<<Ti recherai all'officina di Frank Logan, giù a Compton Way. Frank è un irlandese vecchio stampo, se capisci ciò che voglio dire.>>

Harold Cogan aveva parlato con calma, senza smettere di fumare. Jaydon l'aveva raggiunto all'ora prestabilita. Non aveva idea di quale sarebbe stato il suo primo incarico per lui, e adesso che l'aveva scoperto si sentiva... spaesato.

È davvero qui che vuoi essere, Jaydon? Ecco che cosa aveva pensato, quasi subito. Naturalmente la risposta era stata negativa, e naturalmente tuttavia non si era tirato indietro. Avrebbe dovuto portare a termine quel primo compito, perché così avrebbe ottenuto un secondo incarico.

<<Il vecchio Frank Logan mi deve un po'... beh, parecchi soldi, a dire il vero. Lui sa quanti, non c'è bisogno che tu gli chieda nulla. Entri nell'officina, gli dici che lavori per me, gli spieghi che ti ho mandato io. Prendi il denaro e poi torni quaggiù. Ci beviamo una bella birra alla tua e al diavolo tutto il resto.>>

Aveva annuito, accendendo una sigaretta. L'aria della sera aveva rinfrescato il suo corpo e i suoi pensieri.

<<Quando?>>
<<Stadera, Jaydon. Anche adesso, se riesci. Abita sopra l'officina, quella vecchia volpe. Se non è sotto, è sopra. Se non ti apre, tu riprova. Non esce mai. Non farai fatica a trovarlo.>>

E così sia, allora, aveva pensato Jaydon.

<<E se non mi paga?>>

Harold Cogan aveva inarcato sommessamente le sopracciglia. Aveva allegato le braccia come se oltre quel gesto non esistesse altro. Aveva poi scosso la testa con una lentezza che a Jaydon era parsa definitiva, estrema.

<<Se non paga, gli fai capire che lui deve pagare. Non mi importa come. Chiaro?>>
<<Chiaro.>>
<<Non ucciderlo. Non ancora, almeno. Tutto il resto può andar bene. Ma prima di uccidere, devi chiedere il permesso a me. Chiaro anche questo?>>

Jaydon aveva annuito ancora.

<<Sì, chiaro anche questo.>>
<<Bene, bene, ragazzo. Sembri sveglio. Dannazione, spero tanto che tu non mi deluda. Mi dispiacerebbe, sai, non poter contare su di te.>>

Si erano guardati per un tempo che a Jaydon era sembrato eterno, poi lui si era allontanato, diretto finalmente a Compton Way, alla ricerca di Frank Logan e soprattutto dei suoi soldi.

Ma è proprio questo ciò che hai deciso di fare, Jay? Aveva continuato a parlare con se stesso, tirando in ballo sensi di colpa e moralità, immoralità, giustizia, tristezza, sua madre Nathalie Rivera e il modo in cui era morta. Il destino, il caso, suo padre che se ne era andato di casa quando lui era soltanto un bambino... e poi il resto.
Harold Cogan era il boss di Portway, e adesso lavorava per lui.

Sì, sì, avrebbe funzionato. D'altronde, non esistevano altri modi. Almeno, lui non ne vedeva, non in quel momento.

<<Che cosa hai fatto, dopo?>> gli chiese Millie, guardandolo negli occhi. Jaydon rimase immobile. Esitò. Fece un passo indietro, poi tornò a cercare lo sguardo di lei.

Era così bella. Dopo tutto ciò che era successo, dopo la fine della storia con Betty, dopo che suo padre l'aveva tirato fuori dalla centrale di polizia... beh, avrebbe dovuto cercare un attimo di pace; e invece si rendeva conto che soltanto insieme a lei avrebbe potuto dare un senso ai minuti, ai secondi, ai respiri. A tutto quel passato che adesso, in silenzio, stava tornando alla luce.

<<Jaydon, che cosa hai fatto dopo? Sei andato da quel Frank? E che cosa è successo?>>

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