Capitolo 1 - Sam
Un anno prima.
La confusione regnava sovrana. Pile di vestiti sparsi sul pavimento, le valigie e gli scatoloni giacevano aperti in attesa di essere riempiti e Sam non sapeva da dove iniziare.
Si passò le mani tra i folti capelli castani, arruffandoli, e sbuffò alzando gli occhi al cielo. Perché doveva sempre rimandare tutto all'ultimo minuto? Erano settimane che sapeva di dover partire per l'accademia e ora che mancavano due giorni era ancora in alto mare. Sua madre non aveva fatto altro che ricordarglielo ogni giorno, ma lei non ci aveva badato, in fondo era convinta di avere ancora molto tempo a disposizione. Ora quel tempo stava scadendo e lei non aveva idea da dove iniziare. Non che non fosse emozionata di partire, anzi, aveva atteso l'arrivo di quella lettera come un bambino attende i doni la notte di natale. Quando aveva aperto la cassetta della posta e aveva intravisto la busta, per poco non le era venuto un mancamento. Andare in California a studiare musica era il suo sogno. Aveva visitato il campus dell'Accademia di Arte e Spettacolo qualche mese prima e se ne era immediatamente innamorata. Le sale di registrazione, le aule di musica, il teatro, i dormitori. Non si capacitava che anche lei avrebbe passeggiato per quei corridoi, attraversato quei prati, calcato quel palco.
La porta si spalancò di colpo, facendola sobbalzare. Non ebbe neanche il tempo di voltarsi che si trovò scaraventata sul letto, sotto il peso di una figura saldamente avvinghiata a lei.
"Lo sai che mi mancherai da morire vero?"
"Anche tu mi mancherai tantissimo Emily", riuscì a rispondere Sam, dopo essersi liberata dalla stretta della sua migliore amica.
"Credo di aver avuto proprio una buona idea a venire da te. Hai decisamente bisogno di aiuto. Sembra che sia esplosa una bomba in questa stanza. E se lo dico io che sono la persona più disordinata della terra, significa che la situazione è critica!" disse Emily ridendo
Effettivamente Emily non aveva tutti i torti. Sam decise di darsi una mossa ed iniziò a raccogliere i vestiti dal pavimento, dopodiché li ammucchiò su una sedia; li avrebbe ripiegati dopo. Dopo. Questa parola sarebbe stata la sua rovina. Ci ripensò ed incominciò a piegarli e riporli in valigia. Con la coda dell'occhio vide che Emily si era sdraiata comodamente sul suo letto, mentre faceva guizzare lo sguardo vivace da un lato all'altro della stanza.
"Per fortuna che ci sei tu ad aiutarmi, altrimenti non so proprio come avrei fatto!"
"Frena il sarcasmo, Sam", rispose Emily ridacchiando, "io mi occupo di coordinare i lavori. Mi sto guardando intorno così da poterti avvisare nel caso in cui dimentichi qualcosa e anche per ricordarti costantemente di sbrigarti, qualora dovessi distrarti come tuo solito"
Emily non fece in tempo a terminare la frase che un cuscino la colpì in pieno viso
"Sei sempre la solita permalosa!" borbottò scostando i capelli biondi davanti agli occhi.
"E tu la solita pigrona, forza aiutami a chiudere la valigia".
Emily non se lo fece ripetere due volte, balzò in piedi e si sedette sulla valigia mentre Sam armeggiava con la cerniera, pregando che non si rompesse. Dopo numerosi sforzi riuscirono a chiudere il gigantesco bagaglio, e si abbandonarono stremate sul pavimento.
"Chi l'avrebbe mai detto che fare i bagagli avrebbe richiesto così tanta fatica!" esclamò Emily.
"Ma se non hai fatto altro che stare a guardarmi per tutto il tempo!" le rispose Sam lanciandole un'occhiataccia. Emily scrollò le spalle e fece finta di non aver sentito.
Rimasero sdraiate sul tappeto fissare il soffitto, la testa dell'una accanto a quella dell'altra.
Non avevano bisogno di parlare, erano praticamente cresciute insieme, quasi come sorelle. La casa di Emily era proprio dietro alla sua, talmente vicine che se si affacciava alla finestra, riusciva a scorgere fin dentro alla sua camera. Quante volte da bambine si erano scambiate messaggi in codice con la luce delle torce, o erano sgattaiolate da una casa all'altra arrampicandosi su per la grondaia. Nonostante anche Emily stesse partendo per la California, per studiare alla Berkeley, Sam sapeva che non sarebbe stata la stessa cosa. Avrebbero vissuto distanti per la prima volta, seppur si trattava di pochi chilometri.
"Promettimi che mi chiamerai tutti i giorni e che ci vedremo il più spesso possibile. Voglio essere aggiornata su tutti i gossip, mi raccomando. Non fare come quelle star che una volta raggiunta la fama si dimenticano degli amici" le disse Emily, senza smettere di fissare il soffitto. Sam lo sapeva che sotto quella facciata di ragazza allegra e un po' strafottente, Emily era in realtà molto sensibile, anche se provava a tenere nascosto questo suo lato il più possibile.
"Non potrei mai dimenticarmi di te e poi non ti sembra di correre un po' troppo con questa storia della star? Piuttosto tu promettimi di non cacciarti nei guai" le rispose Sam.
"Croce sul cuore come quando eravamo piccole?" chiese Emily
"Croce sul cuore".
"Sam?" Lei si voltò verso Emily "Promettimi un'altra cosa, non farti mettere i piedi in testa da nessuno, lotta per il tuo sogno e per il tuo talento"
Era stata Emily, con la complicità dei suoi genitori, a compilare la domanda per il college.
A sua insaputa avevano inviato una registrazione di una sua canzone al comitato di ammissione e glielo avevano confessato solo qualche giorno dopo. Sam non ne aveva avuto il coraggio, aveva visitato il sito dell'accademia per mesi, torturandosi se inviare o meno la propria candidatura e nel frattempo aveva fatto domanda per studiare letteratura in altri college. Una parte di lei ci voleva provare davvero, l'altra era terrorizzata di non farcela, di non essere abbastanza brava, di non avere le qualità necessarie per riuscirci. Così aveva lasciato perdere, la delusione sarebbe stata troppo grande. Avrebbe continuato a suonare e cantare per sé stessa, per la sua famiglia e i suoi amici, le sarebbe bastato. Ma i suoi genitori non la pensavano allo stesso modo e a quanto pare neanche il comitato di selezione, perciò Sam era determinata ad impegnarsi al massimo e a non deluderli. Si era ripromessa di mettere da parte le proprie insicurezze, anche se non era facile da un giorno all'altro, ma ci avrebbe provato. Lo doveva a loro e soprattutto a sé stessa.
"Te lo prometto, Emily" le rispose. Lo prometto ad entrambe, pensò.
---------------------------------------------------------
Spazio autrice
Ciao a tutti! Questa è Sam, una dei protagonisti della storia. Ciascun capitolo conterrà il punto di vista dei due protagonisti, non necessariamente in maniera alternata. Cosa ne pensate di lei fino ad ora? Come vi sembra?
Lasciatemi un commento e se vi è piaciuto anche una stellina ;)
Un saluto a tutti!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro