Alessia pov

Non riesco a capire perchè Doll maker si sia tanto arrabbiato con me.
Gli ho solo chiesto una fottuta lista della cena.
Accidenti,devo uscire da quest'inferno...sto impazzendo.
Devo fumar-

Cos'è questo rumore?
Aspetta...sirene della polizia?
Davvero la polizia è qui?
Forse loro possono aiutarmi...

Doll Maker esce dalla stanza.

D.M:MALEDIZIONE!LA POLIZIA!
TU STAI ZITTA E VAI NELLA TUA STANZA!

È agitato e molto arrabbiato.

A:...No.
D.M:Cosa hai detto?
A:No,hai capito bene.
D.M:Tu....

Doll Maker si avvicina a me ma prima che possa soltanto sfiorarmi tre colpi decisi battono sulla porta d'ingresso.

Lui si avvicina e guarda dalla fessura del legno.

Ci sono due agenti fuori ma sento che stanno per andare via.

X:Dai Mark non c'è nessuno in questa catapecchia abbandonata.
X:Ne sei sicuro Alfred?
X:Ma sì dai andiamo a farci una birra.
X:Uhm....e va bene.

No!Devo uscire da qui!
Urlo ma me ne pento subito dopo.
I due poliziotti non mi hanno sentito,se ne sono andati.
Doll Maker si è precipitato da me, mi ha tirato i capelli e mi ha messo una mano sulla bocca per zittirmi.
In seguito mi porta in cucina e mi lega ad una sedia.

D.M:Adesso hai proprio superato il limite.
A:C-cosa v-vuoi fare con quelle forbici?
D.M:Oh quelle che sto tenendo in mano?
Niente...a parte SFIGURARE LA TUA FACCIA!

Si avvicina pericolosamente con le forbici alla mia guancia e comincia a tagliarmela..
Cazzo...no devo resistere non devo mostrarmi debole...

D-devo resistere...