Pov Alex.
"Che bello oggi non devo andare a scuola! Ci voleva proprio un bel bagno caldo"penso, uscendo dalla vasca.

-Dlin Dlon- suona il campanello della porta, rincheggiando per tutta casa.

-Merda uno non si può rilassare per 5 minuti, che vengono subito a scassarti le palle- mi lamento quasi ad alta voce, prendendo la prima cosa che mi capita davanti agli occhi.

Pov Virginia
Perché Alex non.....

Oh mio Dio.

Perché ho un petto nudo davanti gli occhi?
È perfetto, asciutto e magro, con qualche muscolo che accenna la tartaruga.

Non riesco a distogliere lo sguardo.

-Ehi Morgan, vuoi che ci faccia una foto o vuoi continuare a sbavare davanti la porta?- mi chiede quella fastidiosa voce, Alex.

-Non avevi promesso che non mi chiamavi più Morgan? Poi, io non stavo sbavando- dico, sistemandomi una ciocca tra i capelli.

-Va bene, hai ragione tu. Comunque, perché sei venuta a trovarmi? È raro.- dice, appoggiandosi allo stipide della porta.

-Non farti strane illusioni, sono venuta soltanto a portarti questi fogli.-.

-Pora stella, non dovevi....- inizia a dire, ma viene subito fermato da una vocina squillante.

-VIRGINIAAAAA!- urla una ragazzina, dal corridoio della casa.

È la sorellina di Alex, Stephy, ha solo 7 anni, ma sembra molto più intelligente del fratello.

-Stephy!- dico, abbracciandola.

-Sei venuta a giocare?- mi chiede, con i suoi occhioni da cerbiatto.

-No piccola, mi dispiace, ma devo andare a studiare. Sono venuta solamente a portare dei fogli ad Alexander.-.

-Nooooo, ti prego resta con noi! Se ti da fastidio questo fannullone, lo prendo a pugni!- dice, fulminando il fratello.

-Alexander? Mi chiami ancora così? Te l'ho detto che mi da fastidio questo nome!- mi rimprovera Alex.

-E a me da fastidio il fatto che tu mi chiami Morgan. Comunque, mettiti qualcosa addosso, così mi scandalizzi Stephy.-

- Non preoccuparti Virgi! Lui va sempre in giro in mutande per casa!- mi dice la bambina, con espressione disgustata.

-Oh povera piccola! Quando fa così, vieni a casa mia.- la rassicuro.

-Posso venire ora?!-.

-Non lo so, mia madre si è messa a fare gli esercizi di Joga in soggiorno e non è un bello spettacolo...-.

-Allora studia nella mia cameretta o in soggiorno, voglio stare con te!-.

-Ti prego dille di si, altrimenti non la smette più...- mi dice Alex, sottovoce.

-Va bene, prendo la mia roba e torno.-.

-SIIIIIIII- esulta Stephy.

Dopo qualche minuto mi ritrovo a sistemare i miei libri sul tavolo della cucina, con Stephy a fianco che disegna.
Il fratello si è rinchiuso nella sua stanza, per fortuna.
Meno male che avevo mangiato un panino con Martina nel tragitto, così non dovrò pranzare con mia madre che fa gli esercizi davanti a me...

-Ehi Virgi, perché tu e il mio fratellone litigate sempre?- mi chiede, continuando a disegnare una principessa, molto carina.

Io alla sua età, ero in grado a disegnare solamente degli omini, con tre capelli in testa.

-Perché è cattivo.-.

-Perché?-.

-Si comporta male e mi fa i dispetti.-.

-Perché?-.

-Vuole sembrare figo.-

-Perché?-.

Le si è inceppato il disco?

-Bho, vuole stare al centro dell'attenzione forse...-.

-Ma a te Alexander piace?- mi chiede, guardandomi negli occhi.

Perché mi fa domande del genere e non mi lascia studiare latino in santa pace?!

-Ehi principessa e cornacchia, cosa fate?- chiede Alex, sbuacando dalla porta, vestito.

-Chi hai chiamato cornacchia?- chiedo, offesa.

-Chi ti dice che mi stavo riferendo a te, forse sei tu la mia principessa.- mi rispone Alex, facendomi uno dei suoi stupidi sorrisini da maniaco.

-Non fare certe facce in questo momento, c'è tua sorella- lo rimprovero, fulminandolo.

-Non ti preoccupare "principessa sul pisello", Stephany ha sentito e visto pure di peggio.-.

-C...cosa?- chiedo con voce strudula.

-Oddio povera bambina, se ti ha fatto qualcosa di male, giuro che lo prendo a mazzate.- dico, stringendo tra le braccia la sorellina.

Deve essere un orrore vivere con una persona del genere, sempre lunatico, pervertito e....in mutande.

-Dlin Dlon- suona il campanello e Alex, va subito ad aprire la porta.

Sento dei passi e mi ritrovo davanti una bellissima ragazza, dai capelli rossicci e le lentiggini. Avrà all'incira 20 anni ed è molto carina.

-Cathy!!!- urlà Stephy, andando in contro alla ragazza.

-Piacere io sono Cathrine, la loro baby sitter- si presenta la ragazza, stringendomi la mano con un grosso sorriso.

Aspetta, la "loro" baby sitter? Alec ha una baby...AHAHHAHAHHAHA.

-Piacere io sono Virginia, una compagna di classe di questo bambino- dico, cercando di trattenere le risate.

Con la coda dell'occhio vedo Alex che mi sta fulminando, mentre si morde il percing sul labbro.

-Si, è proprio un bambino. Dovevi vedere cosa faceva all'età di 10 anni, per casa.- mi confida, scoppiando pure lei in una piccola risata.

-Me lo immagino, dall'altronde lo conosco da quando ho 4 anni...-.

-Se vuoi ti confido un piccolo segreto: lo sai che fino a 9 anni Alex la notte....- mi inizia a bisbigliare all'orecchio, ma viene subito interrotta da Alex.

-Ok, ok Cathrine, non dovevi accompagnare Stephy alla sua lezione di danza?- dice, tappandole la bocca e spingendola verso la porta di ingresso.

-Andiamo Cathy!- si unice Stephy, prendendola per una mano.

-Ok, ci vediamo Virginia!- mi urla la ragazza, salutandomi.

-A presto!-.

Accendo il telefono e noto che sono le 15.40 e devo stare agli allenamenti tra soli 20 minuti!

Inizio a mettere i miei libri dentro lo zaino(con il cambio), ma un libro mi viene tolto dalle mani.

-Alexander, ridammi il mio libro di chimica. Ho gli allenamenti tra 19 minuti e il couch mi uccide.- gli dico, cercando di prendere il libro, ma lo tiene troppo in alto.

-Il couch? Che fai regby?- mi deride, saltellando qua e la con il mio libro.

-Dammelo!-.

Lo sto rincorrendo per tutta casa, ma è troppo veloce.
Ora mi ritrovo da sola, per un corridoio della grossa casa, alla ricerca di quel cretino con il mio libro.

Mancano solamente 5 minuti all'inizio degli allenamenti e se non faccio in tempo, dovrò fare 6 giri di campo.

-Buu!- sento sussurrarmi all'orecchio, da dietro alle mie spalle, facendomi sussultare.

Mi giro di scatto e ho il viso di Alex sorridente a pochi centimetri dalla mia faccia.

Man mano che passano i secondi, il suo sorriso si ammutolisce, dandogli così un espressione seria.
Mi osserva e non smette di fissarmi negli occhi.

Sono ipnotizzata, il mio cervello ha smesso di funzionare.

Riesco a sentire il suo respiro sulle labbra, provocandomi dei piccoli brividi lungo la schiena.

Si sta avvicinando, chiudendo pian piano gli occhi...

-Driin Drinnn- inizia a suonare il mio telefono, interrompendo tutti i miei pensieri.

Mi allontano da Alex e rispondo alla chiamata.

-Ma dove diamine sei?!?! Il couch sta urlando come se avesse un palo nel sedede! Ti sbrighi a venire?!- sento urlare, capisco subito che è Martina.

-Si scusami tantissimo Mary, digli che c'è traffico e che arrivo subito- mi scuso.

Alzo lo sguardo per vedere quello di Alexander, ma non lo trovo.
È sparito, lasciandomi da sola nel corridoio.

Riattacco il telefono, nonostante Martina stesse ancora parlando.

Voglio uscire da questo inferno.
Voglio dimenticare tutto.

Stavo per baciare quel decelebrato!
Cosa cavolo mi è preso.

Devo fare 20 giri di campo per calmarmi, altrimenti uccido il primo che mi capita.

Angolo.
Salve lettori! Allora? Vi piace?
Si sta facendo interessante la storia?
Virginia è arrabbiata nera e speriamo che non uccida veramente qualcuno(visto che ne sarebbe capace).
Dov'è Alex, perché è scappato?
Scoprirete tutto la prossima settimana!
Ora vi devo lasciare!
Un bacione♡