22
Un croissant al cioccolato era proprio quello che mi ci voleva,mi sono gustata boccone dopo boccone.
Mi tolgo l'asciugamano di dosso,e solo il fatto che tutti mi abbiano visto con una mise così indecente,mi fa' uscire di testa.
M'infilo il perizoma nero con il pizzo rosa,reggiseno coordinato,e un vestito lungo fino al ginocchio nero,con la giacca di pelle beige sopra.
Attendo con impazienza l'arrivo dell'ascensore al mio terzo piano,
Quando vedo arrivare a piccoli passi,la signora dal cappello viola,
Credo che dovrò scusarmi per le urla,che hanno fatto scappare anche gli uccellini da sopra il balcone.
Mi fissa quasi inorridita,sicuramente penserà che sono una screanzata.
"Salve signora,mi scusi per la scena indecente a cui avete assistito,lei e vostro marito,non era nostra intenzione,qualche divergenza risolta un po' troppo ad alta voce"
Sono sinceramente dispiaciuta,e la signora se ne accorge,chiudendo gli occhi con un cenno di assenso della testa,poi li riapre e mi guarda.
"Non ti preoccupare figliola,é tutto apposto,ho visto uscire dalla tua stanza quel bel giovanotto,aveva l'aria sofferente e triste" scruta il mio volto con i suoi occhi vispi,caspita alla signora non sfugge niente,è proprio vero,ne sanno una più del diavolo.
Intanto arriva l'ascensore finalmente,ed entriamo lasciando passare una coppia.
"Beh,non saprei,se era triste probabilmente faceva bene ad esserlo" mi mordo il labbro agitata,triste?sofferente?,e io come sono stata in questi 4 mesi?,Ma che ne può sapere la signora,certo non starò a raccontargli vita morte e miracoli della sfortunata Annalisa Mancini.
"Si vede che vi amate,l'ho visto da come ti guardava,mi ha ricordato me e mio marito da giovani,qualsiasi guaio abbia combinato,si risolverà,sono marachelle passeggere" mi sorride,distendendo il viso quasi a far scomparire tutte le rughe dovute all'età,probabilmente 70 anni suonati.
Gli sorrido a mia volta,e poi riformulo le parole nella mia testa...
Vi amate?come mi guardava?marachelle passeggere,e tutto di risolverà?,un corno si risolverà, se sapesse non le chiamerebbe marachelle passeggere.
Arriviamo al piano terra e la saluto con un debole 'grazie' di cortesia,non certo per le sue parole non veritiere nel mio caso.
Scorgo Maggie a sedere su una delle poltrone rosse con bordature oro,intenta a leggere una rivista di moda e sorseggiare il suo solito Martini,appoggiato al tavolino di vetro con le zampe lavorare in stile antico d'orate.
Appena mi avvicino,alza la testa e mi accoglie con un sorriso colmo di rammarico.
Posa la rivista sul tavolino e mi fa cenno di sedermi.
"Anny,dio,scusami tanto,è che mi é partito il nervo vedendo lo zotico in camera nostra,a proposito...cosa ci faceva?" Alza un sopracciglio e mi guarda dubbiosa,accavallando le gambe.
"Non mi sono presentata al bar,ed è venuto a cercarmi,come abbia saputo dove alloggio rimane un mistero,avrà consultato tutti gli alberghi del posto,conoscendolo." Gesticolo,spostandomi una ciocca di capelli che mi è scivolata sul viso,dietro l'orecchio.
Poi mi soffermo a pensare,che in realtà non lo conosco per nulla,oltre ad essere un bugiardo cosa so di lui?!? Niente.
"T'interessa ancora Anny?"domanda dando una sorsata al suo Martini,non mi aspettavo questa domanda,o forse si,il problema è che non so darmi una risposta.
"Ehm...no,cavolo,certo che non m'interessa" sbuffo,strofinando i palmi delle mani sudate sul vestito.
"Sei stata molto credibile,ma non vincerai l'Oscar" sentenzia,ravvivandosi i ricci.
"Esilarante Maggie,possiamo cambiare discorso?"bofonchio,sapendo che è la pura realtà,e mi schiaffeggio mentalmente.
Fa un cenno di assenso con la testa,capendo che sono molto agitata,e tiro un sospiro di sollievo.
Mentre restiamo ancora un po' a parlare della sua mattinata con Erik il belloccio,mi squilla il cellulare,e sul display leggo 'Mark'.
Glielo mostro a Maggie,che fa la sua famosa espressione contrariata e mi alzo andando a parlare in un angolo tranquillo della Hall.
"Ciao Amore come stai?tutto bene il volo?non ti ho chiamato ieri,sicuramente eri stanca morta" la voce morbida,e sento il battere delle due dita affusolate sulla tastiera del computer.
"Ciao,ehm...si ero davvero stremata,il volo è andato bene,come sempre." Risulto vaga e distaccata,ma è il meglio che posso fare.
"Stai bene?ti sento strana,un po' triste,che c'è?" È un tono pacato,posato, come il suo solito,non si scompone mai,e poi anche lui con i suoi interrogatori...
"Si Mark,te l'ho detto è la stanchezza,il fuso orario,ma sto bene tranquillo"
"Ok,bene,riposati allora,senti ti lascio,sono in ufficio e devo archiviare una pratica importante,domani ho una sentenza in tribunale,e devo ancora discutere delle problematiche con il cliente,ti chiamo stasera o domani Amore."
Mark fa l'avvocato,quindi è sempre molto impegnato,uno dei problemi che ha portato a sgretolare il nostro rapporto,insieme alla goccia che ha fatto traboccare e rompere il vaso.
"Si certo,vedrò di riposarmi,ci sentiamo,Ciao Mark" chiudo la chiamata,appoggiando la testa all'indietro sulla colonna fredda.
Un polaretto sarebbe stato più caloroso di me.
Tutta colpa di quell'insolente,perché ho dovuto rincontrarlo? Cosa ho fatto di male?!?.
Mi arrendo fermando i miei stupidi pensieri,altro che film mentali,potrei battere la Warner Bros!
Torno da Maggie,che si alza,aggiustandosi la borsa sulla spalla.
"Vai via?" Domando insospettita.
"Errato,andiamo via panterona,ti porto a visitare la città 'Mon Cher'" esulta come una bambina.
"Volevo riposarmi" ribatto spegnendo un po' della sua euforia
"Non fare la guasta feste,e poi è il penultimo giorno che passiamo qui,GODIAMOCELO!"
Saltella e porta le mani giunte per pregarmi,i bambini fanno meno capricci,notando la gente che ci guarda,mi arrendo imbarazzata coprendomi gli occhi con le mani,scuotendo la testa.
"Va bene,va bene,però il tuo scarso orientamento mi porta a dubitare,vado a comprare una bussola e torno"
puntualizzo,con tono scherzoso,ma ecco che come Mary Poppins,tira fuori dalla sua borsa,che sembra più una valigia,una mappa della città.
"Mia cara,dubitavi davvero? La tua amica è sempre munita per tutte le eventualità" mi svolazza davanti la mappa e ridiamo a crepapelle,dandogli una pacca affettuosa sulla spalla.
Passate a leggere il libro della nostra vincitrice del concorso Emi_2808
È una teenfiction. ❤️
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro