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TWENTY-ONE || SHE BROKE HIS WALL DOWN

TWENTY-ONE || SHE BROKE HIS WALL DOWN


"Vattene hai capito! Non ho bisogno della tua pietà Priya"

Insisté Harry; in qualche modo forse voleva cercare di convincere anche se stesso che non aveva bisogno di quella ragazza dolce che lo aveva cambiato così tanto, e che forse ora era diventata qualcosa di troppo importante per lui: la sua salvezza.

"Non è così Harry! Ti prego..sono qui per te, non sarei dovuta sparire ma ora sono qui..ti prego"

La voce di Priya era quasi una supplica, un preghiera, un appello a lasciarla entrare dentro di lui, ad aprirle il suo cuore e a far si che lui stesse meglio. Non sapeva come, ma in qualche modo avrebbe impiegato tutte le sue forze per cercare di far star meglio Harry. Dopo tutto quello attraverso cui era passato per proteggerla e occuparsi di lei, dopo che si era preoccupato di rimarginare le sue ferite ora era il suo turno di rimarginare le sue.


Il corpo sudato, tremante e sempre più debole di Harry si muoveva goffamente a pochi centimetri da quello di Priya, spasmi nervosi colpivano le sue mani e il suo respiro irregolare e agonizzante quasi sovrastava la voce dolce e sottile della pakistana. Harry si infilò le mani tra i capelli, un lamento lasciò le sue labbra non appena iniziò a tirarsi di nuovo le punte de capelli, li spostò indietro e li tirò in una coda: niente, ancora nessun sollievo.


La ragazza cercò con tutte le sue forze di trattenere le lacrime che le pizzicavano gli occhi, si disse che doveva essere forte per lui, solo lei avrebbe potuto aiutarlo o comunque ci avrebbe almeno tentato, e per farlo doveva rimanere tale, per Harry.

"Va via okay, s-sto bene..non ho bisogno..né di te né di quella fottuta merda okay? Sto..sto bene"

Ancora una volta il riccio cercò di respingere l'aiuto di Priya; un urlo lasciò di nuovo le sue labbra pallide e secche, il suo corpo debole si appoggiò alla finestra, le mani ancora strette tra i riccioli annodati, le dita contratte alla ricerca di una punta di sollievo che avrebbe potuto dargli ancora un granello di forza, ma niente.


Priya si avvicinò a lui, mentre lui combatteva con tutte le sue forze per allontanare la ragazza; posò le sue piccole mani sottili e delicate su quelle grandi e callose di Harry, smollando la presa dai suoi capelli, lui protestò di nuovo contro il suo tocco gentile finché non si arrese e lasciò che le mani di Priya guidassero le sue lungo i fianchi.

"Harry.."

La sua voce era ora più tranquilla, dal momento che il ragazzo di fronte a lei di cui si stava innamorando era finalmente calmo, forse solo stremato. Harry anche da dietro la sua barriera di frustrazione e dolore poté sentire nella voce di Priya e in quel semplice pronunciare il suo nome tutta la preoccupazione e la sensibilità di quel gesto: era la prima volta che Harry sentiva che qualcuno stava facendo qualcosa per lui, non per secondi fini o perché lo temevano, solo per lui.

"P-perché sei qui Priya..va via c-come hai fatto finora e basta"

Harry raccolse tutte le sue forze, ormai scarse rimaste nel suo corpo per combattere ancora una volta con Priya, avrebbe solo voluto lascairsi andare, cadere tra le sue braccia e lasciarsi curare da lei, dopotutto sapeva benissimo che lei sarebbe stata la sua unica cura. Ma qualcosa dentro di lui, in fondo, lo spingeva a continuare, a contrastare tutta quella premura che la ragazza solo a pochi centimetri da lui gli offriva, alla ricerca di cosa? Forse solo di amore: qualcosa che nella sua vita era sempre mancato.

"Fidati di me Harry..."

La sua voce ancora dolce e piena di speranza, non si sarebbe certo arresa di fronte a una lotta, perché lottava? Perché non voleva il suo aiuto? Era davvero così o Harry stava solo cercando di nascondere a se stesso quello di cui aveva bisogno? Aveva davvero bisogno di lei?

"Perché? Perché dovrei fidarmi proprio ora!"

La voce spezzata i nuovo, implorante di quella confessione, di quel qualcosa che lo avrebbe fatto collassare a terra soddisfatto dei suoi sforzi. Soddisfatto di quel dolore che sopportava solo per vincere quella schifosa scommessa e saper di poter chiedere qualsiasi cosa a Priya - cosa le avrebbe chiesto? - forse poco tempo fa il sesso era l'unica aspirazione, l'unico motivo per cui aveva stretto quel patto con la giovane donna, ma ora l'unico desiderio che implorava era l'amore.

"Perché io mi sono fidata di te prima ancora di conoscerti, e ora è il tuo turno"

Ancora la pakistana cercò di convincere il suo salvatore a farsi salvare da lei. La sua voce racchiudeva tutta la speranza e il desiderio che Priya avrebbe voluto riversare su Harry.

"Z-Zayn mi ha cercato, tu n-non hai avuto bisogno di f-fidarti di me"

Con queste parole Harry smosse qualcosa dentro a Priya, e una veloce emozione attraverso il volto di Priya per scomparire prima ancora che i sensi rallentati e intorpiditi del ragazzo la captassero.

"Sì ma sono rimasta, e ora sono qui...Harry ti prego"

Lei era ora vicina all'arrendersi, forse tutto quello che lei aveva visto crescere tra di loro in quel tempo che sembrava così lungo ma che in realtà si era consumato così in breve era solo un falsa, tutto frutto della sua immaginazione o solo un quadro che si era dipinta secondo quello che avrebbe voluto fosse successo.


Harry non rispose nulla, tacque. Il silenzio ora riempiva la stanza, anche il respiro affannato di Harry era rallentato e era a stento udibile.


Priya abbassò lo sguardo trasparente e dolce sulle loro mani, le sue piccole ancora avvolte attorno alle nocche sanguinanti di Harry, i suoi occhi rimasero fissi su di esse, intenti a fissare quell'immagine nella sua mente, prima di lasciare andare lentamente la presa, così che le mani di Harry scivolassero lontano dalle sue, ormai Priya si rese conto che forse lei era l'unica che voleva restare, mentre lui non voleva nulla da lei.


Quel piccolo gesto, insignificante magari agli occhi di chiunque, non passò inosservato a quelli verdi di Harry, il riccio sentì dentro di lui un voto, come se lasciando le sue mani Priya lo avesse lasciato per sempre, come se avesse così perso ogni speranza inlui, forse era davvero inguaribile, forse era davvero destinato a restare solo con persone che lo temevano, forse era davvero finita, e forse stava davvero perdendo l'unica persona che lo faceva sentire vivo, e per cui sentiva qualcosa.


Priya sospirò, un sospiro tremante, che nascondeva tutto l'amore perso che provava per Harry. Senza nemmeno accorgersi sentì le sue labbra contro quelle di Harry, carnose e disperate. Priya fu stretta in un bacio appassionato, bisognoso e dolce allo stesso tempo, un bacio che per entrambi significava molto di più di quanto tutte le parole che si erano appena detti potessero significare.


La mano di Harry si stanziò sulla curva della schiena di Priya e le mani di Priya trovarono la loro strada tra i capelli di Harry; lui la tirò più vicina a sé così da posizionarla tra l sue gambe mentre il peso del suo corpo era sorretta dal muro sotto al davanzale della finestra. Harry spinse con la lingua sulle labbra di Priya che delicatamente le schiuse permettendogli l'accesso, cercandosi a vicenda in quel bacio.


Un piccolo gemito lasciò la bocca di Priya non appena Harry le accarezzò il palato con la lingua: Harry lo accolse volentieri sentendo un pezzettino del suo dolore scomparire grazie a questa piccola dimostrazione di quello che Priya provava per lui.


Dopo quelli che sembrarono pochi scarsi secondi i due si staccarono per prendere fiato, i loro respiri ora entrambi irregolari e affannati riempirono la stanza. La figura ancora imponente di Harry torreggiava su quella minuta di Priya, Harry appoggiò dolcemente la sua fronte su quella della ragazza, ormai sfinito sia dal dolore che dalla passione che riempì quel bacio.


"Perché sei qui Priya?"

Dopo pochi minuti, dopo che i due si scambiarono intensi sguardi, dopo che ogni respiro di Priya venne catturato da Harry e ogni respiro di Harry venne catturato da Priya, Harry trovò il coraggio per sussurrare ancora quelle quattro semplici parole.

"Per guarirti"

Fu tutto quello che lei riuscì a rispondere prima di gettarsi di nuovo sulle labbra di Harry, ora più rude e bisognoso di prima il bacio travolse entrambi, lui strizzò lleggermente la parte alta della sua coscia sinistra mentre l'altra man la teneva salda e ferma tra le sue gambe, lei tirò delicatamente le punte dei suoi riccioli, ordinandoli all'indietro così da scoprire la sua fronte accaldata e sudata.


Finalmente una parte di quell'enorme muraglia costruita da Harry era crollata, permettendo a Priya di salvarlo: lei fece cadere quel muro così da poterlo salvare.

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