Non avrei mai pensato a un momento simile.

Io e Betty ci guardammo per un secondo che mi sembrò eterno, sconfinato. I suoi occhi erano nei miei e sapevo che aveva già visto Jaydon, perché non rendersi conto di lui sarebbe stato impossibile.

Eppure rimaneva lì, immobile sulla soglia di cosa, a fissarmi senza dire niente.

Quando alla fine il suo sguardo si spostò su Jay, mio padre prorogabilmente capì ciò che era successo. Fece un passo verso Betty, cercando di allungare una mano nella sua direzione, ma lei lo evitò indietreggiando. Guardai Jaydon. Non diceva nulla.
Betty allora chiuse gli occhi. Li riaprì, fece qualche altro passo indietro e infine si voltò, attraversando l'ingresso. Incominciò a correre. Jaydon lasciò la mia mano e la seguì.

Sulla banchina con Betty - Jaydon's POV

Quando la raggiunse sulla banchina di fronte all'oceano a East Bay, Jaydon era quasi senza fiato e tremava. Aveva corso attraverso una buona parte di città, perché Betty a un certo punto aveva preso una direzione diversa e lui l'aveva persa di vista. Ma sapeva dove sarebbe andata. Lo sentiva.

Era seduta sul muretto di marmo pieno di scritte di innamorati. Poco oltre iniziava ad allargarsi la vasta spiaggia che conduceva alla costa.

<<Vattene, Jay, ti prego. Vattene adesso.>>

Lui esitò. Fece ancora un passo verso di lei, e poi un altro, e un altro. Betty aveva il viso rigato dalle lacrime. Lui la abbracciò, ma fu un momento che durò meno di un secondo.

<<Mi fai schifo. Mi fai vergognare, Jay. Mi fai vomitare.>>

Jaydon annuì. Sapeva che ogni parola sarebbe stata inutile, superflua. Più di tutto, non aveva giustificazioni. Non c'erano scuse, non c'era nulla cui aggrapparsi e nemmeno l'avrebbe fatto, se ci fosse stata la possibilità. Non aveva mai preso in considerazione l'ipotesi di provare a nascondersi da se stesso, o a scappare, a prendere tempo. Faceva già abbastanza male così.

Betty era stata importante per lui, perché lo aveva sostenuto in un momento di difficoltà incredibile. Sia lei che la sua famiglia.

Ma l'amore che cos'era, allora? Perché quel cuore non batteva più come un tempo? Perché i brividi erano svaniti? Jay se l'era chiesto, e fino al momento in cui la sua strada si era incrociata con quella di Millie, era riuscito comunque a far sì che la loro relazione fosse più forte di tutti quegli interrogativi colmi di incertezze.
Le voleva un bene incredibile, e non avrebbe voluto essere lì, o anche soltanto pensare che prima o poi un momento simile sarebbe arrivato.

Betty alzò lo sguardo verso di lui. Lo inchiodò alle proprie responsabilità come un martello fissa un chiodo al muro.

<<Dimmelo, Jay. Dimmi che non provi più nulla per me.>>

Lui scosse la testa. Chiuse gli occhi, poi li riaprì. In lontananza, alle loro spalle, intravide i fratelli di Betty che si avvicinavano.

<<Devi dirlo, Jaydon. Voglio sentire queste parole venir fuori dalla tua bocca.>>

Esitò. Guardò ancora una volta Betty. Come in un film, ripercorse tutti i momenti più intensi della loro storia.

Il primo incontro, il primo bacio, la prima volta che avevano fatto l'amore. I litigi, le risate, le volte in cui si erano sostenuti a vicenda, curandosi le ferite, aiutandosi a guarire.

Come si faceva a lasciar andare così una persona?

<<Dimmelo. Dimmi che non provi più nulla per me perché c'è lei, adesso.>>

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