Capitolo 18 - Chris
Chris allungò le lunghe gambe sotto il banco e attese. Lui e Derek erano arrivati leggermente in anticipo occupando i posti in ultima fila, quindi la classe di composizione era ancora semivuota. Quella era l'unica aula che somigliasse ad una classe canonica, fatta eccezione per i leggii chiusi ed impilati l'uno vicino all'altro sul fondo insieme alle aste dei microfoni. Gli strumenti musicali, invece, erano riposti nella stanza affianco, la quale era insonorizzata e strutturata come uno studio di registrazione vero e proprio.
Derek era seduto sul banco con i piedi appoggiati sulla sedia e di tanto in tanto lanciava occhiate furtive verso la porta.
"Sembri uno stalker" gli fece notare Chris. nonostante anche lui fosse terribilmente tentato di comportarsi allo stesso modo.
"Non sei curioso di sapere che belle sorprese ci riserverà quest'anno scolastico?" Chiese Derek alzando ed abbassando le sopracciglia con fare allusivo.
Di sorprese ne aveva avute fin troppe in quei pochi giorni, pensò Chris, che non disse nulla e tornò a concentrarsi sul grande orologio appeso sulla lavagna. Erano le dieci meno dieci. Fortunatamente non mancava molto all'inizio della lezione, anche perché non gli piaceva aspettare. Come richiamati dai pensieri di Chris, alcuni studenti iniziarono a prendere posto. Tra questi notò che non c'era il suo compagno di stanza Jack che, a quanto aveva capito, aveva delle prove da fare quella mattina prima della lezione, ma non aveva indagato più di tanto. Forse queste prove coinvolgevano anche Sam, perché non aveva visto nemmeno lei. Ad ogni modo non era affar suo. Raccolse lo zaino da terra e tirò fuori un quaderno ed una penna, nel mentre Derek gli tirò una gomitata per attirare la sua attenzione.
"Ehy! Ma l'hai vista quella? Non trovi sia uno schianto?" disse Derek indicando verso la porta.
Chris si voltò rassegnato nella direzione indicatagli dall'amico, che non stava nella pelle di mostrargli una delle nuove bellocce di turno, quando gli si seccò la bocca. "Quella" era Sam. Era a braccetto con la sua amica ed insieme stavano ridendo, probabilmente per qualche battuta fatta da Jack che era assieme a loro. Indossava una gonna a fiori lunga fino al ginocchio, una camicetta bianca e delle converse dello stesso colore. Semplice ma allo stesso tempo mozzafiato.
Notando che l'amico non reagiva, Derek richiamò nuovamente la sua attenzione.
"Hai visto che pettinatura fuori dal comune? Tutte quelle treccine! E quelle curve da urlo" disse con aria sognante.
"Eh?" fece Chris "Scusa ma tu di chi stavi parlando?" chiese a Derek.
"Della brunetta" rispose Derek come se fosse ovvio. "Tu chi stavi guardando?"
"Nessuno, non riuscivo solo a capire a chi ti riferissi. Però hai ragione dovresti provarci" disse Chris, sollevato che non stessero parlando della stessa persona.
"Vero? Lo penso anche io. Andiamo, magari ha un'amica da presentarti" e detto ciò Derek scattò in piedi e puntò dritto verso la ragazza in questione.
"No aspetta!" provò a fermarlo Chris a bassa voce, ma Derek oramai era partito all'attacco e non c'era nulla che potesse fermarlo.
Il suo primo istinto fu quello di rimanere incollato al suo posto e non muoversi di un millimetro, ma poi pensò alle stupidaggini che avrebbe detto il suo amico per rimorchiare e che forse avrebbe potuto aiutarlo a limitare i danni.
"Cosa ci fanno due belle ragazze come voi qui?" lo sentì dire a Sam e alla sua amica.
"Ci studiamo genio" rispose quest'ultima, come per rimarcare l'ovvio. In effetti Chris non si sentiva di darle torto. Quell'approccio era stato veramente pessimo. Proprio per questo sentì di dover accorrere in suo aiuto.
"Ciao" disse "Questo è il mio migliore amico Derek. Mi scuso per lui, di solito non è così idiota".
Vide Sam sgranare gli occhi come se qualcuno le avesse tirato una secchiata d'acqua addosso, ma evidentemente si accorse di essere osservata perché si ricompose e si presentò al suo amico con un sorriso.
"Piacere io sono Sam. E questa simpaticona è la mia compagna di stanza nonché amica Abby"
"Abby un nome davvero stupendo" la adulò Derek.
"Guarda che con me queste moine non attaccano" fece Abby lapidaria.
"Ehm... Abby è molto sincera" provò a rimediare Jack "Comunque io sono Jack, il compagno di stanza di Chris"
Derek scoppiò a ridere. "Quindi sei tu il fortunato vincitore della compagnia di brontolo"
Chris avrebbe voluto strozzarlo ma si trattenne, anche perché notò che Sam lo stava guardando. Ottimo. Se prima non lo trovava una persona particolarmente simpatica, ora aveva anche la conferma da parte del suo migliore amico.
"Forse è meglio che ce ne torniamo al nostro posto" disse Chris secco lasciandosi il gruppetto alle spalle.
"Ciao ragazzi ci si becca in giro" li salutò allegro Derek.
Non appena presero posto, il professor Doyle varcò la soglia e chiuse la porta alle sue spalle.
"Buongiorno ragazzi e benvenuti al corso di composizione." Disse sedendosi dietro alla scrivania. Non era molto alto perciò dal suo banco Chris riusciva a scorgerne solo il viso tondo e calvo e i suoi inconfondibili baffi, che gli davano un po' l'aria di un tricheco.
"Durante queste lezioni imparerete l'arte del comporre non solo musica ma anche testi. L'unione di questi due elementi non è così scontata come si pensa, ma è frutto della commistione di una serie di fattori. Innanzitutto la metrica: le parole devono incastrarsi perfettamente con la melodia. Poi la sintassi, la musicalità ed infine il cuore. Se non metterete passione in quello che scrivete allora tanto vale comporre le musichette che si sentono negli ascensori. I vostri testi e le vostre musiche devono essere come delle poesie che siano in grado di emozionare, di trasmettere un messaggio e di travolgere l'animo di chi le ascolta."
Chris ammirava il professor Doyle perché riusciva a trasmettere loro la sua passione per la musica in maniera vivida e per niente stucchevole. La sua ammirazione per lui, però, non gli impedì di distrarsi di tanto in tanto durante la lezione per guardare Sam.
La vide scostare una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre prendeva appunti sul proprio quaderno, attenta e concentrata, e quando non scriveva picchiettava leggermente la matita sul tavolo, ma senza fare rumore.
Nel frattempo il professore stava dando le linee guida per la stesura del testo di una canzone. Per quelli del secondo anno era una sorta di ripasso, diversamente, per quelli del primo erano le basi per poter eccellere nel corso.
"Ora che abbiamo stabilito quali sono gli elementi che compongono un testo, ho deciso di dividervi in gruppi formati da due alunni del secondo anno e due alunni del primo, cosicché siano tutti bilanciati. Ciascun gruppo dovrà comporre una canzone: testo e musica. Non pretendo nulla di spettacolare, ma è solo per saggiare la vostra base di partenza. Quando sentirete il vostro cognome vi alzerete in piedi e raggiungerete gli altri membri del vostro gruppo."
Il professore si posizionò davanti alla cattedra per osservarli meglio e con l'elenco delle presenze alla mano iniziò a chiamarli per cognome.
"Gibson, Paulsen, Cartwright e Ramirez"
Jack, Rob, Sharon e un'altra ragazza si alzarono in piedi. Sul viso di Jack si dipinse un'espressione di sconforto quando vide che tra i suoi compagni di gruppo c'era Sharon e neanche lei sembrava particolarmente entusiasta.
"Bennet, Moore, Wilson e Specter"
Tutti e quattro si alzarono contemporaneamente. Chris guardò Sam che sembrava sorpresa quanto lui e Abby alzò gli occhi al cielo quando capì di essere in gruppo con Derek.
"Ci sarà da divertirsi" gli disse invece Derek entusiasta con un gran sorriso.
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Spazio autrice
Ciao a tutti! Ecco un nuovo capitolo dedicato a Chris.
Adesso le cose iniziano a farsi interessanti non trovate?
Chris, Derek, Abby e Sam dovranno lavorare insieme, io prevedo scintille e voi?
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Lasciatemi i vostri commenti e se vi va una stellina ;)
P.s. grazie infinite per le duemila visualizzazioni, per me è un risultato enorme e inaspettato. Per molti non sarà tanto, ma per me che scrivo da relativamente poco è un grande traguardo.
Quindi grazie di cuore <3
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