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Una rivelazione (che cosa abbiamo fatto la scorsa estate?)

Rimasi immobile a osservare Gregor, che si stava avvicinando a noi, con un sorriso sul volto.

Da quanto tempo è qui? Avrà sentito tutto, allora? Anche le belle parole di Alicia nei suoi confronti?

Avevo paura di conoscere la risposta, ma a giudicare dalla sua espressione sembrava di no.

Forse, fortunatamente per lui, era davvero appena arrivato.

Soltanto dopo un altro istante di silenzio mi resi conto che non avevo ancora letto il messaggio che Alicia aveva inviato a Jaydon, e così lo feci.

Mi bloccai, trattenendo il fiato.

Era un appuntamento. Per la serata di domani.

"Ho un'idea per domani sera. Ci vediamo alle dieci di fronte all'ingresso del Luna Park?"

Tutto qui. Nulla di più. Spalancai gli occhi. Non avevo idea di che cosa avrei dovuto dire o fare.

<<Alicia>> esclamai, esitando.

Lei mi guardò, poi tornò ad osservare Gregor che nel frattempo ci aveva raggiunte e si era seduto al nostro tavolo.

<<Ti spiego tutto più tardi, al telefono, ok Millie? Ora dovrei tornare a casa. Si è fatto tardi. Anzi, no, che cosa sto dicendo... tardissimo. Bene. Andiamo insieme, d'accordo? Ti accompagno.>>

Gregor si alzò e sollevò un braccio con aria solenne, mentre la canzone dal jukebox terminava.

<<Non scherziamo, ragazze. Vi accompagno io. Sono con il Range Rover. Ho talmente tanto spazio che mi sento solo, lassù, il più delle volte.>>

Mi venne da sorridere. Gregor sembra davvero un ragazzo carino. Non era bellissimo, senza dubbio, ed era diverso dalla quasi completa totalità degli esseri di sesso maschile che avevo conosciuto o incontrato fino ad allora, ma... ma proprio per queste ragioni sembrava così speciale, dopotutto.

Perché, Alicia, pensai. Perché non gli dai una chance? Una sola, una e basta. Greg, faccio il tifo per te.

<<Gregor, non disturbarti, dico davvero. Possiamo tornare a casa camminando. È una bella serata>> rispose Alicia alzandosi e incominciando ad allontanarsi dal tavolino.

Ero in imbarazzo, non sapevo che cosa dire o fare. Ero dispiaciuta per Gregor, però. Dopotutto si stava comportando bene anche verso di me, nonostante non mi conoscesse affatto.

<<No, Alicia. Non è sera. È notte, ormai. E se dovesse capitarvi qualcosa...>>
<<Nulla se paragonato a un tragitto con te, caro. Grazie, di cuore, ma è ora di andare. Goditi il ritorno, ok?>>
<<Alicia!>> dissi, sconcertata. <<Gregor si sta dimostrando gentile. Perché lo tratti...>>
<<Millie, ho le mie ragioni. Ma non ha importanza. È vero che è tardi. Puoi tornare con lui. Ti darà un passaggio a casa. Ed io ti chiamerò più tardi, va bene?>>
<<No, non va bene. Tornerai con noi. Fallo per me. Non sono tranquilla se penso che sei in giro da sola a quest'ora della notte.>>
<<Condivido in pieno>> intervenne Gregor, scuotendo rapidamente la testa su e giù.

Alicia, che probabilmente si sentì bloccata a metà tra due fuochi, sollevò le braccia in segno di resa.

<<E va bene. Avete vinto. Millie, lo faccio per te, sia chiaro.>>
Le sorrisi, felice di quella sua decisione. Anche se c'era ancora tanto che avrei voluto sapere e di cui mi ripromisi le avrei parlato quando fossimo state ancora sole.

<<Accompagnerai prima me, Gregor>> disse Alicia, sedendosi sul sedile posteriore del Range Rover scintillante di Gregor.
<<Agli ordini>> rispose lui, annuendo.

Durante il tragitto Alicia non disse nulla. Mi sembrò molto più cupa e triste rispetto al pomeriggio. Eppure si era vista con Gregor anche poche ore prima. Che cosa era successo nel frattempo perché il suo atteggiamento verso di lui cambiasse così tanto? È vero, non era stata dolce nei suoi confronti, né carina o gentile. Ma adesso... adesso sembrava volerlo proprio evitare.

<<Alicia, per domani...>> dissi, ma lei mi interruppe.
<<Ti spiegherò tutto dopo>> rispose.
<<Già. A quanto pare Alicia non vuole che io senta. È così?>> si intromise Gregor.

Era chiaro che fosse così. Ma perché?

Alicia non rispose più. Arrivammo di fronte al cancello della sua casa, lei scese, mi salutò e chiuse la portiera.

<<Buonanotte>> disse, senza rivolgersi direttamente a Gregor.

<<Buonanotte, Alicia>> rispose lui, e per la prima volta mi sembrò di scorgere una nota di malinconia nella sua voce.

Gli spiegai dove abitassi e alcuni minuti dopo eravamo arrivati davanti al cancello della villetta.

Stavo per scendere. Avevo già aperto la portiera, poi mi fermai. La richiusi e Gregor mi guardò sgranando gli occhi.

<<Non è qui che abiti?>> mi chiese.
<<Gregor>> dissi, guardandolo dritto negli occhi <<che cosa le hai fatto?>>

Lui sospirò profondamente. Esitò per qualche istante. Scosse poi la testa, piano, da una parte all'altra.

Avevo capito. Senza bisogno di spiegazioni. Era tutto chiaro, adesso. Volevo soltanto una conferma da lui.

<<Ho rovinato tutto>> mi disse, sottovoce.

Annuii, allontanando gli occhi da lui. E per qualche motivo, mi fu chiaro in quel preciso istante che Gregor, nonostante non mi conoscesse affatto, si sarebbe confidato con me, se glielo avessi permesso.

<<Che cos'è successo?>> gli chiesi.

<<Ero innamorato di lei. Da sempre. Capisci? Era la mia cotta dai tempi dell'asilo e fino... fino all'estate scorsa.>>
<<Questo lo avevo sospettato, Gregor. Cosa è successo l'estate scorsa?>>

Lui sospirò, perso nello sconforto.

<<Lei ha ceduto. Mi ha dato un'occasione.>>

Era come pensavo.

<<E...?>> gli chiesi.

<<E sono stati tre mesi assurdi, capisci? I più incredibili della mia vita. E poi, è bastata una sera. Una sola, per dare il via alla distruzione di tutto. Ogni mese, ogni settimana, ogni minuto con lei. Tutto.>>
<<Che cosa hai fatt?>> lo incalzai.
<<La cosa più stupida. L'ho tradita.>>

Era ovvio. Le persone come Alicia... beh, non avevo mai conosciuto persone così, a dire il vero, ma non sembrava proprio incline al perdono. E adesso capivo molte altre cose. Tutto quell'astio nei suoi confronti. Gli aveva detto qualcosa come "non starò mai con te nella vita." Aveva senso. Ci aveva messo una pietra sopra. Ma questo era successo di pomeriggio. Di sera, Alicia era cambiata e in peggio verso di lui. Non sapevo ancora tutto.

<<C'è dell'altro, non è vero, Gregor?>>

Lui scosse ancora la testa.

<<Già. È buffo, eh? Ti conosco da un paio d'ore e sono qui, in un bel Range Rover nuovo di zecca, a raccontarti quanto sono stato stupido.>>

Annuii.

<<Ti ascolto volentieri, Gregor. Ho letto da qualche parte che a volte capita di essere più sinceri con gli sconosciuti piuttosto che con persone che conosciamo da sempre. Sembra che sia così, stanotte, eh? Quindi sii sincero. Raccontami tutta la verità. Perché qualcosa è cambiato, da oggi pomeriggio a stasera, con Alicia. Ma che cosa?>>

<<E va bene. Alicia sapeva che l'avevo tradita. Glielo avevo detto dopo qualche tempo. Ero... beh, ecco. Mi ero sentito in colpa. Ma per un po'... per qualche settimana... ero andato avanti lo stesso. Con quest'altra ragazza, voglio dire. Alla fine avevo confessato tutto, e lei mi aveva lasciato. Erano gli ultimi giorni di settembre. in seguito non mi parlò più per diversi mesi, fino alla primavera. Ci incontrammo per caso qualche altra volta, e poi...>>
<<E poi?>> domandai, curiosa.
<<E poi oggi, in spiaggia. Non la vedevo da un pezzo. Abbiamo parlato, sai com'è. Abbiamo deciso di andare al cinema, ricordi?>>
Annuii.
<<Poi, un paio di ore prima dell'appuntamento... sono andato a casa sua. C'era qualcosa che dovevo dirle. Perché... ecco, mi era sembrato che fosse possibile riprovarci, oggi. Soltanto che per poterlo fare avevo bisogno di essere sincero al massimo.>>
<<E...?>>
<<E così le ho voluto confessare proprio tutta la verità circa l'estate scorsa. E la verità era che l'ho tradita per molto più tempo. Non chiedermi perché, perché non lo so. Ero soltanto uno stupido idiota. Ma non è tutto.>>

Scossi la testa lentamente.

Quell'atteggiamento di Alicia d'un tratto mi fu chiaro. Certo, lei si comportava come se Gregor non fosse mai esistito nel suo cuore, ma come potevo biasimarla?

<<Non è tutto? Gregor, credo che la tua situazione possa difficilmente risultare peggiore di così>>, risposi, seria.

<<Sì, può, invece. Perché tra le altre cose, oggi pomeriggio le ho confessato che per tutto il tempo in cui l'ho tradita, l'ho fatto con la sua unica e migliore amica.>>

Il mio telefono squillò.

Sul display c'era scritto "Alicia". Nello stesso istante tra i messaggi ricevuti vidi la notifica della risposta di Jaydon.

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