TWENTY-THREE || I WILL NEVER LET YOU GO
TWENTY-THREE || I WILL NEVER LET YOU GO
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"Perché non ti lasci amare..."
Bisbigliò lei, devastata dall'impassibilità di Harry, dalla sua durezza e ormai pronta a cedere, a gettare la spugna e arrendersi davanti a lui, e all'amore che lui non poteva o non voleva darle.
"...Tu non mi puoi amare"
Rispose Harry dopo alcuni minuti, minuti dove pensò solo alla ragazza di fronte a lui, sì, l'amava, ma come avrebbe potuto prendersi cura di lei? Se tutto quello che era stato capace di farle mentre lei le offriva il suo aiuto e il suo amore era stato farla soffrire, respingerla e ferirla? Lei non meritava di stare con lui, non meritava il suo amore, meritava di meglio.
Lui avrebbe potuto darle tutto il suo amore e aprirsi a lei: ma aprirsi a lei sarebbe significato trascinarla nella sua vita, a fondo con lui e avvelenarla con il dolore che lui stesso sopportava.
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"Se davvero tu non mi ami, dimmelo e me ne andrò"
La voce sottile e spezzata di Priya era la sola cosa udibile nella stanza accanto ai suoi singhiozzi, sembrava riecheggiare nella testa di Harry; la sua mente confusa e sofferente, come poteva una ragazza così pura amare proprio lui Harry Styles il ragazzo che chiunque sperava di non incontrare in giro per Londra.
Lui mosse un passo verso di lei, prendendo la sua guancia nella sua mano, i loro volti a solo pochi centimetri. Carezzando la pelle liscia e umida di quelle gocce salate cadute dai suoi occhi cristallini si rese conto che lui era stato la causa di quelle lacrime: se lui fosse capace di tradurre tutto quello che Priya significa per lui forse ora lei non starebbe piangendo a pochi centimetri da lui.
"Ti amo"
Finalmente. Sussurrò quelle parole incise nella sua mente quelle parole che significavano per lui più di quanto potesse credere: non aveva mai detto quelle due singole parole a nessuno, né aveva mai pensato di dirle. Assaporò tutta la dolcezza delle labbra di Priya sotto alle sue, un bacio casto e leggero, a malapena percepibile; Harry osservò come Priya chiuse gli occhi al contatto con le sue labbra, prendendosi qualche secondo per imprimere l'immagine di quella ragazza nella sua mente, ragazza che ora significava più della sua stessa vita per lui. Quella ragazza riccia di fronte a lui, con gli occhi arrossati e gonfi pieni di lacrime per lui aveva cambiato la sua vita fino a portarlo ad amarla, ad amarla alla pazzia, tanto che solo lei era ora in grado di guarirlo.
Come Harry sollevò le sue labbra rosee e carnose da quelle dolci e fragili di Priya lei aprì gli occhi, senza dire una parola lui si allontanò lasciando che la sua mano scivolasse via dalla guancia della pakistana. I due rimasero immobili, gli occhi fissi in quelli dell'altro, silenzio nella piccola stanza ora sempre più buia, silenzio che sembrava parlare più di mille parole.
"Ti amo ma te ne devi andare"
Riprese Harry; scuotendo la testa, le mani corsero di nuovo tra i suoi ricci disordinati e appiccicati dal sudore, ogni dolore sembrava ritornare una volta perso il contatto con la ragazza.
"H-Harry...perché non vuoi accettare che qualcuno ti possa amare"
Ora fu Priya a fare un piccolo passo verso di lui, che a sua volta indietreggiò, le labbra della ragazza tremanti al pronunciare quelle parole, quella supplica. Tutto quello che Harry doveva fare era accettare il suo amore, Priya sapeva di essere in grado di riparare il suo cuore spezzato e la sua vita troppo distrutta dal passato; avrebbe dimenticato - anzi cancellato - tutto il passato che opprimeva quel ragazzo così dolce che aveva riportato il sorriso sulle sue labbra dopo un avita passata a sottomettersi al volere di Barney, dopo che lui aveva riparato la sua vita ora toccava a lei riparare la sua.
Ma non poteva farlo se lui no la lasciava entrare nella sua vita.
"N-non puoi, tu non puoi amarmi..io sono il buoi e tu tu-"
La sua voce roca e profonda era ora tremante, le lacrime a minacciare questa volta anche le sue palpebre, ma come era solito a fare le mascherò impedendo un'altra volta alle sue emozioni di farsi vedere e mostrarsi quindi per quello che davvero era.
Harry cercò di nascondersi di nuovo dietro al suo muro, dietro al passato che lo minacciava e costringeva a rimanere solo...come avrebbe potuto essere lui ciò di cui Priya aveva bisogno? Come avrebbe potuto prendersi cura di lei? Lui era il buio, il male si nascondeva dentro di lui, solo il veleno avrebbe potuto trasmettere a Priya se avesse lasciato che lei entrasse nella sua vita.
"Lascia che io sia la tua luce"
Lo interruppe Priya incapace di ascoltare oltre - no - non era così che lei vedeva Harry, e lei avrebbe potuto comunque salvarlo e riportarlo alla luce. Salvarlo e fargli dimenticare il suo passato, quello che aveva fatto non era importante per Priya, nonostante non lo conoscesse affatto era sicura che niente avrebbe cambiato ciò che provava per lui.
"Io ti ferirei e basta, ti avvelenerei con la mia vita"
Insistè Harry; Priya riuscì a notare l'umidità raccolta agli angoli dei suoi occhi nonostante lo sforzo di Harry per nasconderla. Sforzo per nascondere il dolore nel respingere l'amore, l'amore che lui desiderava con tutto se stesso e che gli era finalmente stato concesso, ma che secondo lui non sarebbe stato i grado di soddisfare.
Harry si girò dando le spalle a Priya incapace di sostenere il contatto visivo con lei, troppo da sopportare. Troppo il dolore nel vedere la luce nei suoi occhi affievolirsi progressivamente, troppo il dolore nel sapere che erano i suoi occhi, dritti nei suoi, a spegnerla.
"Non è vero i-io"
Incominciò la ragazza come Harry si affacciò alla finestra, spostando il peso sulle braccia appoggiate al davanzale: i muscoli tesi della schiena ben visibili sotto alla maglietta, la luce che entrava dai vetri aperti sembrava quasi travolgere Harry e abbracciarlo senza che lui se accorgesse e se ne allontanasse; proprio come stava facendo con Priya.
"Come puoi non vedere chi hai davanti! Sono un fottuto drogato, spaccio e le persone hanno paura di me, perché cazzo tu no! Per quale fottuto motivo non hai mai avuto paura di me come tutti, perché come tutti non te ne sei andata!"
Sbottò voltandosi di nuovo verso di lei interrompendola, lontano dalla finestra e dalla luce, la rabbia concentrata ora nei suoi piedi che si scagliarono ripetutamente sulla cassettiera accanto alla porta del bagno.
Priya sobbalzò al rumore pungente improvviso, il suo corpo debole indietreggiò verso la parete della stanza cercando sostegno, ormai al limite delle forze.
"Io ho visto la luce in te, non sei tutto quello che hai detto.."
Raccogliendo tutto quello che ormai rimaneva della sua forza, del suo coraggio, della sua determinazione e soprattutto affidandosi completamente al suo amore, e sperando che questo fosse sufficiente a riportare da lei l'Harry di qualche settimana prima si avvicinò di nuovo a lui. Le sue piccole mani cercarono di costringere i suoi occhi verdi nei suoi azzurri, prima di pronunciare quelle parole.
"Io lo sono!"
La rabbia di nuovo prese il controllo di lui, liberandosi della debole presa di Priya sul suo viso.
"Almeno non più, e come potrei aver paura di te dopo che mi hai salvato la vita, dopo che mi hai salvato da quel pervertito e mi hai fatto sorridere di nuovo!"
Anche Priya alzò la voce questa volta, imponendo i suoi pensieri, cercando di essere la voce nella testa di Harry, cercando di aprirgli gli occhi.
"Ti conosco per come sei davvero, ho visto una luce nei tuoi occhi io-"
La pakistana continuò, questa volta di dolcemente, la voce tremante ancora, ma più fiduciosa di riuscire nel suo intento.
Harry si girò fermò, udendo quelle parole, voltandosi verso di lei e guardandola dritta negli occhi, comprensione nei primi e paura nei secondi.
"è proprio lì che si nasconde la parte peggiore di me"
Ammise chiudendoli, pensando ingenuamente di nascondersi per quello che era e impedire al buoi nei suoi occhi di raggiungere la luce in quelli della ragazza che amava.
"Perché non puoi guardarti con i miei occhi"
Ora in lacrime Priya allacciò le sue dita dietro alla nuca di Harry, intrecciandole nei suoi capelli. Silenzio seguì i suoi movimenti, le labbra di entrambi si cercarono, ma Harry si ritrasse prima di cadere in tentazione senza però riuscire a sfuggire alle braccia di Priya.
"Perché gli ruberei la luce..tutta quella luce, innocenza, bellezza...le ruberei e li avvelenerei con tutto il peggio che ho fatto, tutto ciò che di sbagliato c'è nella mia vita"
"Io vedo solo te Harry"
Sussurrò lei, guadagnando millimetri verso le sue labbra, l'unica cosa che in quel momento poteva darle sollievo e forza.
"è proprio questo..se tu sapessi tutto quello che sono e che ho fatto te ne saresti già andata, saresti già fuggita e mi avresti lasciato come hanno fatto tutti fino ad ora"
Ora anche gli occhi di Harry erano pieni di lacrime, anche lui non più in gradi di trattenerle.
Il peso del suo passato era troppo pesante ora da sopportare, troppo da nascondere, e se dopo esserne venuta a conoscenza lei lo avrebbe abbandonato come avevano fatto tutti fino ad ora?
"No..no non lo farò"
Sussurrò lei sfiorando le sue labbra in cerca di un consenso a baciarle
"Lascia che ti conosca e io non ti lascierò"
Chiese di nuovo stuzzicandole; lui chiuse gli occhi nel tentativo di ignorare il suo volto a pochi millimetri dal suo.
"Tu lo farai"
Sussurrò Harry, sul punto di rottura ormai.
"Ti amo..non ti lacerò mai"
Promise credendo fino in fonda ad ogni singola parola che stava pronunciando e caricandole di tutto l'amore che provava per lui.
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