23
Tornammo di là, vedendo Anthony e Brian scherzare, quando incrociai i suoi occhi illuminati, sentendo un formicolio propagarsi dentro di me, portandomi a colorirmi le guance.
Spostai l'attenzione altrove senza pensarci, guardando anche lui cambiare traiettoria.
"Comunque volevamo invitarvi alla cena ufficiale di stasera. Ci saranno tutti i parenti e voi due non potete mancare" affermò stentoreo Anthony, prendendo un altro biscotto. Di questo passo neanche le prestazioni con Anny avrebbero fatto miracoli, ma in quanto a fisico non aveva nulla da invidiare a Brian...o forse sì.
Basta Maggie. Mi rimproverai mentalmente. Che diavolo. Iniziavo a pensarlo troppo spesso dentro e fuori dal letto e la cosa iniziava a darmi su i nervi.
"Esatto...perciò ora noi, vi lasciamo alle vostre...come dire...preparazioni" intervenì Anny lanciandomi un'occhiata complice, mentre serrai le labbra intimandogli di stare zitta e non fare battutine al riguardo.
Li salutai aprendo la porta, mentre la richiusi, poggiandomi contro di essa, afflosciandomi, tirando un sospiro di sollievo.
Vidii Brian venire verso di me. Bello solo come dio sa.
Ma ora basta, è un vizio.
"Vuoi riprendere da dove abbiamo interrotto?! Credo di avere ancora il tuo sapore addosso" rivelò lascivo portandomi a chiudere gli occhi per attestare la mia sanità mentale che cominciava a scarseggiare.
Mi drizzai, riaprendo le palpebre.
"No. Devo prepararmi" affermai risoluta, superandolo, quando mi bloccò poggiando una mano sulla mia spalla.
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Mi girai verso i suoi occhi che mi mandavano in confusione totale, scuotendo la testa, rivolgendogli un sorriso.
"No, ma devo davvero prepararmi" replicai per tranquillizzarlo, togliendomi la camicia sotto il suo sguardo divertito.
"Questa è tua" la gettai a terra ai suoi piedi sentendolo ridere.
Mio dio perfino la sua risata che odiavo adesso mi sembrava la più sexy del mondo.
Rimbambita ero sicura. Sante regole aiutatemi voi.
Mi feci una doccia rilassante, per calmare i bollenti spiriti. Sentendo la porta della stanza chiudersi. Probabilmente Brian era uscito per delle commissioni. E da una parte era meglio così. Ormai erano due giorni che...come potrei definirlo? Andavamo a letto già. Niente di più, avevo detto tutto ad Anny vero, ma non me la sentivo di dire a tutti
-Hey io e Brian scopiamo da due giorni, ma non sappiamo definire che cosa sia.
Risultavo patetica anche a ripeterlo in testa.
Mi vestii con un abito color crema aderente lungo sotto alle ginocchia, e un collier semplice ad incorniciare il tutto.
Quando bussarono alla porta. Andai ad aprire trovandomi davanti un Paul raggiante.
Mi diede due baci lievi sulla guancia, entrando.
"ho un regalo per te Tesoro" canzonò entusiasta, sistemandosi sul divano, accavallando la gamba, poggiando un sacchetto a terra affianco al bracciolo del divano. Estrasse da una busta nera, una scatola quadrata, guardandolo stranita, quando me la porse tra le mani, titubante se prenderla.
Conoscevo i regali di Paul e non preannunciavano cioccolatini ripieni di ogni tipo.
Mi misi sul divano poggiando la scatolina sulle ginocchia, sfilando il nastro. Sotto il suo sguardo felice. Quando l'aprii togliendo il coperchio, trovai...oh cavolo un vibratore.
"Stai scherzando Paul?" Gli domandai esterrefatta sotto una crisi di nervi. Presi in mano il vibratore in silicone per intendere che era uno scherzo bello e buono.
Mi guardò clemente, scuotendo la testa.
"Ti vedo tesa ultimamente. È solo un piccolo vibratore interno. Devi metterlo e rilassarti niente di più" m'informò pacato mentre ridevo in modo isterico, vedendolo così composto.
"Io...ma che cavolo, non sono tesa, non vedi che sono tranquilla. Non lo vedi?" Sbottai fuori di me, mentre inarcò il sopracciglio per nulla convinto. E in effetti non lo ero nemmeno io.
Gesticolavo in modo furioso.
Si avvicinò poggiandomi una mano sulla gamba.
"Tesoro, lo vedo. Fidati di me però" disse melenso, rivolgendomi un sorriso.
Annuii anche se titubante sul da farsi, accompagnandolo alla porta, mentre un Brian stava uscendo impeccabile dalle porte metalliche dell'ascensore. Gli diedi una spintonata amichevole, mentre si allontanò girandosi per strizzarmi un occhiolino complice, mentre scossi la testa ridendo.
Guardai Brian avanzare verso di me, sorridendomi.
"Chi era quello?" Chiese risoluto, guardando la sagoma di Paul svanire dietro l'angolo.
"Un amico" confessai, mentre entrò dentro, richiudendo la porta.
Corsi sul divano per raccattare la busta con il vibratore, portandoli in camera, sotto il suo sguardo indagatore.
"Un regalo?" Si avvicinò a passo sicuro, inalando il suo profumo che inebriava i miei sensi.
"Si, era per il mio compleanno, in ritardo molto in ritardo" affermai cercando di sembrare convincente, anche se dentro ero in subbuglio.
Si passò una mano tra i capelli, dirigendosi in cucina per versarsi del vino.
"Lo vuoi?" Alzò il calice mentre dissentii, accennandogli con il dito che sarei andata in bagno.
Non potevo crederci che lo stavo facendo davvero. Che mi stavo per infilare questo coso dentro la mia povera amichetta.
Allargai le gambe, tirandomi su il vestito, mentre mi sembrava di essere in una sauna per quanto stavo sudando ed ero agitata, spingendolo piano dentro.
Ma che cavolo ti salta in mente Maggie. Mi rimproverai pentendomi di ciò che stavo facendo, lasciando il filo fuori per tirarlo via, rimettendomi le mutandine ed aggiustandomi il vestito muovendo le gambe per farlo scendere.
Quando tornai di là lo trovai ad abbottonarsi la giacca, girandosi dalla mia parte, muovendo le spalle in avanti per aggiustarsela meglio.
"Sei pronta Miss?" Si beffeggiò venendomi incontro, spostandomi una ciocca di capelli.
"Sei stupenda" alitò sul mio collo scoperto portandomi a rabbrividire.
"Posso dire lo stesso di te Lord" lo rimbeccai vedendolo mordersi il labbro per trattenere una delle sue risate che mi provocavano scosse.
Gettai nella borsa l'altro pezzo che era in regalo, tondo ed in silicone, facendogli un sorriso casto per poi uscire.
Arrivammo davanti al ristorante, parcheggiando la macchina. Trovando tutti i parenti radunati intorno all'entrata vestiti in modo elegante, quando Brian mi posò una mano sul fondoschiena per farmi avanzare verso di loro, contraendomi. Mi faceva sempre uno strano effetto le sue mani sul mio corpo.
Salutai tutti quelli che conoscevo con un bacio sulla guancia e domande sul "come stai" di cortesia, mentre allungai la mano presentandomi ad altri.
Quando scorsi Anthony ed Anny gli andai incontro abbracciandoli. Le dissi all'orecchio il regalo di Paul ad Anny che si parò la bocca con la mano, trattenendo un urlo di sorpresa, sgranando il suo ambrato sfavillante.
"Tu sei decisamente pazza" affermò, salendo gli scalini del ristorante.
"Lo so." Replicai, sentendomi strana, quasi imbarazzata, prendendo posizione ai tavoli.
Estrassi dalla borsa il telecomando rotondo mostrandolo ad Anny che rise come una matta mentre Anthony non capiva. Quando arrivarono gli antipasti, vedendolo tutti seduti, m'intimò un "dopo te lo rendo" mimandolo con la bocca, spostandomi per permettere al cameriere di poggiare il piatto sulla tovaglia.
"Siete fidanzati voi due?" Chiese la nonna di Anthony, squadrandoci, con occhi vispi di chi ha capito molte cose. Vecchia furbetta.
"Io...lui...no" la guardai scuotendo la testa, mentre Brian portò una mano sul mio ginocchio scoperto sotto il tavolo, accarezzandomi.
"Ti piacerebbe" si accostò al mio orecchio, spostandomi con il viso verso i suoi occhi cristallini e maliziosi.
"Forse il contrario" lo ripresi, portando una mano sulla patta dei suoi pantaloni sartoriali, sentendolo irrigidirsi.
Quando Anny ed Anthony mi chiamarono sul palco per il 'discorso dei futuri sposi'
Mi pulii la bocca con il tovagliolo, Scusandomi, per interrompere la conversazione con la vecchietta ficcanaso. Mi alzai, aggiustando il vestito, lisciandolo con le mani, salendo sul palco agitata. Mentre degli applausi si elevarono per incitarmi.
Iniziai a partire con un discorso, prendendo il microfono, non sapendo bene come iniziare.
"Salve a tutti" esclamai alzando una mano, vedendo stare tutti in silenzio, mentre abbassai la testa imprecando, rialzandola subito.
"Beh come sapete, o come evidentemente...no, ecco, sono la migliore amica di Anny. Ormai la conosco da 5 anni, e per me è come una sorella" mi portai la mano sul cuore, mentre lei mi buttò un bacio con la mano, vedendo il braccio di Anthony attorno alle sue spalle esili.
"Il punto è che lei ha sempre cercato il principe azzurro. Perché dai chi è che non l'ha mai sognato, e penso sinceramente che l'abbia trovato perché" mi fermai sentendo una piccola scossa interna, sussultando. Scossi la testa senza badarci per ricominciare.
"Si insomma perché, cioè guardateli so..." Mi bloccai di nuovo sentendolo più forte, stimolandomi le pareti vaginali.
Oh porco cazzo.
Finchè non vidii Brian, aggeggiare il telecomando rotondo, guizzando subito lo sguardo verso Anny che mi mimò uno "scusa" fulminandola, mentre tutti i presenti mi guardavano straniti, accennandomi di continuare con la mano.
Presi un profondo respiro, anche se, dio stavo sudando, e la vibrazione sempre più veloce non aiutava, portandomi a muovermi costantemente, come se stessi ballando la break dance. Mi sentivo scossa, trattenendo degli ansimi, stringendo le gambe, sopportando quell'assalto.
"Perché sono...oh mio dio...una coppia, fantastica...oh cielo, si...fantastica, fantastica cazzo davvero...cioè...uhm...fanno venire voglia di...urlare si, al mondo, ancora...che...l'amore che li unisce...fa, vibrare, porco cappero se fa vibrare, l'anima, si...lo sento, e lo sentite anche voi" Brian mi guardava trattenendo una risata, con il suo luccichio negli occhi. Sapeva cosa mi stava facendo lo stronzetto. Avrei fatto i conti dopo. Mentre qualcuno si asciugava la fronte con i tavaglioli, sentendosi accaldato.
"Auguri" esclamai esausta, sentendo la vibrazione rallentare, per poi fermarsi.
Guardai Anthony alzarsi lasciando un bacio ad Anny, mentre gli applausi reccheggiavano nelle mie tempie, messe a dura prova.
Finché non salì sul palco, poggiandomi una mano sulla spalla.
"Grazie Maggie per il tuo discorso, direi...caloroso, cavolo" rivelò rivolgendomi un sorriso. E anche se non lo sapeva direi che 'CALOROSO' era proprio azzeccato.
Mi andai a sedere, sottraendo a Brian il telecomando, mentre rise di gusto.
"Finiscila cretino" lo congedai, guardando davanti a me, senza dargli peso.
"Avanti, è stato divertentissimo, e poi vederti godere mentre tentavi di non perdere il filo, mi ha eccitato da impazzire" mi accarezzò il collo, mentre chiusi gli occhi, quando si alzò intimandomi che sarebbe andato a fumare.
Lo vidii uscire fuori, seguito da suo fratello Carl, di cui non mi ero neanche accorta della sua presenza.
Finché non sorrisi alla vecchietta di fronte a me, che mangiava di gusto. Lei si che aveva capito tutto.
Da aggiungere alle regole:
-Mai mettersi un giocattolo del piacere, mentre si va ad una cena di fidanzamento o eventi simili, rischiando d'infuocare la sala.
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