Nella cupa oscurità della grotta, l'uomo osservava in silenzio. I suoi occhi vedevano ciò che agli altri era celato, le sue orecchie udivano ciò che gli altri non potevano udire. Il tempo stava giungendo: un radicale cambiamento avrebbe sconvolto tutto e tutti.

Il Ferelden ... no, l'intero Thedas non sarebbe più stato lo stesso. Dalle terre dei Chasind al Seheron, il cambiamento avrebbe scosso tutto quanto fin dalle fondamenta. L'uomo lo sapeva. Lo aveva sempre saputo.

Con passi malfermi, l'uomo uscì dalla grotta e i suoi occhi scarlatti si fissarono sul cupo cielo notturno. La costellazione di Kios era la più luminosa, quella sera. Un altro segno del cambiamento. Un altro presagio. L'uomo ne era certo.

Il vento portava i suoni distanti fino a lui. E l'uomo udì. Udì i festeggiamenti di Skyhold che si levavano fino al cielo. Udì la gioia dell'Inquisizione per aver sconfitto Corypheus e riportato ordine nel mondo. Sciocchi. Presto tutto sarebbe cambiato. Tutti si sarebbero dovuto adeguare al cambiamento.

"Godetevi la vostra vittoria, Inquisitore Lavellan." sussurrò l'uomo "Presto anche voi dovrete inchinarvi all'Antico Dio."

E l'uomo rimase lì, a contemplare il vuoto.

Anastasia Lavellan percepì qualcosa di strano. Un brivido le percorse la schiena. Istintivamente, alzò lo sguardo verso il cielo, senza nessuna ragione precisa. La donna più potente dell'Inquisizione non sapeva certo cosa aspettarsi, ma di una cosa era certa: qualcosa sarebbe accaduto.