Capitolo 7
Alex.
"Merda...c'ero quasi!
Volevo rubarle il primo bacio (o almeno penso), per umiliarla e vendicarmi del suo comportamento irritante.
Riuscivo a sentire il suo cuore andare a mille, mentre i suoi occhi mi fissavano, con espressione un pò sorpresa...grazie al cavolo!
Se fosse rimasta li per un altro pò, sarei riuscito a fotterla! Merda!" penso, mentre mi dirigo verso il centro.
Visto che sono ancora le 8.20, decido di andare alla festa, che ha organizzato un mio amico, nella sua mega villa.
Non è né una festa di compleanno e né un evento importante...è solo un modo per ubriacarsi, rimorchiare e fare giochi senza senso, con liceali o universitari.
Quando arrivo a destinazione, la villa è gia' piena, sia il giardino con la piscina piena, di ragazze in bikini e ragazzi arrapati, e sia l'interno, dal quale si può sentire la musica a palla.
Entrato, sento subito un forte odore di rum alla pesca e whisky e le persone ballano come matti.
Tra la folla, noto Nathaniel, e dopo qualche spintone riesco a raggiungerlo.
-Ehi coglione, hai portato a termine la missione?- mi chiede, dandomi pacche sulla spalla.
-No, Morgan è subito scappata, ma prima o poi ce la farò- dico, prendendo un bicchiere pieno di non so cosa.
-che peccato amico, lo so che ti interessa, ma se fossi in te lascerei perdere.- mi dice, facendosi largo tra la folla e dirigendosi verso l'esterno.
-come??? Ma ti sei rincoglionito? Io quella non me la scoperei neanche se si mettesse in bikini- rispondo, indicando le ragazze in piscina.
- si si...però non puoi negare che il suo fisico e il suo sedere sono da urlo- mi dice, ghignando.
-Cosa? Non blaterare cazzate e divertiamoci.- dico, facendo finta di niente.
-Ehi Alex- mi sento chiamare alle spalle.
Quando mi giro vedo Rebecca Green, una del quarto anno, amica di Vanessa, con indosso uno striminzito vestitino rosso e un cocktail in mano.
-ciao Becca- dico, dandole un bacio sulla guancia.
Lei è una di quelle che mi sono portato a letto, con cui alla fine non mi ci sono mai fidanzato.
Non sono un tipo romantico e non mi sono mai fidanzato seriamante.
-Ti va di ballare- mi chiede strusciandomi sul fianco.
Quella scena mi crea un pò di disgusto, non solo perché è ubriaca, ma anche per il fatto che odio ballare.
-Certo- rispondo, non voglio negare l'invito, perché in futuro mi potrà essere utile in qualcosa, una come Becca.
Si sono un opportunista...
Dopo qualche minuto, tra una strusciatina e l'altra, lei mi salta addosso e mi inizia a baciare.
La sua lingua mi entra in bocca e in quel momento, il sapore amaro del rum mischiato con la birra, mi pervade la gola.
Per non farla restare male, ignoro il sapore e ricambio il contatto...un bacio senza passione o sentimenti...come al solito.
Il mio primo bacio è stato...con Virginia, non sto scherzando.
Non so se quello può essere definito un vero bacio, ma è stato dolce.
Inizio flashback
È avvenuto quando avevo 6 anni, in un piccolo parco giochi per bambini.
Stavamo costruendo un castello di sabbia.
A quei tempi io e lei non ci conoscevamo tanto bene, eravamo solo vicini e i nostri genitori erano amici.
Mentre stava per portarmi un secchiello, pieno di sabbia, inciampò su un carretto e mi cadde addosso.
Le nostre labbra si toccarono, ma al tempo stesso ci demmo un testata.
-Virginia sei un'imbranata!- dissi, massaggiandomi la testa, facendo finta di niente.
-imbranata io? Sei tu che lasci le cose in giro!- mi rispose urlando.
-Mi sembri mia madre!- risposi, canzonandola.
Fine flashback
Da quel momento abbiamo iniziato a bisticciare, ma anche a ridere insieme.
I compiti li facevamo quasi sempre insieme e a volte io mi imbucavo in camera sua, per il balcone, per farle uno scherzo.
Meno male che non l'ho mai sorpresa a cambiarsi...altrimenti a quest'ora sarei gia' morto.
Mentre penso, non mi sono accorto che sto ancora baciando Rebecca e che sta iniziando a palparmi il sedere...
-Ehi amico non voglio interrompere questo "stupro" in pieno pubblico, ma dobbiamo andare, domani abbiamo scuola- mi avverte Giorgio, insieme a Nathaniel.
I miei salvatori!
-noooo di gia'?- mi chiede "l'assalitrice".
-mi dispiace, ma se domani non vado in tempo a lezione...l'insegnate mi obbligherà a farle da schiavo per un mese!- mento.
-ah ok, ci vediamo- risponde, ma in quel momento ero gia scappato verso l'uscita.
-Grazie ragazzi.-.
-...gli dovrai fare da servo per un mese? Ma non potevi inventare una cazzata migliore- mi chiede Nathaniel ridendo.
-Tanto quella era fatta- mi difendo.
-Vabbe se lo dici tu.-.
-zitto e andiamo- rispondo e ognuno si dirige verso la propria casa.
Entro in camera mia, dalla finestra, senza fare rumore, mi accorgo che le luci della camera di Virginia sono spente.
È mai possibile che quella vada a dormire prima di mezza notte?
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