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FIFTEEN || I KNOW

FIFTEEN || I KNOW


Ormai erano giorni che Priya restava a casa di Carrie, sapeva che presto o tardi se ne sarebbe dovuta andare dalla sua casa, ma sperava tardi; cosa sarebbe successo se fosse tornata a casa da Barney?
Le due amiche si svegliarono presto e si diressero come al solito alla metro. Questa volta Priya sperava di poter rivedere laggiù quel meraviglioso ragazzo che vedeva quasi ogni giorno ormai.

"Ehi Priya"

Finalmente, dopo giorni di astinenza, la voce roca e seducente di Harry raggiunse le orecchie di Priya, lei si avvicinò al buio che come al solito lo circondava, un sorriso sulle sue labbra.

"Harry!"

Esclamò la ragazza affrettandosi e affiancandolo, non aveva paura come prima ad entrare nell'ombra in cui si trovava, anzi era ben contenta di farlo solo per poter sentire quel ragazzo più vicino a lei. Il suo profumo, il suo respiro, il suo sorriso così raro e prezioso, le sue fossette ai lati della bocca, i suoi occhi così profondi ma forse sconosciuti. A Priya sembrava ogni volta che lo vedeva Harry fosse nuovo e sempre più bello, nonostante fosse andata a casa sua ogni singolo giorno; per quante volte lui glielo ripetesse lei non poteva fare a meno di sentirsi in colpa per le sue ferite che si erano rimarginate.

"Liam ti verrà a prendere dopo la scuola"

Disse soffiando una nuvola di fumo proveniente dalle sue labbra lontano dalla ragazza. E riportando lo sguardo in quello di Priya sorrise.

"Non dovevi smettere con questa roba?"

Chiese lei forse triste che avesse ripreso solo dopo pochi giorni ad assumere quella droga. Che poi le era sembrato molto più rilassato in quei giorni a casa senza drogarsi, ma semplicemente scherzando con lei e Liam. Sì anche Liam cominciava a spaventarla di meno, nonostante non riuscisse a decifrare cosa i suoi occhi dicessero.

"Infatti è così...è solo una sigaretta"

Rispose e ridacchiò alla preoccupazione di Priya, lei annuì e si passò una mano tra i capelli lunghi che si mossero sulle sue spalle.

Harry non sapeva esattamente cosa quella ragazza le stava facendo, ma in qualche modo iniziava a fare a meno della droga, era da settimane che non andava a letto con nessuna ragazza, ma d'altronde non ne sentiva il bisogno finché passava ogni pomeriggio con Priya. Lei riempiva le sue giornate e tutto sembrava più semplice con lei, quella stupida droga lo faceva sentire bene solo per poche ore, ma con Priya riusciva a stare bene costantemente, e non poteva fare a meno di lei.

"Ricordati di Liam allora"

Le disse di nuovo Harry quando lei si allontanò salutandolo per raggiungere Carrie in fondo alla fredda banchina. Quando un pensiero tornò alla sua mente, non ci aveva dato molto peso tutta la settimana, ma non poteva più ignorarlo ora.

"Oh io non posso...devo andare da Zayn, dobbiamo parlare"

Rispose la pakistana timidamente, le mancava molto Zayn, ma da quando si era trasferita da Carrie non lo vedeva spesso e forse era ancora troppo arrabbiata per cercarlo, inoltre passava il resto della giornata con Harry. La sua non era realmente rabbia, quanto più delusione, perché non le aveva detto nulla di tutta questa storia?

"D'accordo allora, puoi ven-"

Harry cercò di sembrare distaccato e indifferente a quella confessione, ma dentro di lui riuscì a trovare solo delusione verso se stesso per aver pensato che Priya avrebbe davvero passato ogni giorno al suo fianco e forse..paura? Paura di non poterla più vedere ogni giorno quella ragazza, con lei non si sentiva giudicato per essere lui stesso o temuto per quello che aveva fatto. Avrebbe voluto dirle di non andare, di rimanere con lui o almeno di andare a casa sua dopo essere tornata: avrebbe voluto dirle che aveva bisogno di vederla anche solo per pochi minuti, ma doveva vederla, sentire la sua voce e guardare per un po' dentro a quegli occhi trasparenti.

"Ci vediamo domani"

Lo interruppe Priya. Per un attimo pensò che lui volesse insistere ad andare da lui, ma cercò di ignorare quel pensiero. In qualche modo rimase delusa quandk lui si limitò ad annuire alla sua risposta e a infilare di nuovo la sigaretta tra le labbra inspirandone l'essenza di tabacco. Dentro di lei, anche se cercava di negarlo o solo di ignorarlo, avrebbe sperato che anche lui provasse quell'attrazione magnetica che lei aveva nei suoi confronti. In realtà non avrebbe saputo dire se era solo attrazione fisica, ma era certa che avrebbe sicuramente avuto bisogno di quegli occhi che piano piano si aprivano sempre di più ai suoi.

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Le ore di lezione passarono piuttosto velocemente - per sua fortuna, certo problemi a scuola erano l'ultima cosa di cui avesse bisogno - in men che non si dica Priya e Carrie si ritrovarono fuori dall'aula di letteratura, dopo una piacevole immersione nel mondo di Romeo e Giulietta.


"Mi aiuti con la relazione di letteratura, vero?"


La voce falsamente disperata di Carrie fece ridacchiare la riccia, che annuì velocemente. Amava letteratura, e ancor di più Shakespeare, insomma la storia dei due innamorati era la sua preferita. Quanto deve essere stato grande e forte l'amore di uno verso l'altra per portarli addirittura ad uccidersi, solo per raggiungere l'amante? Dentro di sé Priya aveva sempre sognato un amore così - non da portare alla morte ovviamente - ma un amore così forte e incondizionato.


In più Carrie sembrava sempre più debole, nonostante il tempo fuori si stesse scaldando, la neve sciogliendo Carrie si copriva sempre di più, la carnagione spenta e la risata meno squillante. La sua salute stava visibilmente peggiorando ma lei non ne voleva mai parlare...La verità era che Carrie non voleva dare un altro dispiacere all'amica, con tutti i problemi che già minacciavamo la sua vita non le sembrava il caso di tormentarla con la sua salute. Era davvero così? Davvero la salute della sua migliore amica sarebbe stato un peso nella vita di Priya?


"Priya!"


Una voce alle loro spalle le fece sobbalzare, le due amiche si girarono di scatto per vedere un Austin affannato correre nella loro direzione - o meglio in quella di Priya. Si avvicinò alla ragazza rallentando la corsa e cercando di regolarizzare il suo respiro accelerato.


"Stai bene Austin?"


Ridacchiò Priya vedendo il ragazzo faticare a respirare per la corsa. Lui annuì passandosi una mano tra i capelli biondi; Priya si trovò a pensare che anche Harry aveva l'abitudine di farlo, benché avesse un modo molto più seducente di sistemarsi i capelli. Scosse la testa per scacciare quella fantasia dalla sua mente e si concentrò sul dolce ragazzo di fronte a lei. A dir la verità si era quasi dimenticata di Austin, sì con lui si sentiva bene e lui ci teneva davvero a lei, ma in qualche modo passare del tempo con Harry aveva oscurato quello che provava - o credeva di provare - per Austin.


"Che ne dici?"


Chiese Austin speranzoso. Lei si accigliò leggermente alla domanda del ragazzo, ma si rese presto conto di essersi persa tra pensieri riguardanti Harry, perchè qul ragazzo riusciva ad occupare la sua mente anche quando non c'era? Cosa le rendeva impossibile non pensare a lui?


"Sc-scusa cos'hai detto?"


Lei si scusò e lui lasciò una sonora risata uscire dalle sue labbra, anche lei non potè evitare di ridacchiare imbarazzata. Si sistemò la borsa di pelle sulle spalle e si passò a sua volta una mano tra i lunghi capelli neri che le ricaddero sulle spalle. I due ripresero a camminare verso l'uscita, evitando i ragazzi che correvano intorno a loro.


"Volevo sapere se ti va di uscire, questa sera"


Propose strofinandosi i palmi delle mani sui jeans in segno di nervosismo. Lei non potè fare a meno di sorridere a quel gesto ingenuo.

"Certo, mi piacerebbe"


Accettò gentilmente l'invito, ma subito dopo preferì non aver accettato, e al contrario desiderò poter passare più tempo con Harry. Nonostante cercasse di evitarlo quel ragazzo si ripresentava nella sua mente e occupava i suoi pensieri, desiderava solo poter scavare in quello sguardo verde, profondo ma ancora misterioso e nascosto e scoprire cosa realmente pensava e voleva. Desiderava poter stare di nuovo accanto a lui sul letto a scherzare con lui o a sfidarlo a qualche stupido videogioco, solo per poter sentire la sua risata roca e sonora.


"Allora ti passo a prendere alle 7"

Trillò allegro e le stampò un bacio sulla guancia.

"D'accordo"

Sorrise Priya e lo salutò prima di raggiungere Carrie all'uscita e salutarla appena in tempo prima che salisse sull'auto della madre posteggiata all'angolo della via.


Collegò le cuffiette al cellulare e le infilò nelle orecchie prima di dirigersi fuori, non appena uscì dalla grande porta a vetri del liceo il suo cellulare vibrò, segnalando l'arrivo di un messaggio. Lo estrasse svogliatamente dalla borsa sbloccando lo schermo e vedendo un messaggio proveniente da un numero sconosciuto. Si fermò qualche istante intrappolando una ciocca ribelle dietro l'orecchio, e accigliandosi leggermente apri quel piccolo messaggio:

'Alza gli occhi. Xxx'

Senza pensarci si sfilò una cuffietta fermando la musica e alzando gli occhi e spostando in su gli occhiali scivolati leggermente. Un enorme sorriso sbocciò tra le sue labbra non appena vide Zayn aspettarla in piedi apoggiato alla sua auto sportiva con le braccia aperte e un altrettanto bel sorriso sul volto.


La ragazza non perse tempo a correre verso il fratello e a tuffarsi nelle sue braccia, lui rilasciò una fragorosa risata e strinse forte la sorellina, la quale non riuscì a fermare in tempo un paio di lacrime salate che si persero nella maglietta nera di Zayn.


"Mi dispiace Priya"


Sussurrò tra i capelli della ragazza, lei ruppe il loro abbraccio e si asciugò le macchioline umide ai lati degli occhi togliendosi e reinfilandosi gli occhiali; gesto che fece ridacchiare adorabilmente Zayn.


"A me dispiace di essermi arrabbiata con te"


Ammise la ragzzza abbracciando di nuovo il fratello che le strofinò lentamente una mano sulla schiena, attraverso il cappotto blu di Carrie.

"Un po' avevi ragione, ma-"

Zayn cercò di parlare la Priya si alzò in punta dei piedi e gli stampò un bacio sulla guancia, prima che potesse continuare, pungendosi con la sua barba, non rasata da almeno tre giorni.

"Dovevi parlarmene Zayn, è la mia vita"

Concluse lei strofinandosi una mano sulla guancia che le pizzicava a causa della barba del fratello, in realtà amava come gli stava e come completava il suo viso, anche se probabilmente non l'avrebbe mai ammesso.

"Volevo solo proteggerti... tra poco non potrò più farlo"

Priya abbassò lo sguardo, consapevole che Zayn aveva ragione, che presto lui sarebbe partito e non sarebbe più stato al suo fianco. Alla frase di Zayn tuttavia il pensiero di lei affidata alle mani di Harry le attraversò la mente per qualche secondo, e ne ebbe una reazione piacevole.

"Lo so"

Fu tutto quello che riuscì a dire, prima di entrare al posto del passeggero a fianco a Zayn che accese l'auto e con una manovra veloce uscì dal parcheggio e schivando i liceali a piedi si immise nella trafficata strada.

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"Ah portami da Harry"

Chiese traquilla Priya abbassando la monotona musica che usciva dalla radio accesa, notando che si avvicinavano al quartiere di Harry.

"Perchè?"

Zayn si irrigidì all'inaspettata richiesta della sorella. Non si sarebbe aspettato questo tipo di domanda, d'altronde lei non conosceva Harry, perchè mai vorrebbe andare a casa sua? Cosa era successo in quelle settimane in cui non aveva visto Priya o Harry?

"Be' perchè di si, mi aspetta"

Rispose semplicemente Priya con un tono di ovvietà nella voce, ripose il cellulare nella borsa e la appoggiò tra le sue gambe sul tappetino pulito davanti a lei.

"Da quando lo vedi scusa?"

Impose Zayn. Si era decisamente perso qualche passaggio fondamentale della vita della sorella in quelle settimne di assenza, l'ultima cosa che avrebbe voluto per lei forse si era appena realizzata.

"Da un po', dopo la scuola"

Confessò, le diverse e inaspettate risposte di Zayn iniziatono a spazientirla. Pechè gli importava così tanto dove andasse o se andasse da Harry? Non è stato lui a chiedergli aiuto?

"Non volglio che stai con lui, è un drogato Priya, è pericoloso"

Sbottò Zayn stringendo le mani attorno al volante, le nocche sbiancate e i muscoli tesi sotto alla giacca pesante. La paura di Zayn che quel ragazzo potesse mettere le sue mani sporche di polvere bianca su Priya lo minacciava in ogni momento, ma non credeva realmente che lei potesse avere interesse a passare del tempo con lui, al contrario pensava che si sarebbe tenuta al largo avendone paura.

"Un drogato che mi ha salvato da Barney più di una volta, e che sicuramente non esiterà a farlo ancora"

Urlò Priya, non sopportava come suo fratello parlava di Harry. Istintivamente si mise sulla difensiva e si sentì in diritto e in dovere di difenderlo e spezzare una lancia a suo favore. Quel ragazzo non era riuscito a darle l'impressione di essere uno da cui tenersi alla larga - certo non poteva negare che si drogava. Dopo avergli parlato e dopo che lui si era stato se stesso con lei, Priya non aveva più timore a stare con lui, anzi ogni minuto che passavano insieme la spingeva a volerci stare ancora di più.

"Stagli lontano e lasciagli fare il suo lavoro"

Disse severo Zayn senza distogliere per un secondo lo sguardo dalla strada di fronte a lui. Le parole di Harry rimbombavano nella sua mente e non poteva sopportare l'idea che avrebbe potuto toccare Priya, dopo che lei aveva sofferto e soffriva così tanto per colpa di Barney non avrebbe aspettato un singolo minuto per vendicarsi di Harry se solo ci avesse provato.

"Lavoro? Sarei solo un lavoro quindi?...e poi non decidi tu chi devo vedere"

La sua voce ora spezzata costrinse Zayn a girarsi e le rivolse uno sguardo di scuse. Le lacrime minacciarono l'interno delle palpebre della ragazza, ma lei le ricacciò dentro.

"Non è quello che volgio"

Si scusò Zayn con tono più sommesso. Sembrò rilassarsi slacciando la presa ferrea sul volante.

"A me sembra di si...è carino con me, quindi portami da lui e basta"

Spiegò Priya e sperò che Zayn capisse semplicemente quanto fosse importante per lei conoscere e stare con il ragazzo che le aveva salvato la vita e che l'avrebbe fatto ancora se necessario.

"Stai attenta"

Alla fine Zayn si arrese accostando davanti all'appartamento di Harry e Liam. Non capiva perché ma qualcosa, una luce negli occhi di Priya gli suggerì di lasciar perdere.

"Lo farò...rilassati Zayn!"

Sorrise la ragazza e gli lasciò un bacio sulla guancia prima di afferrare la borsa e sfrecciare giù dalla macchina e su per le scale del vialetto. Zayn attese solo qualche secondo prima di ripartire e lasciare lì la sorellina.


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