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Capitolo 12

Pov Alex.
L'ora di letteratura era una palla tremenda, perché i libri pallosi che ci faceva leggere quella vecchia erano senza motivo! Solo ad una tipa come Morgan potevano piacere.
Nell'ora dopo la ragazza tutta d'un pezzo si mise vicino a me, portandosi dietro la sua roba e sedendosi svogliatamente sulla sedia.

-Benvenuta, mia nuova compagna di banco!- le dissi, con un grosso sorriso, ma in cambio ricevei un'occhiataccia

-Bene, vedo che qualcuno è di cattivo umore-.

-Lasciami in pace, Alexander. Non riesco ancora a credere che mi hanno messo vicino ad uno, che non sa fare 2+2.- disse amareggiata per poi ghignare.

-Mia cara ti ricordo che all'ultimo compito ho preso come te.-.

-Avrai sicuramente copiato- disse per poi guardandomi, per nulla sorpresa.

-Forse si, forse no. Chi lo sà?- le dissi sorridendole.

-Non mi interessa, ora fammi seguire la lezione di storia.- rispose, girandosi verso la cattedra.

Ah? È così che la mette? Ora le faccio vedere io chi mi parla in questo modo.
Senza farmi accorgere allungai un braccio, fino ad arrivare dall'altra parte del suo posto e uno vicino.
Pian piano le misi le mani sui fianchi e iniziai a farle sollettico.
Non ci volle molto per capire che stava trattenendo le risate.

Una cosa che ricordo bene di lei è che, fin da piccola, soffriva tantissimo di solletico sui fianchi.

-Ale...xander sm...smettila di fa..farmi il sillettico- mi bisbiglio, cercando di non ridere e togliermi le mani.
-Sennò?-.

Mi piaceva vederla ridere, ma questo non glielo dirò mai.

-Ti ucc...cido di botte e faccio vedere a tutti la tua foto, di 6 anni fa, quando eri vestito da "Principessa Sissi".- mi sfidò, per poi subito coprirsi la bocca per non ridere.
-Fallo, tanto non hai prove per dire che ero io.-.
-Ti prego- mi disse, per poi guardarmi con i suoi occhioni celesti.

Alleggerii la presa, non potevo resistere quando mi guardava così, ma sbagliai terribilmente.
Virginia mi tirò subito una gomitata nello stomaco, facendomi piegare in due, sentendo lei che ridacchiava di gusto.
Maledetta secchiona furba.

-Alexander, cosa succede?- mi chiese il professore, un pò irritato.

-Mi sembra che gli faccia male la pancia, forse deve andare in bagno.- rispose al posto mio Virginia, facendo la parte dell'innocente.

-Ok, vai in bagno. Giorgio accompagnalo.- disse.

Mentre mi alzai, piegato ancora in due, quel diavoletto mi disse, mimando con le labbra: "Questo è solo l'inizio".
Stronza.

Pov Virginia
-Nooo, non ci credo! Ora tu mi dici cosa è successo con Alex!- mi chiese Martina, scuotendomi.

La ricrazione era appena iniziata ed eravamo da sole in classe.

-Io? Niente.- risposi vaga.

-Non ti credo...so che stai mentando. Non sai dire le bugie!- mi disse, squadrandomi.

-Eh va bene! Gli ho solo dato un "piccolo" colpetto...-.

-Porello! Cosa ti avrà mai fatto?-.

-Porello?!?! Ma se è stato per tutto il tempo a stuzzicarmi e ad invadere il mio spazio vitale!-.

-Lo sai, ho letto in una rivista che se un ragazzo si allarga per tutto il banco, invadendo la compagna, vuol dire che....-.

-Che?-

-È innamorato di te!-.

Siamo rimaste per qualche minuto, immobilizzate, a fissarci, per poi scoppiare a ridere come delle pazze.

-AHAHHAHAHAHA QUEL PRESUNTUOSO È INNAMORATO DI ME? AHAHAHAHA- dissi, mettendomi una mano sulla pancia, a forza di ridere.

-ODDIO HO DETTO UNA CAZZATA ENORME!- rise a sua volta Mary, accasciandosi a terra.

-Ehy ragazze, devo chiamare un esorcista?- chiese un ragazzo, appoggiato sullo stipide della porta, Michael.

-Amoreee!- urlò Martina, placcandolo e baciandolo.

-Okay, io vado...fuori.- dissi, andandomene e lasciandoli da soli.

Il corridoio era affollato e, per passare il tempo, decisi di dirigermi verso il bar. Un grosso errore, visto che incontrai un oca, vestita in rosa, insieme alle sue cagne in calore.

-Ehi Vivvi! Come stai amore?- mi chiese, con un sorriso a 32 denti....raccapricciante.

-Ohohoh bene tesoro! Se non ti dispiace, devo andare al bar!- dissi imitando la sua voce e sorpassandola.

-Ehi, dove scappi. Devo fare due chiacchiere con te!- mi disse.

-Mi dispiace, ma non ho il tempo per giocare con le Barbie con te.-.

Detto questo, decisi di dirigermi verso le scale anti-incendio, per fare prima, ma non mi accorsi di una cosa.
Vanessa mi aveva seguito e, velocemente, mi diede una spinta alla schiena per poi farmi scivolare dalle scale e cadere contro un gruppo di ragazzi, anzi, "il gruppo" di ragazzi.

Caddi sopra Alex.

Lui, sentendo il mio urlo, si girò subito di scatto, per poi prendermi per i fianchi, ma invano.
Ero caduta da 10 scalini e, non riuscendo a fermarmi, ci ritrovammo a terra insieme.

Io sopra di lui.

Il mio corpo era schiacciato contro il suo, come i nostri volti e....le nostre bocche.
L'impatto è stato così forte che abbiamo sbattuto i denti e il naso.

Mi facevano male le labbra.

Non pensavo che un bacio potesse mai far così male e non posso neanche definire se questo è vero.

Nei libri che ho letto, i baci erano lenti, dolci e memorabili.
Questo era doloroso, forte e veloce, infatti ci staccammo subito.

Cercai di rialzarmi, ma i muscoli mi facevano male, quindi mi venne in mio soccorso Giorgio, mentre Luca cercava di alzare Alex.

-Ehi ragazzi, state bene?- ci chiese Giorgio, alzandomi piano piano.

-No...- risposi io, ancora un pò dolorante.

-Morgan, sapevamo che ti piaceva Alex, ma non fino al punto di lanciarti- disse Nathaniel, cercando di sdrammatizzare.

-Ehehe...ahia- rise Alexander, per poi zittirsi subito e portandosi la mano sulla bocca.

Aveva un taglio su un lato del labbro inferiore, da cui usciva un pò di sangue.

-Cazzo che male! Quelle puttane.- inziò ad imprecare.

-Giuro che uccido, Vanessa e il suo gruppo di cagne- dissi, mettendo la testa sulle gambe e cercando di alleviare il dolore.

-Vanessa? Sono state loro?- chiese Nathaniel, stupito.

-No guarda, ero così attratta dai feromoni di Alex, che mi sono subito lanciata su di lui.- dissi, sarcasticamente.

-VIRGINIA DOVE SEI?!- sentii urlare dal cortile.

Improvvisamente spuntò la chioma bionda di Martina, seguita da Michael e Christian.

-Oddio amore, cosa ti è successo?! Cosa ti hanno fatto questi cattivoni?- mi chiese Mary, in preda al panico e coccolandomi come una bambina.

-Noi non abbiamo fatto niente! È Virginia che è stata spinta da lì- si difese Giorgio, indicando la scalinata -Sono state le Lady.-.

-Basta io ora le ammazzo!- urlò Martina per poi allontanarsi, ma fu subito fermata da Michael.

-Tesoro calmati. Christian porta Virginia in infermeria.- disse Michael, riferendosi all'amico.

-No...cazzo...voglio venire anche io!- disse Alex, ancora dolorante.

-Amico ti porto io andiamo. Voi andate dalla prof. e ditele che stiamo in infermeria. Che sfiga però, è la seconda volta che ci vai, oggi.- disse Luca, sorreggendo l'amico.

Christian portò un braccio sotto le mie gambe e mi prese in braccio, a modo di principessa, così velocemente da farmi scappare un piccolo urlo.

-Christian, non serve, sono pesante- cercai di dire, ma lui negò con la testa.

-Non sei pesante, anzì sei troppo leggera! Su andiamo e non fare storie- disse per poi portarmi verso l'edificio, seguito da Luca e Alex, che...mi stava guardando in modo strano, quasi arrabbiato.

Angolinooo!

Ma ciao lettori! Come state?
Lo so, non mi faccio sentire spesso e aggiorno ogni 2000 anni, ma i compiti e le interrogazioni mi tengono rinchiusa in casa!
D'ora in poi cercherò di aggiornare più spesso, massimo una volta alla settimana, oppure due volte.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento cari!!!!
Baci,
Laragazzainrosa

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