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Capitolo 18 Adam

Un leggero vociare proveniente dall'esterno interruppe la  conversazione che stavamo tenendo.
Un allegra vocina che conoscevo fin troppo bene mi fece spontaneamente sorridere.

Nimue stava portavo Aysun al concilio e, a quanto avevo intuito, la stava mettendo a disagio.

-Vedrai che non ti salterà addosso davanti a tutti.-
Un leggero tocco sulla porta e mi alzai lesto.

La aprii immediatamente, ero curioso di poter vedere l'imbarazzo dipinto sul volto di Aysun, dopo le parole di Nimue.

La figlia della Luna non riuscii a completare la frase rimanendo a bocca aperta, sorpresa di trovarsi di fronte a me.

-L'unico motivo che potrebbe spingermi a saltarti addosso è la fame.-
Aysun arrossii all'istante, le sue guance di colorarono di un rosso acceso e vivace.

-Puoi stare tranquillo, Alpha! La cena è in cottura. Puoi resistere a questo bocconcino?-
Nimue mi strizzò l'occhio ed io non potevo far altro che nascondere una risatina camuffandola con un colpo di tosse.
Nel frattempo alle mie spalle tutti ridevano compiaciuti, mentre la giovane Volga aveva il volto in fiamme e le mani strette in un pugno.

Mi schiarii la gola, -Si.. va bene ma torniamo a noi. Accomodati pure, Aysun.-

Il suo nome mi risuonò in bocca dolce come il come miele, non mi ero ancora reso conto di quanto fosse bello pronunciarlo.

Alzò la testa di scatto e timorosa, si guardò attorno, -Ti presento gli altri membri.-
Con un cenno della mano gli presentai tutti i licantropi lì presenti.

La feci accomodare al mio fianco, sul tavolo rotondo erano sparse varie scartoffie su cui erano stati illustrati i vari percorsi del fiume.

-Vedi, Aysun, le acque di questo fiume sono avvelenate. Cercavamo di capire quale fosse il motivo, ma non  riusciamo a venirne a capo.-

Le mostrai con un dito il nascere del fiume.

-Ci tengo a dirti che questo fiume ha vari sbocchi ed è il maggior rifornimento idrico per la maggior parte dei villaggi.-

Aysun studiò il corso, le varie zone che toccava e si fece spiegare da Gregor quali sintomi provocasse l'assunzione di quelle acque.-

-Mh bene... sicuramente non è una pianta a causare ciò. Nessuna di quelle che esistono provocano effetti così devastanti.. Si girò verso di me e in un gesto fulmineo allungò il braccio verso di me, -Se vuoi che possa aiutarvi, devi toglierlo.-

Sotto le maniche del vestito c'era il bracciale che le avevo messo della foresta. La pietra d'ambra si perdeva nel colore chiaro della pelle di Aysun.

-Con questo bracciale non riesco ad avere le visioni.-

Riluttante mi tolsi la collana, a cui avevo agganciato le chiavi , dal collo.
Avevo paura che mettendole da qualche parte lei le avrebbe, prima o poi, trovate.

Un piccolo clik e il bracciale si slegò dal polso, lasciandole una linea rossa sottile. Aysun se lo massaggiò delicatamente, facendo maggiore pressione dove una volta c'era il gioiello.

Il senso di colpa per quello che le avevo fatto mi distruggeva. Tante volte, avevo pensato di toglierlo, o farlo fare da Liam, visto che era ormai  chiaro a tutti che Aysun non provasse sentimenti piacevoli nei miei confronti.

Ciò che mi bloccava erano le parole di Alcmena.
Fino a che punto sarei riuscito a difenderla?

-Sai che lo dovrai mettere di nuovo, vero?-

La guardai torvo, non avrei permesso a nessuno di farle del male.

Lei annuii rassegnata.

-Quindi... come funziona? Dobbiamo farti una domanda o... ?.

Gregor era curioso di come funzionassero le visioni delle figlie della Luna.
Raramente avevo assistito Alcmena mentre ne aveva una, esse erano sporadiche e incontrollate.
Arrivavano e basta, senza che qualcuno facesse  domande.
Per le Volghe immaginavo che il discorso fosse diverso.

Aysun teneva lo sguardo fisso sulle carte, in particolare su quella dove vi era raffigurato il lago Derg.

In modo del tutto incontrollato l'iride degli occhi di Aysun cambiò sfumatura. Dal blu e ambra diventò del medesimo colore dei capelli. Spinse la testa indietro e il suo sguardo si rivolse al soffitto. Le sue mani afferrarono i bordi del tavolo come se qualcosa la stesse tirando, il respiro irregolare.

-Adam, credi che...- misi una mano sulla bocca di Nimue per paura che potesse bloccarle la visione.

Eravamo tutti con il fiato sospeso, in trepidante attesa, i minuti passavano ma Aysun continuava a rimanere nella stessa posizione.

Il petto le si alzava e si abbassava in modo continuo, senza soste.

-Mai, mai nella mia vita ho visto una cosa del genere.-

Alya guardava Aysun incuriosita, non staccava mai lo sguardo da lei.

-Credi che le faccia male?- Nimue sussurrò per evitare che la zittissi di nuovo.

-Non lo so...-

Non avevo la minima idea se le visioni provocassero dolore fisico.

Piano piano, Aysun si rilassò, il respiro tornò regolare e le iridi ripresero colore. La testa si raddrizzò e staccò, finalmente, le mani dal tavolo.

Era tornata la ragazza che tutti avevamo visto varcare la porta.

-Aysun, cosa hai visto?-
Gregor era impaziente di sapere cosa si celasse nella visione che era appena terminata.

Lo fulminai con lo sguardo.

-Dalle il tempo di riprendersi, poverina.-
Nimue le poggiò una mano sulla spalla, carezzandola.

Aysun guardò tutti i presenti e poi avvicinò le labbra al mio orecchio.
-Ho la soluzione.-
Le sue parole erano poco più di un sussurro.

Erano tutti protesi verso di me per ascoltarla.

-Aysun, perché bisbigli?-
La allontanai da me, era un comportamento inusuale da una che aveva cercato in tutti i modi di evitarmi.
-Puoi dire anche agli altri ciò che hai visto. Non hanno paura.-

"Figurati se ci facciamo spaventare, abbiamo visto molti mostri, ragazzina."

Cabel era ormai impaziente,  potevo sentire il suo stomaco brontolare dalla fame.

-Allora?!-

Inarcò il sopracciglio mentre Gregor con fare amorevole gli prese la mano, intimandolo di essere paziente.

-C'è una bestia nelle profondità del lago. Essa è stata ferita da qualcosa ed è ancora lì.
Non riesce a liberarsene e sanguina incessantemente. Finché non verrà curata, il lago continuerà ad essere avvelenato.-

Aysun prese un lunga boccata d'aria, lasciandola andare con la stessa velocità con cui l'aveva ingerita.

-Non ho la vaga idea di cosa essere, ho visto solo due grandi occhi rossi e ho avvertito la sua richiesta di aiuto.-

Mi girai nella direzione di Aragorn che per tutto il tempo era rimasto dietro di noi, le braccia incrociate e la schiena poggiata al muro.

-Che ne pensi, amico mio? Cosa può essere?-

Aragorn si passò la mano sul mento e guardò Aysun.
"Occhi rossi hai detto? Immagino che debba essere anche abbastanza grande. Come mai data la ferita è ancora in vita? Non dovrebbe essere già morta?"

La Volga si voltò nella direzione del maestro, con una mano si portò un ciuffo di capelli che era riuscito a scappare dalla treccia dietro l'orecchio.
-È una creatura immortale. Non può morire.-

-Beh quindi sappiamo che è immortale, è una creatura d'acqua dolce ed ha gli occhi rossi! Non ho mai sentito parlare i contadini di bestie così. Qualcuno ha idee?-

Alya si alzò e si avvicinò ad Aragorn aspettando una sua risposta.
Lui rimase in silenzio, continuava a massaggiarsi il mento, meditando.

-Nemmeno io ho mai incontrato una creatura simile durante le battute di caccia. Immagino che sia anche di una certa mole visto il disastro che sta combinando. Quindi non può essere passata inosservata. Cabel tu hai notato qualcosa?- Gregor si rivolse al suo compagno e lui scosse la testa.

-L'unico modo per scoprirlo è andare lì. Quanto dista il lago?-

La mia domanda era rivolta a tutti, ognuno di loro aveva vagato per il regno. 

-Sono tre giorni di cammino.-

Mi rispose prontamente Aragorn,  -Effettuando il viaggio come lupi, forse, riusciamo a guadagnare un giorno.-
 

-Se viaggiassimo di notte? Magari in un giorno e mezzo potremmo essere lì, ovviamente senza effettuare nessuna sosta.-

-No.- Sbottai, viaggiare di notte era fuori discussione, per quanto fossimo dei licantropi era troppo rischioso fare il viaggio durante le ore notturne. C'erano ancora troppe creature demoniache di cui, probabilmente, non ne conoscevamo nemmeno l'esistenza. 

La mia maggior preoccupazione, per quanto non volessi pensarci era Kyle. 

Avevamo smarrito completamente le sue tracce, scongiurai in cuor mio che fosse morto. 

-Tranquillo, Alpha, viaggeremo durante il giorno. Ora dobbiamo pensare a che tipo di armi portare.-

Alya aveva ragione, che tipo armamento potevamo portare senza avere la minima idea di cosa ci fosse lì sotto? 

-Argento, quello uccide o ferisce tutti, più o meno.-

-Cabel davvero vuoi portare delle armi che potrebbero ferirci?-

Gregor aveva ragione, così come l'aveva anche Cabel. Portarci argento era, però, un'incognita. Chiunque avrebbe potuto usarle contro di noi.

-No.- La voce decisa di Aysun irruppe i miei pensieri. -Non porteremo le armi. Non sappiamo nemmeno se sia una creatura pericolosa o sia stata semplicemente una vittima!-

-Bambina, forse non ti rendi conto del disastro che sta provocando e continuerà a fare. Abbiamo noi, il diritto di difenderci?-

Aragorn le rispose in modo estremamente affettuoso. 

-Si, Aragorn, è giusto cosi. Dobbiamo uccidere la creatura.- Acconsentii, ero d'accordo con lui. 

-Avete capito che è una creatura immortale, sì? E' in quello stato perchè non può morire!''

''Volga, l'argento uccide la maggior parte dei mostri. Compresi noi.-

Anche Cabel era d'accordo, anche se ci aveva paragonato a dei mostri.

-Bene.-, sentenziai -Se siamo tutti d'accordo credo che possiamo iniziare a prepararci. Partiremo domattina all'alba.-

Aysun si girò verso di me, il volto era contratto dalla rabbia. 

-Sul serio, Adam? Vuoi uccidere una creatura IMMORTALE che è stata ferita?- fece una piccola pausa -Solo perchè ha gli occhi rossi non significa che sia un mostro!-

 -Aysun, capisci che ho il dovere di difendere la mia famiglia? Non andrò da una creatura senza poter assicurare a loro una degna protezione!'-

-Hai me, cosa sono? Un futile oggetto da arredamento?-

-Non sai combattere.-

-Siete dei licantropi, avete davvero bisogno delle armi per difendervi?-

-Se non conosciamo la 'cosa' che dobbiamo affrontare, sì.-

-Non è una guerra, quella creatura è stata ferita! Per amore della Dea, mi ascolti quando parlo?- 

-Non mi interessa, qualsiasi cosa essa sia, il suo sangue sta uccidendo molte persone e animali. Farò quello che è più giusto.-

-E' giusto uccidere?-

-A volte, sì.-

Aysun mi guardava ed era fuori di sè. Io d'altronde le avevo risposto con la stessa rabbia, non avrei mai messo la mia famiglia in pericolo.

-Io ehm..- Alya tossii -Non vorrei interrompere la vostra discussione ma abbiamo un altro problema. Chi di voi riesce a trattenere il respiro per un tempo indeterminato?-

Dannazione, io non ero nemmeno sicuro di saper nuotare. 

-Scenderò io nelle profondità del lago.-

No, Aysun no. Se le cose avrebbero preso una brutta piega, chi l'avrebbe salvata? 

-Verrò con te.- le dissi serio, non poteva andare da sola e non glielo avrei permesso.

-Quanto riesci a stare senza respirare, Adam?- I suoi occhi mi guardavano con sfida. Sapeva perfettamente che avrei potuto farlo per un massimo di tre minuti, forse anche meno. 

-Abbastanza affinché quella creatura venga uccisa.- Non staccavo i miei occhi dai suoi, non l'avrei lasciata sola. 

Lei rise, una risata isterica che mi fece accapponare la pelle  -Bene, allora. Preparatevi a perdere il vostro Alpha.-

Aragorn si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla -Adam, ha ragione. Lei deve andare da sola. Infondo è una creatura magica, no?-

Non osai replicare, purtroppo era semplicemente la verità. Aysun sfoggiò un sorriso soddisfatto, era certa che l'avrebbe avuto vinta. -Ora, se permettete, vostra Altezza vado a prepararmi per la crociata di morte a cui voi avete acconsentito.- Fece una leggera riverenza e uscii in fretta e furia dalla sala. 

-Tosta questa Volga! Mi piace!- Cabel se la rideva assieme a Gregor, -Non possiamo negare che  abbia un bel caratterino!'' 

Oh se solo sapessero quello che mi ha fatto passare, probabilmente non riderebbero affatto. 

-Adam ma che fai con quel bracciale tra le mani? Vuoi regalarlo a qualcuno?- Alya indicò il gioiello che avevo tenuto per tutto il tempo nella mani sinistra. 

-Dannazione!- Esclamai preso dal panico, avevo dimenticato di far indossare il bracciale ad Aysun! E se fosse già scappata? Mi precipitai in fretta e furia fuori dalla sala, scongiurando tutte le divinità che non fosse fuggita. Quando varcai il corridoio la scorsi che stava salendo le scale che portavano alle stanze da letto.

-Aysun, fermati!- Le urlai ma lei, ovviamente, non mi diede ascolto. Aveva le braccia incrociate, in chiaro segno di dissenso nei confronti della nostra recente conversazione. Affrettai l'andatura, dovevo raggiungerla. 

Quando finalmente la raggiunsi le afferrai il polso per attirarla a me, lei andò a sbattere clamorosamente contro il mio petto. Le mie narici furono inondante dal profumo di lavanda di cui erano intrisi i capelli. I suoi occhi si posarono nei miei, i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. -Hai cambiato idea?- i suoi occhi mi osservavano con aria di sfida. 

Le presi il polso sinistro e lo carezzai con dolcezza e con estrema cura le misi il bracciale. 

Esso si chiuse e calzò di nuovo alla sua pelle, il cristallo d'ambra scintillò.

-Ti sei dimenticata qualcosa.-

Angolo autrice. 

Sono riuscita a pubblicare e devo dire, finalmente! 

Che ne pensate del comportamento di Aysun? Siete d'accordo su di lei che non bisogna avere paura di ciò che si conosce, oppure siete d'accordo con Adam disposto a tutto per difendere la sua famiglia?

Fatemi sapere nei commenti se il capitolo vi è piaciuto e, spero di si, lasciatemi una stellina! 

Alla prossima :*

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