Nascondino
Il villaggio sorgeva su un poggio tranquillo, un promontorio che faceva curvare l'Alicher Tun, il grande fiume, verso sud, verso il mare invisibile, oltre l'orizzonte.
L'inverno era rigido e pericoloso, l'estate mite e perfetta per fare picnic nei campi.
I bambini di quella terra crescevano sani e robusti, molti erano biondi e avevano gli occhi color malva.
Solo una bambina, insieme a sua madre, viveva in quel villaggio senza assomigliare a nessuno dei suoi coetanei.
Era una piccola creatura longilinea, dalla pelle ambrata e i capelli scuri, gli occhi verdi e una bocca sempre aperta per dar sfogo a una gran voglia di parlare.
Era cresciuta tra quei boschi e quelle montagne anche lei, ma non aveva mai smesso di guardare verso la fine della valle, verso il basso, verso il punto lontano da cui lei e sua mamma erano arrivate.
Forse per questo in molti la evitavano.
Lei stava simpatica a tutti, ma era strana e la gente delle montagne amava le cose normali e poco complicate.
Solo una bambina era sempre stata attratta dalla piccola straniera: Zoe, la figlia del fabbro.
Lei aveva guadagnato la posizione di migliore amica nei pensieri della giovane dagli occhi verdi, e fu la prima a conoscere la sua storia.
-Nascondino! Voto nascondino! - urlò una voce acuta.
-Conti tu! - rispose una voce più forte, maschile.
-Zoe vieni! Conosco un posto dove non ci troveranno mai! - urlò Kiara mentre correva agile e veloce come un cerbiatto, arrampicandosi e saltando ridendo.
Zoe cercò di reggere il ritmo dell'amica, ma essendo molto meno allenata, rimase indietro.
- Ehi! Rallenta! Non ho più fiato! - la richiamò poco dopo pregando che i suoi muscoli non prendessero fuoco.
Kiara si voltò sorridendo e si fermò per aspettarla qualche secondo.
- Resisti, siamo quasi arrivate ... vedi quel roccione lassù? Dobbiamo andare lì- le indicò con un gran sorriso.
Sgranò gli occhi e sbuffò, -Non ce la posso fare! - protestò con foga.
Ma Kiara le sorrise.
- Oh sì che puoi- affermò, spingendola bonariamente e ricominciando a correre come se non fosse in grado di camminare.
Zoe sospirò esasperata prima di seguirla.
- Questa me la paghi! - urlò, ma l'amica era già arrivata e la guardava dall'alto sorridendo.
-Non ti ho portata qui solo per nasconderci. Devo dirti una cosa... - le disse quando la raggiunse.
La suadrò incuriosita.
- Siediti- disse Kiara autoritaria guardandola recuperare fiato.
- Cosa devi dirmi? La tua faccia non dice niente di buono... - insinuò sinceramente preoccupata.
Kiara si sedette e guardò verso la fine della valle, visibile ma lontana, racchiusa dall'abbraccio delle pendici montane.
Seguì il suo sguardo.
Sapeva quanto bramasse di raggiungere quel varco, quel minuscolo spiraglio che la separava dall'immensità del mondo. Il suo spirito libero non avrebbe mai potuto essere rinchiuso in quello spazio limitato tra le cime innevate: Kiara aveva sete di conoscere, voleva sapere che cosa avrebbe trovato dall'altro lato.
- Ho deciso che me ne voglio andare, voglio andare a cercare mio padre...- le annunciò con voce greve e con gli occhi eccitati.
Quella frase la strappò dai suoi pensieri con violenza. Ci mise un attimo per elaborarne il significato. Non era sorpresa, sapeva che sarebbe venuto il giorno in cui gliel'avrebbe detto, ma non si sarebbe mai aspettata che sarebbe stato così presto.
Kiara giocò con una ciocca di capelli neri e mossi mentre continuava -Non posso più stare qui, voglio trovarlo. So che lui c'è da qualche parte- sussurrò come presa da ricordi troppo lontani, troppo vaghi.
Zoe scosse la testa.
-Stai scherzando vero?!?- disse con un sorriso senza riuscire a prender quella notizia davvero sul serio.
Seppe però, nell'istante in cui la pronunciò, che quella frase era stata la più stupida che avrebbe mai potuto dire. Era ovvio che Kiara non stesse scherzando. Lo sapeva benissimo, ma non riusciva ad accettarlo. Era qualcosa di troppo grande.
Kiara la guardò seria.
- Va bene, non stai scherzando. Ma come puoi pensare di poter affrontare un viaggio del genere? Per andare alla ricerca di uno che potrebbe essere morto dieci anni fa! Dove lo cercherai? - le chiese.
Kiara la incenerì, e lei si fece piccola piccola sotto quegli schiaccianti occhi verdi. La ragazza si voltò e cominciò la discesa verso il villaggio.
-Prima devi dirlo a tua madre-, le ricordò.
Kiara si fermò, - Ho preso questa decisione già molto tempo fa. Non mi lascerò fermare né da te né da lei. Se non mi lascerà partire scapperò- disse determinata.
Nei suoi occhi Zoe vide la sincerità. L'avrebbe fatto, eccome se l'avrebbe fatto.
Una volta che Kiara si metteva in testa qualcosa, lo portava fino in fondo.
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