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NINETEEN || HE NEEDS HER


NINETEEN || HE NEEDS HER



Era più di una settimana che Harry non assumeva della droga o roba simile, era più di una settimana che Harry non vedeva Priya, era più di una settimana che i due non si incontravano; da quando Priya era uscita con Austin niente tra i due ragazzi era stato detto, non una parola, non un messaggio o una chiamata.


Harry giaceva sul divano lussuoso nel piccolo salotto, gli occhi chiusi e la fronte sudata, era in astinenza da più di una settimana e l'unica cosa che riusciva a farlo sentire bene come ci riusciva quella polverina bianca non si presentava davanti a lui da più di una settimana: Priya.


Il suo corpo abbronzato e muscoloso si muoveva nervosamente sul divano ora diventato scomodo, i riccioli sudati appiccicati alla fronte altrettanto sudata, gli occhi stretti in due fessure taglienti, le labbra leggermente separate e pallide, pallide come il resto del suo viso dai lineamenti perfetti. Le sue mani corsero freneticamente tra i capelli, tirando le punte dei ricci sperando di trovare un minimo di sollievo, che però non arrivò. La pelle iniziava a scottare e bruciare in corrispondenza delle cicatrici sul ventre, cercò di grattarsele e strappare via il dolore, ma questo gliene provocò solo altro e gridò, un grido di dolore e disperazione, riecheggiò nell'appartamento.


"Perché non ne prendi solo una dose Harry"

Lo incoraggiò Liam entrando nella stanza accaldata, si sedette sul divano di fronte a quello dove giaceva agitato il suo amico, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e incrociando le mani tra di essi.

"N-non..posso!"

Cercò di scandire le parole, ora sempre più difficili da pronunciare.

"è per quella merdata della scommessa? Non lo saprà se ne prendi una dose ora"

Rispose duro Liam e gli preparò una striscia sul tavolino di cristallo tra di loro. Harry osservò Liam mentre scartava i granelli troppo grossi e ordinava gli altri in una sottile linea bianca. Avrebbe voluto cedere a quella tentazione e inspirare quella magica polvere che lo avrebbe fatto sentire meglio in pochi minuti ma qualcosa dentro di lui glielo impediva. Aveva bisogno di Priya, si sentiva vuoto senza di lei e il suo corpo ne soffriva le conseguenze, quando passava del tempo insieme a lei non sentiva il bisogno di assumere quella robaccia, ma ora che non la vedeva c'era un voto dentro di lui e qualcosa lo doveva riempire.

"No Liam, non la..v-voglio"

Si impose lui cercando di controllare i suoi nervi che impazzivano solo all'idea di poter sentire dentro di lui un po' di quella polvere estasiante.

Cercò di mettersi seduto davanti a quel tavolo, di guardare in faccia quello che aveva promesso di rifiutare per almeno un mese e di cancellarlo dalla sua vita; l'unica cosa che desiderava era vedere quella ragazza, ma diamine lei non c'era, la tentazione era troppo forte, lui aveva bisogno di lei, lei era la sua droga e solo lei avrebbe potuto fermarlo e salvarlo.

"Fatti una striscia Harry, starai male davvero se non lo fai"

Lo incoraggiò di nuovo Liam alzando e serrando il tono della voce. Harry, gomiti sulle ginocchia e testa stretta fra le mani, si alzò di scatto dal divano, con un calcio ribaltò il tavolino di vetro che li separava spargendo la polvere preziosa sul pavimento sotto ai loro piedi

"Sto bene"

Ghignò e si avvicinò a Liam con una falcata e afferrò tremante il colletto della sua maglietta costringendolo ad alzarsi in piedi davanti a lui.

"Ho detto che non mi serve quella merda..sto bene, e ora leva quella fottuta coca dalla mia vista se non vuoi che ti prenda a pugni in questo momento"

Disse a qualche centimetro dalla sua faccia, trattenne il respiro finché Liam non si liberò dalla sua presa e si piegò a raccogliere le poche bustine a terra. Harry si passò di nuovo le mani tra i capelli appiccicati dal sudore salato e guardandosi intorno nervosamente raggiunse le scale e le salì barcollando e reggendosi in piedi solo grazie al muro che lo fiancheggiava, sotto lo sguardo bruciante di Liam fermo nel piccolo soggiorno alle sue spalle.

"Mi mancherai davvero tantissimo Zayn..come farò senza di te" Le lacrime riempirono gli occhi trasparenti di Priya, dopo tutto questo tempo in cui le aveva trattenute per sembrare forte ora le librò così che scendessero lente sulle guance color miele. "Non piangere dai, non sto partendo per la guerra Pri" Sdrammatizzò Zayn abbracciando forte la sorella, aveva bisogno di sapere che la sorella era al sicuro da Barney ed effettivamente lo era, sapendo che Harry l'avrebbe difesa, ma se lui avesse approfittato della sua innocenza e ingenuità, della sua semplicità e della sua bellezza? Se lo sarebbe mai perdonato?

"Lo so, ma sarai dall'altra parte del mondo tra poche ore"

Rispose col viso nascosto nel petto allenato del fratello maggiore. Sapeva che non aveva nulla da temere con Harry al suo fianco; ma era più di una settimana che lei non si presentava a casa sua, come erano soliti a fare, era più di una settimana che aveva rifiutato le chiamate di Liam e che era andata a scuola in macchina con Carrie per evitare di incrociare lo sguardo verde e misterioso di Harry: sarebbe ancora rimasto al suo fianco?


Dall'appuntamento con Austin Priya non si era sentita pronta ad affrontare Harry, come se la sua mente credesse che Harry sapeva tutto quello che era successo, e per qualche motivo lui non ricambiasse i suoi sentimenti - ancora non ben definiti - e Priya aveva paura di non essere in grado di sostenere i suoi occhi verdi, le sua mani sulla sua pelle e le sue risate nelle sue orecchie.

"Ho parlato con la madre di Carrie, puoi restare da loro e-"

Zayn allontanò delicatamente la sorella per guardarla in faccia, lei lo interruppe prima che potesse finire la frase; lei sarebbe stata un peso, una preoccupazione in più per la famiglia della sua migliore amica.

"Carrie sta male, sarei solo un peso per loro, lascia che stia a casa"

Disse lei cercando di apparire forte, tutto il contrario di come era dentro.

"Non puoi stare a casa Pri"

Impose Zayn con autorità, non avrebbe comunque potuto controllare cosa la sorella avrebbe fatto mentre lui sarebbe stato a Naew York. Non voleva abbandonare la sorella, ma quello di studiare alla Columbia University a New York era da sempre stato il suo sogno e non poteva farsi sfuggire l'occasione.
"Non mi succederà niente Zayn, Harry.."

Un nodo si strinse nella gola della pakistana quando avrebbe voluto dire che Harry l'avrebbe protetta a qualunque costo, ma forse ora non ne era più sicura. Avrebbe dovuto affrontarlo e andare da lui ogni giorno come era abitudine dal giorno della lotta con Barney, lotta che lui aveva sostenuto per lei.

"Non voglio che gli stai attorno Priya, è pericoloso"

Fu tutto quello che Zayn riuscì a risponderle.

Tutti conoscevano Harry, o almeno tutti avevano sentito parlare di lui, Zayn non ne aveva paura, ma sapeva cosa rischiava chiedendogli aiuto per proteggere Priya. Non si fidava completamente di lui, ma era costretto a farlo per il ben di Priya; nessun'altro sarebbe stato in grado di difenderla a sufficienza da Barney se non quel pericoloso ragazzo dell'east London. Certo non aveva pensato che sua sorella avrebbe cercato di stare con lui, di passare ogni singolo giorno con lui.

‹‹ Volo ES74J5 per New York City in partenza ››

"È il mio volo..devo andare ora, mi mancherai sorellina"

Ammise Zayn, un sospiro lasciò le labbra di Priya: stava davvero salutando il ragazzo che le era stato accanto per tutto questo tempo, per quasi 18 anni, che l'aveva difesa e che si era preso cura di lei e sua madre dopo la morte di loro padre, lui era stato tutto per lei e ora lo stava salutando per lasciarlo andare dall'altra parte del mondo.

"Anche tu, ti voglio bene"

Disse ormai tra le lacrime, il labbro inferiore tremante mentre si gettò al suo collo e lo strinse con quanta più forza aveva in corpo, lui ridacchio e strinse a sua volta la sorella per poi dirigersi verso il check in e dire addio a Londra.
Dopo circa venti minuti Priya si ricompose, chiusa nella macchina che fino a poco tempo fa apparteneva a suo fratello, si asciugò le guance umide e pulì il trucco colato sotto agli occhi color ghiaccio mettendo in moto l'auto.

Il traffico e la coda sulla superstrada la costrinsero a rimanere da sola in auto, concentrata sui suoi pensieri. Era più di una settimana che non andava da Harry, perché? Perché non aveva ancora messo a fuoco i suoi sentimenti verso di lui, si trattava di attrazione, o si trattava solo di un qualche tipo di senso di colpa? Dopo il bacio on Austin tutto sembrava più chiaro, ma forse ciò che la spinse ad evitarlo era la paura di rimanere delusa da quello che lui provava per lei; insomma in quale contorto universo il ragazzo problematico e pericoloso si innamora della ragazzina ingenua e ricca. Questo nella mente di Priya la costrinse ad evitare quel seducente ragazzo che era riuscito in qualche modo a farla sentire forte e vulnerabile allo stesso tempo.


Il suo Blackberry sul sedile del passeggero iniziò a suonare e senza pensarci due volte rispose subito alla chiamata in arrivo.

"Malik" La sua voce neutrale e stranamente rilassate, nonostante avesse appena concluso la più difficile rielaborazione di pensieri, e avesse appena salutato il fratello in partenza per New York.
"Priya! Che cazzo ti prende perché non mi rispondi da una settimana?" La voce imponente e decisa di Liam attraversò l'altoparlante; solo ora Priya si rese conto di non aver controllato di chi era la chiamata, forse se l'avesse fatto non avrebbe risposto.
"L-liam, cosa vuoi" La ragazza - ora agitata - cercò di mostrarsi tranquilla e sicura, quanto avrebbe resistito?
"Dove cazzo sei, e perché cazzo non vieni qui da una settimana!" Ora la voce di Liam era incazzata, sì, ma sembrava stesse abbassando la voce per non farsi sentire da qualcuno; cosa stava succedendo dall'altra parte del telefono?
"N-non importa ora, dimmi perché mi hai chiamato, che cosa è successo?" chiese lei, di sicuro non avrebbe confessato proprio a Liam per quale motivo non si era presentata al loro appartamento per giorni.
"Devi venire qui, ora" impose lui, la sua voce ora era più dura e minacciosa e Priya incominciava a provare di nuovo un po' della vecchia paura che aveva provato nei confronti di Liam.
"Io..io non posso Liam" cercò di giustificarsi Priya, ma lui la interruppe subito.
"Harry sta male..ha bisogno della coca e gliela darò se non vieni qui in questo fottuto momento" Ghignò dall'altro capo del telefono e un vortice di preoccupazione, paura e panico travolse la ragazza.
"Okay, arrivo" Concluse la ragazza, era il suo turno di aiutare Harry e niente l'avrebbe fermata proprio ora che lui aveva bisogno di lei; sgusciò tra le macchine gettando il cellulare sul sedile accanto a lei.

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