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TWENTY-FIVE || THE BEST THING THAT'S EVER BEEN HIS

TWENTY-FIVE || THE BEST THING THAT'S EVER BEEN HIS




Per la prima volta dopo mesi - no - per la prima volta in assoluto Harry dormì. Nessun incubo, nessun dolore, nessuna preoccupazione, nessuna dipendenza, niente; solo calma e tranquillità nella sua prima notte di sonno, perchè tra le aue braccia dormì con altrettanta pace Priya.

I loro corpi quasi completamente nudi stretti l'uno all'altro, come se da uno dipendesse la vita dell'altro; le loro gambe intrecciate e i loro respiri sincronizzati trascorsero una notte coccolati uno dall'amore dell'altro.

Harry si svegliò di soprassalto come era abitudine per lui fare, guardandosi attorno nella stanza e osservando tutto il disastro che lui stesso aveva provocato il giorno precedente. La rabbia che aveva provato si era ripercossa su muri e mobili, ma si rese conto che ne era valsa la pena quando i suoi occhi si posarono sulla minuta ragazza raggomitolata sotto le sue braccia e un sorriso si aprì sulle sue labbra nel vederla e nel realizzare che era lì per e con lui.

"Perchè mi fissi Harry"

La voce dolce e mattiniera di Priya ruppe il silenzio facendo sobbalzare e sorridere leggermente Harry per la sorpresa; le sue ciglia svolazzarono sfiorandole gli zigomi mentre sbattè gli occhi per abituarli alla luce e lasciò un bacio leggero sul petto di Harry che sfiorava le sue labbra rosee.

Quel piccolo gesto scaldò il cuore di Harry dal momento che nessuno - a parte Priya ovviamente - gli aveva mai dimostrato dell'affetto gratuito. Ma ora questa ragazza aveva stravolto ognimlogica della sua vita riportandolo alla luce, e be', si doveva ancora abituare a dover esprimere quello che provava e a non tenersi tutto dentro.

"Sei bellissima, non te l'ho mai detto"

Dopi qualche secondo Harry rispose osservando di nuovo ogni centimetro del corpo di Priya ancora stretto al suo, ogni curva, ogni ricciolo sembrava perfetto agli occhi di Harry e per la prima volta si sentì pronto ad ammeterlo, a tradurre i suoi pensieri in parole.

La voce roca e ancora impastata dal sonno di Harry fece correre un brivido attraverso il corpo di Priya, trovava che la sua voce fosse come una di quelle cose che ti sembrano - ed effettivamente sono - talmente perfette e non ti sembra neanche possibile che siano così perfette, ma lo sono e sai che potrai averle sempre da quel momento. La voce di Harry, infatti, poteva ora essere sua per sempre, fino a quando vorrà.

Priya cercò di scivolare ancora più vicina ad Harry aggrappando più saldamente le braccia ttorno al suo petto senza maglietta, tracciando per la prima volta con le dita i bordi della farfalla tatuata con l'inchiostro nero sul suo petto, prima di alzare di nuovo lo sguardo verso il ragazzo che la faceva sentire protetta e incontrare i suoi occhi ora di un verde brillante.

Priya si prese qualche istante per ripetere nella sua mente le parole di Harry alzando la testa e guardando nei suoi occhi profondi e luminosi. Quelle parole erano così semplici, chiunque le avrebbe pronunciate o ascoltate non ci avrebbe prestato particolare attenzione e anzi sarebbero sembrqte scontate e quasi banali, ma loro non erano chiunque, loro erano Harry e Priya. Priya sapeva quanto era costato a Harry pronunciare quelle parole proprio di fronte a lei, e proprio per questo significavano per lei più di qualsiasi altra cosa, avevano un valore inestimabile.

"Grazie...anche se non mi hai detto molte cose in realtà"

Rispose Priya dopo qualche minuto, quando si rese conto di non aver ancora risposto nulla a Harry. Lei gli sorrise e lasciò un altro bacio leggero e più lungo sullo stesso punto di prima appoggiando di nuovo la testa sul suo petto; sentì il suo battito accelerare alle sue parole e intuì di aver soffiato su una ferita ancora troppo fresca per lui.

"Ma aspetterò quando vorrai dirmele"

Sussurrò subito e percepì subito il battito di Harry stabilizzarsi. Un sorriso si formò spontaneamente sapendo di essere l'unica persona a cui Harry mostrava - a volte involontariamente - la fragilità che nascondeva dentro di lui.

"Non riesco a credere che sei davvero qui"

Sussurrò lui quasi come se lo stesse dicendo a sè stesso, tutto questo sembrava ancora troppo perfetto per essere vero, surreale che l'amore che aveva sempre disiderato fosse ora tra le sue braccia, e non era ancora fuggito.

"Che vuoi dire?"

Lei sollevò di nuovo la testa, un lieve cipiglio sul suo volto increspò la sua fronte e Harry si trovò a desiderare disperatamente di poterlo cancellare dal suo viso.

In qualche modo Priya rimase confusa dall'affermazione di Harry, sapeva quanto doveva aver sofferto in passato dal momento che aveva avuto così tanta paura di accettare il suo amore, ma le sembrava impossibile che dopo esserle stata accanto avesse ancora dei dubbi sul fatto che lei non se ne sarebbe andata.

"N-non importa..."

Harry scosse la testa chiudendo gli occhi e lasciandosi sfuggire una lieve risata, ridendo forse della sua stessa insicurezza.

Sfilò un braccio da sotto il fianco di Priya per scostare una ciocca di capelli dal suo viso e intrappolarla dietro al suo orecchio. Priya trovò adorabile il modo in cui Harry cercò di compiere quel gesto con delicatezza, ma risultò agli occhi di Priya adorabilmente goffo, le sue dita tramavano leggermente e il suo tocco solleticò la pelle di Priya che arricciò il naso sorridendo all'insicurezza di Harry - come era possibile che 'il ragazzo di cui tutti hanno paura' in realtà sia così impacciato e dolce?

Harry riportò la mano sotto le lenzuola accarezzando le cirve di Priya e stringendo delicatamente la sua coscia, Priya sobbalzò al suo tocco e si ricordò immediatamente della sera precedente; per un attimo si sentì così colpevole per non essere stata in grado di soddisfare gli sforzi di Harry come avrebbe voluto e come pensava sarebbe stata pronta a fare.

"M-mi dispiace per ieri sera, io pensavo di-di averlo superato ma-"

Iniziò la ragazza fissando i suoi occhi azzurri umidi dalle lacrime improvvise in quelli di Harry, ma perdendo subito il contatto visivo incapace di sopportare il peso dei suoi occhi così brillanti. La sua voce insicura e spezzata dalle lacrime venne interrotta da quella roca di Harry che la rassicurò velocemente riportandondi scatto la mano sulla guancia di Priya strofinando il pollice contro la sua pelle color miele.

"Priya non pensarci, davvero...aspetteremo finchè sarai pronta okay?"

Domandò retoricamente continuando ad accarezzare la sua pelle liscia. Si chinò verso la ragazza tra le sue braccia e le lasciò un bacio sulla fronte portandole di nuovo una cioccandi capelli dietro le orecchie e cercando di calmarla.

L'improvviso panico per vedere la ragazza che gli aveva appena donato amore crollare sotto di lui perchè non era riuscita a fare sesso con lui lo spinse a questi gesti istintivi e protettivi nei suoi confronti; realizzò solo dopo aver compiuto quelle azioni che esse provenivano direttamente dal suo cuore. Per un attimo rimase spaventato da come il solo vedere Priya soffrire accanto a lui lo avesse spinto a esprimere i suoi sentimenti; ma quando lei si annuì e si calmò stringendosi ancora di più sotto alle sue braccia capì che quella era davvero la cosa migliore che potesse capitargli.

"Ehi ehm..v-vado a fare una doccia, ti vedrò dopo d'accordo?"

Dopo qualche minuto Harry ruppe il silenzio, ancora titubante all'idea di separarsi dal corpo caldo di Priya ancora nella stessa posizione dalla sera precedente. Lei sciolse le braccia dalla presa attorno al suo petto portandosi seduta e mantenendo il lenzuolo sopra il seno scoperto.

"Certo, ti aspetto qui"

Gli assicurò lei con tono deciso percependo il suo tono allarmato nel domandare se l'avrebbe ritrovata qui al suo ritorno - perchè sarebbe dovuta andarsene dopo che aveva finalmente trovato l'amore?

Lui si sedette per scendere dal letto appoggiando le mani sul materasso ai lati del bacino, i muscoli tesi ben visibili agli occhi di Priya; come si alzò per camminare verso il bagno Priya si alzò sulle ginocchia fermandolo per il polso e tirandolo verso di sè così che fosse girato verso di lei prima di portare una mano dietro la sua nuca e avvicinarlo per connettere le loro labbra in un bacio.

"Ti amo"

Disse lei liberandolo dalla sua presa al polso e lasciando che andasse in bagno. Lui sorrise alle sue parole e le lasciò un altro bacio sulla fronte prima di fare la sua strada verso la porta del bagno e chiuderla alle sue spalle.

Come chiuse la porta alle sue spalle Harry si appoggiò ad essa con la schiena facendo scorrere nella sua mente tutto quello che gli era successo da quando aveva conosciuto Priya, se non fosse stato per Zayn che era venuto a cercare il suo aiuto per proteggere Priya ora lui non avrebbe trovato l'amore e - senza alcun dubbio - avrebbe fatto qualsiasi cosa per mantenerenla situazione come era. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per continuare a proteggere Priya, a far si che lei sentisse l'amore che provava per lei, per far si che lei sapesse che la sua presenza aveva cambiato la sua vita: lei era la cosa migliore che fosse mai stata sua.

Come Harry chiuse la porta alle sue spalle Priya decise di alzarsi e sistemare il disastro che la rabbia incontrollata di Harry aveva creato solo la sera precedente. Scese lentamente dal letto raccogliendo il suo reggiseno rimasto sul pavimento agganciandolo sulla schiena e recuperando il resto dei suoi vestiti sparsi per la stanza. Mentre infilò i pantaloni lungo le cosce e i fianchi risentì di nuovo le mani di Harry, grandi e delicate, accarezzare il suo corpo, lui era stato così dolce con lei quella sera proprio dopo che aveva sfogato la sua rabbia sul muro.

Dall'altra parte della porta di legno dipinta di bianco un sorriso comparve sulle sue labbra al pensiero di quanto fortunato era stato - almeno per una volta - a trovare Priya nella sua vita e a quanto idiota era stato a cercare di respingerla. Aprì l'acqua attendendo che raggiungesse la giusta temperatura, prima di liberarsi del solo paio di boxer che indossava dalla sera precedente e fare un passo all'interno della doccia. L'acqua calda sciolse i suoi muscoli ancora indolenziti da tutta la rabbia che vi era concentrata la sera prima, prima che fosse cancellata da Priya.

Priya fissò la parete ammaccata, il sangue secco di Harry rimasto attorno testimoniava il dolore che stava provando in quel momento. Priya sapeva che con Harry al suo fianco poteva stare tranquilla che niente le sarebbe più successo, nessuno l'avrebbe più toccata al di fuori delle sue mani callose ma delicate, e nessuno avrebbe mai più potuto ferirla, se non Harry stesso. Sapeva che se mai Harry l'avesse ferita sarebbe stato con le sue emozioni, se mai l'avesse ferita sarebbe stato perchè lui avrebbe rifiutato il suo amore, perchè sapeva che Harry non avrebbe mai osato farle del male fisicamente - era la sua unica certezza.

Non appena uscì dalla doccia Harry avvolse un asciugamano attorno al bacino asciugandosi i capelli disordinatamente e scostando dalla fronte alcuni riccioli troppo lunghi, prima di infilare lungo le gambe un paio di boxer puliti. Frugò velocemente nell'armadietto sopra il lavandino prima di estrarne una benda e del disinfettante, lo versò sui tagli delle sue nocche stringendo i denti per il dolore pungente che ne provocò, avvolgendoci poi attorno la benda bianca, all'improvviso udì un rumore sordo provenire dalla stanza, qualcosa o qualcuno cadere a terra e poi nulla.

Il suono del suo Blackberru che iniziò a suonare rivegliò Priya dai suoi pensieri, si affrettò attraverso la stanza e raccolse il cellulare dalla sua borsa sul pavimento accanto alla porta chiusa della stanza premendo il pulsante verde per rispondere alla chiamata.

"Malik?" Rispose lei dopo aver schiarito la voce, la chiamata proveniva da un numero sconosciuto.

"P-Priya sono... la m-madre di - di Carrie" La voce spezzata della signora Jackson risuonò dall'altra parte del filo, dalla sua voce era chiaro che stesse piangendo o era sul punto di farlo.

"S-signora Jackson, cos'è successo? Carrie dov'è, s-sta bene vero?" La preoccupazione ben udibile nella voce di Priya, Carrie era la cosa più vicina a una famiglia che le era rimasta, e con tutto quello attraverso cui stava passando Priya non era stata accanto a Carrie ultimamente.

"L-lei non ce l'ha fatta" La voce della signora Jackson era spezzata e Priya la udì chiaramente scoppiare in lacrime dall'altro capo del telefono. Priya si immobilizzò sul posto quasi incapace di respirare, sentì un pezzo del suo cuore staccarsi e cadere dal suo petto sul pavimento duro e freddo.

"C-cosa vuole dire?" Rispose Priya pronunciando quelle parole con un filo di voce, non ancora pronta ad accettare quello che le parole della donna potessero sognificare.

"I-il cancro era...era troppo forte per lei" Ripetè la donna tra un singhiozzo e l'altro prima di sospirare ripetutamente e scoppiare in lacrime, di nuovo. Priya poteva immaginarsi la donna stringere tra le sue braccia la sorellina minore di Carrie mentre si asciugava le lacrime cercando di farsi forza, nonostante Carrie avesse lasciato nel suo coure un vuoto incolmabile; e così era anche per Priya, la sua migliore amica - no sorella - l'aveva appena lasciata e lei non l'aveva neanche salutata, non le aveva neanche detto che l'avrebbe sempre amata e sarebbe sempre stata nel suo cuore.

Priya lasciò cadere a terra il cellulare non appena la donna chiuse la chiamata, senza nemmeno accorgersene scivolò contro il letto pesantemente, stringendo le ginocchia al petto e fissando gli occhi verso la porta del bagno di fronte a lei.

Senza perdere altro tempo Harry spalancò la porta preso da una scarica improvvisa di panico e paura che potesse essere successo qualcosa alla sua ragazza; e così fu, trovò Priya accasciata a terra, la schiena contro il letto e le ginocchia strette al petto, i suoi occhi spalancati fissavano il vuoto nella direzione di Harry.

Nessuna esitazione in lui quando in un secondo si fiondò verso la ragazza raggomitolata a terra, cadendo in ginocchio davanti a lei, le sue mani raggiunsero subito i lati delle sue braccia avvolte strettamente attorno alle gambe, rendendo il sul corpo ancora più piccolo agli occhi di Harry; i suoi occhi color ghiaccio che sembravano ora vuoti e spenti erano ancora fissi su un punto inesistente di fronte a lei.

"Priya! Priya cos'è successo?"

Domandò Harry osservando la sue ragazza sotto shock, il cellulare dimenticato al suo fianco. Il suo tono chiaramente allarmato, ma nessuna risposta uscì dalle labbra di Priya, nessun sospiro, nessun pianto. Nemmeno le lacrime affiorarono ai suoi occhi tanto era il dolore e lo shock per la morte improvvisa ma non inaspettata dell'amica.

Lei non battè ciglio quando Harry avvolse le braccia attorno al suo corpo minuto sollevandola da terra, lui si distese sul letto ancora disordinato appoggiando Priya sul suo grembo così che lei potesse appoggiare la testa sul suo petto.

"Parlami Priya, ti prego!"

Chiese di nuovo Harry, la sua voce debole e allarmata, piena di dolore mentre osservava Priya accanto a lui, cercò i suoi occhi, ma fu tutto inutile perchè ormai essi erano vuoti e privi di luce. Immobili e impassibili mentre osservavano il vuoto di fronte a lei.

Harry si chiese cosa potesse aver portato via la vita, la dolcezza e la luce dalla sua ragazza così forte e determinata. Quale catastrofe poteva aver fatto crollare Priya riducendola a un guscio vuoto? Harry si chiese se questa volta sarebbe stato in grado di curare le sue ferite, qualunque esse fossero, se sarebbe stato abbastanza per far tornare indietro la sua Priya.

"C-Carrie"

Bisbigliò Priya con un filo di voce, tanto che Harry faticò a sentire quella singola parola che lasciò le sue labbra. Harry cercò inutilmente i suoi occhi ancora una volta, percepì una fitta al petto non sentendo più nella sua voce quella dolcezza e delicatezza che la contraddistingueva. Ora era solo un suono meccanico, monotono e distaccato, quasi freddo, privo di ogni emozione.

"Continua a parlare piccola, avanti"

Insistè di nuovo Harry accarezzando la sua guancia liscia, la sua era quasi una supplica questa volta. Pregandola di ritornare e di aprirsi, di lasciare che lui la aiutasse a stare meglio, pur non sapendo cosa la stesse facendo soffrire.

Questa volta non si sarebbe tirato indietro, non si sarebbe più nascosto dietro a un muro evitando le sue emozioni e tenendo fuori l'amore degli altri. Questa volta sarebbe toccato a lui far si che Priya si aprisse lasciando ch lui curasse le sue ferite con il suo amore.

"Lei è morta"



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