrittori usano la forma "show don't tell", tradotto "mostra non racconta"; il significato del detto è che a volte è preferibile fornire meno spiegazioni al lettore per rendere accattivante la lettura e interessato il lettore. Per esempio in questo passaggio "Ah scusate, forse vi starete chiedendo chi sia questa Ninfadora Tonks. Beh, a prima vista potrebbe sembrare una ragazza come tante altre, il viso a cuore e bianco come il latte, il nasino all'insù e i capelli che si divertivano a cambiare colore in base al volere o all'umore della ragazza." una descrizione di Tonks non è necessaria ai fatti, avresti potuto, come hai poi fatto, descrivere i capelli o il suo modo di fare nella storia così da risultare meno forzato. I toni bambineschi di Tonks, specie nella prima parte, hanno reso il linguaggio semplice e giocoso, senza però cadere nel banale. In ultimo ti consiglio di dividere in paragrafi la tua storia. Specialmente su Wattpad, la divisione aiuta la lettura e evita che l'occhio del lettore si stanchi prima di finire il capitolo.
La trama era semplice ma ben sviluppata. Mi è piaciuto che tu ti sia focalizzata su tre momenti della vita di Ninfadora che si relazionavano ai malandrini. Andiamo per punti. La prima parte, quando Ninfadora è ancora a scuola e viene a conoscenza dell'esistenza dei Malandrini, ha sia punti di forza che mancanze. Per prima cosa, a livello di trama, mi è piaciuto come hai dato molto spazio alle "conversazioni" tra Tonks e i Malandrini. Ogni azione si è verificata nei tempi giusti: prima la punizione, poi il venir a conoscenza dei nomi di James, Sirius, Remus e Peter e solo infine il dialogo con loro. Sei riuscita a introdurre al lettore molte informazioni, ma negli spazi giusti e con tempi ragionevoli. Tuttavia, questa parte poteva risultare ripetitiva e lenta, data la mancanza d'azione. La seconda parte (anno 1993) mi è parsa un po' frettolosa, nonostante ciò era necessaria alla trama in quanto faceva da ponte tra il passato e il presente di Tonks. Nella terza parte (anno 1994), invece, hai descritto una Ninfadora più matura che per la prima volta affronta la morte. Seppur non conoscesse Sirius da molto tempo, la sua reazione di tristezza profonda e rabbia nei confronti di sè stessa è stata sensata in quanto poichè ella era venuta in contatto con la Mappa del Malandrino, ha avuto modo di conoscere il Sirius del passato, senza considerare il tempo trascorso a Grimmauld Place (come tu hai specificato). L'ultima parte, invece, mi è sembrata troppo sbrigativa. Mi è parso improbabile che Ninfadora negli ultimi attimi della sua vita ripensi a Sirius e dedichi solo pochi pensieri a Remus e a suo figlio Teddy. Personalmente, avrei sviluppato di più il finale, magari inserendo la figura di Remus Lupin del presente prima nel racconto (nel secondo o nel terzo atto) così da far sembrare più spontaneo e coerente la storia d'amore tra Ninfadora e il lupo mannaro.
Purtroppo, l'attinenza al prompt è il punto che ho sentito meno nella storia. La citazione c'era, ma era molto velata, forse troppo. Dato che Tonks non ha mai conosciuto i Malandrini da ragazzi era difficile che lei avesse dei veri e propri ricordi con loro. Non ho trovato questo "sguardo nel passato", come diceva la citazione, sviluppato pienamente nella tua storia. L'immagine invece l'ho sentita un po' di più: sia nel carattere esplosivo di Tonks, che nel finale quando la ragazza compie questo gesto dettato dalla "pazzia" che la caratterizza.
Nella copertina, l'immagine è carina, coerente con lo spirito libero di Dora, tuttavia è un po' semplice. I colori sia del font che dell'immagine rispecchiano perfettamente il modo di essere, gioioso e a tratti bambinesco, di Ninfadora.
Per quanto riguarda il mio gradimento, la storia mi è piaciuta, ma secondo me avresti potuto fare di più. La one shot non mi ha pienamente conquistata: lo stile era un po' troppo semplice, la citazione troppo velata. Nonostante ciò, la caratterizzazione dei personaggi era buona e si vede che ti sei impegnata, sia nella passione che hai messo nello scrivere i dialoghi dal punto di vista dei diversi Malandrini, sia dalla lunghezza notevole del racconto. Mi è piaciuto molto anche il titolo: spiritoso e intrigante come Tonks.
Punteggio:
Grammatica: 7,75/10
Stile: 7,5/10
Trama: 7,5/10
Attinenza al prompt: 7/10
Copertina: 4/5
Gradimento personale: 3,5/5
Totale: 36,25/50
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