(Foto in alto Alessia la protagonista)↑ :)

Alessia pov

Stavo ancora pulendo il pavimento quando il mio "padrone"mi chiamò in salotto..o almeno quello che rimaneva del salotto.
Scendo le scale lentamente e noto che il ragazzo mi dá le spalle seduto su una poltrona con una bambola in mano.
Mi parla tranquillamente continuando a darmi le spalle.

D.M:Stasera avremo 2 ospiti,arrivano alle 10.00 e voglio che la casa splenda e dovrai anche preparare la cena.
Appena avrai finito di pulire la casa e avrai apparecchiato la tavola ti darò la lista di quello che devi preparare per cena.
Ah! Ovviamente servirai tu le portate.
A:Coosa?Ma sono tantissime cose da fare e mancano soltanto due ore!
D.M:Se non vuoi una punizione per non avermi obbedito vedi di sgobbare più velocemente ragazzina.Sto facendo un enorme sacrificio a non ucciderti e farti diventare come lei!
Dice indicando la bambola che tiene in mano.
A:Sì padrone...
D.M:Ecco brava così mi piace.
Devo ammettere anche che con quel vestito sei veramente sexy...
Fa un sorrisetto malizioso e io arrossisco violentemente.
D.M:Hahaha Ridicola!Pensavi veramente fossi interessato a te?Bah!Insulsa umana...vai a lavorare invece.

Ci rimasi un po'male lo ammetto.
Tornai di sopra e cominciai a pulire.
Io non sono ridicola e neanche stupida...o forse sì?
Davvero mi aspettavo un trattamento da principessa da un killer spietato?
No..aveva ragione lui...ero ridicola.

Dopo un ora e mezza finii di pulire la casa ed era accettabile.
Andai di sotto e trovai Doll Maker nella stanza vicino alla cucina intento a cucire un cadavere di una ragazza per farla diventare una delle sue bambole.
Aveva gli occhi spalancati erano verdi ma ormai vitrei mentre il corpo era pieno di cuciture.

Per fortuna lui non si accorse della mia presenza e andai ad apparecchiare nell'altra stanza il tavolo.
Poi dovetti per forza tornare nella stanza dove si trovava lui per farmi dare la lista della cena.

A:Mi serve la lista della cena.

Doll Maker che fino ad un attimo prima stava cucendo il braccio al cadavere alza lo sguardo e punta gli occhi su di me.
Poi lentamente si alza e poi si butta su di me.
Ha ancora l'ago nella mano destra.
Me lo punta verso l'occhio sinistro sempre guardandomi freddo.

D.M:Come si dice?
A:P-p-perfavore...
D.M:Tieni questa cazzo di lista e vedi di non disturbarmi più mentre lavoro..hai capito?
A:S-sì padrone..mi scusi...
D.M:Sparisci.

Mi spinge fuori dalla stanza e poi chiude la porta a chiave.