L'unica cosa che posso fare è aspettare che si avvicini e per poi ucciderlo.

È l'unica idea che la mia mente terrorizzata riesce a partorire.

Di solito studio la situazione con calma e distacco, ma qui...

Hanno dato vita a creature da incubo.

E io...

Comunque sia, non devo attendere molto.

Risale lentamente il mio corpo in tensione.

Parte dalle caviglie che mi ha immobilizzato per poi arrivare alla vita, lasciata scoperta dalla casacca lacera, dove mi dà un morso, lasciando il suo marchio.

Un grido di dolore mi sfugge dalle labbra.

Il dolore è intenso.

Brucia come l'inferno.

Sento uno strano suono, vedo le sue spalle scuotersi leggermente e, dopo qualche secondo, capisco che se la sta ridendo.

Dannato...

Mentre io sono furente, ma impossibilitata a muovermi, lui riprende la sua scalata, assaporando il mio terrore.

I suoi piccoli occhietti maligni scavano nei miei, gustandosi l'orrore che traspare.

Ho il cuore che minaccia di uscirmi dal petto, il fuoco nelle vene e nessun'idea per sconfiggerlo.

Tranquillamente si siede sul mio petto e mi conficca le sue zampette nella tenera carne dei fianchi per ancorarsi.

Prima che riesca a mordermi sul collo, gli blocco quelle tenaglie nere che ha per labbra con le mani.

Siamo faccia a faccia.

Bimbo-ragno contro Max.

Le sue zampe affondano sempre più nel mio corpo martoriato.

Cerco di allontanare le sue fameliche e gocciolanti fauci da me, ma con poco successo.

La sua saliva cola sul mio petto, ustionandomi.

Devo sbrigarmi.

Maledizione...

Non voglio diventare il suo prossimo pasto.