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Capitolo 11 - Sam

Sam era distesa a pancia in su, sul suo nuovo letto, e fissava il soffitto, quando un sorriso le spuntò sul viso. Ce l'aveva fatta. Era arrivata all'accademia e aveva l'opportunità di realizzare il suo sogno. La sua compagna di stanza si era rivelata essere un concentrato di energia e buon umore altamente contagiosi, e aveva conosciuto Jack, che sin da subito si era rivelato un ragazzo gentile e simpatico. Nel corso della mattinata era stata così impegnata da non avere tempo di pensare ad altro, ma lì, distesa sul suo letto, l'immagine di due occhi azzurri prese a balenarle nella mente.

"Sto scoppiando, credo di aver mangiato troppo a pranzo!" esclamò Abby, all'improvviso

Persa nelle sue fantasticherie, Sam, sobbalzò e rischiò quasi di cadere dal letto. Abby era seduta a gambe incrociate sul pavimento e sembrava intenta a scegliere tra una serie di indumenti sparpagliati, sollevandoli uno per uno, per poi, insoddisfatta, lanciarli in giro.

"Forse perché ti sei divorata due piatti di maccheroni al formaggio" le fece notare Sam, divertita

"Bhe...si...potrebbe essere" disse Abby, fingendo di pensarci su e ricominciando a rovistare tra i suoi vestiti, con aria contrariata.

Dopo il loro incontro e aver "sistemato" i propri bagagli, Abby e Sam avevano pranzato insieme alla mensa dell'accademia e a loro si era unito anche Jack. Tutti e tre avevano ordinato una generosa razione di maccheroni al formaggio, ma Abby non aveva saputo resistere al richiamo del bis. Dopo pranzo, avevano deciso di fare un piccolo tour esplorativo del campus. Erano andati nell'edificio centrale, in cui venivano ospitate le lezioni e avevano sbirciato in qualche aula. Quella di ballo, era enorme, con il pavimento interamente ricoperto di parquet chiaro, una parete costituita da specchi, per imparare al meglio le coreografie, ed in fondo all'aula un maestoso pianoforte a coda nero. Sam non seppe resistere, e con la punta delle dita sfiorò i tasti bianchi e lucidi. Era dall'età di cinque anni che studiava pianoforte, il suo primo grande amore, poi aveva imparato a suonare anche la chitarra, che era diventata la sua fedele compagna.

Finito il tour per i corridoi deserti, avevano deciso di trascorrere un po' di tempo godendosi il sole, sdraiandosi sul prato, ma mentre si accingevano a raggiungere il  parco del campus, Abby, aveva notato una grande bacheca, su cui erano affissi avvisi di diverso genere. Uno di questi era particolarmente sgargiante e recitava: "Falò di inizio anno! Fatevi avvolgere dalle fiamme della musica e del divertimento!" ed era rivolto a tutti gli studenti.

Abby quasi urlò dall'entusiasmo quando lo lesse e Sam non poteva negare di aver voglia di festeggiare un po', inoltre anche Jack si era dimostrato favorevole. Sam ne era contenta, perché, durante il corso della giornata, le era sembrato un po' strano. Certo, era sempre pronto a scherzare, e non era mai stato brusco o scostante, solo che le era parso, come se lui fosse sempre sul punto di dire qualcosa per poi cambiare idea. Alla fine arrivò alla conclusione che forse era solo un po' stanco, e magari quella festa era ciò di cui tutti avevano bisogno per cominciare in bellezza questa nuova avventura.

"Questo no... quest'altro nemmeno...ufff" Abby continuava la sua operazione di ricerca, sbuffando e borbottando imprecazioni, finché Sam non venne colpita in piena faccia da una delle sue magliette.

"Ooops, scusa" disse con aria mortificata. Sam stava per dirgliene quattro, quando sentì vibrare il suo telefono nella tasca anteriore dei jeans. Diede una rapida occhiata al display e vide che si trattava di Emily, la sua migliore amica.

"Salvata in corner" disse a Abby fingendo un tono minaccioso, poi si chiuse la porta alle spalle, si sedette in corridoio e premette il pulsante di risposta. Non che intendesse avere segreti con Abby o che non si fidasse, era solo che aveva voglia di ritagliarsi un momento per sé con la sua migliore amica, ed era sicura che Abby non se la sarebbe presa.

"Allora!? Com'è andata? Come stai?" Emily quasi la travolse di domande non appena rispose e Sam scoppiò a ridere

"Em, ci siamo lasciate da meno di un giorno" le rispose, e nonostante fosse vero,anche Sam sentiva già la sua mancanza.

"Lo so, ma sono così abituata ad averti intorno, che è così strano non trovarti al mio fianco per raccontarti tutto quello che mi succede" rispose Emily facendo trasparire un po' di malinconia, ma poi si riprese subito ed esclamò: "Quindi? Queste novità? Voglio sapere tutto!"

Così Sam le raccontò del suo viaggio, dell'incontro con Jack e la barbie malefica in aeroporto, dell'incidente in taxi, del ragazzo misterioso, della sua figuraccia al discorso di apertura e della sua compagna di stanza. Ma l'unica cosa che Emily pareva aver afferrato di tutto il suo racconto, era il ragazzo del mistero, su cui continuava a fare speculazioni e congetture.

"Mmmm mi hai detto che poteva avere all'incirca la tua età" disse Emily

"Sì Em, ma considera che l'ho visto due minuti, potrei essermi sbagliata" replicò Sam, cercando di farla ragionare.

"Nah, secondo me era destino, forse vi rincontrerete un giorno. E se frequentasse la tua stessa scuola? Oddio, sarebbe così romantico!" disse Emily con aria sognane.

Sam cercò di dissuaderla da questa sua convinzione, ma in realtà sembrava convincere più sé stessa. Anche se non voleva ammetterlo, c'era una piccola parte di lei che nutriva questa folle speranza. Emily alla fine lasciò cadere l'argomento e iniziò a raccontarle del suo primo giorno, e a quanto pare anche lei aveva puntato qualcuno, però, quando anche Sam aveva iniziato a farle il terzo grado, aveva svicolando dicendo che non era un argomento interessante come l'uomo del mistero e le aveva giurato che l'avrebbe aggiornata su tutto nei giorni a venire.

Dovevano aver parlato al telefono per più di un'ora perché Sam si sentiva l'orecchio bollente. Diede uno sguardo distratto all'orologio, che portava al polso, e si accorse che erano trascorse le sei e lei doveva decisamente darsi una mossa se voleva essere pronta in tempo per il falò.

"Cavoli!" esclamò, mentre Emily stava ancora parlando

"Che succede?" le chiese lei, preoccupata.

"Scusami Em, devo scappare, c'è questo falò sulla spiaggia, per celebrare l'inizio dell' anno e io sono in ritardissimo!"

"E allora sbrigati! Magari lì incontrerai di nuovo l'uomo del mistero! E mi raccomando poi voglio un resoconto dettagliato" aggiunse ridendo, e poi senza darle neanche il tempo di rispondere riattaccò.

Sam sentì come una morsa stringerle lo stomaco. Non aveva tempo, però, di analizzare che cosa potesse essere, non necessariamente doveva avere a che fare con ciò che le aveva detto Emily, forse erano stati i maccheroni al formaggio. Era una spiegazione plausibile, no? Ad ogni modo decise di rimandare l'analisi di coscienza ad un altro momento.

Spalancò la porta e il caos che la investì era indescrivibile. Vestiti, scarpe e trucchi sparsi dappertutto, ma perlomeno Abby sembrava aver trovato l'outfit che cercava. Indossava un top giallo sole, allacciato dietro il collo che faceva risaltare la carnagione scura della sua pelle, un paio di shorts di jeans, azzurro chiaro, con qualche strappo, e un paio di all star anch'esse gialle. Le treccine erano raccolte in una coda alta, agli occhi aveva applicato solo un po' di mascara e sulle labbra carnose un lucidalabbra nude, che le faceva risaltare ancora di più.

"Sam ti conviene darti una mossa, altrimenti faremo tardi" le disse Abby, mentre raccoglieva i vestiti da terra e li accatastava alla rinfusa sul letto.

Sam aprì le ante dell'armadio e rimase impalata a fissarne l'interno, riflettendo su cosa sarebbe stato più adatto mettere per una festa sulla spiaggia. Alla fine optò per un paio di shorts neri, ed una maglietta maniche corte, color indaco, con lo scollo a barca, che le lasciava scoperte le spalle. Decise poi di dare un po' di volume ai capelli, arricciandoli in morbide onde e lasciandoli cadere sciolti. Mentre per il trucco decise di seguire l'esempio di Abby, così applicò un leggero strato di mascara, si passò un lucidalabbra rosa opaco sulle labbra, ed un tocco di fard. Infine raccolse dal fondo della valigia, che non era stata ancora completamente svuotata, un paio di sandali color cuoio alla schiava e se li allacciò in fretta.

"Sei uno schianto Sam!" fece Abby, una volta che Sam ebbe finito di prepararsi.

"Anche tu Abby, quel top giallo ti dona tantissimo!" rispose Sam, cercando di nascondere l'imbarazzo. La sua intenzione non era propriamente quella di mettersi in mostra, però era contenta del complimento ricevuto, che le infuse maggiore sicurezza.

"Allora ragazza mia, direi che siamo pronte. Quindi vamonos!" esclamò con allegria Abby.

"Vamonos!" le fece eco Sam ridendo. 

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Spazio autrice

Hola a todos! (per rimanere in tema ahah)

Come promesso ho pubblicato anche il punto di vista di Sam, che insieme ad Abby, si sta preparando per il falò. Cosa ne pensate di lei? E di Jack? Dirà a Sam chi è il suo compagno di stanza?

Come sempre non vedo l'ora di leggere i vostri commenti e se vi va lasciate anche una stellina :) 

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